Consigli per neofornellettista

W i fornellini ad alcool! :)

Una domanda sul mini e una sul maxi.
Immagino che tu abbia fatto innumerevoli prove per arrivare a quelle dimensioni precise (per entrambi).

Mini: Se si allargasse un po' il contenitore dell'alcool, lasciando invariata l'altezza ma aumentando il diametro (es le coppette da muffin in aluminio o altre similari, tagliate per portarle alla stessa altezza della coppetta della candelina), hai mica mai provato?

Maxi: se ho capito bene il principio di funzionamento, si incendiano solo i vapori di alcool che fuoriescono dai 16 buchini.
C'è differenza, in durata, se lo tieni chiuso oppure se lo lasci completamente aperto?
 
Ciao, mi sposto di qua così evito di impestare il topic di Phantom.

Allora, sì, ho sempre e solo cucinato a legna (quando sono fuori) e per legna intendo o fuoco da campo vero e proprio (varie dimensioni) oppure fornelletto da scolaposate.

Di fornelletti "classici" da outdoor non ho la minima esperienza, e quello che mi piacerebbe sarebbe potermi cucinare qualcosa anche fuori da zone boscose. Di solito se vado in alto mi porto cibo già pronto e non ho la minima esperienza nell'uso di combustibile che non sia legna, il che mi ha sempre vincolato però a stare vicino ad un bosco per poter cucinare.
Ho visto per caso la discussione di Phantom e mi è sembrato pratico quel fornelletto in particolare, però poi le sue prove non lo hanno soddisfatto.
Ho letto un po' questa sezione di forum e sinceramente ho letto pareri estremamente discordanti tra vari tipi di fornelli/combustibili (della serie ognuno ha la sua sacrosanta opinione, ma non ci ho ricavato ancora un ragno dal buco :D ).

A parte il "fai qualche prova poi capisci cosa è meglio per te", per non provare appunto settecentomila tipi di modi differenti, sono più "pratici" per la vostra esperienza combustibili solidi, liquidi o gassosi?

per praticità intendo:
- trasporto
- stoccaggio
- reperibilità
- durata e/o potenza calorica

se esiste un topic con esattamente questa richiesta, mi ci indirizzate che non l'ho trovato e così evito di mandare avanti questo? Thanks!

Uso da ormai due anni il jetboil zip.
Da quando l'ho comprato non uso altro. Perché:
- Peso complessivo contenuto (bombola 100g, pentolino 600cc in titanio con coibentazione e manico, tappo mug, tazza graduata, fornello, adattatore padella, base stabile) 400g.
- ingombro minimo: quanto sopra in un cilindro d9 x h20.
- Bolle l'acqua necessaria per rinvenire un pasto disidratato in 1 minuto.
- molto stabile durante l'uso.
- con una bombola da 100g fai 20-25 pasti.
- praticamente insensibile al vento.
- facile da dispiegare
- facile da pulire
- manutenzione nulla.
- usato a -5°C con gas invernale Primus (del Deca) si è acceso immediatamente.

Contro:
- ottimizzato per i pasti disidratati e tisane/caffè. Tortellini secchi o pastine all'uovo in brodo in polvere, ok...il resto è out-of-scope.
- va bene per 1/2 persone max.
- prezzo alto ma se sai aspettare lo trovi anche a 58euro (preso a questo prezzo al Deca, poco meno di due anni fa')
 
Ultima modifica:
Uso da ormai due anni il jetboil zip.
Da quando l'ho comprato non uso altro. Perché:
- Peso complessivo contenuto (bombola 100g, pentolino 600cc in titanio con coibentazione e manico, tappo mug, tazza graduata, fornello, adattatore padella, base stabile) 400g.
- ingombro minimo: quanto sopra in un cilindro d9 x h20.
- Bolle l'acqua necessaria per rinvenire un pasto disidratato in 1 minuto.
- molto stabile durante l'uso.
- con una bombola da 100g fai 20-25 pasti.
- praticamente insensibile al vento.
- facile da dispiegare
- facile da pulire
- manutenzione nulla.
- usato a -5°C con gas invernale Primus (del Deca) si è acceso immediatamente.

Contro:
- ottimizzato per i pasti disidratati e tisane/caffè. Tortellini secchi o pastine all'uovo in brodo in polvere, ok...il resto è out-of-scope.
- va bene per 1/2 persone max.
- prezzo alto ma se sai aspettare lo trovi anche a 58euro (preso a questo prezzo al Deca, poco meno di due anni fa')

Grazie, sono andato a vedermelo un po'.
Per ora credo resterò stretto al fornelletto versione ancora mini di Paiolo, intanto vedo di prenderci un po' la mano e vedo cosa "può fare". Credo che la versione mini possa fare già veramente tanto, di coppette dentro la tazza ne ho messe due così ho anche un "ricambio volante" se la prima esaurisse il combustibile, e posso sostituirla e accendere al volo l'altra.

La cosa che trovo estremamente alla mia bisogna è che sta nella mia tazza d'acciaio, visto che in ogni caso mi porto il mio fornelletto a legna (se non ne ho la necessità evito di fare fuochi "grandi"), mentre le proposte che mi state dando credo siano per un uso più "continuativo" e/o quasi "esclusivo" del fornelletto, che sia gas o altro, mentre per me l'alimentazione principale resta a legna e questo lo userei proprio come "ce l'ho e quella volta che non ho voglia di accendere legna uso quello" (es. la notte in un qualche rifugio incustodito, oppure se salgo sopra il limite dei boschi).

Devo provare a farmi la versione maxi e vedere se mi ci sta supporti e tutto dentro il fornelletto a legna insieme anche alla tazza, ma credo proprio di si. Se ci sta, sono a posto per parecchio direi (1 maxi+1 mini +quello a legna).

Pensavo che il combustibile solido fosse più "comodo" per il trasporto proprio perchè solido, ma ho visto che con qualche bottiglietta di shampoo degli alberghi che ho a tonnellate l'alcool è praticissimo.
 
Una domanda sul mini e una sul maxi.
Immagino che tu abbia fatto innumerevoli prove per arrivare a quelle dimensioni precise (per entrambi).

Mini: Se si allargasse un po' il contenitore dell'alcool, lasciando invariata l'altezza ma aumentando il diametro (es le coppette da muffin in aluminio o altre similari, tagliate per portarle alla stessa altezza della coppetta della candelina), hai mica mai provato?

Maxi: se ho capito bene il principio di funzionamento, si incendiano solo i vapori di alcool che fuoriescono dai 16 buchini.
C'è differenza, in durata, se lo tieni chiuso oppure se lo lasci completamente aperto?

In sintesi:
Maxi, non cambiare le misure neanche di un mm, i pressurizzati sono molto pignoli
Mini, fallo pure più largo o più alto, bene o male funziona sempre, è un open-flame, quindi molto forgiving e tollerante!
 
Grazie, sono andato a vedermelo un po'.
Per ora credo resterò stretto al fornelletto versione ancora mini di Paiolo, intanto vedo di prenderci un po' la mano e vedo cosa "può fare". Credo che la versione mini possa fare già veramente tanto, di coppette dentro la tazza ne ho messe due così ho anche un "ricambio volante" se la prima esaurisse il combustibile, e posso sostituirla e accendere al volo l'altra.

La cosa che trovo estremamente alla mia bisogna è che sta nella mia tazza d'acciaio, visto che in ogni caso mi porto il mio fornelletto a legna (se non ne ho la necessità evito di fare fuochi "grandi"), mentre le proposte che mi state dando credo siano per un uso più "continuativo" e/o quasi "esclusivo" del fornelletto, che sia gas o altro, mentre per me l'alimentazione principale resta a legna e questo lo userei proprio come "ce l'ho e quella volta che non ho voglia di accendere legna uso quello" (es. la notte in un qualche rifugio incustodito, oppure se salgo sopra il limite dei boschi).

Devo provare a farmi la versione maxi e vedere se mi ci sta supporti e tutto dentro il fornelletto a legna insieme anche alla tazza, ma credo proprio di si. Se ci sta, sono a posto per parecchio direi (1 maxi+1 mini +quello a legna).

Pensavo che il combustibile solido fosse più "comodo" per il trasporto proprio perchè solido, ma ho visto che con qualche bottiglietta di shampoo degli alberghi che ho a tonnellate l'alcool è praticissimo.
ripeto, visto che vai perlopiu a legna allora valuta la pirolitica, io presi su amazon un intey per 12 euro, entra perfettamente nella popote attuale da 1 del decathlon ed è fornita di suo di un supporto per un fornello ad alcool o al limite potresti usare il supporto stesso come fornello e la struttura funge in parte da paravento, da chiusa resta comunque spazio per infilarci un paio di coppette e una boccetta d'alcool.

https://www.avventurosamente.it/xf/threads/fornello-woodgas-lixada.48305/page-5
 
In sintesi:
Maxi, non cambiare le misure neanche di un mm, i pressurizzati sono molto pignoli
Mini, fallo pure più largo o più alto, bene o male funziona sempre, è un open-flame, quindi molto forgiving e tollerante!

Ok, con calma proverò vari "bruciatori" sul mini.
L'attuale posso dire che è già perfetto di suo, ma sai com'è, ora che ho il giocattolo ci gioco un po' :D
Ieri sera ho aggiunto il paravento in lattina come da progetto di g.raffa62 e va benone.

Update: arrivato ora in ufficio, prima di salutarmi la domanda è stata: ma anche oggi facciamo il caffè vero?
:D :D :D

ripeto, visto che vai perlopiu a legna allora valuta la pirolitica

Letto, non ci ho capito niente, rileggo con calma e cerco ulteriori info.
Però se comunque è un contenitore cilindrico tanto vale il mio scolaposate, il mio personale problema non è il peso, ma lo spazio.
 
Ok, con calma proverò vari "bruciatori" sul mini.
L'attuale posso dire che è già perfetto di suo, ma sai com'è, ora che ho il giocattolo ci gioco un po' :D
Ieri sera ho aggiunto il paravento in lattina come da progetto di g.raffa62 e va benone./QUOTE]

Molti del forum per il "mini" usano come fornello un barattolino d'alluminio da 30ml che trovi nominato anche qui: (2€ per 5 pezzi)
https://www.avventurosamente.it/xf/...-aliexpresss-co-sotto-i-3€.48981/#post-884260
...ci mette 1-2 mesi ad arrivare, quindi nel caso prenditi per tempo... :D

Come hai già capito il bello dei fornellini ad alcool è che c'è davvero molto da giocare e sperimentare! ;)
 
Volendo io ho trovato,ma mi vergogno un pò a dire dove, delle coppette per candeline cinesi dello stesso diametro e quindi circonferenza, ma con il bordo più alto che quindi consentono di mettere più alcool per cotture più lunghe. Per il paravento lo realizzi facilmente tagliando il fondo di alluminio delle teglie da forno che è molto robusto e che puoi piegare e ripiegare infinite volte.
 
No.Forse peggio! Durante un funerale in chiesa mi sono trovato vicino al candeliere delle offerte e c'erano queste coppette più grandi. Preciso che non erano candele benedette,perchè anche se non credente non voglio mancare di rispettto. Però non ho resistito,ho messo un offerta "seria" e una me la sono portata via, lasciando la parte in cera e prendendo solo la coppetta in stagnola.Che è fornellettite sacrilega.:azz:
 
No.Forse peggio! Durante un funerale in chiesa mi sono trovato vicino al candeliere delle offerte e c'erano queste coppette più grandi. Preciso che non erano candele benedette,perchè anche se non credente non voglio mancare di rispettto. Però non ho resistito,ho messo un offerta "seria" e una me la sono portata via, lasciando la parte in cera e prendendo solo la coppetta in stagnola.Che è fornellettite sacrilega.:azz:

Muoio
 
Una domanda. Quando dici che l'output calorico del trangia (ho dovuto googlare per capire cosa fosse) è micidiale, intendi dire che possiede un recipiente e conseguente fiamma di maggiori dimensioni, o che a parità di dimensioni con quello di Paiolo genera più calore?

La grandezza di un bruciatore Trangia non è molto più grande rispetto ad un fornello ad alcool fatto con le lattine. La costituzione ottimale e (penso) anche il materiale è quello che fa la differenza. Rispetto a fornelli ad alcool autocostruiti di tipo chiusi (quelli senza apertura grande ma con un piccolo foro da chiudere con una moneta) ho notato performance non paragonabili. L’autocostruito funziona si, ma consuma molto più alcool rispetto al trangia, ed è più soggetto a spegnimenti accidentali per il vento. Fornelli autocostruiti di tipo aperto come fondi di lattina riempiti funzionano, ma la fiamma è troppo aggressiva, consumano di brutto, e sono molto suscettibili al disturbo del vento.

I fornelli autocostruiti più affidabili che ho potuto provare son quelli fatti con le lattine sempre di tipo open (grande apertura dove mettere l’alcool), e con 20-24 buchini attorno alla cima. Quando ritorno alla base ti faccio una foto o te ne cerco una.
Comunque, anche per questi fornelli il consumo è tendenzialmente maggiore rispetto al trangia e poi è veramente complicato costruirsi un simmer ring fatto bene, che ti permette a sua volta di ridurre la fiamma per cuocere a lungo piatti più complicati o di salvare combustibile.

Insomma per gitarelle brevi penso che i fornelli autocostruiti funzionino comunque a dovere, e anzi son più leggeri! Ma trovo occorra portarsi anche più combustibile dietro. Però vanno provati perché parametri come l’altezza, numero buchini, tipologia, incidono di molto sulla performance (oltre che paravento e supporto pentola). Per questioni di affidabilità ed efficienza calorica (aggrssivo ma non troppo, possibilità di salvare combustibile usando il simmer ring) preferisco i trangia quando devo fare completo affidamento a questo fornello. In condizioni meteo difficili mi scarrozzo tutto l’apparato originale con windscreen, perché appunto non ho trovato nulla che batta l’efficienza e la sua semplicità. In altri contesti invece questa attrezzatura la lascio a casa e mescolo set autocostruiti o meno.
 
La grandezza di un bruciatore Trangia non è molto più grande rispetto ad un fornello ad alcool fatto con le lattine. La costituzione ottimale e (penso) anche il materiale è quello che fa la differenza. Rispetto a fornelli ad alcool autocostruiti di tipo chiusi (quelli senza apertura grande ma con un piccolo foro da chiudere con una moneta) ho notato performance non paragonabili. L’autocostruito funziona si, ma consuma molto più alcool rispetto al trangia, ed è più soggetto a spegnimenti accidentali per il vento. Fornelli autocostruiti di tipo aperto come fondi di lattina riempiti funzionano, ma la fiamma è troppo aggressiva, consumano di brutto, e sono molto suscettibili al disturbo del vento.

I fornelli autocostruiti più affidabili che ho potuto provare son quelli fatti con le lattine sempre di tipo open (grande apertura dove mettere l’alcool), e con 20-24 buchini attorno alla cima. Quando ritorno alla base ti faccio una foto o te ne cerco una.
Comunque, anche per questi fornelli il consumo è tendenzialmente maggiore rispetto al trangia e poi è veramente complicato costruirsi un simmer ring fatto bene, che ti permette a sua volta di ridurre la fiamma per cuocere a lungo piatti più complicati o di salvare combustibile.

Insomma per gitarelle brevi penso che i fornelli autocostruiti funzionino comunque a dovere, e anzi son più leggeri! Ma trovo occorra portarsi anche più combustibile dietro. Però vanno provati perché parametri come l’altezza, numero buchini, tipologia, incidono di molto sulla performance (oltre che paravento e supporto pentola). Per questioni di affidabilità ed efficienza calorica (aggrssivo ma non troppo, possibilità di salvare combustibile usando il simmer ring) preferisco i trangia quando devo fare completo affidamento a questo fornello. In condizioni meteo difficili mi scarrozzo tutto l’apparato originale con windscreen, perché appunto non ho trovato nulla che batta l’efficienza e la sua semplicità. In altri contesti invece questa attrezzatura la lascio a casa e mescolo set autocostruiti o meno.

Ok, ti ringrazio dello spiegone, approfondisco su internet e torno con qualche domanda se qualcosa non mi è chiaro.
Se puoi, per quelle foto che dici, sono curioso di vederle.
 
La grandezza di un bruciatore Trangia non è molto più grande rispetto ad un fornello ad alcool fatto con le lattine. La costituzione ottimale e (penso) anche il materiale è quello che fa la differenza. Rispetto a fornelli ad alcool autocostruiti di tipo chiusi (quelli senza apertura grande ma con un piccolo foro da chiudere con una moneta) ho notato performance non paragonabili. L’autocostruito funziona si, ma consuma molto più alcool rispetto al trangia, ed è più soggetto a spegnimenti accidentali per il vento. Fornelli autocostruiti di tipo aperto come fondi di lattina riempiti funzionano, ma la fiamma è troppo aggressiva, consumano di brutto, e sono molto suscettibili al disturbo del vento.

I fornelli autocostruiti più affidabili che ho potuto provare son quelli fatti con le lattine sempre di tipo open (grande apertura dove mettere l’alcool), e con 20-24 buchini attorno alla cima. Quando ritorno alla base ti faccio una foto o te ne cerco una.
Comunque, anche per questi fornelli il consumo è tendenzialmente maggiore rispetto al trangia e poi è veramente complicato costruirsi un simmer ring fatto bene, che ti permette a sua volta di ridurre la fiamma per cuocere a lungo piatti più complicati o di salvare combustibile.

Insomma per gitarelle brevi penso che i fornelli autocostruiti funzionino comunque a dovere, e anzi son più leggeri! Ma trovo occorra portarsi anche più combustibile dietro. Però vanno provati perché parametri come l’altezza, numero buchini, tipologia, incidono di molto sulla performance (oltre che paravento e supporto pentola). Per questioni di affidabilità ed efficienza calorica (aggrssivo ma non troppo, possibilità di salvare combustibile usando il simmer ring) preferisco i trangia quando devo fare completo affidamento a questo fornello. In condizioni meteo difficili mi scarrozzo tutto l’apparato originale con windscreen, perché appunto non ho trovato nulla che batta l’efficienza e la sua semplicità. In altri contesti invece questa attrezzatura la lascio a casa e mescolo set autocostruiti o meno.
Esaurientissima disquisizione!!:si:
 
Comunque costruire i fornelletti con le lattine è divertentissimo e appagante,ce ne sono certi su youtube che nemmeno alla Nasa,ma un bruciatore Trangia originale costa 10 euro ed è una bomba.Allora o quello, il Trangia, o il mini Paiolo.
 
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