Mi è captato esattamente la stessa cosa due domeniche fa sull'Appennino emiliano, da noi, sempre un tratto ghiacciato in pendenza lievissima, dove la neve ha "riempito" la traccia del sentiero e in esposizione a ovest, dove il sole non arriva se non a tarda serata (con temperature che non facilitano certo il disgelo...). Quindi anche noi abbiamo ravanato sui sassi oppure a gattoni, per 7/8 metri...ma il rischio era lievissimo e appunto, con tutta l'escursione su traccia, non era opportuno uno scarpone pesante ne il rampone classico.
Da quello che ho capito limiterei la discussione (senza offesa, IMHO) alla situazione di bassa montagna (o alta collina), piccolo tratto innevato/ghiacciato, pochi metri, tipo sentiero come descritto sopra, oppure ruscello o tratto di terreno infiltrato d'acqua e poi ghiacciato da traversare.
Tutte le altre situazioni a mio parere necessitano di rampone classico e scarpone idoneo.
Sulla pendenza direi che è possibile trovare questi tratti anche acclivi o declivi, quindi è possibile dover passare il tratto ghiacciato anche in salita o discesa, ma per le limitate circostanze, direi che (come già detto da alcuni) se il rischio è la "culata", passi l'uso di qualcosa di più semplice e leggero, meno ingombrante e "campale", a tutto vantaggio del bagaglio.
Quindi quoto chi ha suggerito i ramponcini leggeri, di vario tipo, anche solo metà scarpa (come quelli degli Alpini nella I GM,che pare avesse già anche Annibale al passaggio sulle Alpi) in base alla pendenza/difficoltà. Ne avevo un paio in vendita e se li è accaparrati
@Jk74 .
Per tua conoscenza, ho usato con successo in situazioni simili questo tipo di attrezzo, soprattutto in gare di trail in Dolomiti, per passaggi su vedrette o piccoli nevaietti estivi.
e ho a disposizione anche questi, le cosidette "tacconiere", altrettanto utili
Sono ambedue facilissimi da mettere e togliere,anche solo per pochi metri, ma la sicurezza che danno è incredibile.