come sopravvivere su una zattera di salvataggio?

Cosa portare? I primi 150 grammi (250 euro di spesa) li impegno per un richiamo satellitare di emergenza. Nasce proprio per le emergenze in mare, il segnale è inviato al servizio pubblico di soccorso (quindi non ci sono spese per la iscrizione, che poi è solo un fax con le proprie generalità), può anche essere sommerso per un po' senza danneggiarsi, la custodia in neoprene lo rende (dicono) galleggiante anche se è efficace solo con con l'antenna fuori dall'acqua.
E' monouso (*), fornito con batteria già carica, premuto il tasto rosso spara le coordinate GPS al satellite, con un segnale molto più potente di quello di un telefono, ogni tot minuti, fino a che la batteria non si scarica. Non può essere usato per comunicare o fare niente di altro.

McMurdo-Fastfind-220.gif


(*) AGGIORNAMENTO: intendasi "non ricaricabile" per cui dopo un utililizzo in condizioni reali la batteria si scarica ed è da buttare.
 
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Monouso?
probabilmente un escamotage per far sì che nessuno faccia lo stronzo rendendo il sistema di fatto inutile nel medio periodo.
Caruccio però e visto che deve stare fuori dall' acqua x trasmettere, un po limitato nell' uso
 
S

Speleoalp

Guest
Un oggetto in più per aumentare le proprie possibilità di sopravvivenza.... anche se non é una cosa garantita.
Particolare che spesso viene dato per scontato parlando si "satellitare"- "apparecchio d'emergenza", ecc.... proprio su oggetti d'emergenza simile a questo.

Ma ovviamente anche per me sarebbe la prima spesa, il primo peso che mi prendere se dovessi/volessi fare determinate attività ;)

Una piccola sacca stagna e via....

Ci starebbe....

:woot::si:;)
 
Entro un pò tardi nella simpatica discussione: alcuni anni fa un mio cugino si mise in testa di andare alle isole Andamane per poi costruirsi una barca con cui tornare in Italia....:eek: e diventare famoso....:D

A parte che una volta arrivato in India scoprì che le Andamane (dove tra l'altro sembra ci fossero gli ultimi cannibali :help:) sono zona militarizzzata e quindi non è che ci si possa andare a gironzolare con una barchetta, riuscì comunque ad arrivare in traghetto su quella che era l'isola principale dell'arcipelago, poi si fece lasciare da un pescatore su un isolotto (mentre la moglie restava sull'isola principale con l'incarico di controllare che qualcuno lo andasse a riprendere dopo tot giorni) : la "spedizione" si basava sulle sue capacità di pescatore in mare (e per quello non ci furono problemi, anche se i pesci sapevano di fango (crudi) mentre per l'acqua poteva contare su una coppia di desanilizzatori come quelli illustrati all'inizio del thread: nonostante il sole a picco e la temperatura diurna elevata si accorse quasi subito che solo uno dei due produceva una quantità d'acqua significativa: tutto questo lungo discorso per dire che non mi fiderei granchè di quegli aggeggi, che anch'io trovavo geniali quando li vidi nel bagaglio alla partenza....:puah: tanto meno se s imbarcati su una zattera...
 

Oddio non vorrei aver detto una scemenza... vado a correggere il post... NON E' RICARICABILE questo è sicuro al 100% per cui dopo un utilizzo in condizioni reali la batteria si scarica ed è da buttare.

Non credo che il fabbricante lo abbia fatto per "scoraggiare", non conosco i dettagli o se ci sono altri apparecchi ricaricabili.
 
Probabilmente la batteria a lunga durata di immagazzinaggio può essere sostituita solo sacrificando l'involucro: il fabbricante accetta di ritirare l'usato per poi restituirlo dietro pagamento, come "refurbished"...
(certo che se uno lo usa per reale necessità e poi se lo fa rimettere a nuovo in vista di nuove avventure è proprio "de coccio"! )o_O
 
...il fabbricante accetta di ritirare l'usato per poi restituirlo dietro pagamento...
La durata ufficiale della batteria è 6 anni, salvo scarico accidentale (falso allarme, ammesso che a questo non segua un procedimento con il sequestro del corpo del reato...) dopo 6 anni si presume che una persona non proprio indigente acquisti un modello più recente.

Comunque sì, "de coccio" è la definizione giusta!
 
...non rattristarti, qualcuno che ti mangerebbe comunque lo si trova...
...PRESENTE... + carne per me, se gli altri ti snobbano...
...puoi rallegrarti, non sei messo in disparte...

Sono serio o stò scherzando...? Non si saprà, probabilmente, mai.... AHAH

;):):D:lol:

non ti farebbe bene. nel giro di poche ore dovresti ricorrere al pronto soccorso per l'intossicazione. mi spiace, non sono adatto all'uso alimentare!

Monouso?
probabilmente un escamotage per far sì che nessuno faccia lo stronzo rendendo il sistema di fatto inutile nel medio periodo.
Caruccio però e visto che deve stare fuori dall' acqua x trasmettere, un po limitato nell' uso

per quel che deve fare e' giusto che sia monouso. se correttamente usato, una volta che parte il segnale, non deve disattivarsi.
 
Storicamente oltre ai PLB vi sono anche i EPIRB che svolgono similare funzione solo che nascono come ausilio specifico del natante per cui "identificano" quest'ultimo, sono più complessi dei PLB tant'è che possono essere dotati di meccanismi automatici di attivazione e sono più grossi pur, per alcuni, rimanendo comunque ancora gestibili.

Costano di più di un PLB ma hanno il vantaggio di avere una batteria sostituibile dall'utente tant'è che la normativa che ne regola l'obbligatorietà nei natanti prevede che venga sostituita (a prescindere) ogni quattro anni (se non erro).

Il problema di fondo, a mio avviso, di questi apparati è che non è possibile una comunicazione bidirezionale per cui, pur avendo funzioni di test per verificare il buon funzionamento, non è possibile, ad esempio, ricevere un segnale di richiesta ricevuta, e possono solo inviare/attivare una richiesta di soccorso, però, ad oggi dovrebbe essere possibile solo negli Stati Uniti inviare un segnale (con i PLB) che ha la funzione di dire "tutto va bene" e di rigirare tale segnale ad indirizzi privati.

Personalmente se dovessi spendere dei soldini per queste tipologie di attrezzature non mi dispiacerebbe anche affiancarci un telefono satellitare con "ricarica" automatica del credito, giusto per poter ordinare una pizza con consegna in mezzo al mediterraneo ;)

I PLB che ho visto io, con l'optional del gps, costavano sui 450€ a salire, gli EPIRB, sempre con l'optional del gps, dai 800€ in sù.

Ciao :si:, Gianluca
 
una curiosità mia,è possibile che il cibarsi di carne umana porti a qualche tipo di malattia?
lo chiedo perchè uno deve essere proprio al limite per cibarsi di carne umana... o forse no,ameno che voi non siate cannibali credo che ci voglia una buona dose di pazzia per uccidere un uomo a sangue freddo e mangiarne il cadavere



hihi meglio che non vi dico che alcuni sanno di pollo! ma molti di pecora! uscirebbe ad arrosticini? e birra? :p cmq tornando al tema iniziale , non perché non siano interessanti i vostri punti di vista , anzi aiutano ad arricchire il proprio bagaglio psicologico , ma il mio era più che altro un quesito a livello tecnico , sulle mansioni da fare sul canotto , barca , zattera o quello che è, come amministrare il tempo e le (pochissime )risorse a disposizione? se ad esempio piovesse e si raccogliesse l'acqua così sarebbe cmq adatta a idratarci? , (l'acqua piovana è in pratica acqua distillata con agenti inquinanti e polveri sottili , sarebbe il caso di berla? come trattarla?, e se si ha il culo di riuscire a pescare del pesce, come prepararlo ? insomma queste tecniche qui m'interessavano che tiraste fuori dal vostro bagaglio culturale! tralasciando il fattore psicologico che se no qui Sigmund Freud ci farebbe ricoverare tutti :p
 
S

Speleoalp

Guest
Il pesce se riesci a pescarlo lo puoi mettere al vento/sole/sale e farlo essiccare. Puoi mangiarlo crudo... (poi se hai altro.....). Senza entrare nel dettaglio dell'attrezzatura.
Inoltre ci sono anche le alghe, eventuali altre risorse alimentari,....

Per l'acqua piovana, si può usare per bere, igiene, ecc... tutto il resto é un discorso comunque che solitamente viene tirato in causa solo "quando si vuole".
Perché girare tra auto accese, utilizzare plastiche e simili, mangiare certe cose, ecc non é che sia molto differente. Siamo soggetti sempre e comunque a qualcosa di "inquinante, nocivo", ecc... c'é poco fare. Molto per volontà, quindi per necessità non mi farei troppi problemi,....

Poi se sei uno che sulle alpi non ti fidi a bere l'acqua del ruscello e preferisci "sbachettare"... potresti avere lo stesso problema con l'acqua piovana.... Ma sarebbe una tua scelta poco coerente con la situazione in cui ti ritrovi o che hai scelto di intraprendere....

Dipende da dove sei, su una barca é tutto differente. Il buonsenso vorrebbe che qualcosa per le emergenze su una "barca vera e propria" ci sia e ragionato.
Su un canotto d'emergenza pure, in ogni caso... occhio a non bucarlo, ahah

Su una zattera,... be, vorrebbe dire sei già approdato da qualche parte, per averla realizzata... a meno che non intendi qualsiasi cosa galleggi tra i "rottami".

Coprire dal sole....


Comunque se ha la fortuna di abitare in una zona con il mare... quando hai vacanza, puoi sempre organizzarti una simulazione realistica, ma controllato e scoprire sulla tua pelle le tue reazioni, quello che fare e cose servirebbe. Perché come in tutto le "parole, son solo parole" ;)

Anche se simulato, se fatto bene, costanza, ecc arrivi al punto in cui capisci le reazioni del tuo corpo e della tua mente. Tutto in sicurezza... avrai amici e conoscenti a cui chiedere "assistenza", "controllo", ecc.... Non c'é nulla di più bello, interessante e arricchente che mettere in pratica e fare le esperienze in prima persona. Su cosa, ognuno ha il diritto di decidere...
 
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se ad esempio piovesse e si raccogliesse l'acqua così sarebbe cmq adatta a idratarci? , (l'acqua piovana è in pratica acqua distillata con agenti inquinanti e polveri sottili , sarebbe il caso di berla? come trattarla?
Sei in mezzo al mare e dopo il primo giorno cominci a sentire gli effetti della sete, direi che problemi come residuo fisso, pH e cose del genere sono gli ultimissimi dei tuoi problemi ;)

L'acqua piovana può essere utilizzata per uso umano, in mezzo al mare dubito che vi sia un grande inquinamento tale da avere piogge acide tali da renderle impossibile da bere, però è un acqua priva di sali, questa povertà di sali, oltre a non permettere un reintegro dei sali minerali persi, ad esempio, con la sudorazione renderà l'acqua meno dissetante il che, in quel contesto, è uno svantaggio. D'altro canto i "sali", in mezzo al mare, non mancano di certo ;), per tanto, l'acqua piovana, o proveniente da un distillatore solare, può essere aggiunta all'acqua di mare per sopperire appunto alla mancanza di sali, in che misura, sinceramente, non lo ricordo ma se prendiamo in considerazione che la salinità (indicativamente) del mare è di 35 gr/lt, che il 70-80% è cloruro di sodio, cioè 28gr/lt, se ci limitiamo a 5gr al giorno vorrebbe dire 180ml che dovrebbero essere addizionati a non meno di un litro, occhio non per litro, i 180ml sono in totale, però 5gr di sale in un litro di acqua rende il tutto imbevibile, non ti accoppa ma, probabilmente, la vomiteresti. Il gatorade ha una salinità, derivante dal cloruro di sodio, pari a circa 0.5gr/lt, cercando in rete i "beveroni" fai da te, per gli sportivi, danno come limite massimo 1.5gr/lt prima di diventare imbevibili, il tutto riportato all'acqua di mare vorrebbe dire 60/70 ml/lt massimo, cioè circa 4 cucchiai.

Il pesce, fresco, ha un contenuto d'acqua nell'ordine del 50%, secondo me, sarebbe uno spreco "seccarlo" o metterlo "sotto sale".

Ovviamente io mi sono limitato a "giocare" con i numeri, la mia esperienza, in quel contesto, è pari a zero. Mai "sopravissuto" in mezzo al mare (per fortuna).

Bere acqua di mare, pura, porta velocemente alla morte per disidratazione e per complicazioni renali MA in rete avevo trovato indicazioni di un medico (sedicente tale, non lo so') che era possibile assumere qualche bicchiere purché questo avvenga da subito quando reni e fegato non sono ancora compromessi...... boh..... a me pare 'na strunzata.

Ciao :si:, Gianluca
 
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..... comunque in rete, e in libreria, si trovano "libri" specifici sull'argomento e credo che qualsiasi libro/manuale generalista sull'argomento "sopravvivenza a 360 gradi" comprenda un capitolo in merito.

Ciao :si:, Gianluca
 
Anche se simulato
C'è chi ha fatto il naufrago volontario e ci ha pure scritto un libro ;)

Quanto tempo si può sopravvivere in balia del mare? Ritenendo che il naufrago muoia soprattutto per disperazione, Alain Bombard, protagonista di questo audace e bizzarro esperimento, si è lasciato volontariamente naufragare. In compagnia di un amico esploratore, nel 1952 decide di farsi guidare dai venti a bordo dell'Hérétique, un semplice gommone, solcando le acque del Mediterraneo. Quando però il compagno d'avventura lo abbandona, Alain si trova completamente solo nelle acque dell'Atlantico. Nei 65 giorni seguenti, cercherà di provare al mondo - e a se stesso - che si può sopravvivere a bordo di un gommone, cibandosi di plancton e bevendo succo di pesce. Basta volerlo.

http://www.ibs.it/code/9788887376630/bombard-alain/naufrago-volontario-giorni.html

http://ricerca.repubblica.it/repubb...ard-il-naufrago-volontario-contro-oceano.html

Ciao :si:, Gianluca
 
C'è chi ha fatto il naufrago volontario e ci ha pure scritto un libro ;)

Ciao :si:, Gianluca



tutto molto interessante e già mi prudono le zampe per organizzarmi pure io, farò anche il lupo di mare ahahah ! se incrocio un gomone con gli extracomunitari , non mi pongo neanche il problema di pescare , li secco e me li magno :p
 
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