Con il ragno mio vicino di casa

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Derrick

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le nottole sono i gechi o cosa?
Perchè sennò consiglio i gechi (in casa ho anche quelli)

Le nottole sono pipistrelli diffusi in città:

Nyctalus noctula - Wikipedia

Per lo meno la voce che gira è che sono nottole, poi magari è un'altra specie. Qui da me ce ne sono molte (Roma).
Essendo dei pipistrelli mangiano le zanzare "a chili". Quelle dalle mie parti sono molto piccole.

Anche i gechi sono simpaticissimi animaletti. Io li faccio tranquillamente girare per casa, vanno dietro gli armadi, sopra i mobili... a casa mia i ragni cascano male.

C'è stato un periodo in cui ho lasciato fare un nido ad una "vespa di fiume" dentro casa (non so il nome scientifico, quelle che hanno un addome separato dal torace da una sorta di ago) in modo che andasse in giro a fare una bella pulizia di ragni "ballerini".
 
E' bruttino però proporre l'estinzione di una razza che, comunque sia, a noi nuoce solo quando siamo noi a rompere le palle a loro...
I ragni equilibrano l'ecosistema molto più di noi!
 
Chi sa' nulla a che punto e' la ricerca del loro meccanismo di filatura?

mi sembra di ricordare che, grammo per grammo, metro per metro, riescono a produrre il filo piu' forte / resistente / flessibile del mondo, variando le carattereistiche a volonta'.

Un domani, che si parla tanto di printers a 3 dimensioni, forse questa conoscenza diventera' utile.
 
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Derrick

Guest
Chi sa' nulla a che punto e' la ricerca del loro meccanismo di filatura?

mi sembra di ricordare che, grammo per grammo, metro per metro, riescono a produrre il filo piu' forte / resistente / flessibile del mondo, variando le carattereistiche a volonta'.

Un domani, che si parla tanto di printers a 3 dimensioni, forse questa conoscenza diventera' utile.

Mi pare di avere letto da qualche parte che qualcuno aveva trovato il modo di ricavarne un tessuto (sostanzialmente seta di ragno anziché seta di baco) ma era costosissimo, il baco è più produttivo (e fa anche meno schifo).

Secondo me l'avversità di alcune persone per i ragni e i serpenti (o scorpioni) è una cosa genetica: ragni e serpenti sono praticamente gli unici animali piccoli ma potenzialmente letali.

Ecco perché nessuno ha, per dire, particolare ribrezzo delle farfalle, delle martore, dei ricci, dei tassi, dei gatti, dei grilli ecc. mentre l'erpetofobia e l'aracnofobia sono relativamente diffuse.

Intendiamoci: un millepiedi, uno scarafaggio, una scolopendra ecc. possono creare un certo "ribrezzo puramente estetico" ma all'aracnofobo il ragno può far accapponare la pelle, si potrebbe dire che "fa orrore".

Nella mia autorimessa tengo la legna per la stufa e ho ridotto di molto (ma non completamente) la presenza dei ragni con un paio di apparecchi ad ultrasuoni che, alla lunga, scoraggiano i ragni dall'insediarsi presso di me. Ma una bella spruzzata di piretroidi la dò sempre...
 
Secondo me l'avversità di alcune persone per i ragni e i serpenti (o scorpioni) è una cosa genetica: ragni e serpenti sono praticamente gli unici animali piccoli ma potenzialmente letali. Ecco perché nessuno ha, per dire, particolare ribrezzo delle farfalle, delle martore, dei ricci ecc. mentre l'erpetofobia e l'aracnofobia sono relativamente diffuse. Intendiamoci: un millepiedi, uno scarafaggio, una scolopendra ecc. possono creare un certo "ribrezzo puramente estetico" ma all'aracnofobo il ragno può far accapponare la pelle, si potrebbe dire che "fa orrore".

Non ho capito se intendi che i tessuti in tela di ragno saranno "emarginati" perchè ci sono troppi aracnofobi, oppure erano due discorsi separati.

Se fosse il primo caso (ma ne dubito) non vedo il problema: a tantissime persone vedere scuoiare un animale farebbe ribrezzo, ma le pellicce si vendono ugualmente (e anche le pelli di serpente)
 
Ho capito: prima hai risposto a Crafter e poi a MaxMontella, ora mi è tutto più chiaro, scusa.

Comunque, la storia delle fobie non è colpa dei ragni nè dei serpenti.

Potrei capire l'odio verso le zanzare (ma anche a loro: noi non usiamo nessun tipo di deterrente, ho le zanzariere ma le tengo sempre aperte e se in tutta l'estate ci pungono 20 zanzare a testa, tra me, mia moglie e i miei figli, è tanto, mentre i vicini si lamentano sempre.... secondo me è tutta questa "prevenzione" che ci rende più appetibili, se accettiamo qualche puntura poi si stufano e cambiano ristorante :) oppure siamo noi che le sopportiamo meglio ...BOH!? ma sto divagando...) ma verso animali innocui penso che sia più corretto che cerchino di curarsi i fobici piuttosto che si sterminino delle specie perchè assomigliano a qualche cugino velenoso.

Immagino che il tuo discorso fosse goliardico e volutamente eccessivo (vero????), mi ci sono solo appoggiato per formulare il mio pensiero.

Infatti mi sono sempre chiesto: ma ad un serpente come una vipera che al massimo può mangiare un topo, cosa gli serve un veleno in grado di ammazzare (o quasi) un uomo????? se aveva solo il veleno per uccidere un topo sai quanti problemi in meno aveva!!!!!
 
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Derrick

Guest
Certo, quando una parla di sterminio è ovviamente una esagerazione scherzosa.

A casa mia li stermino, ma gli altri a casa loro li possono pure allevare col biberon ;)

Intendevo dire che il ragno è poco "produttivo" quindi la "seta di ragno" anche se merceologicamente superiore alla seta di baco si è rivelata improponibile commercialmente.

Certo una volta che hai ottenuto il tessuto a nessuno importa più di come è stato ottenuto. Del resto a nessuno importa che la seta sia ricavata uccidendo un bruco (magari agli animalisti) e che il miele sia "vomitato" dalle api...
 
L'avevo inteso, tranquillo, solo che alla fine l'animale più nocivo è sempre l'uomo e personalmente cerco di non uccidere nemmeno le zanzare (e vivo in piena pianura padana, Vercelli, capitale di riso, nebbia e zanzare!), ma quella è una fisima mia...

La "seta" di questo animale è molto resistente, ma non è la più resistente del mondo; avevo letto anche io qualche cosa (o forse visto qualche documentario in tv), ma onestamente non ricordo dove e quando, provo ad andare a cercare e poi al massimo aggiungo in seguito!

Per il discorso di SemiNomade, il fatto è che non sempre il morso va a fine e non sempre la preda basta a saziare il predatore quindi è naturale che l'animale abbia una secrezione di veleno superiore a quella realmente utile, anche perchè è costretto a mordere talvolta per difesa oltre che per magnare e già che si difende, se alla fetentone cattivo gli fa pure male è meglio!
 
Secondo me l'avversità di alcune persone per i ragni e i serpenti (o scorpioni) è una cosa genetica: ragni e serpenti sono praticamente gli unici animali piccoli ma potenzialmente letali.

Ecco perché nessuno ha, per dire, particolare ribrezzo delle farfalle, delle martore, dei ricci, dei tassi, dei gatti, dei grilli ecc. mentre l'erpetofobia e l'aracnofobia sono relativamente diffuse.
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Mi spiace contraddirti, ma ci sono molti studi che confutano quanto dici.
In Occidente in genere è il prodotto di una cultura che da secoli bolla questi animali come "pericolosi" e il risultato è che detta cultura viene instillata nei bimbi alimentando queste fobie.
Ad esempio in uno studio su soggetti non condizionati si è visto come i bambini giochino allo stesso modo con i gatti o con i serpenti senza alcun tipo di timore.
 
...
Infatti mi sono sempre chiesto: ma ad un serpente come una vipera che al massimo può mangiare un topo, cosa gli serve un veleno in grado di ammazzare (o quasi) un uomo????? se aveva solo il veleno per uccidere un topo sai quanti problemi in meno aveva!!!!!

E' una curiosità che affligge gli studiosi di erpetologia da sempre,
Sono state elaborate alcune teorie, ma purtroppo non si è ancora giunti a una conclusione definitiva.
Per alcune specie la motivazione è spiegabile: pensa ai serpenti come i crotali che vivono in territori in cui vi è una forte presenza di grossi mammiferi come bufali, cervi ecc. In questo caso, se li mordono devono avere un veleno sufficientemente attivo per causare un serio malessere all'animale in modo che impari a evitarli e che lo insegni anche ai suoi cuccioli.
In altri casi, alcuni serpenti che si cibano di pesci o di rettili hanno sviluppato un veleno efficace nei loro confronti. Siccome però per questi animali hanno una naturale immunità al veleno che i mammiferi non hanno, il veleno sviluppatosi risulta particolarmente tossico per l'uomo.
Un altro caso riguarda gli ofidi che si cibano di uccelli: in questo caso è evidente che il veleno deve essere molto rapido nell'azione (è il caso dei mamba).
In molti alltri casi però, la cosa non si spiega.
 
altra foto di un vicino di casa del mio vicino di casa...ma che è, una specie di invasione?

13.jpg
 
Il ragno crociato è comunissimo in Italia, non vedo cosa ci sia di strano.
Io li vedo comunemente da quando ero bambino.
 
@ Costabalenae: probabilmente è un periodo dell'anno in cui sono particolarmente attivi, nella foto che ho postato io si potevano vedere migliaia di ragnatele (anche se non so di che specie specifica), è vero che erano rese visibili dall'umidità mentre di solito magari non ci si fa caso, ma di pioggia e nebbia nei boschi ne ho presa molta e uno scenario come quello non lo ricordo.

In molti alltri casi però, la cosa non si spiega.

è costretto a mordere talvolta per difesa oltre che per magnare e già che si difende, se alla fetentone cattivo gli fa pure male è meglio!

Penso che la soluzione possa essere ricercata nella frase di MaxMontella (senza voler "scavalcare" nessuno studioso): in Natura, di solito, essere o sembrare cattivo aiuta (vedi il serpente "falso corallo" che ha sfruttato la sua somiglianza con il serpente "corallo" per poter vivere più tranquillo).

Essere un serpente potenzialmente letale per un predatore può certo deviare quest'ultimo verso prede più semplici.

Quello che l'evoluzione non ha calcolato è la presenza di un essere (umano) che a differenza degli altri animali i quali, per lo più, se puoi essere una minaccia, ti evitano ... l'uomo invece se sei una minaccia ti estingue (o almeno ci prova) e per non sbagliare s'impegna ad eliminare anche chi ti assomiglia.

Secondo questa "teoria" il super veleno potrebbe avere, per me, ulteriore senso.
 
Penso che la soluzione possa essere ricercata nella frase di MaxMontella (senza voler "scavalcare" nessuno studioso): in Natura, di solito, essere o sembrare cattivo aiuta (vedi il serpente "falso corallo" che ha sfruttato la sua somiglianza con il serpente "corallo" per poter vivere più tranquillo).

Essere un serpente potenzialmente letale per un predatore può certo deviare quest'ultimo verso prede più semplici.

Quello che l'evoluzione non ha calcolato è la presenza di un essere (umano) che a differenza degli altri animali i quali, per lo più, se puoi essere una minaccia, ti evitano ... l'uomo invece se sei una minaccia ti estingue (o almeno ci prova) e per non sbagliare s'impegna ad eliminare anche chi ti assomiglia.

Secondo questa "teoria" il super veleno potrebbe avere, per me, ulteriore senso.

Non è proprio così semplice.
Anche i serpenti più velenosi non sono sono al vertice della catena alimentare, addirittura esistono animali specializzati nel mangiare serpenti velenosi (anche quelli mortali per l'uomo).
Per quelli estremamente velenosi, il dilemma risiede nel fatto che il nemico/predatore di turno capisce che deve lasciarti stare solo se sopravvive. Se ogni volte che un predatore ti attacca e tu invariabilmente lo ammazzi non ci sarà mai modo di insegnare agli altri a non attaccarti.
Non lo dico io, che pure qualcosa ci serpenti ci azzecco, ma è un dogma della natura ormai consolidato e avallato da tutti gli studiosi.

... l'uomo invece se sei una minaccia ti estingue (o almeno ci prova) e per non sbagliare s'impegna ad eliminare anche chi ti assomiglia.

Su questo hai purtroppo, assolutamente ragione. :)
 
Beh,sarò anche OT....ma le zanzare non le sopporto!
Parere personale,neh...se poi a qualcuno non danno fastidio beato lui!!

Il ragno con una zanza ci mangia una settimana,ma non è lui che li cattura bensì la ragnatela che lui fa,un vero capolavoro d'arte!
Se poi le mangia tutte o no non m'importa.
Poi....pipistrelli,ragni,lucertole,batraci e quant'altro,basta che ne spariscano il più possibile!! :biggrin:

Peccato per i geki,mi sono molto simpatici,peccato che non amino vivere quaggiù al nord.
 
Non è proprio così semplice. Anche i serpenti più velenosi non sono sono al vertice della catena alimentare, addirittura esistono animali specializzati nel mangiare serpenti velenosi (anche quelli mortali per l'uomo).

Sì questo lo so: molti rapaci mangiano i sperpenti, come anche quella specie di "mangusta" che si fa mordere (ok!! NON si fa mordere ma può venire morsa nello scontro) va in "coma" per un pò e poi si risveglia e mangia il serpente (questa cosa la trovo fantastica :) ). Volevo dire che tanti altri animali che potrebbero sceglierli come prede, magari li lasciano stare. Meglio un predatore che 2 :) .

Per quelli estremamente velenosi, il dilemma risiede nel fatto che il nemico/predatore di turno capisce che deve lasciarti stare solo se sopravvive. Se ogni volte che un predatore ti attacca e tu invariabilmente lo ammazzi non ci sarà mai modo di insegnare agli altri a non attaccarti. Non lo dico io, che pure qualcosa ci serpenti ci azzecco, ma è un dogma della natura ormai consolidato e avallato da tutti gli studiosi.

A questo non avevo pensato e, in effetti, rimescola tutte le carte, grazie!!
 
IMHO

Logica cavernicola:

Errore di tipo A: Credo che l'animale ( o pianta) non e' pericoloso ma poi ci rimango secco. Il costo di fare questo errore era la debilitazione o la morte.

Errore di tipo B: Credo che l'animale ( o pianta) e' pericoloso ma in effetti e' innoquo. Il costo di fare questo errore era il mancato uso, e quindi una perdita di risorse.

Evidentemente, per animali come ragni e serpenti, fare l'errore di tipo A e' stato molto piu' costoso di fare l'errore di tipo B, e siccome il cervello dell'essere umano e' abbastanza abile a riconoscere similitudini, la storia piu' semplice di raccontare ai bambini, per evitare l'errore di tipo A e' di dire: Lascia stare TUTTI i ragni e TUTTI i serpenti.


Cosa non vera invece per altri animali, che, anche se erano pericolosi, valeva la pena cacciare od usare, e quindi conoscerli a fondo.

IMHO.
 
D

Derrick

Guest
Allora ti consiglio di non andare in escursione nelle giornate uggiose: potresti scoprire che non sia poi così facile eliminarli tutti. Questa foto l'ho scattata lunedì scorso, si vede malissimo ma se ci fai caso è piena di ragnatele così come lo erano tutti i prati.

(L'ho intitolata "Il sentiero del Regno dei Ragni")

Dov'è il posto, che lo evito?

Temo che siano dappertutto, con il sole e con la piova, d'estate come d'inverno.

Ieri sui Simbruini ho visto una belva, un grosso esemplare di Pisaura mirabilis, un ragno-lupo (è perfettamente inutile postare foto in questa discussione...).

L'essere ributtante aveva sulla parte anteriore del corpo (chiaramente diviso in due "losanghe" allungate) della losanga anteriore quindi una sorta di "forbice da sarto" nera, un ovale con uno spacco chiaro al centro.
Penso che la parte anteriore sia stata di 1,5cm e la parte posteriore di 1 cm cosicché la bestiaccia era di circa 2,5 centrimetri senza le zampe.

Ho visto prima un ragno identico ma piccolo la metà, l'ho guardato un attimo chiedendomi, nell'erba, se era un grillo o un ragno e mentre lo guardavo e capivo che era un ragno a poca distanza ho visto quell'altro enorme (forse la femmina).

Nel tornare verso il parcheggio del santuario della Trinità avevo il sole in faccia e sul sentiero vedevo continui fili di ragnatela singoli, messi di traverso, li si vede solo in condizioni di luce particolari.

Sempre ieri c'era un passaggio che facevo appoggiandomi con le mani al pendio e ho fatto per mettere la mano su un certo sasso quando ho visto che era già occupato da un altro ragno (simile ai "ballerini" delle case, ma con il corpo più grosso, tondo, scuro con una specie di "barbetta" bionda tutt'intorno, non c'è bisogno di inserire foto...) che si è levato dalle scatole abbastanza in fretta di suo (altrimenti l'avrei preso a bastonate senz'altro).

Mi sa che presto prenderò l'abitudine di andare in montagna con i guanti :(
 
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