Sono dei ragazzi in gambissima, a cui va tutto il mio rispetto. Si sono messi al lavoro di propria iniziativa e con il proprio sudore per ripristinare e rendere nuovamente fruibili parecchi sentieri in una zona poco conosciuta, ma non per questo meno interessante, ai margini del Parco dei Sibillini e di quello dei Monti della Laga. Qualche mese fa (l'articolo che citi arriva in ritardo, ma è comunque bene che sia arrivato) hanno pubblicato anche un libro con tutti i percorsi, veramente ben fatto e corredato di carta topografica, oltre alle ormai ovvie tracce GPX. Consiglio a tutti di dare un'occhiata e magari di acquistarlo, o anche solo di venire a fare un giro, per premiare l'impegno di questi ragazzi da cui c'è sicuramente da prendere esempio, nonchè per riportare un po' di vita in questi luoghi che, dopo tanti anni dal terremoto, versano ancora in condizioni pietose.