Ehi, che discussione one one.. Molto interessante, ma altrettanto vasta.. Ho letto un po' tutto, sono arrivato tardi, ma vorrei dire "brevemente" come la penso..
È vero che si vedono eccessi, anzi si vedono più eccessi che un uso consapevole della cosiddetta "camera chiara" però non mi va di demonizzare la post produzione (con questo non intendo che qualcuno qui lo abbia fatto, per carità
)
Se partiamo dal presupposto che la fotografia non è mai verità, allora chi fa poca post produzione, chi ne fa troppa, chi non la fa per niente (e va bene pure, tanto lo fa la macchinetta...) sono solo approcci e quello che dovrebbe davvero fare la differenza sono la destinazione d'uso, e la libertà di ognuno di esprimersi.. E mi spiego.
Se devo pubblicizzare un salame non posso saturarlo troppo perché sarebbe fasullo o addirittura poco appetibile.. Idem potrei dire con una località turistica, ma in entrambi i casi il bello della fotografia è che consente un margine di interpretazione (l'ho premesso, non è realtà) ed il fulcro a mio avviso è proprio lì: riuscire ad avere un impronta personale, una interpretazione, ma senza litigare con i cursori di questo o quel programma di fotoritocco..
Io posso dire quello che non farei su una mia fotografia (l'HDR per esempio
) ma perché non fa parte del mio linguaggio, non per altro.. È vero che mediamente non mi piacciono le foto trattate così, non amo le gamme dinamiche anabolizzate, piuttosto adoro le ombre, ma so riconoscerne uno fatto bene ed eventualmente i meriti dell'autore.
Per me, lo preciso, non è tutto lecito.. ma non mi piace l'idea di mettere paletti alla possibilità di chicchesia di potersi esprimere come ritiene più opportuno.. Però con altrettanta elasticità, chiedo di poter pensare liberamente che qualcosa sia eccessiva, o comunque "non funzionale" (che mi piace di più come concetto) senza formulare giudizi a meno che non mi vengano espressamente richiesti...