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Consiglio per uscite in solitaria...meglio fare dei corsi?
"Meglio soli che male accompagnati"
Quello che dicono basta farlo entrare da un orecchio e farlo uscire dall'altro
Visto che per la maggior la Montagna è un hobby ognuno la vive come preferisce, c'è chi ha paura di andare da solo e chi il contrario, chi ama correre e chi stare fermo ecc...
Da soli poi è più facile attaccare bottone con la gente che si incontra.
Esattamente! Quando vado da sola difficilmente sono "sola" perche' mi ritrovo sempre a chiacchierare con la gente e spesso a condividere il percorso. A volte mi si avvicinano loro per chiedermi informazioni sul percorso etc... forse vedendomi da sola pensano che sono tipo un guida del posto!
...o il fatto di essere un esponente del gentil sesso mette più curiosità...
Ultimamente sto incontrando moltissime donne, sole o gruppi da due e mi fa molto piacere, tra l'altro la maggior parte è gente sul pezzo, il massimo è stato un paio di anni fa salendo al Grand Lac nel parco del Monte Avic, era un mercoledì o giovedì e avrò incrociato 20 persone e tutte donne
...o il fatto di essere un esponente del gentil sesso mette più curiosità...
Ultimamente sto incontrando moltissime donne, sole o gruppi da due e mi fa molto piacere, tra l'altro la maggior parte è gente sul pezzo, il massimo è stato un paio di anni fa salendo al Grand Lac nel parco del Monte Avic, era un mercoledì o giovedì e avrò incrociato 20 persone e tutte donne
A be' se parliamo di Alpi il discorso e' diverso. C'e' un'altra cultura. Ma dalle mie parti e in generale Italia centrale e' difficile vedere donne da sole. O sono con i rispettivi fidanzati/mariti o in gruppi abbastanza numerosi (parenti, amici etc...) e si fermano sempre nelle aree di sosta, camping, barbecue etc...(figuriamoci dormire nel bosco!). Io in tutta la mia vita non ho mai trovato una donna disposta ad accompagnarmi, e di persone ne ho conosciute parecchie. Saro' stata sfortunata!
Dici che è addirittura una questione di cultura???
Ho due o tre amiche che sono loro a trascinare tutta la famiglia in giro e si caricano anche i bambini sulle spalle!!
Dai metti in programma qualcosa da fare su da noi per il prossimo anno e magari qualcuno nel forum spunta...
Dici che è addirittura una questione di cultura???
Ho due o tre amiche che sono loro a trascinare tutta la famiglia in giro e si caricano anche i bambini sulle spalle!!
Dai metti in programma qualcosa da fare su da noi per il prossimo anno e magari qualcuno nel forum spunta...
Assolutamente si. Le donne al nord (soprattutto Valle d'Aosta e dintorni) sono un po piu' indipendenti.
Qua da me il massimo dell'avventura che una donna considera e' andare al centro commerciale di sabato all'ora di massima affluenza!
Eh...magari vivessi su! Per ora per motivi logistici devo "accontentarmi" delle mie parti. Magari in futuro....spero.
Intervengo nella discussione perchè da "lupo solitario" come mi definiscono le mie donne ( moglie e figlia ) alterno uscite in solitaria ad altre in gruppo. E' bello condividere le esperienze in particolare la sera in bivacco-rifugio magari davanti al fuoco, ma è altrettanto bello raggiungere una meta da soli e godere del panorama e riflettere sulle difficoltà incontrate. PERO' E GIUSTO ANDARE PER GRADI, i corsi li ritengo inutili se non per attività particolari ( arrampicata, alpinismo ), ma uscite con piccoli gruppi sono didattici e divertenti. Però di nuovo le uscite più belle le ho fatte in coppia con la mia "femmina" preferita: la mia cagnolona di 42 kg che mi accompagna anche quando vado ad arrampicare o fare boulder.
Intervengo nella discussione perchè da "lupo solitario" come mi definiscono le mie donne ( moglie e figlia ) alterno uscite in solitaria ad altre in gruppo. E' bello condividere le esperienze in particolare la sera in bivacco-rifugio magari davanti al fuoco, ma è altrettanto bello raggiungere una meta da soli e godere del panorama e riflettere sulle difficoltà incontrate. PERO' E GIUSTO ANDARE PER GRADI, i corsi li ritengo inutili se non per attività particolari ( arrampicata, alpinismo ), ma uscite con piccoli gruppi sono didattici e divertenti. Però di nuovo le uscite più belle le ho fatte in coppia con la mia "femmina" preferita: la mia cagnolona di 42 kg che mi accompagna anche quando vado ad arrampicare o fare boulder.
Che tenera!! Eh lo capisco! A me manca molto un compagno/a canide. Li ho sempre avuti fin da piccola ma l'ultima Lilla e' morta una anno fa di vecchiaia. Me li sono sempre portati ovunque persino in America.
Che tenera!! Eh lo capisco! A me manca molto un compagno/a canide. Li ho sempre avuti fin da piccola ma l'ultima Lilla e' morta una anno fa di vecchiaia. Me li sono sempre portati ovunque persino in America.
altra mia compagna di avventure è una "nana" volpino di 4 kg con 3 zampe e1/2 che quest'anno ha già fatto il Terminillo e la Majelletta ( in un trasportino a spalla ).
altra mia compagna di avventure è una "nana" volpino di 4 kg con 3 zampe e1/2 che quest'anno ha già fatto il Terminillo e la Majelletta ( in un trasportino a spalla ).
Hahaha!!! Ma pensa un po!! Che spettacolo! Solo chi ce li ha puo' capire. Spero piu' in la di poterne prendere un'altro ovviamente un meticcetto che pero' abituero' da subito ad andare ovunque. Sembra assurdo ma ora che non li ho piu' quando vado in giro mi sembra sempre che mi manchi "qualcosa"...personalmente parlando questa assenza non l'ho mai provata con le persone...anzi! Vabbe' chiamatemi asociale o misantropa
Mi chiedo sempre: ma se sei in compagnia cosa cambia?
L'unica differenza è che se ti fai male seriamente AND senza morire AND non prende il cellulare, ALLORA c'è una persona che può andare a chiamare qualcuno.
La gente da per scontato che ,se in compagnia, allora l'altro sarà sicuramente un esperto di tecniche di sopravvivenza, orientamento, pronto soccorso, ecc.
Invece l'altro è un comune mortale come noi, mica è superman.
La differenza ,in buona parte, è psicologica. Soprattutto per chi è a casa.
Mi chiedo sempre: ma se sei in compagnia cosa cambia?
L'unica differenza è che se ti fai male seriamente AND senza morire AND non prende il cellulare, ALLORA c'è una persona che può andare a chiamare qualcuno.
Salve a tutti,
immagino che questo sia un topic abbastanza affrontato ma nel mio caso mi domandavo (onde evitare di buttare soldi al vento) se fosse veramente necessario fare un corso soprattutto per il fatto che spesso faccio uscite in solitaria e vorrei acquisire maggiore esperienza sia per una questione di sicurezza sia per passione personale.
Ho gia una buona conoscenza scientifica di base (topografia, botanica, metereologia) dato che ho frequentato un anno di scienze naturali e poi ho continuato a studiare da sola. Non so quanto mi possano dare i corsi che non possa imparare da sola (certo magari la parte del pronto soccorso mi manca).
Magari sapete darmi qualche consiglio su quali corsi scegliere se necessario, oppure un metodo o libri essenziali per imparare e approfondire da soli (oltre ovviamente all'esperienza diretta).
Grazie
Buona giornata a tutti.
CIAO, secondo me i corsi sono soldi "buttati", non nel vero senso del termine in quanto ti fai comunque un'esperienza, che non é mai male. Ma a livello realistico ritengo che creano false "convinzioni", vanno bene più per curiosità che per voler apprendere realmente le competenze di "vita in natura", che di certo non si acquisiscono da ex-militari, istruttori con lo stemmino sulla giacca camo, ecc... e pagando,... per qualche giorno, dovendo partecipare a tutti i loro livelli, ecc... per avanzare e poi ricevendo un bel "foglietto" da esibire.
Il metodo migliore é fare esperienza, volontariato, lavoro, ecc... nei contesti giusti. Per esempio cercando anziani che hanno vissuto di economie di sussistenza, allevamento, caccia, pesca, coltivazione, raccolta. Volontariato nel soccorso alpino, seguire persone competenti delle risorse alimentari, medicinali, ecc... naturali selvatiche. Poi la vita in solitaria in natura é questione di passione, interesse, tanto desiderio di concretizzare e vivere le esperienze,... in quanto non ci vuole chissà quale conoscenza, se non la passione e l'esperienza. Le cose più complicate sono le conoscenze riguardanti le risorse alimentari ed eventualmente il soccorso sanitario, di cui ho scritto sopra. Il resto? Nulla di chissà cosa,...
Il tutto sempre con passione, completezza, coerenza e per gradi. Senza correre.
Perché tutto é utile, ma non tutto é "vitale", per esempio di vitale c'é solo il bere ed il mangiare, il resto é per comodità,...
Ma c'é sempre un ma, forse ti fà piacere fare uno o più corsi, vivere quelle esperienze, ottenere dei certificati,... quindi nulla su cui discutere. I propri desideri sono rispettabilissimi. Ma é inutile farlo come molti, corsi quà e là e poi la passione e l'interesse li porta a fare quante uscite di quel genere??? Quasi mai,... perché nella loro vita le priorità sono concentrate su tutto, tranne che la vita naturale. Quindi é puramente una curiosità, passatempo,... e allora personalmente giustifico di più i corsi, proprio perché li vedo sotto quella luce. NON SONO OFFESE, MA RAZIONALITÀ E REALISMO. Se invece ci tieni veramente, anche per stili di vita, o comunque conoscenze realistiche, costanti, anche durature,... quelle che ti ho elencato secondo me sono le migliori.
NB: ogni persona é portatrice di opinioni, non di assolute verità e le mie non sono appunto altro che mie opinioni, niente oro colato. Che però ritengo attendibili in quanto mi hanno permesso di vivere esperienze di vita in natura di un certo tipo, che da quel che ho capito, assolutamente senza vanità, non sono proprio da tutti. Anzi, posso dire senza offendere nessuno, che esperienze come quelle che propongo mettono in difficoltà, li si sente insicuri, persone che propongono corsi o ne hanno seguiti di tutti i tipi. Anche per quello sono convinto che la loro affidabilità nella realtà sia limitatissima,...
CIAO, secondo me i corsi sono soldi "buttati", non nel vero senso del termine in quanto ti fai comunque un'esperienza, che non é mai male. Ma a livello realistico ritengo che creano false "convinzioni", vanno bene più per curiosità che per voler apprendere realmente le competenze di "vita in natura", che di certo non si acquisiscono da ex-militari, istruttori con lo stemmino sulla giacca camo, ecc... e pagando,... per qualche giorno, dovendo partecipare a tutti i loro livelli, ecc... per avanzare e poi ricevendo un bel "foglietto" da esibire.
Parlando in generale, di corsi ne ho fatti tanti (non di sopravvivenza) e per me sono molto importanti perchè ti danno le basi.
Certamente ci sono corsi validi e altri no, come in tutte le cose c'è variabilità.
E con la basi ti fai poi l'esperienza, che è la cosa migliore perchè le consocenze ti rimangono impresse dentro.
Farsi esperienza senza le basi, vai avanti per tentativi ed errori e forse il processo di apprendimenteo diventa più lungo e difficoltoso.
Parlando in generale, di corsi ne ho fatti tanti (non di sopravvivenza) e per me sono molto importanti perchè ti danno le basi.
Certamente ci sono corsi validi e altri no, come in tutte le cose c'è variabilità.
E con la basi ti fai poi l'esperienza, che è la cosa migliore perchè le consocenze ti rimangono impresse dentro.
Farsi esperienza senza le basi, vai avanti per tentativi ed errori e forse il processo di apprendimenteo diventa più lungo e difficoltoso.
Parlavo specificatamente dei corsi di sopravvivenza,.... Vita in natura, Rambiodate, ecc...
Ammetto onestamente che questo risentimento deriva un pò dal fatto, secondo me é colpa di come trasmettono nei corsi, che molte persone vanno a fare questi corsi, anche tutti i livelli, ottengono il certificato, e poi predicano come se fossero "guru" della vita naturale. Ma poi traspare tutta la loro insicurezza di fronte a discorsi su uscite reali, ecc... Oppure emerge che prima di quei corsi non hanno mai vissuto esperienze di vita naturale, reali, stili di vita, durature, ecc... Presunzione da "certificati" e "gagliardetti", la definisco,.... Non sono i corsi in sé, l'esperienza, le attività,... che sempre in natura sono,... ma tutto quel che ci gira attorno,...
Per il resto dei corsi seri, mirati, ecc... in certi campi servono molto, alla pari di farsi altre esperienze dirette più impegnative dal lato del tempo, ma spesso meno dal lato economico, di mettersi a vivere in base a certi stili, aiutando e seguiti da persone "spesso anziane" che hanno campato grazie alla natura e quello che la circonda a stretto contatto.
Ma purtroppo o per fortuna, per me la seconda, sono convinto che nelle conoscenze naturali, vita in natura, sia più arricchente apprendere da chì non fà qualcosa per soldi, attività commerciale, per rilasciare certificati e per riceverli,.... ma da chì lo fà o lo ha fatto per vivere. Io secondo i canoni moderni sarei super ignorante ed incapace anche nella vita in natura,... perché di certificati a riguardo ne ho pochissimi,... ahah Ma sempre senza vanità, non penso di cavarmela male,...
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Ovviamente non voglio monopolizzare la discussione e con me sò che c'é sempre il rischio che si creino polemiche infinite, ahah Ma se la persona che ha chiesto o altre interessate vogliono sapere perché reputo attendibili le cose che ho detto, cosa consiglio nello specifico, ecc... Sono sempre disponibile in DM. Ho così detto la mia opinione che mi fà piacere, resto a disposizione, senza rovinare la discussione pubblica. BUONA CONTINUAZIONE (Smetto di seguire, non ricevo più notifiche)
@saraausel tu dici che le donne in nord Italia sono più indipendenti, per me sono anche indisponenti e sulla difensiva a prescindere. Ma l'erba del vicino sembra sempre più verde.
Ho fatto conoscenza con un giapponese a Padova col gruppo musicale, coi greci che studiavano all'università, con gli americani arrivati con la Boston University, con gli spagnoli, con i tedeschi, un vietnamita, vari albanesi, uno dalla Guinea Bissau, uno zairese... Per quanto poco li conoscessi, erano cordiali e socievoli e non mi scodellavano addosso i loro guai. Avevano una forma mentis positiva.
Due studiosi russi temporaneamente in città mi invitavano a mangiare con loro in mensa, e dei sudamericani mi invitavano al loro tavolo in un circolo privato ARCI. Gli italiani invece insistevano a dirmi che al loro tavolo non ero gradito.
Pure a Dublino e a Belfast ho notato un comportamento molto "sciallo", nessuno aveva la puzza al naso.
Pure una studentessa albanese mi disse che quando una esperienza amorosa finisce male, si volta pagina. Lo psicologo italiano invece ci sfrucuglia dentro per anni e anni, con atteggiamento punitivo.
@saraausel tu dici che le donne in nord Italia sono più indipendenti, per me sono anche indisponenti e sulla difensiva a prescindere. Ma l'erba del vicino sembra sempre più verde.
Ho fatto conoscenza con un giapponese a Padova col gruppo musicale, coi greci che studiavano all'università, con gli americani arrivati con la Boston University, con gli spagnoli, con i tedeschi, un vietnamita, vari albanesi, uno dalla Guinea Bissau, uno zairese... Per quanto poco li conoscessi, erano cordiali e socievoli e non mi scodellavano addosso i loro guai. Avevano una forma mentis positiva.
Due studiosi russi temporaneamente in città mi invitavano a mangiare con loro in mensa, e dei sudamericani mi invitavano al loro tavolo in un circolo privato ARCI. Gli italiani invece insistevano a dirmi che al loro tavolo non ero gradito.
Pure a Dublino e a Belfast ho notato un comportamento molto "sciallo", nessuno aveva la puzza al naso.
Pure una studentessa albanese mi disse che quando una esperienza amorosa finisce male, si volta pagina. Lo psicologo italiano invece ci sfrucuglia dentro per anni e anni, con atteggiamento punitivo.
Pienamente d'accrodo con te al 100 %. Mai avuto amiche donne e pochi amici italiani. Nella gran parte sempre stranieri/e. Come hai detto tu, hanno una mentalita' piu aperta, non c'e' paragone proprio!
Parlavo specificatamente dei corsi di sopravvivenza,.... Vita in natura, Rambiodate, ecc...
Ammetto onestamente che questo risentimento deriva un pò dal fatto, secondo me é colpa di come trasmettono nei corsi, che molte persone vanno a fare questi corsi, anche tutti i livelli, ottengono il certificato, e poi predicano come se fossero "guru" della vita naturale. Ma poi traspare tutta la loro insicurezza di fronte a discorsi su uscite reali, ecc... Oppure emerge che prima di quei corsi non hanno mai vissuto esperienze di vita naturale, reali, stili di vita, durature, ecc... Presunzione da "certificati" e "gagliardetti", la definisco,.... Non sono i corsi in sé, l'esperienza, le attività,... che sempre in natura sono,... ma tutto quel che ci gira attorno,...
Per il resto dei corsi seri, mirati, ecc... in certi campi servono molto, alla pari di farsi altre esperienze dirette più impegnative dal lato del tempo, ma spesso meno dal lato economico, di mettersi a vivere in base a certi stili, aiutando e seguiti da persone "spesso anziane" che hanno campato grazie alla natura e quello che la circonda a stretto contatto.
Ma purtroppo o per fortuna, per me la seconda, sono convinto che nelle conoscenze naturali, vita in natura, sia più arricchente apprendere da chì non fà qualcosa per soldi, attività commerciale, per rilasciare certificati e per riceverli,.... ma da chì lo fà o lo ha fatto per vivere. Io secondo i canoni moderni sarei super ignorante ed incapace anche nella vita in natura,... perché di certificati a riguardo ne ho pochissimi,... ahah Ma sempre senza vanità, non penso di cavarmela male,...
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Ovviamente non voglio monopolizzare la discussione e con me sò che c'é sempre il rischio che si creino polemiche infinite, ahah Ma se la persona che ha chiesto o altre interessate vogliono sapere perché reputo attendibili le cose che ho detto, cosa consiglio nello specifico, ecc... Sono sempre disponibile in DM. Ho così detto la mia opinione che mi fà piacere, resto a disposizione, senza rovinare la discussione pubblica. BUONA CONTINUAZIONE (Smetto di seguire, non ricevo più notifiche)