Consiglio per acquisto binocolo

Ciao a tutti, chiedo il vostro consiglio in quanto non sono per niente esperto del settore.

Dovrei fare un regalo a mio padre, che negli ultimi anni si sta dando piano piano all'escursionismo in montagna, parliamo principalmente di passeggiate e escursioni in giornata, niente di esagerato... Da qui l'idea di regalargli un binocolo, in quanto penso apprezzerebbe.

Finora mi sto documentando su internet scoprendo un po' i vari modelli, gli ingrandimenti, ecc...
Alla fine lui ha la necessità di avere una cosa pratica, da portarsi in giro senza problemi dentro un zainetto, molto immediata, per questo pensavo ad un 8x26 o un 8x42 (o un 8x36, o tutte le misure intermedie).
Il mio dubbio principale però è il peso, dato che il primo pesa veramente poco (parliamo di 200/300g) mentre il secondo più o meno il doppio (500/600g), e non vorrei che alla lunga potrebbe stancare...

Qui mi fido ciecamente di voi, se mi dite che portare mezzo chilo in più in zaino è fattibilissimo (e soprattutto ne vale la pena rispetto a un 8x26), no problem! (alla fine è come portarsi dietro una bottiglietta d'acqua!)

Altro discorso invece riguarda le marche, qui proprio non so da che parte farmi, a parte le più famose (Zeiss, Leica, Swarovski, Steiner, ecc...) che costano un capitale, le altre proprio non le conosco...
Considerate che il mio budget è di circa 100euro, volendo potrei arrivare anche a 150 se proprio ne vale la pena...

Ultima cosa... mio padre non porta gli occhiali (almeno, non quando va a fare le escursioni), quindi diciamo che non c'è necessità di avere il valore di estrazione pupillare alto... (giusto?)

Attendo i vostri consigli !!
Grazie.
 
Aggiorno il mio post, riducendo la scelta del binocolo ad un 8x26, o al massimo a un 8x30 o 32...

Cosa mi consigliate restando sui 100 euro di spesa?

Grazie.
 
ciao
100€ non sono tanti ma non sono neanche pochi. diciamo che, se non ti avventuri nella lettura specialistica (intendi forum dedicati) puoi comprare qualcosa di molto dignitoso.
se invece vuoi farti guidare dalla ratio allora sfoglia questo forum. il fatto che si parli di osservazione del cielo non deve fuorviarti anzi...
in questo forum ho trovato tante risposte alle mie domande, ed ho capito che, per un prodotto di vera qualità molti negozianti vendevano fumo a prezzi decisamente esorbitanti :)
 
BINOCOLI - Centro Ottico San Marco

comunque per quella cifra prenderai un cinese celestron o ziel che sia. Importante è l'estrazione pupillare (diametro pupilla uscita) che non sia molto stretta altrimenti hai problemi con le ciglia ( non è proprio così ma rende l'idea ) e che il binocolo non abbia grossi ingrandimenti, la tua scelta di 8 è saggia altrimenti ti balla tutto io tanto tempo fa presi un russo della kenko 12x50 non l'ho mai adoperato non riesco a vedere niente se non mi appoggip da quanto balla, altro da vedere se c'è la possibilità di mettere a fuoco singolarmente per equilibrare gli scompensi tra i 2 occhi. altro non saprei consigliare
 
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D

Derrick

Guest
Sulla domanda se mezzo chilo sia tanto o poco, non so, è mezzo chilo. Io un binocolo di mezzo chilo non lo porterei.

A quanto ne so io, finché la tua pupilla è meno dilatata della pupilla d'uscita del binocolo, tutta la pupilla d'uscita "in più" va sprecata.

E cioè per dare dei numeri a caso:

Un 10x25 ha una pupilla d'uscita di 2,5 (diametro lente frontale 25 diviso ingrandimenti 10);
Un 10x50 ha una pupilla d'uscita di 5;
Un 7x42 ha una pupilla d'uscita di 6;

Ore 10: pupilla umana: 2mm;
I tre binocolo forniscono una immagine con la stessa luminosità;

Ore 11: come sopra;

Ore 12: come sopra:

Ore 13: come sopra;

Ore 14: come sopra;

Ore 15: come sopra;

Ore 16: come sopra;

Ore 17: come sopra;

Ore 18: come sopra;

Ore 18:30 comincia ad imbrunire. Il tuo occhio dilata la pupilla, e questa assume un diametro di 3mm.
Col 10x25 vedrai l'immagine nel binocolo più scura che nella realtà;
Con gli altri due no.

Ore 18:45 c'è ancora meno luce, la tua pupilla è dilatata a 4mm. Col 10x25 cominci a vedere ben poco. Con gli altri vai alla grande.

Ore 19:00 fa ancora più scuro. La tua pupilla è a 5,5mm. Anche col secondo binocolo l'immagine è un po' più scura che senza binocolo.

Ore 19:10 la tua pupilla è arrivata a 6,5 mm. Il vantaggio del binocolo luminoso è evidente anche se l'immagine è più scura che in realtà con entrambi.

Ore 19:20 la tua pupilla è a 7mm e se vuoi avere una visione chiara devi avere un bicolo con pupilla d'uscita 7mm (ad es. un 7x50).

Morale della storia:

Per la maggior parte della giornata il "peso in più" di un binocolo più luminoso sarà sprecato.

Solo all'alba, al crepuscolo, o nel fitto dei cespugli, del sottobosco, si rende utile un binocolo luminoso. I cacciatori prediligono i 7x50, 8x40, 8x42, 10x50, per uso escursionistico io starei tra 8 e 10 ingrandimenti e tra 20 e 25 di lente frontale.

Per uso escursionistico, in cui anche gli etti contano, andrei senz'altro su un binocolo poco luminoso e leggero, con pupilla d'uscita tra 2 e 3.

La pupilla umana arrivano fino a 7,1mm di apertura e quindi non trovi binocoli con pupilla d'uscita di 8mm, non ci sono cioè dei 7x56 o dei 10x80.
Allo stesso modo la pupilla umana durante il giorno si stringe fino a circa 2mm e quindi non trovi binocoli con pupilla d'uscita inferiore, un 10x20 ti dà una visione chiara per tutto il tempo in cui la pupilla è alla minima estensione, cioè per la gran parte della giornata, ed è piccolo e leggero, andare al di sotto sacrificherebbe la chiarezza dell'immagine per tutta la giornata e non avrebbe senso.

Per quanto riguarda la qualità, non è mai troppa se guardi gli uccelli (le sfrangiature viola o gialle, ad esempio, non aiutano...) che vengono identificati spesso da dettagli minuscoli come un sopracciglio o un mustacchio, mentre sarei senz'altro più tollerante se usassi il binocolo solo per osservare le cime circostanti alla vetta in cui sono salito, o per identificare elementi del paesaggio come un rifugio lontano, una croce di vetta, ecc. in quei casi t'importa poco se la resa cromatica fa schifo, se ci sono un po' troppi riflessi, se c'è un po' d'aberrazione cromatica (le sfrangiature), ti basta sapere se quella chiazza chiara è un rifugio o è un pezzo di roccia.

Se sbalio, mi corrigerete!
 
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Ok, prima di tutto ringrazio tutti voi per i consigli...

In secondo luogo ho iniziato a farmi un idea un po' dei vari modelli nel dettaglio, ecco un po' su cosa sono indeciso:

- Steiner Safari UltraSharp 8x22: - circa 100€
- Bushnell Powerview 8x25: - circa 70€
- Bushnell Spectator 8x25: - circa 110€ **
- Nikon Sprint IV 8x25: - circa 70€
- Nikon Sportstar: - circa 90€

(**): Sullo Spectator ho letto che non ha la regolazione manuale della messa a fuoco, ma una "automatica", di cui non mi fido troppo... sbaglio?

Per il resto non ho analizzato altre marche tipo Ziel, Barska, ecc... in quanto mi sembra di aver capito che siano un gradino inferiore rispetto alle altre marche che ho già citato, soprattutto in merito alla qualità della lente... anche qui sbaglio? :ka:

Attendo i vostri consigli !!
 
posseggo un nikon che si è rivelato per qualità di lenti eccezionale.
dei barska so che sono dei dignitosissimi binocoli da sbattimento, tant'è che avevo pensato di comprarne uno.
il discorso è: se devi usare il binocolo semplicemente per avvicinarti ad un determinato soggetto o avere una visione panoramica, allora punta sull'affidabilità e su una qualità media per non impattare troppo sul prezzo. non hai bisogno di qualità di lenti assoluta come invece serve a chi fa osservazione del cielo.
un buon strumento, possibilmente tropicalizzato, così da poterlo usare anche in condizioni di umido o pioggia e gommato e quindi antiurto andrebbe benissimo. EVITA COME LA PESTE L'AUTOFOCUS, è un'altra cosa che può rompersi e che fa aumentare il prezzo.
poi, come si sa, nella vita è una questione di culo... compri un binocolo da 4 soldi che ti fa un'ottima riuscita, mentre spendi un capitale...
 
D

Derrick

Guest
Sono con Spyrozzo nel senso di puntare sull'affidabilità, sulla robustezza.

Ora che hai scelto il tipo di binocolo (tra 8x20 e 8x25, ottima scelta per un uso escursionistico) considererei, tra i modelli citati, fattori come:

- impermeabilità;
- possibilità di essere messi a fuoco con i guanti (se li usi in inverno);
- possibilità di essere correttamente regolati se la centratura dei due assi si perde a seguito di una caduta (qui dovresti fare una chiacchierata con un laboratorio oppure scrivere alle case, v. sotto);
- razionalità del sistema di paraluce anteriori, se ci sono (e se ci sono è una gran cosa) e di paraluce posteriori;
- razionalità della custodia in modo da non doverne comprare un'altra (ad esempio col passante per la cintura o un anello per un moschettone ecc.) evita le custodie di cuoio, pesano e si gonfiano con l'acqua, custodia di tessuto tosto;

Per quel tipo di binocolo in genere trovi solo realizzazioni con prismi a tetto quindi non hai nemmeno il dubbio della scelta tra prismi di Porro e prismi a tetto*.

Riguardo la regolazione degli assi, ti dico la mia esperienza:

Primo binocolo, un Carl Zeiss Jena (Germania orientale) 8 x 30, acquistato nel 1989. Otticamente da panico, rapporto qualità/prezzo eccellente. Nel primo anno di uso mi cade per terra, sull'asfalto (St. James Park di Londra, anatidi di tutti i tipi e anche di più). I due assi ottici non sono più correttamente allineati.

Lo porto da un riparatore che mi dice che non ci sono viti di regolazione e va scollato e reincollato un componente. Problema: nell'incollare la colla "tira" e cambia la posizione del componente. Quindi lo devi incollare "scentrato" e calcolare che la colla, tirando, lo porti in allineamento. Figurati! Andrebbero fatti 50 tentativi.

Morale: quel binocolo ce l'ho ancora, è disallineato ed è praticamente nuovo perché non l'ho più usato.

Ho poi comprato - chi più spende meno spende - uno Swaroski 10x25, quando ho potuto cioè nel 1993, quindi è un modello di qualche generazione fa. Oltre ad essere molto più piccolo e leggero (più adatto per la montagna) ha le sue belle grane (non ha paraluce anteriori, in controluce soffre un po' troppo per quello che l'ho pagato, anche se è nitidissimo con sole alle spalle) ma sono vent'anni che mi serve, e se dovesse cadermi e disallinearsi con poca spesa un laboratorio me lo rimetterebbe a posto.

Quindi consiglio, prima dell'acquisto, di scrivere al servizio clienti di Steiner, Bushnell, Nikon ecc. e di chiedere se, sullo specifico modello che ti interessa, sono previste viti di allineamento degli assi ottici per il ripristino dell'allineamento in caso di urto.

Gli urti in montagna capitano e questo è un aspetto essenziale nell'acquisto di un binocolo da escursionismo. Anzi è un aspetto fondamentale in generale, perché le cose mal progettate, o fatte al risparmio, nel lungo periodo non sono mai un buon acquisto.

Se dovessi andare a naso, dei binocoli citati è facile che solo lo Steiner abbia la regolazione micrometrica, se ce l'ha.

Zeiss, Leica, Swaroski sono binocoli che hanno sempre, che io sappia, questo tipo di regolazione. E' tutta qualità "nascosta", non la vedi, ma c'è.

* Mi correggo. Lo Steiner Safari UltraSharp è a prismi di Porro. A parità di costo, un binocolo a prismi di porro è in teoria otticamente migliore di uno con prismi a tetto. A parità di qualità ottica, quello con prismi a tetto costa di più. Insomma la realizzazione con prismi a tetto è più complessa e costosa.
I vantaggi sono nell'ingombro ridotto.
Il mio 10x25 sta nella tasca della camicia, con tutta la custodia di tessuto sintetico, e chiudo pure la patta della tasca col velcro!

<CONSIGLIO_DEL_CAVOLO>

Se posso darti un consiglio del cavolo (io amo dare consigli del cavolo) mi orienterei su una cosa di qualità ma piccolo e con prismi a tetto, come lo Steiner Wildlife XP 8x24.
Costa praticamente il doppio del Safari (€233 su Amazon, compresa spedizione) e quindi sfonda il tuo stanziamento massimo del 30% (Letta farebbe di peggio e se ne vanterebbe);

Però è sigillato e riempito di gas (niente condensa), pesa poco ma soprattutto ingombra pochissimo, e ha la messa a fuoco continua da infinito a 2m (non devi commutare tra fuoco vicino e fuoco lontano) che nelle osservazioni naturalistiche ha la sua importanza perché aumenta la rapidità d'uso e in questi casi readiness is all.
Ha la garanzia di 30 anni anziché di 10 anni il che testimonia una filosofia costruttiva diversa, cioè nel Wildlife tutto è fatto per durare.

Ma a quel punto darei pure un'occhiata ai cataloghi Zeiss, Leitz, Swaroski.

Ripeto un buon binocolo dura decenni. Un cattivo binocolo, anche otticamente perfetto, dura finché non lo sbatti su una pietra mentre cammini tenendolo al collo perché non lo puoi far riallineare. SPENDI DI PIU' e spenderai di meno.

Un binocolo che ti sta nella tasca della camicia, sempre pronto all'uso, oppure nella custodia alla cintura, lo userai spesso. Un binocolo che devi tirare fuori dallo zaino non lo userai mai e quando lo userai sarà tardi perché l'uccello sarà già sparito.
La prontezza d'uso è importante.
Se hai un binocolo che costa la metà, ma poi ti consente meno della metà delle osservazioni, ha un rapporto costo/osservazioni peggiore, in realtà ti è costato di più!

</CONSIGLIO_DEL_CAVOLO>
 
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Zeiss, Leitz, Swaroski
cazzarola! tu così spari sulla croce rossa!!!! :)
altro consiglio del cavolo, con quanto ti costa uno Swaroski, ti compri diversi Barska, così quando se ne rompe uno lo butti apri il cassetto e ne prendi un'altro...
minkia però... Swaroski è tutto un'altro mondo...
 
Alla fine mi sto convincendo sempre di più a puntare sullo Steiner Safari UltraSharp 8x22, mi sembra di capire che qualitativamente e costruttivamente dovrebbe essere migliore e più robusto (sempre rispetto a Nikon e Bushnell), inoltre è veramente ridotto di dimensioni e peso (rispetto al Nikon Sprint ad esempio...)... siete d'accordo?

@Derrick, non ho capito bene a cosa ti riferisci riguardo alla "razionalità del sistema di paraluce anteriori e posteriori", potresti chiarirmi ?

Altra cosa, mi hai fatto sorgere un dubbio in merito alla condensa... quando rischia di presentarsi?
Per quanto riguarda l'impermeabilità non penso sia estremamente necessaria, se piove mio padre sta a casa...

In merito al tuo consiglio tutt'altro che del cavolo, sono d'accordo con te, se avessi dovuto prenderlo per me stesso avrei fatto anch'io lo stesso ragionamento, ma in questo caso che di preciso non so se e quanto userà, preferisco restare dentro il budget.
 
D

Derrick

Guest
cazzarola! tu così spari sulla croce rossa!!!! :)
altro consiglio del cavolo, con quanto ti costa uno Swaroski, ti compri diversi Barska, così quando se ne rompe uno lo butti apri il cassetto e ne prendi un'altro...
minkia però... Swaroski è tutto un'altro mondo...

Non so quanto costa un Barska. Ma se un Nikon, faccio un esempio, mi costa €90 e non ha le viti di regolazione dell'allineamento, e uno Steiner mi costa €230 e ha le viti, io non ho esitazioni e scelgo lo Steiner. Certo uno Zeiss costa ancora di più, si va oltre i 400 Euro, e infatti l'ho messo solo come eventuale comparazione.

Poi uno può invece farsi il binocolo da €70 e buttarlo dopo il primo urto. A me le cose usa e getta non piacciono. Il primo urto potrebbe essere dopo 10 anni di uso, e dopo 1 giorno.

Però il binocolo non ha senso averlo se non lo usi, e per usarlo può capitare di doverlo tenere al collo mentre cammini, pronto. In queste condizioni è più facile che riceva urti. Io lo tengo nella tasca della camicia e, se appena vedo che può essere utile, metto il laccio al collo, la custodia lasca dietro il collo, e il binocolo libero dentro al taschino, pronto all'uso.

Quelli che tengono il binocolo nello zaino secondo me fanno una fatica inutile, perché quando serve non l'hanno in mano, e quando l'hanno in mano non serve più. Tenuto così un binocolo, qualsiasi binocolo, dura una vita ma è di fatto quasi inutile, è un peso nello zaino.

Come ho detto in un'altra discussione, a quel punto sarebbe meglio avere un semplice monocolo ma averlo sempre a portata di mano (marsupio, camicia).
 
Considererei importante anche la visione crepuscolare; importante, se non fondamentale per godere a pieno dei momenti più topici della natura!
E' il momento del movimento, che con ottiche dedicate si apprezza in modo ottimale!

Purtroppo non posso apprezzare la visione binoculare, non posso giudicare la tridimensionalità di un0ottica rispetto ad un'altra, però per i miei monocoli miro a privilegiare il crepuscolo come riferimento nella scelta!
 
D

Derrick

Guest
@Derrick, non ho capito bene a cosa ti riferisci riguardo alla "razionalità del sistema di paraluce anteriori e posteriori", potresti chiarirmi ?

Altra cosa, mi hai fatto sorgere un dubbio in merito alla condensa... quando rischia di presentarsi?
Per quanto riguarda l'impermeabilità non penso sia estremamente necessaria, se piove mio padre sta a casa...

Paraluce.

I paraluce servono ad evitare che entri luce "parassita", laterale, e disturbi la visione.

Alcuni binocoli sono dotati di paraluce estraibili sulle lenti anteriori, come certi obiettivi fotografici. Cioè li fai scorrere in avanti e li porti in posizione d'uso, poi li fai scorrere all'indietro e riponi il binocolo nella custodia.

Il paraluce difende anche il binocolo dagli schizzi d'acqua in caso di pioggerella, pioggia che cade dagli alberi ecc.

Altri hanno paraluce di gomma che possono essere girati e messi in posizione, ecc.

Altri binocoli, come il mio, non hanno alcun paraluce sulle lenti frontali. Ebbene in verità ti dico, il paraluce è utile anche se aumenta un po' l'ingombro e io preferirei di molto averlo (devo pensare a qualche soluzione fai-da-te).

Il paraluce posteriore ha una funzione simile, evitare l'ingresso di luce laterale.

Sarebbe bene che fosse estraibile, o regolabile, in modo che chi porta occhiali possa comunque avvicinare gli occhiali al binocolo, e chi non li porta possa invece avvicinare gli occhi.
In certi casi c'è una "conchiglia" che consente di coprire meglio la luce laterale.

Nel caso del mio binocolo, i paraluce posteriori possono essere "estroflessi" come un guanto attorno all'oculare, quindi se porti occhiali puoi avvicinare l'occhiale all'oculare ma non rischi di rigare le lenti dell'occhiale perché comunque va a sbattere contro la gomma.

Puoi trovare binocoli con il paraluce fisso, di gomma, ma che rende meno soddisfacente l'uso con gli occhiali.

Puoi trovare binocoli senza paraluce.

Puoi trovare forse binocoli col paraluce smontabile, asportabile, svitabile ecc. ma a quel punto devi vedere se la lente dell'occhiale tocca contro una superficie dura. Comunque è una soluzione che non mi piace come non mi piace tutto quello che può essere perso.

Tieni presente che un binocolo può sempre essere usato, da parte di chi porta occhiali per un banale difetto di vista (miopia, presbiopia) anche senza occhiali ma posso dirti per esperienza che leva occhiali - alza binocolo - leva binocolo - alza occhiali, con i laccetti degli occhiali e del binocolo che finiscono sempre per attorcigliarsi, rallenta l'uso ed è una pena, finisci per strozzarti di lacci.

Secondo me per l'uso rapido del binocolo i casi migliori sono due:

a) Occhiali sempre inforcati e binocolo portato davanti agli occhiali;
b) Lenti a contatto;

Io ho scelto la soluzione b), quando vado in montagna metto le lenti a contatto giornaliere, un piccolo costo per una grande comodità.

La condensa si presenta quando una superficie relativamente fredda viene messa a contatto con aria relativamente calda. Sulla superficie fredda l'umidità dell'aria si condensa.

Ad esempio hai fatto un'escursione al freddo, entri nel rifugio riscaldato, e l'umidità dell'aria del rifugio si condensa sulle "superfici fredde" e quindi anche binocolo, macchina fotografica, telefonino, GPS ecc.

Se il binocolo non è stagno, dentro al binocolo v'è aria fredda. Anche se è impermeabile non significa che sia stagno. Non passa l'acqua, ma l'aria passa, con il suo carico di umidità.

Quando sei al rifugio, ti si può formare condensa non solo sulle superfici esterne del binocolo, ma anche su quelle interne. Poi l'umidità, piano piano, si volatilizza di nuovo ma al binocolo questa cosa non fa necessariamente bene, può rimanere umidità intrappolata (ad es. se torni a casa e lo riponi) e puoi avere problemi di funghi.

In generale poi se riponi il binocolo in un armadio per l'inverno, e casa è umida, rischi che le lenti siano attaccate da funghi (incredibile ma così, il peggiore nemico delle ottiche sono i funghi).

Se il binocolo è stagno, non passa l'aria, non passa l'umidità, non passano i funghi, e dopo decenni il binocolo è sempre ottimo.

Sono quei casi di "qualità nascosta" che non si vedono al volo, ma secondo me contano molto.

Per l'impermeabilità, vale quanto sopra: uno non sceglie quando piove, ci sono casi di pioggia, in montagna, mentre a valle c'è il sole (e viceversa) e non si può mai prevedere di non prendere acqua. Se vai in montagna, l'acqua imprevista la prendi. Se alle prime gocce di pioggia devi cominciare a preoccuparti della salute di cellulare, palmare, GPS, binocolo, macchina fotografica finisce il piacere dell'escursione.

Idealmente, tutto quello che ti porti deve potersi bagnare senza subire danni: telefono, GPS, binocolo, macchina fotografica, e naturalmente lampada.

Nelle sere umide, poi, basta la condensa serale a bagnare o inumidire le cose, soprattutto in prossimità di fossi.

Comunque "stagno", per quanto detto, è molto meglio di "impermeabile" perché se un binocolo è stagno non soffrirà né di funghi né di condensa interna.
 
Ok, dopo un weekend passato a schiarirmi le idee torno qua da voi riducendo la mia scelta a 2 binocoli:
- Steiner Safari UltraSharp 8x22
- Nikon Sportstar EX 8x25 DCF

Come prezzo siamo più o meno uguali, ed è proprio la cifra che avevo in mente di spendere.
Dalle idee che mi sono fatto fino adesso ecco qui i miei pro per ciascun modello:

Steiner:
- Mi da maggior fiducia riguardo alla qualità costruttiva in generale ed alla robustezza
- Conchiglie oculari ergonomiche
- Garanzia 10 anni

Nikon:
- Impermeabile e anti-appannamento, con guarnizioni O-ring e azoto (anche, per quanto utile possa essere, non penso sia fondamentale per il mio caso)
- Contro: dal loro sito non comprare né se sia inclusa la custodia o meno, né (soprattutto) riferimenti alla garanzia di 10anni.

Ora come ora io sarei più propenso verso lo Steiner, ma mi piacerebbe anche un vostro parere.

Ps. Nuovamente grazie per tutti i chiarimenti e le spiegazioni che mi state dando.
 
D

Derrick

Guest
Mah, come caschi caschi bene.

Lo Steiner potrebbe avere una migliore qualità ottica e costruttiva. E' però più ingombrante, più scomodo nell'uso (per vedere soggetti vicini devi commutarlo alla posizione "macro"), e ha un angolo di campo inferiore.

Il Nikon è più piccolo, più tascabile, molto più leggero (300g contro 600g) e ha un angolo di campo maggiore.

A 1000 metri di distanza, il campo inquadrato dal Safari è di 120 metri, quello inquadrato dal Nikon, sempre se è vero, è di 143 metri.

Questa caratteristica, che sembra poco utile, è in realtà utile nel caso di osservazione degli uccelli, per la già citata difficoltà di inquadrarli al volo. Più ampio l'angolo di campo, più facile "prenderli" quando si punta il binocolo.

Non confonderti con quello che succede con gli obiettivi fotografici, in cui, data una certa superficie della pellicola (o del sensore), e dato un certo "ingrandimento" dato dalla lunghezza focale, l'angolo di campo inquadrato è fisso per qualsiasi obiettivo.

Con i binocoli puoi avere due binocoli con stesso ingrandimento (ad es. 8x) ma diverso angolo di campo. Più ampio è l'angolo di campo e meglio è per l'osservazione degli uccelli.

Per l'uso "strettamente ornitologico - escursionistico" quindi sulla carta è meglio il Nikon: più tascabile, più pronto all'uso, focheggiatura continua dal minimo all'infinito, maggiore angolo di campo, minor peso.

Per un uso più generico (corse di cavalli, astronomia, golf, e in generale in montagna osservazione delle cime, del paesaggio) forse lo Steiner ha dalla sua una migliore qualità ottica e una migliore qualità costruttiva.

Il Nikon ti dà di più, lo Steiner ti dà di meno, ma forse o probabilmente il meno che c'è è di miglior fattura.

Per quanto riguarda il peso, 300g in meno sono una gran cosa ma nell'uso un binocolo leggero può essere meno stabile, in mano, di uno pesante. E' un problema che si sente più con i 10x che con gli 8x.

La pancia mi dice Steiner, la testa mi dice Nikon, comunque come detto in premessa come caschi caschi bene.

Se andate in escursione insieme di binocoli ve ne servono 2 quindi li acquisti entrambi e poi ci fai una bella recensione comparativa (quello di tuo padre glielo regali tu, quello tuo te lo regala tuo padre ;) )
 
Grazie Derrick, ma forse hai preso a riferimento lo Steiner Safari 8x30 (che pesa 600g) e non l'8x22 (che dal sito pesa solo 228g).

Il mio dubbio era proprio rispetto all'8x22, perchè 600g penso siano un po' troppi e volevo stare sui 250/300g.

A questo punto a maggior ragione vado sullo Steiner?
 
Sono con Spyrozzo nel senso di puntare sull'affidabilità, sulla robustezza.

Quindi consiglio, prima dell'acquisto, di scrivere al servizio clienti di Steiner, Bushnell, Nikon ecc. e di chiedere se, sullo specifico modello che ti interessa, sono previste viti di allineamento degli assi ottici per il ripristino dell'allineamento in caso di urto.

Gli urti in montagna capitano e questo è un aspetto essenziale nell'acquisto di un binocolo da escursionismo. Anzi è un aspetto fondamentale in generale, perché le cose mal progettate, o fatte al risparmio, nel lungo periodo non sono mai un buon acquisto.

Se dovessi andare a naso, dei binocoli citati è facile che solo lo Steiner abbia la regolazione micrometrica, se ce l'ha.


<CONSIGLIO_DEL_CAVOLO>

Se posso darti un consiglio del cavolo (io amo dare consigli del cavolo) mi orienterei su una cosa di qualità ma piccolo e con prismi a tetto, come lo Steiner Wildlife XP 8x24.
Costa praticamente il doppio del Safari (€233 su Amazon, compresa spedizione) e quindi sfonda il tuo stanziamento massimo del 30% (Letta farebbe di peggio e se ne vanterebbe);

Però è sigillato e riempito di gas (niente condensa), pesa poco ma soprattutto ingombra pochissimo, e ha la messa a fuoco continua da infinito a 2m (non devi commutare tra fuoco vicino e fuoco lontano) che nelle osservazioni naturalistiche ha la sua importanza perché aumenta la rapidità d'uso e in questi casi readiness is all.
Ha la garanzia di 30 anni anziché di 10 anni il che testimonia una filosofia costruttiva diversa, cioè nel Wildlife tutto è fatto per durare.

</CONSIGLIO_DEL_CAVOLO>

Salve,
rispetto a quello che dici volevo sapere se il binocolo della Steiner che consigli ha le viti di allineamento degli assi ottici per il ripristino dell'allineamento in caso di urto e se per quella cifra c'è di meglio (l'utilizzo è per escursionismo - montagna)
Grazie
Fausto
 
D

Derrick

Guest
Salve,
rispetto a quello che dici volevo sapere se il binocolo della Steiner che consigli ha le viti di allineamento degli assi ottici per il ripristino dell'allineamento in caso di urto e se per quella cifra c'è di meglio (l'utilizzo è per escursionismo - montagna)
Grazie
Fausto

Non lo so, la cosa migliore è chiedere alla Steiner

STEINER-Optik | Binocoli | Contatti | Assistenza

oppure chiedere a qualche riparatore se ne conosci qualcuno al quale puoi rompere le scatole senza che sbuffi...

Anzi già che ci sei dovresti girare qui la loro risposta.

Siccome hanno il sito anche in italiano immagino che sia possibile porre loro la domanda in italiano.
 
io ho il nikon e devo dire che mi trovo molto bene.
il campo inquadrato è veramente vasto; la nitidezza anche , ottimo.
se lo usi per l'escursionismo cerca un qualche cosa che sia più leggero di 6 etti sennò rischi che poi ti stufi a portarlo , il nikon lo metti nello zaino e ti dimentichi di averlo.
se invece il peso non è un problema prediligi i binocoli a prismi di porro , pesano e ingombrano di più ma la tridimensionalità dell'immagine si nota parecchio di più rispetto a quelli con prismi a tetto.
 
D

Derrick

Guest
Grazie Derrick, ma forse hai preso a riferimento lo Steiner Safari 8x30 (che pesa 600g) e non l'8x22 (che dal sito pesa solo 228g).

Il mio dubbio era proprio rispetto all'8x22, perchè 600g penso siano un po' troppi e volevo stare sui 250/300g.

A questo punto a maggior ragione vado sullo Steiner?

Hai ragione, mi sono sbagliato e l'8x22 non l'avevo proprio notato.

L'8x22 è proprio il tipo di binocolo che io mi porterei in escursione, perché per il poco peso e soprattutto per il poco ingombro lo puoi sempre avere nel taschino della camicia (magari col laccio al collo per evitare che ti cada quando ti chini).

Sembra essere un binocolo a prismi a tetto, strano che abbia lo stesso nome ("safari") di quell'altro, visto che il progetto ottico è diverso. Saranno stati i maghi del marketing...

Quello che dice Kima circa la tridimensionalità dei binocoli con prismi di Porro è senz'altro vero (i due cannocchiali sono maggiormente separati e dunque la visione è più stereoscopica) ma per quel peso e ingombro dubito che ci siano soluzioni a prismi di Porro, si tratta comunque di binocoli di un certo ingombro.

Però - come detto - scriverei prima all'assistenza Steiner per assicurarmi che gli allineamenti degli elementi ottici siano registrabili con viti.
 
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