credo che basti legarli precedentemente con fil di ferro.... e poi sollevarli....
comunque la storia dei sassi che esplodono l'ho già sentita.... e se butta male i rischi sono consistenti.
Esistono materiali inerti molto più facili da gestire.
Esempio: una borraccia di metallo piena d'acqua bollente irradia un certo calore.... se la infili nel sacco a pelo (non bollente) ti tiene caldi i piedi fino al mattino.... anche in condizioni estreme (parlo di -20°C).
Se però il problema è di scaldare proprio un ambiente esterno, tocca mettere qualcosa che irradi attorno.... quindi che abbia massa ed inerzia termica... un po' come la famosa pietra. Materiali con una buona inerzia e conducibilità sono, ad esempio, gli oli e le terre o meglio le sabbie. Una pentola piena di sabbia, messa a scaldare può conservare a lungo un certo calore da disperdere nell'ambiente, senza rischi di esplosione. Certo, bisogna portarla... a meno di non avere la fortuna di trovarla sul posto (come sul greto di certi fiumi e torrenti).
L'olio conserva piuttosto bene il calore... ma rischia di incendiarsi con il fuoco.... però si può studiare anche una miscela di un olio e di sabbia... in modo da ovviare il problema principale di quest'ultima: gli spazi vuoti tra i granelli. Temo che la pentola usata per questo sia inutilizzabile in altri modi, dopo.
Ad ogni modo, ti risponderò sulla base di quello che ho capito in questi anni sul campo e grazie ai consigli di questo ottimo forum. Quello che è fondamentale è il sacco a pelo. Se entri caldo nel sacco a pelo (ginnastica prima di infilarti) e questo ha un buon isolamento, il corpo resterà caldo.
Quello che avrà freddo è l'unica parte esposta all'aria, ovvero il viso.
Per mia esperienza, freddo al viso vuol dire in taluni casi svegliarti con il mal di denti (ed io non ho mai avuto carie ed ho una dentazione sana nonostante i miei 37 anni). Un passamontagna evita il problema.... però ha un brutto difetto: se la temperatura è estremamente bassa la condensa della respirazione ti si congela sul passamontagna. A questo punto non so se sia un problema mio che porto la barba lunga o sia un problema anche per gli sbarbati... Ad ogni modo io mi sono svegliato una notte con un prurito causato da questo congelamento dei peli... ed il prurito è passato solo togliendo il passamontagna e grattandomi per mezz'ora....
Da quella volta, se il freddo è estremo, infilo (anche in tenda) il sacco a pelo nel bivy bag dell'esercito usa, chiudendolo totalmente.
In questo modo respiri aria riscaldata dalla precedente respirazione. Fine dei problemi... e non cerchi neppure fonti di riscaldamento esterne.
Se serve un poco di calore prima di vestirti (o meglio, di completare di vestirti) se hai spazio vuoto al centro della tenda, distante da ogni cosa che possa prendere fuoco inavvertitamente, puoi mettere un fornello a gas. 5 minuti di accensione scaldano rapidamente l'ambiente, ma attenzione a non addormentarti... e a farlo solo prima di aprire la tenda per dormire. Il consumo di ossigeno e la produzione di monossido di carbonio è rapido. I primi sintomi sono un leggero mal di testa e tanta sonnolenza. Io li ho provati personalmente qualche volta che ho cercato di scaldare la tenda e per non correre rischi, se adesso devo proprio farlo, apro un poco la tenda in modo da far entrare aria e metto una sveglia impostata su 10 minuti dopo l'accensione... per non correre rischi eccessivi.
Ad ogni modo il fuoco in tenda per me è troppo pericoloso. I materiali sono infiammabili prima o dopo. Dai sacchi a pelo, chiusi a mummia totalmente per il freddo.... non è facile uscire, specie se presi dal panico per un incendio. Inoltre la possibilità che per il panico si possa causare la caduta di altri oggetti infiammabili contro la fiamma è elevata.
Io non prenderei in considerazione seriamente, alcunchè possa innescare incendi, consumo di ossigeno e liberazione di monossido di carbonio in tenda o nelle immediate vicinanze della stessa.