Consigli dei nonni e saggezza popolare

"Ci vive sperando (e nella variante, "sognando"), el more cagando".
Non serve traduzione.
Nel veronese, ma diffuso in tutto il Veneto, è un chiaro invito alla concretezza ed al darsi da fare: se si attende senza fare nulla, sperando che le cose capitino da sole oppure si sognano cose irreali tralasciando il concreto, si fa una fine miserabile, appunto nella m---a.

"coi se e coi ma, no se impasta fritole".
Con i se e con i ma, non si impastano frittelle.
Per dire che con le scuse o con le mere ipotesi, non si hanno fatti, la realtà non cambia e non si realizza nulla.

Sapa sposa bail.
La zappa sposa il badile.
Versione veneta di "chi si somiglia, si piglia".
 
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-"cchi va' ccu i piccirilli si trova pisciatu"
( Chi tratta con i bambini si troverà pisciato)

-" Va' ccu chilli chiu' spijrti i tia e fanni i spisa"
( Frequenta quelli più in gamba di te anche se farai figuracce)

-"Se u ciucciu non ha fatto a cuda a trenta misa non a fa' cchiu'"
(Se l'asino non ha la coda a trenta mesi non l'avrà mai)

Per ora...
 
i rimedi di salute della nonna

CATARR? WINE CO CARR ........................catarro? vino con il carro (in abbondanza)
RAFFDDOR? WINE CO TRATTOR .....................raffreddore? vino col trattore (sempre in abbondanza:rofl:)

i detti della nonna

CHI CUGLIONA RESTA CUGLIONAT......................chi si fa beffe degli altri resta beffeggiato
QUANNE GLIE PORKE REWOTECA GLIE SCIFON....FA GLI ESSORDIE.....................quando ce' troppa abbondanza si genere lo spreco
 
Aggiungo un altro episodio non legato a proverbi.
Nel terreno di mio nonno paterno c'è una sorgente. Si usava come fonte potabile, e , raccolta in una cibbia , per irrigazione.
Gli avanzi d'acqua, opportunamente incanalati in solchi del terreno, servivano le terre a valle.
Ogni tanto si creavano screzi con i vicini, per i motivi più vari. In seguito ad uno di questi , nella mia strafottenza adolescenziale, gli dissi:
" Bhe' , chiudi l'acqua, deviala da qualche altra parte"
E lui:
"L'acqua non si tocca, l'acqua è di tutti"
 
Spettacolo questo post, cmq qui e là ci sono somiglianze a livello di filosofia.

Mi è venuto in mente:
Piemontese: Té capi cióca pär bróca
Tradizione: Hai capito campana per caraffa, in piemontese i due termini si assomigliano e sta ad indicare che hai capito una cosa per un'altra.

Piemontese: Cùl là a le nìn pürgá (a larga)
Traduzione: Quello la non è purgato, ovvero non è tanto ok

Piemontese: Te propri an bastchan cuntrare
Traduzione: Sei proprio un Bastian contrario.
Questa me la sentivo dire almeno 10 volte al giorno, sono sempre stato anticonformista.
Per quanto riguarda la parola Bastian è in maiuscolo perché sarebbe Bastiano, sull'origine di questo detto ho letto che probabilmente risale al medioevo, Bastchan era una storpiatura del nome di qualche capitano mercenario che imperversava in Canavese al soldo di questo o quel signorotto, ma in realtà questa è una delle tante spiegazioni che ho trovato.
Sta di fatto che il mio secondo nome era Bastchan!
 
Andiamo sull'offensivo... :biggrin:

"L'ha na testa c'un la magna gnenca e gat", "Ha una testa che non la mangia neanche il gatto".

Spiegazione: una volta ai gatti si dava da mangiare solo gli scarti, soprattutto dei pesci (siamo a Rimini, sulla costa).
I gatti erano comunque sempre affamatissimi e mangiavano avidamente anche le teste dei pesci. Se non le mangiavano, voleva dire che facevano proprio mooolto schifo, per cui è un modo per indicare l'intelletto di quella persona ;)
 
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Avanti con i cassettini della memoria

Piemontese: Tirte al can
Traduzione: Tirati il cane
Questa me la sono sentita dire un milione di volte quando non mi andava bene niente e continuavo a rifiutare qualsiasi proposta, in pratica aggiustati.
Era seguito da un: Alúra arante (allora aggiustati)

Al pari di questa:
Piemontese: Tirte le love
Traduzione: Tirati le pannocchie
Oppure
Piemontese: Tirte al ganciu
Traduzione: Tirati il gancio

Piemontese: Gnanca bun a far n'o cun an'ambusur
Traduzione: Neanche capace di fare una o con un imbuto
Questo per indicare l'incapacità di fare una cosa semplice

Piemontese: Grant e grös ciula e balòs
Traduzione: Grande e grosso ???? (non so)
Per dire grande e grosso, diversamente furbo e incapace
 
Altri detti Veneziani
PRESTO E BEN DE RARO AVVIEN!
I CORNI XE COME I STEFANI QUANDO CHE I SPUNTA I FA MAL MA DOPO I SERVE PAR MAGNAR!
(i stefani sono i denti)
MEIO UN MORTO SUL SGABEO CHE UN AMIGO BURANEO
(al sgabeo è lo sgabello)
(questo e un detto di S. ERASMO a indicare la storica rivalità con BURANO)
 
A se per questo io mi beccavo del Tavagnasc da mio nonno quando gli facevo girare le scatole.
Tavagnasco è un paese vicino a dove abito e gli abitanti non hanno nessun problema particolare (le ragazze ancora meno mi ricordo).
Sono sicuro che non se l'è inventato mio nonno perché parlando con altri amici ogni tanto anche loro so prendevano il nomignolo
 
A quei dul lag Magiur, ghe piasen puse' i dane' dul Signur.
Autocritica alla spilorceria Varesina
Sa vedum, sa sa vedum no, a pizum ul ciar
Ironia schietta congedandosi: ci vediamo, e se non ci vediamo accendiamo la luce.
Uhe giaca lustra = scansafatiche
Sa la vegn da la muntagna, ciapa la zapa e va in campagna. Sa la vegn da Galara' ciapa la zapa e va ca
Se il temporale viene dalla montagna (nord) ritirati, se viene da Gallarate (sud) vai pure in campagna, farà nulla...

(Non scritto correttamente ahimè non lo si insegna e pratica quasi più)
 
@frenkna Discussione molto interessante, grazie per averla creata e agli altri per aver condiviso.
Se si tratta di modi di dire e detti, fra Firenze Pisa e Livorno, non finisco più di scrivere, ma di saggezza popolare ne sono alquanto sprovvisto, purtroppo. Le uniche cose che mi vengono in mente
"Il vero punge e la bugia unge"
"Quando l'acqua tocca il culo, s'impara a nuotare"
"Chi burla, si confessa"
 
@frenkna Discussione molto interessante, grazie per averla creata e agli altri per aver condiviso.
Se si tratta di modi di dire e detti, fra Firenze Pisa e Livorno, non finisco più di scrivere, ma di saggezza popolare ne sono alquanto sprovvisto, purtroppo. Le uniche cose che mi vengono in mente
"Il vero punge e la bugia unge"
"Quando l'acqua tocca il culo, s'impara a nuotare"
"Chi burla, si confessa"
L'idea è stata di @walterfishing, io ho solo apllicato quanto detto dal nonno.. Cosa fatta, capo ha.
La coda scrivetela voi!
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@frenkna Discussione molto interessante, grazie per averla creata e agli altri per aver condiviso.
Se si tratta di modi di dire e detti, fra Firenze Pisa e Livorno, non finisco più di scrivere, ma di saggezza popolare ne sono alquanto sprovvisto, purtroppo. Le uniche cose che mi vengono in mente
"Il vero punge e la bugia unge"
"Quando l'acqua tocca il culo, s'impara a nuotare"
"Chi burla, si confessa"
.. Ma anche qualcosa che è rimasto impresso nella mente detto da qualcuno che stimiamo o che ci ha fatto riflettere, anche solo per un periodo della nostra vita.
 
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