CONAD: raccolta punti per coltelli Berti

Idem, presumo che mi arriverà da qualcuno, in regalo! Quello "l'unico".

Ma sono già sicuro di trovarmici bene, di farci tutto quel che ho la necessità di fare in cucina e pure oltre.

Buttarlo di sicuro mai, ci sono persone meno fortunate che sognano d'avere la cosa peggiore che noi possediamo e critichiamo e che non potranno mai averla, senza andare troppo lontano da dove si abita, ovunque, quindi non farei mai una cosa del genere. Ma come dicevo, sono sicuro di trovarmici bene, visto le cose da fare,... Adesso solo solo aspettare "non sò quanto", ahahah
Lo butto era nel senso che non lo userò mai.. Non ci posso fare niente se sono nato come te, nella parte del mondo più fortunata. Quindi se tutte le volte che compro qualcosa mi devo fare paranoie perché sono più fortunato di chi non mangia, meglio andare in un eremo a chiedere perdono al Signore. Nicola
 
Lo butto era nel senso che non lo userò mai.. Non ci posso fare niente se sono nato come te, nella parte del mondo più fortunata. Quindi se tutte le volte che compro qualcosa mi devo fare paranoie perché sono più fortunato di chi non mangia, meglio andare in un eremo a chiedere perdono al Signore. Nicola
No, semplicemente é questione d'essere grati. NB: nati nel luogo fortunato, vero,... ma non tutti lo sono stati e questo lo si capisce lontano un miglio. Sono cresciuto praticamente abbandonato dai miei genitori, massacrato di botte da mio padre, mia madre preferiva divertirsi in giro ed é per quello che per fortuna sono finito per quasi la maggior parte del tempo in altri contesti e con altre persone (montagna, natura). Ho vissuto per anni, nonostante sono nato nella parte molto fortunata del globo, la fame! L'assenza di cure.

Quindi quando espongo dei discorsi non é per offendere qualcuno, sminuire, ecc ma per cognizione di causa nonostante quelle pseudo convinzioni che le cose brutte siano solo in alcuni luoghi ed in altri sia tutto perfetto per tutti.

Quindi non sono paranoie, frasettine fatte, ecc. Io la ragiono così per determinati motivi e di sicuro non predico in giro buonismo, perbenismo e poi però vivo da viziato strafottente nascondendomi dietro a scuse e scusette.

Niente paranoie, vittimismo, compassione,... solo consapevolezza e gratitudine. D'altra parte sono uno di quelli che ogni tanto critica i giovani per quando sono viziati, quindi non posso fare vere paranoie su certe cose frivole, vizi, ecc...

Detto questo vi lascio discutere dei vostri coltelli, dell'importanza vitale che hanno per voi, ecc... Senza disturbare l'andamento fluido della vostra discussione. Non é quello il motivo per cui partecipo e condivido.

BUONA DISCUSSIONE, SALUTI
 
No, semplicemente é questione d'essere grati. NB: nati nel luogo fortunato, vero,... ma non tutti lo sono stati e questo lo si capisce lontano un miglio. Sono cresciuto praticamente abbandonato dai miei genitori, massacrato di botte da mio padre, mia madre preferiva divertirsi in giro ed é per quello che per fortuna sono finito per quasi la maggior parte del tempo in altri contesti e con altre persone (montagna, natura). Ho vissuto per anni, nonostante sono nato nella parte molto fortunata del globo, la fame! L'assenza di cure.

Quindi quando espongo dei discorsi non é per offendere qualcuno, sminuire, ecc ma per cognizione di causa nonostante quelle pseudo convinzioni che le cose brutte siano solo in alcuni luoghi ed in altri sia tutto perfetto per tutti.

Quindi non sono paranoie, frasettine fatte, ecc. Io la ragiono così per determinati motivi e di sicuro non predico in giro buonismo, perbenismo e poi però vivo da viziato strafottente nascondendomi dietro a scuse e scusette.

Niente paranoie, vittimismo, compassione,... solo consapevolezza e gratitudine. D'altra parte sono uno di quelli che ogni tanto critica i giovani per quando sono viziati, quindi non posso fare vere paranoie su certe cose frivole, vizi, ecc...

Detto questo vi lascio discutere dei vostri coltelli, dell'importanza vitale che hanno per voi, ecc... Senza disturbare l'andamento fluido della vostra discussione. Non é quello il motivo per cui partecipo e condivido.

BUONA DISCUSSIONE, SALUTI
Mamma mia che discorsi... No comment
 
Cercando in rete la coltelleria Berti sembra una società che produce coltelli forgiati, per cui, almeno per quelli delle "loro" linee, coltelli artigianali di una certa qualità, considerando i potenziali numeri della "Conad" e soprattutto gli equivalenti economici richiesti (denaro + punti), dubito che siano alla stessa altezza di quelli commerciali ..... però hanno un bel biglietto da visita.

https://www.coltelleriacollini.it/i-nostri-marchi/berti

Relativamente al riciclo degli scarti è di uso comune di molte industrie che prevedono manufatti derivanti dalla tranciatura, ad esempio, da coil quando i numeri sono significativi; ad esempio la stessa Victorinox lo fa normalmente, ovviamente il riciclo, normalmente, è fatto per tipologie di prodotti uguali, che io sappia non si fanno mix a caso, ma anche chi produce posate piuttosto pinze o, appunto, qualsiasi altra cosa metallica con numeri "importanti".

Ciao :si:, Gianluca
 
Cercando in rete la coltelleria Berti sembra una società che produce coltelli forgiati, per cui, almeno per quelli delle "loro" linee, coltelli artigianali di una certa qualità, considerando i potenziali numeri della "Conad" e soprattutto gli equivalenti economici richiesti (denaro + punti), dubito che siano alla stessa altezza di quelli commerciali ..... però hanno un bel biglietto da visita.

https://www.coltelleriacollini.it/i-nostri-marchi/berti

Relativamente al riciclo degli scarti è di uso comune di molte industrie che prevedono manufatti derivanti dalla tranciatura, ad esempio, da coil quando i numeri sono significativi; ad esempio la stessa Victorinox lo fa normalmente, ovviamente il riciclo, normalmente, è fatto per tipologie di prodotti uguali, che io sappia non si fanno mix a caso, ma anche chi produce posate piuttosto pinze o, appunto, qualsiasi altra cosa metallica con numeri "importanti".

Ciao :si:, Gianluca
Ciao Gianluca, questa storia del reciclato mi lascia alcune perplessità. Ho letto la loro propaganda dello specifico oggetto che parla per quanto riguarda le lame, di acciaio interamente reciclato e reciclabile, mentre per i manici di un processo di lavorazione nuovo nel reciclare plastica.... Mi puzza un po' della classica propaganda green che sembra diventata la moda del momento.
Prima considerazione: Cosa ci dice un manico in plastica su un prodotto green? È vero che usano materiale reciclato ma a fine vita ritorna ad essere un problema per lo smaltimento.
Seconda considerazione: Siamo sicuri che coltelleria Berti abbia in casa cosi tanti scarti di lavorazioni per produrre una quantità di coltelli cosi elevato? Oppure "l'acciaio reciclato e reciclabile" é il solito acciaio che comprano in lastre o in rotoli che comunque durante il processo di fusione o rifusione, non subisce alterazioni.
Chiedo un vostro parere a riguardo e magari informazioni che smentiscano quello che penso. Nicola.
 
https://www.conad.it/carte-e-premi/collezioni-e-concorsi/berti/prodotti-sostenibili

L'acciaio delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie.

Siamo sicuri che coltelleria Berti abbia in casa cosi tanti scarti di lavorazioni per produrre una quantità di coltelli cosi elevato? Oppure "l'acciaio reciclato e reciclabile" é il solito acciaio che comprano in lastre o in rotoli che comunque durante il processo di fusione o rifusione, non subisce alterazioni.

L'acciaio, da quello più nobile a quello meno nobile, viene comunemente riciclato ed è una frazione delle fusioni che si ottengono mediante forno elettrico, che io sappia non si usa esclusivamente acciaio riciclato ma è comunque una porzione significativa soprattutto negli acciai meno nobili; probabilmente partendo da un acciaio selezionato, e non un miscuglio, si può, forse, anche fare fusioni praticamente con quasi solo riciclato ma la mia è solo una teoria.

Sta di fatto che gli sfridi metallici hanno un valore commerciale e vi sono società in cui rappresentano il "core business", detto questo quanto acciaio abbia in casa "le coltellerie berti" non ne ho la più pallida idea, se la base di partenza dei loro prodotti è da tranciatura quasi sicuramente saranno coil (bobine) e dubito fortemente che sia acciaio "vergine", oddio potrebbe anche esserlo, ma anche no. Ovviamente se io ho una quantità significativa di scarti, a maggior ragione se è un acciaio "mio", come formulazione, o comunque particolare, ho tutto l'interesse a farlo riciclare per produrne di nuovo sempre per me.

Questo è un video della Victorinox dive si vede la produzione delle lame che si ottengono da tranciatura, gli scarti verranno recuperati e rimandati in fonderia per ottenere nuove bobine ma nulla vieta di pensare che già quelle bobine siano già derivate da materiali riciclati.


Per tanto la frase "L'acciaio delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie" è una ovvietà per gli addetti ai lavori ma non è sbagliata, che poi sia "marketing", bhè, sì :)

https://www.conad.it/carte-e-premi/collezioni-e-concorsi/berti/prodotti-sostenibili

Guancette in plastica rigenerata NUOVA VITA® interamente ottenuta da scarti pre-consumo di polipropilene, una tecnica innovativa che permette di realizzare in maniera sostenibile prodotti plastici destinati al contatto con alimenti.

Cosa ci dice un manico in plastica su un prodotto green? È vero che usano materiale reciclato ma a fine vita ritorna ad essere un problema per lo smaltimento

Posso convenire con te che in un prodotto "green" sarebbe più logico usare materiali facilmente riciclabili, e l'acciaio lo è, la plastica decisamente meno, ma, in primo luogo stiamo parlando di prodotti di consumo che devono avere un costo basso, in secondo luogo già questa plastica, secondo loro, è già una plastica rigenerata per cui nulla vieta di pensare che possa ulteriormente riutilizzata se opportunamente differenziata post fine vita.

Dopo di che, a mio avviso, siamo di fronte ad un classico utilizzo di concetti "green" a fini di marketing ma questo non vuol dire che siano prodotti senza un loro valore almeno stando alla "fama" di chi li marchia, la quale sottolinea che verranno coinvolti 5 distretti industriali italiani chiudendo con ulteriore richiamo di marketing "patriottico" ;)

Ciao :si:, Gianluca
 
Il mio pensiero non vuole screditare il prodotto Berti in quanto tale, anzi, probabilmente li fanno come tutti gli altri suoi prodotti, quindi validi.
Dubito anche che Berti possa incappare in un prodotto infimo visto il blasone che si ritrova.
Sarebbe come dire, che le pentole Alessi o Lagostina che trovi con i punti, fossero diverse come materiale da tutte le altre....
Convieni con me che il marketing la fa da padrone e tanti abboccano(come ho fatto io), con la differenza che sono consapevole di come funzionano le cose.
Come dicevo con Wombat, non mi resta che aspettare che la tigre raccolga tutti i punti, così proviamo ad affilarlo e vediamo un po' ... Nicola.
 
Convieni con me che il marketing la fa da padrone e tanti abboccano
Sì però concedimi una considerazione di fondo, siamo difronte ad una pubblicità di una raccolta punti che è una operazione prettamente di marketing, su questa base il linguaggio usato non può che essere in linea con la finalità principale che è, appunto, invogliare ad aderirvi, non siamo difronte ad un prodotto preso da un catalogo generico dove, magari, il linguaggio potrebbe essere meno pubblicitario e più, sempre magari, tecnico.

AMMP / IMHO

Ciao :si:, Gianluca
 
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L'acciaio delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie.



L'acciaio, da quello più nobile a quello meno nobile, viene comunemente riciclato ed è una frazione delle fusioni che si ottengono mediante forno elettrico, che io sappia non si usa esclusivamente acciaio riciclato ma è comunque una porzione significativa soprattutto negli acciai meno nobili; probabilmente partendo da un acciaio selezionato, e non un miscuglio, si può, forse, anche fare fusioni praticamente con quasi solo riciclato ma la mia è solo una teoria.

Sta di fatto che gli sfridi metallici hanno un valore commerciale e vi sono società in cui rappresentano il "core business", detto questo quanto acciaio abbia in casa "le coltellerie berti" non ne ho la più pallida idea, se la base di partenza dei loro prodotti è da tranciatura quasi sicuramente saranno coil (bobine) e dubito fortemente che sia acciaio "vergine", oddio potrebbe anche esserlo, ma anche no. Ovviamente se io ho una quantità significativa di scarti, a maggior ragione se è un acciaio "mio", come formulazione, o comunque particolare, ho tutto l'interesse a farlo riciclare per produrne di nuovo sempre per me.

Questo è un video della Victorinox dive si vede la produzione delle lame che si ottengono da tranciatura, gli scarti verranno recuperati e rimandati in fonderia per ottenere nuove bobine ma nulla vieta di pensare che già quelle bobine siano già derivate da materiali riciclati.


Per tanto la frase "L'acciaio delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie" è una ovvietà per gli addetti ai lavori ma non è sbagliata, che poi sia "marketing", bhè, sì :)

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Guancette in plastica rigenerata NUOVA VITA® interamente ottenuta da scarti pre-consumo di polipropilene, una tecnica innovativa che permette di realizzare in maniera sostenibile prodotti plastici destinati al contatto con alimenti.



Posso convenire con te che in un prodotto "green" sarebbe più logico usare materiali facilmente riciclabili, e l'acciaio lo è, la plastica decisamente meno, ma, in primo luogo stiamo parlando di prodotti di consumo che devono avere un costo basso, in secondo luogo già questa plastica, secondo loro, è già una plastica rigenerata per cui nulla vieta di pensare che possa ulteriormente riutilizzata se opportunamente differenziata post fine vita.

Dopo di che, a mio avviso, siamo di fronte ad un classico utilizzo di concetti "green" a fini di marketing ma questo non vuol dire che siano prodotti senza un loro valore almeno stando alla "fama" di chi li marchia, la quale sottolinea che verranno coinvolti 5 distretti industriali italiani chiudendo con ulteriore richiamo di marketing "patriottico" ;)

Ciao :si:, Gianluca
Tutto vero quello che dici, ma la mia puntualizzazione è: costava molto scrivere da così:

"L'acciaio delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie"

a cosi?

"L'acciaio Sandivk (Sandivk per fare un esempio) delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie"
 
L'acciaio Sandivk (Sandivk per fare un esempio) delle lame è riciclato e riciclabile senza perdita delle sue proprietà originarie
Per carità, certo potevano, però considera che alla casalinga di Voghera, ovvero la destinataria "tipica" di quella informazione, non frega nulla quale acciaio sia, lei conosce l'acciaio inox e, magari, potrebbe non capire che l'acciaio Sandivk o X50CrMoV15 è una qualità specifica e superiore al tipico inox 18/10 che, forse, ha già sentito.
Inoltre, scrivendolo il tipo di acciaio, devono mantenerlo, non specificandolo potrebbero usare ciò che, magari, hanno stock di volta in volta (pura ipotesi).

Guardando il loro sito https://coltellerieberti.it/ la tipologia di acciaio usata non mi risulta indicata o, almeno, non mi sembra una notizia a cui vogliano dare risalto anche per la produzione standard.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, volevo aggiornarvi in merito alla discussione aperta da Wombat.
Mi sono arrivate 2 lame Berti della iniziativa Punti Conad.
Ho scelto la Unico e la Preciso.
Sinteticamente altrimenti vi annoio.
Affilatura, Unico discreta ma gratta un po', il Preciso intacca il foglio e inceppa.
Affilati a secco con DC4 e CC4, circa 15 passate su diamante, ceramica e ceramica fine.
Stroppato con pasta Skerper prima verde e poi nera, circa 15 passate ognuna.
L'unico, essendo più spesso e rigido, forse più facile da affilare è un rasoietto, il preciso ha preso un buon filo ma non al livello dell'altro.
Visto la facilità nel riaffilarlo è sicuramente un inox con bassa percentuale di carbonio con pochi carburi, visto anche la dolcezza del taglio su carta.
Se è un AISI Americano, sicuro 420 e non 440, altrimenti uno svedese Sandvik 12C27 non penso 14c28n o AEB-L (va a finire che è tedesco):wall:
I manici alla vista si presentano anche discretamente, in mano hai la sensazione di plastica tipo bakalite e non sono perfettamente raccordati al codolo(ma quelli si rifanno in legno).
In definitiva, dal mio punto di vista e analizzando le due lame che ho scelto, l'Unico è quello che merita essere preso, una bella lama per fare soffritti di verdure, ecc. e anche per la sua cover in pelle, inusuale nel coltelli da cucina. Nicola.
 

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Ciao, anche io ho scelto "l'Unico" ed ero curioso circa l'acciaio utilizzato. Cercando su Google ho trovato questo articolo: https://www.ilfilo.net/i-coltelli-berti-protagonisti-della-nuova-promozione-nazionale-di-conad/

La Berti dice: "Non si tratta, facile immaginarlo, dei coltelli artigianali prodotti a Scarperia. “I coltelli per questa iniziativa sono di una linea di “Coltellerie Berti” – spiega Andrea -, denominata “2012″, e realizzati non a Scarperia, ma a Brescia, in un nuovo stabilimento costruito nell’ottobre 2022 ed entrato in attività nel marzo di quest’anno"

I coltelli della linea 2012 dovrebbero utilizzare acciaio X50CrMov15, come Victorinox e tanti altri produttori tedeschi. Dici che può essere plausibile @Ridge?
 
Ciao, anche io ho scelto "l'Unico" ed ero curioso circa l'acciaio utilizzato. Cercando su Google ho trovato questo articolo: https://www.ilfilo.net/i-coltelli-berti-protagonisti-della-nuova-promozione-nazionale-di-conad/

La Berti dice: "Non si tratta, facile immaginarlo, dei coltelli artigianali prodotti a Scarperia. “I coltelli per questa iniziativa sono di una linea di “Coltellerie Berti” – spiega Andrea -, denominata “2012″, e realizzati non a Scarperia, ma a Brescia, in un nuovo stabilimento costruito nell’ottobre 2022 ed entrato in attività nel marzo di quest’anno"

I coltelli della linea 2012 dovrebbero utilizzare acciaio X50CrMov15, come Victorinox e tanti altri produttori tedeschi. Dici che può essere plausibile @Ridge?
Ciao Pyrmici, certamente plausibile, io ho ipotizzato e tra parentesi l'ho messo come pseudo possibile l'inox tedesco
Anche il X50CrMov15 è un acciaio inox con bassa percentuale di carbonio e quel pizzico di vanadio che rende il carburo fine e più distribuito, quindi facile da riaffilare e che si accomuna agli acciai ipotizzato, come la maggior parte dei coltelli da cucina.
Alla fine, se non è zuppa, è pan bagnato. Nicola.
 
Ciao, anche io ho scelto "l'Unico" ed ero curioso circa l'acciaio utilizzato. Cercando su Google ho trovato questo articolo: https://www.ilfilo.net/i-coltelli-berti-protagonisti-della-nuova-promozione-nazionale-di-conad/

La Berti dice: "Non si tratta, facile immaginarlo, dei coltelli artigianali prodotti a Scarperia. “I coltelli per questa iniziativa sono di una linea di “Coltellerie Berti” – spiega Andrea -, denominata “2012″, e realizzati non a Scarperia, ma a Brescia, in un nuovo stabilimento costruito nell’ottobre 2022 ed entrato in attività nel marzo di quest’anno"

I coltelli della linea 2012 dovrebbero utilizzare acciaio X50CrMov15, come Victorinox e tanti altri produttori tedeschi. Dici che può essere plausibile @Ridge?

Qui https://coltellerieberti.it/lacciaio-dei-coltelli-berti/ viene specificato che l'acciaio che utilizzano è Inox AISI 420.
Anche io ho preso l' Unico.
 
ho approfittato anche io per pigliare Unico coi punti Conad, visto che da un po' volevo un coltello di quel tipo.
confermo più o meno le impressioni. come tipologia mi piace e con le verdure è un coltello abbastanza pratico e furbo da usare ma... filo appena decente, lama l'avrei preferita un pelo più lunga ma soprattutto è pessimo il manico: troppo corto e sottile, non sagomato e di materiale orrido. da usare è davvero poco pratico perché si impugna male e tende a scappare di mano, sarebbe da ri-immanicare con una impugnatura degna di tal nome.
 
Preso oggi, confermo che il filo è da rifare e che l'impugnatura non è il massimo sia come materiale che come dimensioni, però mi piace e alla fin fine 9.50 li vale:si:
 

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