Come rovinare una foto in postproduzione

Comunque il mio intento non era per giudicare le foto altrui, ci mancherebbe altro....ognuno liberamente interpreta ciò che vede, può anche modificare e anche stravolgere.
Io posso avere anche un'opinione, ma è personale e non mi permetto di esternarla. :)
 
Ehi, che discussione one one.. Molto interessante, ma altrettanto vasta.. Ho letto un po' tutto, sono arrivato tardi, ma vorrei dire "brevemente" come la penso.. :biggrin:

È vero che si vedono eccessi, anzi si vedono più eccessi che un uso consapevole della cosiddetta "camera chiara" però non mi va di demonizzare la post produzione (con questo non intendo che qualcuno qui lo abbia fatto, per carità ;))

Se partiamo dal presupposto che la fotografia non è mai verità, allora chi fa poca post produzione, chi ne fa troppa, chi non la fa per niente (e va bene pure, tanto lo fa la macchinetta...) sono solo approcci e quello che dovrebbe davvero fare la differenza sono la destinazione d'uso, e la libertà di ognuno di esprimersi.. E mi spiego.

Se devo pubblicizzare un salame non posso saturarlo troppo perché sarebbe fasullo o addirittura poco appetibile.. Idem potrei dire con una località turistica, ma in entrambi i casi il bello della fotografia è che consente un margine di interpretazione (l'ho premesso, non è realtà) ed il fulcro a mio avviso è proprio lì: riuscire ad avere un impronta personale, una interpretazione, ma senza litigare con i cursori di questo o quel programma di fotoritocco..

Io posso dire quello che non farei su una mia fotografia (l'HDR per esempio ;)) ma perché non fa parte del mio linguaggio, non per altro.. È vero che mediamente non mi piacciono le foto trattate così, non amo le gamme dinamiche anabolizzate, piuttosto adoro le ombre, ma so riconoscerne uno fatto bene ed eventualmente i meriti dell'autore.

Per me, lo preciso, non è tutto lecito.. ma non mi piace l'idea di mettere paletti alla possibilità di chicchesia di potersi esprimere come ritiene più opportuno.. Però con altrettanta elasticità, chiedo di poter pensare liberamente che qualcosa sia eccessiva, o comunque "non funzionale" (che mi piace di più come concetto) senza formulare giudizi a meno che non mi vengano espressamente richiesti... :si:
 
Per me faresti bene invece ad esternarla. Il confronto (se non diventa un brutto scontro) arricchisce sempre.

No, non ho intenzione di farlo per non ammorbarvi con i miei gusti personali, ma specialmente perché non sono un critico.
Ma considerando il fatto che forzando saturazione e dominante, da una foto primaverile potrebbe uscirne una autunnale...o comunque non naturale, a che pro?
Forse per renderla più attraente, per "fare colpo"...

Al limite e giusto per curiosità potresti mostrarci la foto originale insieme a quella modificata se ti va :)
 
Ultima modifica:
Ehi, che discussione one one.. Molto interessante, ma altrettanto vasta.. Ho letto un po' tutto, sono arrivato tardi, ma vorrei dire "brevemente" come la penso.. :biggrin:

È vero che si vedono eccessi, anzi si vedono più eccessi che un uso consapevole della cosiddetta "camera chiara" però non mi va di demonizzare la post produzione (con questo non intendo che qualcuno qui lo abbia fatto, per carità ;))

Se partiamo dal presupposto che la fotografia non è mai verità, allora chi fa poca post produzione, chi ne fa troppa, chi non la fa per niente (e va bene pure, tanto lo fa la macchinetta...) sono solo approcci e quello che dovrebbe davvero fare la differenza sono la destinazione d'uso, e la libertà di ognuno di esprimersi.. E mi spiego.

Se devo pubblicizzare un salame non posso saturarlo troppo perché sarebbe fasullo o addirittura poco appetibile.. Idem potrei dire con una località turistica, ma in entrambi i casi il bello della fotografia è che consente un margine di interpretazione (l'ho premesso, non è realtà) ed il fulcro a mio avviso è proprio lì: riuscire ad avere un impronta personale, una interpretazione, ma senza litigare con i cursori di questo o quel programma di fotoritocco..

Io posso dire quello che non farei su una mia fotografia (l'HDR per esempio ;)) ma perché non fa parte del mio linguaggio, non per altro.. È vero che mediamente non mi piacciono le foto trattate così, non amo le gamme dinamiche anabolizzate, piuttosto adoro le ombre, ma so riconoscerne uno fatto bene ed eventualmente i meriti dell'autore.

Per me, lo preciso, non è tutto lecito.. ma non mi piace l'idea di mettere paletti alla possibilità di chicchesia di potersi esprimere come ritiene più opportuno.. Però con altrettanta elasticità, chiedo di poter pensare liberamente che qualcosa sia eccessiva, o comunque "non funzionale" (che mi piace di più come concetto) senza formulare giudizi a meno che non mi vengano espressamente richiesti... :si:

Ciccio, condivido pienamente :)
 
Scusate un attimino, ormai la discussione è su livelli per me incomprensibili (mi sento un po come se stessi tentando di tradurre la stele di Rosetta :D). E visto che siamo in argomento, vorrei chiedervi: se volessi prendere una reflex ma non volessi passare ore su un pc a sistemare le foto (foto non a scopo professionale ma solo personale) che formato mi consigliereste?? Mi pare di aver capito che è meglio jpeg o sbaglio??
 
Al limite e giusto per curiosità potresti mostrarci la foto originale insieme a quella modificata se ti va :)
Certo, non che sia chissà quale foto o chissà quale soggetto, ma giusto per approfondire questo tema, ecco qui il RAW https://infinit.io/_/G35TAwy

L’elaborazione di default di Adobe Camera RAW (altri software hanno default diversi)
_DSC3649_default_adobe_camera_RAW.jpg

e l’interpretazione esasperata:
_DSC3649_interpretazione.jpg

Magari se trovo qualcosa, metto anche un esempio di cosa intendo per HDR realistico (ovvero che riproduca il più fedelmente possibile quello che ricordo di aver visto ma che con un solo scatto non riuscivo a catturare per limiti tecnici).
 
se volessi prendere una reflex ma non volessi passare ore su un pc a sistemare le foto (foto non a scopo professionale ma solo personale) che formato mi consigliereste?? Mi pare di aver capito che è meglio jpeg o sbaglio??
Penso che tutte le reflex sul mercato consentano di scegliere che file produrre quando si scatta: RAW (dati grezzi del sensore, quindi molto pesanti e da far interpretare a un software) o un file già elaborato dal software presente all’interno della macchina (TIFF o JPEG in genere). Alcune consentono di salvare entrambe i formati contemporaneamente occupando quindi molto più spazio sulla scheda.
Se pensi che non farai mai postproduzione al computer, sicuramente il JPEG è la soluzione più pratica. Puoi sempre scegliere il RAW quando sai di essere in condizioni particolari (tipo foto difficili che vorrai elaborare per recuperare meglio luci e ombre o elaborare in maniera diversa da come te la “butta fuori” la tua macchina).
 
Scusate un attimino, ormai la discussione è su livelli per me incomprensibili (mi sento un po come se stessi tentando di tradurre la stele di Rosetta :D). E visto che siamo in argomento, vorrei chiedervi: se volessi prendere una reflex ma non volessi passare ore su un pc a sistemare le foto (foto non a scopo professionale ma solo personale) che formato mi consigliereste?? Mi pare di aver capito che è meglio jpeg o sbaglio??

@SemiMonade .. Se posso chiarirti qualche dubbio, chiedi pure, nel mio piccolo qualcosina la conosco (non la stele di Rosetta però :lol:)
al di là di reflex o bridge o altro, come ti ha detto Mat, il formato per così dire "cotto e magnato" è il JPEG.. Però poter scattare in formato RAW (e lo fanno anche alcune compatte) e decidere di usare il JPEG - salvo casi particolari, come ad esempio la necessità di avere file già pronti per usarli immediatamente - è come avere una Ferrari e decidere di usarla massimo sino alla terza marcia.. ;)

Certo se ti serve il file subito, pensa alle foto che si fanno in pista a macchine e moto e che si inviano immediatamente alle testate giornalistiche, o anche banalmente quelle che si fanno ai bimbi in maschera a carnevale NON in studio ma in giro e che si stampano subito, allora JPEG.. Ma per il resto.. Tu hai visto le mie foto, io scatto in RAW e quindi passo da fotosciópp, ma ci metto un minutino a foto.. Per i BN invece ci metto di più, ma è un altro discorso ;) senza contare che ci sono programmi che ti permettono di lavorare i file pressoché tutti insieme (penso a Lightroom) senza contare che puoi dire alla maggior parte delle reflex (direi a tutte) eventualmente di scattate RAW+JPEG così se vuoi hai già le foto pronte, e se ti va puoi chiedere qualcosa in più a qualcuna che merita.. :si:
 
S

Speleoalp

Guest
Bisogna tenere anche presente che la differenza visiva di fotografie sia RAW che Jpeg, fatte e venute bene e su dimensioni normali (per esempio formato 10x15 o anche a4), non ingrandite, sono veramente minime. Ovviamente il tutto dipende dalle impostazioni base impostate sulla fotocamera. Stile, paesaggio, neutro, fedele e dalle regolazioni specifiche. Che sia chiaro, le differenze ci sono, ma non così incisive nelle situazioni e per usi normali. Qui si parla comunque di naturalistica, che comprende paesaggi, animali selvatici, sport “avventurosi”. Senza dimenticare l'uso che se ne vuole fare... ma nella norma tutto è ottimo. Sempre che la foto sia "riuscita" ottima a livello di messa a fuoco, eccc

La scelta, ovviamente personale, potrebbe esser fatta anche in base a molti fattori. Uno dei più importanti, per determinate fotografie, è la grandezza del file RAW che essendo più grande, riduce la velocità dello scatto continuo e della quantità in serie possibile. Quindi se si prevede di riprendere degli animali “veloci”, forse conviene il JPEG, diversamente è indifferente o quasi.

La vera differenza che c’è tra RAW e JPEG stà nel fatto della post produzione, se si vogliono fare grossi lavori al PC o semplici regolazioni per equilibrare l’immagine ? Se si prevedono semplici regolazioni, nulla di particolare e minuzioso, anche scegliendo JPEG non si avranno problemi. Mentre se si desidera elaborare le immagini in maniera “minuziosa e pignola” nei minimi dettagli e per ogni singolo canale/livello, ecco che allora il RAW fornisce più possibilità di regolazioni e qualità superiore.

Infatti la differenza di qualità, o meglio la perdita di qualità evidente non la si ha direttamente sulla macchina fotografica, ma al momento della Post Produzione, quindi un RAW non risentirà delle modifiche e aggiustamenti, mentre un JPEG perderà velocemente qualità se gli interventi saranno appena sopra al minimo. Questo perché i dati presenti nei RAW sono molto superiori, rispetto a quelli registrati e già elaborati di un Jpeg.
In quanto il RAW è paragonabile al negativo della fotografia analogica, con tutti i dettagli del caso.


Come test si può fotografare il musetto del gatto, del cane o simili in entrambi i formati.

Poi paragonandoli si noterà che probabilmente il RAW ha una definizione/nitidezza leggermente superiore al JPEG, ma questa differenza senza ingrandimenti è veramente minima. Ma non a tutti gli occhi questa differenza sarà “chiara” e questo riporta il discorso che la qualità non è un grosso problema, nemmeno se si sceglie un formato piuttosto di un altro. In quanto una reale, chiara e molto marcata differenza di qualità sarebbe visibile a chiunque e al primo colpo d'occhio.

Poi chiaramente dipende tutto dall’occhio di chi guarda, il tipo di soggetto e dal tipo di macchina fotografica, obiettivo.

RAW: qualità all’origine superiore/ricca, dimensione file molto superiore, meno velocità di scatto continuo, dati originali molto più specifici e dettagliati su cui lavorare in Post Produzione. I file sono letti da programmi appositi e in caso convertiti per la condivisione su altre piattaforme.

JPEG: qualità all’origine ottimale, dimensioni contenute del file, velocità di scatto invariato, possibilità di elaborazione in Post Produzione ridotto. File pronto all’uso.

Ovviamente ci sono altri mille parametri che interferiscono sulle capacità, risorse e le performance dall’apparecchio fotografico.

Questo perché la Post Produzione è collegata direttamente al discorso dei formati scelti sull’apparecchio.

Anche se la post produzione esiste anche nella fotografia analogica, utilizzando pellicola, ingranditore e materiali vari e non solo nella digitale.

Se i miei interventi dovessero infastidire tutti gli utenti/partecipanti alla discussione e se tutti dovessero ritenere che sono indesiderato, nocivo,... sarà mia premura abbandonare la discussione per il quieto vivere. A differenza, se solo uno o pochi hanno da ridire, lascio a voi il ragionamento "accettare i punti di vista altrui" e ignorarli.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ovviamente ci sono altri mille parametri che interferiscono sulle capacità, risorse e le performance dall’apparecchio fotografico.

Questo perché la Post Produzione è collegata direttamente al discorso dei formati scelti sull’apparecchio.

Anche se la post produzione esiste anche nella fotografia analogica, utilizzando pellicola, ingranditore e materiali vari e non solo nella digitale.

Se i miei interventi dovessero infastidire tutti gli utenti/partecipanti alla discussione e se tutti dovessero ritenere che sono indesiderato, nocivo,... sarà mia premura abbandonare la discussione per il quieto vivere. A differenza, se solo uno o pochi hanno da ridire, lascio a voi il ragionamento "accettare i punti di vista altrui" e ignorarli.



Per me puoi dire quello che vuoi , tanto sono solo opinioni fino a prova contraria.
non avrei la competenza per mettere in dubbio quello che dici , posso dire solo che mi sembra sensato
 
S

Speleoalp

Guest
...la post produzione può comunque servire anche per altri motivi, non artistici... in alcune situazioni bisogna scattare e fermare un soggetto in veloce movimento, in un'ambiente poco illuminato. Per esempio sport "indoor" e qui scattare in RAW e poter sfruttare un programma dedicato alla riduzione del rumore, può essere una manna dal cielo. Sia che si voglia per avere una buona foto per se stessi, che per altri.

Il discorso dell'apertura massima di un obiettivo, per essere di qualità superiore, non è universale e assolutistica... in quanto non sempre si vuole una profondità di campo che ad aperture ampie è quello che è.

Inevitabilmente in determinate situazioni gli ISO (sensibilità) dovranno salire alle stelle e spesso causare uno sgranato troppo evidente, quasi da far sembrare l'immagine fuori fuoco. Soprattutto in situazioni di luce calda o B/N. Ecco che i programmi risultano molto utili, senza rovinare il senso dell'immagine che ci si era fatti in realtà.

Infatti questa modifica aiuterà sicuramente a rendere l'immagine più fedele alla realtà, in quanto il nostro occhio non vede sgranato. Ovviamente il tutto fatto con moderazione.
 
Personalmente le foto di paesaggio in postproduzione le tratto con due approcci diversi:
  • riprodurre l’immagine mentale di quella scena (e quindi andare il più vicino possibile a come ricordo quel posto);
  • riprodurre un’emozione.

Ecco cosa intendo io per riprodurre un'emozione (si fa per dire)...esasperando la PP...Non sono foto naturalistiche ma è per capirci
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Magari se trovo qualcosa, metto anche un esempio di cosa intendo per HDR realistico...

Ma certo, sono curioso :)
 
Ultima modifica:
S

Speleoalp

Guest
... foto in ambiente buio, luci incostanti e soggetto in veloce movimento ... uno dei pochi casi in cui lavoro in Post Produzione, ma giusto per levare un pochino di "rumore", che non è grave ma personalmente non amo per niente.

Esempio di "modifiche" che ritengo accettabili.

1.JPG

Con trepiede, ovviamente nessun problema (foto originale)
IMG_0405.JPG
 
Ultima modifica di un moderatore:
S

Speleoalp

Guest
Esempio di modifiche, effetti non "genuini", "artistici", ecc ma direttamente dalla fotocamera...
Raw modif 2.JPG
 
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