Un coltello a lama fissa che duri deve avere alcune importanti caratteristiche( a prescindre dall'uso che se ne faccia e dai particolari come dentellature, doppi fili ecc), a mio parere, e non solo insite nel coltello, ma anche nel fodero, che pochi citano.
Non esistono al mondo acciai effettivamente esenti da ossidazione, neanche l' N690, di cui sono fatti i celebri quanto costosi Extrema Ratio, o il Camillus BK7 (ne possiedo uno e lo conosco bene), e dunque una cosa importante per la salvaguardia del coltello è il rivestimento della lama, che deve essere fottutamente resistente all'usura (il BK7 da questo punto di vista zoppica un po').
Inoltre il manico deve essere facilmente smontabile, sia ( e questo piacerà ai "survivalisti") per poter usare il coltello come lancia, ma soprattutto, e più verosimilmente, per pulire tra l'impugnatura e il codolo in due secondi.
Il fodero, mai citato da nessuno, deve essere SMONTABILE completamente o perlomeno apribile, questo per evitare che sassetti e merde varie ci restino dentro usurando più del dovuto il succitato rivestimento. Inoltre sarebbe opportuno che il fodero avesse una seconda taschina verso l'esterno per riporvi un coltellino svizzero e una brugoletta o cmq un attrezzino per smontare l'impugnatura (e qui il BK7 fa centro).
Infine sono punti in più a favore del coltello se sono presenti: skull crash (comunemente detto frangivetro), foro sullo skull crash e magari anche sulla guardia per metterci un cinghiolo.
Questi, a partire dalla mia esperienza, sono le caratteristiche importanti per un qualunque lama fissa, corto o lungo, pesante o sottile che sia. Parlo anche da appassionato ovviamente, quindi anche con certo "amore" verso le lame, è ovvio che un pochetto di ruggine non intacca la funzionalità, però se si vuole un coltello che duri veramente una vita, si deve partire secondo me da quanto scritto sopra.
Secondo voi?