Consiglio di lettura in materia di neve e valanghe

Recentemente ho aderito ad un corso (gratuito ed aperto a tutti) tenuto dalla sezione CAI della mia città in materia di neve e valanghe. Non è un corso formale, quanto un'introduzione alle problematiche a cui si può andare incontro in ambienti di montagna innevati.
Ciaspolando, mi sono reso conto di non sapere molto in materia, pur frequentando attivamente le montagne da 50 anni, in tutte le stagioni. In effetti, in 50 anni le conoscenze sono molto aumentate.

Per questo, ho aderito, pur con una certa riluttanza (da ragazzo ho avuto un'esperienza non felicissima, storie da piccola città).

Non ho partecipato alle uscite pratiche (per mancanza di tempo), ma sto seguendo le lezioni teoriche, in cui vengono spiegati gli elementi basilari ed offerte alcune dispense ed un libro, di cui consiglio vivamente la lettura, a chi, come me, vuol frequentare le montagne con maggior consapevolezza. Consapevolezza delle propria ignoranza in materia, oserei dire! La materia è vasta, molto complessa e di sicurezze non ce ne sono, mai.

Il libro in questione è la traduzione di un testo scritto da un americano, quindi pur essendo un adattamento e non una pura e semplice traduzione in Italiano, va valutato con attenzione, considerando che i problemi e gli ambienti sono piuttosto diversi, ma nella sua essenza resta un testo valido, secondo me.

Ecco i riferimenti: BRUCE TREMPER, "Valanghe, quello che devi sapere" (titolo originale "Avalanche essentials"), Mulatero editore. Collana "Easy", sezione "Nivologia/Valanghe".
ISBN: 978-88-89869-25-3. Prezzo indicato: € 17,00.

Nota per i moderatori: io ho aperto qui l'argomento. Forse, varrebbe la pena creare uno o più argomenti ad hoc? Ad esempio: "Neve e valanghe". Oppure: "recensione libri per avventurosi"?
 
Ciao, ho letto quel libro qualche mese fa, molto bello, sintetico ma non banale, c'è come da titolo l'essenziale. Purtroppo la lettura non basta, se pure gli specialisti vanno cauti con le previsioni e capita che sbaglino, un principiante assoluto come me non ha che da iniziare ad imparare, il testo andrebbe letto e analizzato più volte, andando poi a consultare le varie tabelle per valutare caso per caso.
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Esiste anche una versione più approfondita, il compendio di nivologia, ma non sono ancora riuscito a trovarlo.
 
Si è questo, forse fin troppo specifico per un normale trekker, se uno fa previsioni per conto di un ente pubblico è un conto, altrimenti non si può fare altro che affidarsi al bollettino meteo mont e all'osservazione sul posto seguendo i consigli molto validi del manuale sintetico
 
Ringrazio il webmaster per lo spostamento in una sezione più adeguata. O forse per la creazione della sezione? Io, lo confesso, non l'avevo proprio trovata.:oops:
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Si è questo, forse fin troppo specifico per un normale trekker, se uno fa previsioni per conto di un ente pubblico è un conto, altrimenti non si può fare altro che affidarsi al bollettino meteo mont e all'osservazione sul posto seguendo i consigli molto validi del manuale sintetico
Si, è un testo di livello universitario, mi si dice...
Invece quello che ho segnalato io serve a capire due cose, non così banali:
  1. Il livello della propria (mia!) ignoranza in materia. Se uno che fa il pattugliatore anti-valanghe di professione da una vita, commette gli errori di cui parla lui, beh, figurati io! Per di più, molti meccanismi di formazione delle valanghe sono ancora sconosciuti, quindi: prudenza, prudenza, prudenza.
  2. Premesso che il rischio zero in montagna non esiste, ci sono luoghi a rischio basso, condizioni a rischio basso e luoghi in cui il rischio e/o la condizione SEMBRANO bassi, ma non lo sono. Credo che Rigopiano sia una trista conferma a ciò che dico. Leggendo il libro, ho rivisto mentalmente le immagini dei luoghi e credo che in Italia ci sia ancora molto da fare. MOLTO!
 
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