Secondo il CNSAS il 46. 5% degli interventi di soccorso sono avvenuti per scivolata/caduta, il 25.2% per malore e solo, per modo di dire, il 5.1% per maltempo e fortunatamente è solo il 5.6%, fra morti e dispersi, quelli che hanno avuto esito funesto la grande maggioranza se la sono cavata con niente (33.5%) o poco più (45.2%), i feriti "seri" con ferite importanti rappresentano il 2.6%.
Ergo, per un escursionista, mi diviene difficile pensare che la probabilità maggiore di farsi male sia per ipotermia o per disidratazione........ ma non importa, essere anche il 0.000001% non è che sia meno antipatico, come non lo è se si fosse il 99.9%, però contestualizza un attimino il problema.
Ognuno di noi ha il proprio metodo per affrontare un problema e questo direi che è a prescindere dalla probabilità che esso si presenti, per cui chiedere, in generis, non lo trovo così "sbagliato", quello che personalmente trovo sbagliato, per modo di dire, non è un giudizio è solo una mia opinione, nulla di più, è enfatizzare i propri dubbi facendoli passare per valori assoluti in particolar modo se poi non si praticano quelle discipline che, effettivamente, ti espongono, staticamente, in modo più significativo a quei rischi.
Questo non tanto per l'interessato, come già detto chiedere non è un errore (mai) ed ognuno affronta i propri dubbi come meglio crede, ma quanto per chi si trovasse a leggere, da esterno, queste "discussioni" in particolar modo se è un aspirante escursionista.
La montagna non è certo Gardaland e, obbiettivamente, ci si può far male, e lasciarci anche le penne, non dico di no, ma se affrontata nella realtà, e non in un forum, è un qualcosa di decisamente fattibile senza tanti patemi ...... basta affrontarla un pò alla volta e, di volta in volta, porsi i problemi del caso, questo non perché esista un metodo giusto o un metodo sbagliato, ma perché si corre il rischio di far rinunciare ancora prima di iniziare e questo lo trovo sbagliato.
Inoltre un forum, a mio modesto avviso, non ti prepara a nulla, per me un forum dovrebbe servire a fornire una visione maggiore di quella che potrebbe essere la realtà ma che, inevitabilmente, dovrà essere plasmata intorno alla propria persona nella realtà "vera". Quanti tizi si sono "eletti" a persona "pronta" guardando Bear Grylls ? O leggendo il libro di "sopravvivenza" del caso ?
Ripeto non è un giudizio nei confronti di nessuno anche se ovviamente mi trovo "davanti" ad un comportamento personale che, di fatto, mi ha portato a scrivere queste considerazioni.
Ciao
, Gianluca