Consiglio sulle mie prime lame

chop da google strumenti per le lingue

  1. tritare
  2. tagliare
  3. tagliuzzare
  4. fare a pezzi
chop - Dizionario inglese-italiano WordReference

Tagliare, spaccare, colpire con forza. Non 'grattare'.
Per me "i riccetti" li ottieni grattando il legno con la lama.

I riccetti non li ottieni "grattando", ma tagliando da una punta all'altra. nella traduzione che ho inviato non c'è il termine grattare. Se ciò che tagli è molto fino mentre tagli si crea il riccetto che prende fuoco facilmente. Poi bisogna decidere, usi il termine chop come se fosse batoning (che credo sia ridurre a bacchette, listarelli facendo a pezzi qualcosa di più grosso). Che qualcuno intervenga in nostro aiuto tanks
 
Il chopping mi risulta essere lo "spaccare legna a colpi" (come faresti con un'accetta).
esatto e il batoning e' ridurre la legna a listarelle.
 
Che qualcuno intervenga in nostro aiuto tanks

Batoning è l'azione di "bastonare" il coltello posto sopra il legno da spaccare, grazie all'uso di un "martello" (un altro pezzo di legno). In pratica, si usa un coltello per fargli fare il lavoro di una scure o di una accetta. In genere, di solito il batoning: serve a suddividere la legna in listelli ("spaccare la legna") per il senso longitudinale del pezzo ma nulla vieta di usare il batoning per aiutarsi a fare qualsiasi lavoro pesante. Se la suddivisione in listelli la facessi con una scure diresti semplicemente "splitting".
L'immagine rende bene l'idea, anche se con un ramo abbastanza sottile:

1243384530_13325.jpg





Chopping: vuol dire semplicemente "tagliare con colpi" (è diverso da "cut" che è più chirurgica come azione...). Nell'ambito delle attività "pionieristiche", con chopping si intende l'azione di taglio usando un attrezzo (come un grande coltello, un golock, una scure...) nel senso trasversale del pezzo di legno, in genere senza aiutarsi con ulteriori "martelli". È l'idea di "menar colpi", anche per tagliare tronchi piccolissimi o rami di una certa consistenza... inutile dire che con un seghetto o una scure si fa prima e meglio :D che con un coltello. Notate bene che anche affettare le cipolle, il sedano e le carote sul tagliere è "chopping" :)
Ecco qui un esempio, su un tronco morto:

100_4599.JPG





Infine, i "riccioli" di legno, in inglese si chiamano "feathersticks", che sono questa cosa qui, molto utile per avviare il fuoco (se preparata bene). Si ottengono facendo scorrere la lama del coltello o della scure sull'angolo del legno precedentemente suddiviso. Con un po' di pratica, si capisce il sistema e non è difficile farli.
feather_stick.jpg



Poi noi italiani spesso assumiamo nella nostra lingua parole inglesi travisandone un po' il significato: è un fenomeno linguistico normale :D ma alla fine, nel nostro caso, si tratta di spaccar legna, tagliare rami o tronchi a colpi, fare dei "riccioli" (o "riccetti" che dir si voglia...).
 
Ultima modifica:
tornando alla scelta del coltello per le escursioni, sarà che a me piacciono molto i nordici...ma secondo me sono perfetti da portarsi dietro nei nostri boschi, belli solidi ma non esagerati e troppo pesanti, facili da affilare e ci puoi fare tutto...
alla fine sono coltelli usati da secoli per la vera sopravvivenza nei boschi su nel Nord Europa...;)
 
sarà che a me piacciono molto i nordici...ma secondo me sono perfetti da portarsi dietro nei nostri boschi, belli solidi ma non esagerati e troppo pesanti, facili da affilare e ci puoi fare tutto

Sono d'accordo al 100%, e anche diverse altre persone nel forum l'hanno detto tante volte. Alla fine, un buon coltello di tipo scandinavo, anche secondo me, basta e avanza nel 90% dei casi alle nostre latitudini e in situazioni "normali", magari "supportato" da un seghetto pieghevole di buona qualità (leggasi: Bahco Laplander, uno dei migliori attrezzi che ci siano in circolazione) nei casi in cui sia necessario "fare legna" per il fuoco (sempre che sia consentito accenderlo dove si va...).

Ho comunque diversi attrezzi, che ho usato in situazioni e ambienti naturali diversi per fare lavori diversi (scure, golok, coltelli vari, seghetti pieghevoli), ma alla fine, per ragioni di leggerezza e praticità, mi porto dietro solo un piccolissimo nordico (lama Lauri da 63 mm, ridete pure :)) e un leggerissimo seghetto Opinel 12 (un po' delicato, quindi da usare con la dovuta accortezza, decisamente inferiore al Bahco Laplander, ma tanto tanto tanto leggero e poco ingombrante).

Ecco le foto degli oggetti reali (non prese da Internet): scusate se fanno schifo, ma non so fotografare e ho solo una semplicissima fotocamera compatta. Nella seconda foto si vede anche un piccola pietra per affilare (DC4 Fallkniven) con la quale, in caso sia necessario sul campo, è possibile affilare bene il coltellino.
Ripeto... ognuno fa quello che gli pare ;) (fermo restando il rispetto della legge, degli altri e della natura): ma la mia soluzione personale è andata nel senso del minimalismo e della leggerezza.

Saluti
Francesco
 

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Batoning: serve a suddividere la legna in listelli ("spaccare la legna") per il senso longitudinale del pezzo. Se lo facessi con una scure diresti semplicemente "splitting". Batoning è l'azione di "bastonare" il coltello posto sopra il legno da spaccare, grazie all'uso di un "martello" (un altro pezzo di legno). In pratica, si usa un coltello per fargli fare il lavoro di una scure o di una accetta.
L'immagine rende bene l'idea, anche se con un ramo abbastanza sottile:





Chopping: vuol dire semplicemente "tagliare con colpi" (è diverso da "cut" che è più chirurgica come azione...). Nell'ambito delle attività "pionieristiche", con chopping si intende l'azione di taglio usando un attrezzo (come un grande coltello, un golock, una scure...) nel senso trasversale del pezzo di legno, in genere senza aiutarsi con ulteriori "martelli". È l'idea di "menar colpi", anche per tagliare tronchi piccolissimi o rami di una certa consistenza... inutile dire che con un seghetto o una scure si fa prima e meglio :D che con un coltello. Notate bene che anche affettare le cipolle, il sedano e le carote sul tagliere è "chopping" :)
Ecco qui un esempio, su un tronco morto:





Infine, i "riccioli" di legno, in inglese si chiamano "feathersticks", che sono questa cosa qui, molto utile per avviare il fuoco (se preparata bene). Si ottengono facendo scorrere la lama del coltello o della scure sull'angolo del legno precedentemente suddiviso. Con un po' di pratica, si capisce il sistema e non è difficile farli.



Poi noi italiani spesso assumiamo nella nostra lingua parole inglesi travisandone un po' il significato: è un fenomeno linguistico normale :D ma alla fine, nel nostro caso, si tratta di spaccar legna, tagliare rami o tronchi a colpi, fare dei "riccioli" (o "riccetti" che dir si voglia...).

Ecco, mi hai preceduto con le foto.
 
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Batoning: serve a suddividere la legna in listelli ("spaccare la legna") per il senso longitudinale del pezzo. Se lo facessi con una scure diresti semplicemente "splitting". Batoning è l'azione di "bastonare" il coltello posto sopra il legno da spaccare, grazie all'uso di un "martello" (un altro pezzo di legno). In pratica, si usa un coltello per fargli fare il lavoro di una scure o di una accetta.
L'immagine rende bene l'idea, anche se con un ramo abbastanza sottile:
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Chopping: vuol dire semplicemente "tagliare con colpi" (è diverso da "cut" che è più chirurgica come azione...). Nell'ambito delle attività "pionieristiche", con chopping si intende l'azione di taglio usando un attrezzo (come un grande coltello, un golock, una scure...) nel senso trasversale del pezzo di legno, in genere senza aiutarsi con ulteriori "martelli". È l'idea di "menar colpi", anche per tagliare tronchi piccolissimi o rami di una certa consistenza... inutile dire che con un seghetto o una scure si fa prima e meglio :D che con un coltello. Notate bene che anche affettare le cipolle, il sedano e le carote sul tagliere è "chopping" :)
Ecco qui un esempio, su un tronco morto:

100_4599.JPG




Infine, i "riccioli" di legno, in inglese si chiamano "feathersticks", che sono questa cosa qui, molto utile per avviare il fuoco (se preparata bene). Si ottengono facendo scorrere la lama del coltello o della scure sull'angolo del legno precedentemente suddiviso. Con un po' di pratica, si capisce il sistema e non è difficile farli.
feather_stick.jpg



Poi noi italiani spesso assumiamo nella nostra lingua parole inglesi travisandone un po' il significato: è un fenomeno linguistico normale :D ma alla fine, nel nostro caso, si tratta di spaccar legna, tagliare rami o tronchi a colpi, fare dei "riccioli" (o "riccetti" che dir si voglia...).

Grazie ai posto chiarezza finalmente; alle volte con dei semplici fraintendimenti si rischia veramente di fare delle "polpette di vocaboli assurdi".;)
 
tornando alla scelta del coltello per le escursioni, sarà che a me piacciono molto i nordici...ma secondo me sono perfetti da portarsi dietro nei nostri boschi, belli solidi ma non esagerati e troppo pesanti, facili da affilare e ci puoi fare tutto...
alla fine sono coltelli usati da secoli per la vera sopravvivenza nei boschi su nel Nord Europa...;)

confero e sottoscrivo;)
 
sarà che a me piacciono molto i nordici...ma secondo me sono perfetti da portarsi dietro nei nostri boschi, belli solidi ma non esagerati e troppo pesanti, facili da affilare e ci puoi fare tutto

Sono d'accordo al 100%, e anche diverse altre persone nel forum l'hanno detto tante volte. Alla fine, un buon coltello di tipo scandinavo, anche secondo me, basta e avanza nel 90% dei casi alle nostre latitudini e in situazioni "normali", magari "supportato" da un seghetto pieghevole di buona qualità (leggasi: Bahco Laplander, uno dei migliori attrezzi che ci siano in circolazione) nei casi in cui sia necessario "fare legna" per il fuoco (sempre che sia consentito accenderlo dove si va...).

Ho comunque diversi attrezzi, che ho usato in situazioni e ambienti naturali diversi per fare lavori diversi (scure, golok, coltelli vari, seghetti pieghevoli), ma alla fine, per ragioni di leggerezza e praticità, mi porto dietro solo un piccolissimo nordico (lama Lauri da 63 mm, ridete pure :)) e un leggerissimo seghetto Opinel 12 (un po' delicato, quindi da usare con la dovuta accortezza, decisamente inferiore al Bahco Laplander, ma tanto tanto tanto leggero e poco ingombrante).

Ecco le foto degli oggetti reali (non prese da Internet): scusate se fanno schifo, ma non so fotografare e ho solo una semplicissima fotocamera compatta. Nella seconda foto si vede anche un piccola pietra per affilare (DC4 Fallkniven) con la quale, in caso sia necessario sul campo, è possibile affilare bene il coltellino.
Ripeto... ognuno fa quello che gli pare ;) (fermo restando il rispetto della legge, degli altri e della natura): ma la mia soluzione personale è andata nel senso del minimalismo e della leggerezza.

Saluti
Francesco

Questa è la configurazione che io suggerirei a chiunque chiedesse informazioni su coa è "necessario" portarsi dietro. La variante che proponco io è un victorinox con seghetto (camper/forester: quest'ultimo con blocco lama) e un mora com max una cinquantina di euro si ha tutto quello che serve. Semplice, spartano, utile, poco ingombro, poco peso
 
Ripeto... ognuno fa quello che gli pare (fermo restando il rispetto della legge, degli altri e della natura): ma la mia soluzione personale è andata nel senso del minimalismo e della leggerezza.

Giusto.Secondo me sono l'esperienza e la pratica sul campo che ci mostrano cosa ci occorre veramente durante un'escursione.
Il coltello super o il seghetto eccellente lo "sognano tutti",è un modo per acquisire sicurezza,avere la "certezza" di riuscire in qualunque situazione.
Tutti,penso,all'inizio,abbiamo usato la massima attenzione nello scegliere il coltello,il seghetto,la fionda,etc,"trascurando" l'importanza di un buon sacco a pelo,di un buon poncho,oggetti che,in certe situazioni,possono fare veramente la differenza.
Comunque certe cose si capiscono vivendo esperienze dirette,sulla propria pelle,inca//andosi per avere rovinato una camminata o passando una notte infernale in tenda...
Ovviamente è un parere personale...
concludo mettendo le foto dei miei fedeli "alleati" di escursione :

frost mora Craftsman
wr_mora780.jpg

Victorinox Trailmaster
zoom_480-0-4c03f92a.jpg
 
siamo sempre alle solite...
facendo il punto, si presenta il signor Rossi chiedendo un consiglio per una lama, a questo punto partono le due scuole di pensiero
1- lame toste
2- lame e basta
1 argomenta che con il suo coltello ci fa di tutto, 2 risponde che anche lui ci fa di tutto... e non se ne esce più...
io da utente 2 argomento che mai e poi mai mi è successo di avere necessità di una lama 1 anzi, stò seriamente pensando di lasciare a casa sia il mora (ahi ahi! ed il coltello di backup?) ed il seghetto, visto che uso sempre il leatherman che nel suo piccolo ha anche la sega. tra l'altro lo zaino pesa sempre troppo e stò addirittura cercando di organizzare una semidorsale dei nebrodi in velocità, e quindi portando VERAMENTE il minimo.
di chilometri comincio ad averne sul groppone diversi, e così ritengo di avere a mia disposizione una discreta esperienza (attenzione! mi hanno chiesto un consiglio e non un passo della bibbia) e la legna fino ad ora l'ho sempre raccolta da terra selezionando (sarò stato fortunato?) quella delle giuste dimensioni per evitare il batoning.
fino ad ora ho tagliato solo salame, panini e cordini, mai scuoiato un coniglio o costruitomi un ricovero ecc. ecc.
probabilmente sarò un trekker all'acqua di rose, ma leggendo il forum non credo di aver fatto fino ad ora più o meno cose che fanno la media degli utenti del forum.
allora penso: "forse il mio consiglio e/o la mia esperienza sono validi e quindi mi posso sbilanciare esprimendomi perorando il mio punto di vista".
ricordo che un saggio mi disse "più grande è meglio funziona", ma si riferiva alle antenne radioamatoriali, e quindi alla regola che più le antenne si avvicinano alla lunghezza d'onda intera meglio è... (quindi la regola era valida per le antenne)
concludendo, perchè spingere il sig. Rossi a portarsi dietro etti di ferro in più quando, alla fine, con pochi etti te ne esci?
e con questo, giuro, non riprenderò più il discorso, perchè il questo forum a ben guardare si ripetono le stesse cose da molto ma molto tempo :)

Per me, quando uno chiede consiglio su uno o più coltelli da portare, c'è una sola possibilità: ognuno dice quale/i coltello/i porta con sé e se li usa più o meno spesso, dalle risposte il sig. Rossi citato da Spyrozzo, spremendo il proprio cervello, evince quale può essere la soluzione migliore.
Gli scontri "porta una Claymore" VS "porta un micro Opinel" sono la cosa meno utile per il povero sig. Rossi.
 
siamo sempre alle solite...
facendo il punto, si presenta il signor Rossi chiedendo un consiglio per una lama, a questo punto partono le due scuole di pensiero
1- lame toste
2- lame e basta
1 argomenta che con il suo coltello ci fa di tutto, 2 risponde che anche lui ci fa di tutto... e non se ne esce più...
io da utente 2 argomento che mai e poi mai mi è successo di avere necessità di una lama 1 anzi, stò seriamente pensando di lasciare a casa sia il mora (ahi ahi! ed il coltello di backup?) ed il seghetto, visto che uso sempre il leatherman che nel suo piccolo ha anche la sega. tra l'altro lo zaino pesa sempre troppo e stò addirittura cercando di organizzare una semidorsale dei nebrodi in velocità, e quindi portando VERAMENTE il minimo.
di chilometri comincio ad averne sul groppone diversi, e così ritengo di avere a mia disposizione una discreta esperienza (attenzione! mi hanno chiesto un consiglio e non un passo della bibbia) e la legna fino ad ora l'ho sempre raccolta da terra selezionando (sarò stato fortunato?) quella delle giuste dimensioni per evitare il batoning.
fino ad ora ho tagliato solo salame, panini e cordini, mai scuoiato un coniglio o costruitomi un ricovero ecc. ecc.
probabilmente sarò un trekker all'acqua di rose, ma leggendo il forum non credo di aver fatto fino ad ora più o meno cose che fanno la media degli utenti del forum.
allora penso: "forse il mio consiglio e/o la mia esperienza sono validi e quindi mi posso sbilanciare esprimendomi perorando il mio punto di vista".
ricordo che un saggio mi disse "più grande è meglio funziona", ma si riferiva alle antenne radioamatoriali, e quindi alla regola che più le antenne si avvicinano alla lunghezza d'onda intera meglio è... (quindi la regola era valida per le antenne)
concludendo, perchè spingere il sig. Rossi a portarsi dietro etti di ferro in più quando, alla fine, con pochi etti te ne esci?
e con questo, giuro, non riprenderò più il discorso, perchè il questo forum a ben guardare si ripetono le stesse cose da molto ma molto tempo :)

Per me, quando uno chiede consiglio su uno o più coltelli da portare, c'è una sola possibilità: ognuno dice quale/i coltello/i porta con sé e se li usa più o meno spesso, dalle risposte il sig. Rossi citato da Spyrozzo, spremendo il proprio cervello, evince quale può essere la soluzione migliore.
Gli scontri "porta una Claymore" VS "porta un micro Opinel" sono la cosa meno utile per il povero sig. Rossi.

Ni perchè c'è il rischio che chi chiede consiglio vada a spendere 150/200 euro per un coltello tipo militare blasonato o anche uno da bushcraft blasonato per poi rendersi conto che non gli serve. Il consiglio dovrebbe essere proprio quello : ci sono due scuole di pensiero coltello robusto o max di 10 cm. Quelli costosi sono xyz e quelli economici equivalenti sono kwm. Se ancora non sai con quale ti troverai meglio inizia con quello che ti piace, ma di tipo economico. In poche parole il coltello blasonato oltre a essere utile, di ottima qualità lo vedo come uno sfizio. Se dovessi perdere nel bosco un mora (20 euro) mi viene da ridere, ma se dovessi perdere un coltello buschcraft pagato 150 euro:-x. Mi sembra anche assurdo comprarne uno per metterlo in vetrina (ma questa è una considerazione tutta mia).

E correttissimo che poi uno deve valutare.;)
 
non credo che esista il rischio che qualcuno vada a spendere tutti stì soldi senza esserne consapevole , stiamo su internet , pareri , siti e recensioni oramai se ne trovano ovunque.
è molto più provabile che un utente si compra un coltello supereconomico e che poi non lo utilizza (e comunque spreca i soldi ugualmente).
più che altro però a volte affiorano 2 "tipologie" di consigli che portano al medesimo acquisto: cioè , il coltello deve essere per forza economico e piccolo , quindi mora.
esistono coltelli piccoli , medi e grandi , carboniosi ed inox , fissi e pieghevoli , esistono una miriade di lame una diversa dall'altra per costruzione , utilizzo e costo; non stò parlando da appassionato (tantomeno da esperto) ma semplicemente da utente che ha letto gli ultimi 50 post sui consigli dei coltelli.
il fatto di portarci nei boschi coltelli dal 150 euro (e anche di più..) non vuole dire necessariamente perderli , ecchecavolo!
quindi sarebbe bello ogni tanto uscire dalla solita marca superconsigliata e provare , guardandosi intorno , a vedere se possono esistere più realtà di lame , addirittura con lo stesso prezzo del mora (e vanno meglio..).
 
non credo che esista il rischio che qualcuno vada a spendere tutti stì soldi senza esserne consapevole , stiamo su internet , pareri , siti e recensioni oramai se ne trovano ovunque.
è molto più provabile che un utente si compra un coltello supereconomico e che poi non lo utilizza (e comunque spreca i soldi ugualmente).
più che altro però a volte affiorano 2 "tipologie" di consigli che portano al medesimo acquisto: cioè , il coltello deve essere per forza economico e piccolo , quindi mora.
esistono coltelli piccoli , medi e grandi , carboniosi ed inox , fissi e pieghevoli , esistono una miriade di lame una diversa dall'altra per costruzione , utilizzo e costo; non stò parlando da appassionato (tantomeno da esperto) ma semplicemente da utente che ha letto gli ultimi 50 post sui consigli dei coltelli.
il fatto di portarci nei boschi coltelli dal 150 euro (e anche di più..) non vuole dire necessariamente perderli , ecchecavolo!
quindi sarebbe bello ogni tanto uscire dalla solita marca superconsigliata e provare , guardandosi intorno , a vedere se possono esistere più realtà di lame , addirittura con lo stesso prezzo del mora (e vanno meglio..).

Ok cio che dici mi piace ed è sensato. fra i vari post devo essere sincero non ho notato marche blasonate ed economiche come il mora per esempio (che è l'unica che conosco tra le altre cose). Mi sapresti indicare prodotti equivalenti come qualità e costo al posto del mora, del victorinox o addirittura che costino meno? Adesso sembra che sto sfottendo, ma non è così. Infatti stavo meditando l'acquisto di un mora 711; se esiste qualcosa di equivalente come costo-qualità sarei anche ben disposto a cambiare marchio. Un'ultima riflessione il mora anche lui è un prodotto blasonato, ma economico!!! saluti
 
non credo che esista il rischio che qualcuno vada a spendere tutti stì soldi senza esserne consapevole , stiamo su internet , pareri , siti e recensioni oramai se ne trovano ovunque.
è molto più provabile che un utente si compra un coltello supereconomico e che poi non lo utilizza (e comunque spreca i soldi ugualmente).
più che altro però a volte affiorano 2 "tipologie" di consigli che portano al medesimo acquisto: cioè , il coltello deve essere per forza economico e piccolo , quindi mora.
esistono coltelli piccoli , medi e grandi , carboniosi ed inox , fissi e pieghevoli , esistono una miriade di lame una diversa dall'altra per costruzione , utilizzo e costo; non stò parlando da appassionato (tantomeno da esperto) ma semplicemente da utente che ha letto gli ultimi 50 post sui consigli dei coltelli.
il fatto di portarci nei boschi coltelli dal 150 euro (e anche di più..) non vuole dire necessariamente perderli , ecchecavolo!
quindi sarebbe bello ogni tanto uscire dalla solita marca superconsigliata e provare , guardandosi intorno , a vedere se possono esistere più realtà di lame , addirittura con lo stesso prezzo del mora (e vanno meglio..).

Ok cio che dici mi piace ed è sensato. fra i vari post devo essere sincero non ho notato marche blasonate ed economiche come il mora per esempio (che è l'unica che conosco tra le altre cose). Mi sapresti indicare prodotti equivalenti come qualità e costo al posto del mora, del victorinox o addirittura che costino meno? Adesso sembra che sto sfottendo, ma non è così. Infatti stavo meditando l'acquisto di un mora 711; se esiste qualcosa di equivalente come costo-qualità sarei anche ben disposto a cambiare marchio. Un'ultima riflessione il mora anche lui è un prodotto blasonato, ma economico!!! saluti



bushman! :p


e poi i coltelli virginia , questo è il link

Prodotti Virginia - Coltelli Economici - Offerte e qualità su www.coltelleriazoppi.com




e invece i coltelli della fox ? sono pure italiani , dopo per anni aver prodotto lame discrete ora stanno raggiungendo un'ottima realizzazione.
qui degli esempi:

Prodotti Fox - Coltellerie Maniago - Offerte e qualità su www.coltelleriazoppi.com

(cioè , guarda i prezzi!)


i bird? sono una "sottomarca" degli spyderco, vengono prodotti in asia , sono tutti chiudibili e fatti molto bene

Prodotti Byrd by Spyderco - Offerte e qualità su www.coltelleriazoppi.com

queste sono soltanto 3 marche ; se prendi un mora non avrai grosse pretese di lavori su legno (ad esempio) quindi un chiudibile è ottimo , ingombra meno , lo metti in tasca , il manico è di metallo e legno (e non plastica). non ci puoi fare batoning col chiudibile (anche se qualcuno assicura di si); o meglio , se lo fai con un mora 711 lo fai anche con un chiudibile.
poi ci sono numerosi altri esempi , più o meno grossi , chiudibili o fissi (boh , il glock oppure il blakjack , alcuni cold steel). tutto stà a questo punto se vuoi portarti durante le escursioni un buon fisso di plastica alla cintura (o se non ti osi dentro lo zaino) oppure un buon chiudibile di acciaio in tasca.
dici che il mora costa 8,30 euri e i miei arrivano addirittura a 20 euro? beh , a questo punto (sempre nordico) all'ikea ci stanno lame ancora più convenienti (e secondo me più resistenti..) ! :p
 
Ni perchè c'è il rischio che chi chiede consiglio vada a spendere 150/200 euro per un coltello tipo militare blasonato o anche uno da bushcraft blasonato per poi rendersi conto che non gli serve. Il consiglio dovrebbe essere proprio quello : ci sono due scuole di pensiero coltello robusto o max di 10 cm. Quelli costosi sono xyz e quelli economici equivalenti sono kwm. Se ancora non sai con quale ti troverai meglio inizia con quello che ti piace, ma di tipo economico. In poche parole il coltello blasonato oltre a essere utile, di ottima qualità lo vedo come uno sfizio. Se dovessi perdere nel bosco un mora (20 euro) mi viene da ridere, ma se dovessi perdere un coltello buschcraft pagato 150 euro:-x. Mi sembra anche assurdo comprarne uno per metterlo in vetrina (ma questa è una considerazione tutta mia).

E correttissimo che poi uno deve valutare.;)

Penso che chiunque abbia almeno 2 neuroni funzionanti e un minimo senso di salvaguardia del portafogli proverà prima la soluzione "economica", poi, se insoddisfatto, quella da 200€. Ma è questo il mio problema, penso troppo :p
 
In effetti è una cosa che ho notato anche io: ci si fissa sempre sulle solite tre o quattro marche o modelli . Da un lato è colpa un po' anche nostra da un altro lato lo si fa per comodità. Mi spiego con un' esempio : prendiamo il Black Jack Grunt , dicono che sia un 'ottimo coltello una valida alternativa ai Mora , ma è praticamente sconosciuto ai più; perchè ?Perchè a meno di trovare un "qualcuno" disposto a procurartelo "su misura" , nei negozii e nei siti di coltelleria è praticamente introvabile(parlo per dolorosa esperienza personale)mentre i Mora li trovi praticacamente in tutta la rete . Se devo consigliare ad un neofita un coltello non gli consiglio un coltello difficile da reperire persino per un' appasionato ma uno che trova con facilità.E' anche un po' colpa nostra perchè anche questo mondo come tanti altri è soggetto a mode ;se rileggiamo i post di questo forum vediamo che si va a "ondate" . Per un periodo si consigliava solo i "semiartigianali" (tipo il mitico Caio) poi si parlava solo dei nordici( a ogni richiesta per diversa che fosse si consigliava un nordico) adesso vanno i Mora per gli economici e gli EESEE per chi può spendere un po'.
Così finsce che tante marche anche buone o almeno dignitose passano inosservate.
 
Ni perchè c'è il rischio che chi chiede consiglio vada a spendere 150/200 euro per un coltello tipo militare blasonato o anche uno da bushcraft blasonato per poi rendersi conto che non gli serve. Il consiglio dovrebbe essere proprio quello : ci sono due scuole di pensiero coltello robusto o max di 10 cm. Quelli costosi sono xyz e quelli economici equivalenti sono kwm. Se ancora non sai con quale ti troverai meglio inizia con quello che ti piace, ma di tipo economico. In poche parole il coltello blasonato oltre a essere utile, di ottima qualità lo vedo come uno sfizio. Se dovessi perdere nel bosco un mora (20 euro) mi viene da ridere, ma se dovessi perdere un coltello buschcraft pagato 150 euro:-x. Mi sembra anche assurdo comprarne uno per metterlo in vetrina (ma questa è una considerazione tutta mia).

E correttissimo che poi uno deve valutare.;)

Penso che chiunque abbia almeno 2 neuroni funzionanti e un minimo senso di salvaguardia del portafogli proverà prima la soluzione "economica", poi, se insoddisfatto, quella da 200€. Ma è questo il mio problema, penso troppo :p

CORRETTO QUELLO CHE DICI, PERO' NEI POST DI QUESTO FORUM HO VISTO SOLO SUGGERIMENTI PER ACQUISTARE ROBA COSTOSA QUALUNQUE FOSSERO LE TIPOLOGIE. LE PERSONE HANNO TUTTI PIù DI DUE NEURONI E TUTTI PENSANO, PERO "POTREBBERO ESSERE INDOTTI DALLE ESPERIENZE DI CHI HA PIU' ESPERIENZA" (perdonate la ripetizione) AD ACQUISTARE QUALCOSA DI COSTOSO E BUONO PER RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI DI TAGLIO. POI DOPO UNA SERIE DI ESCURSIONI E DI TEST CAPISCONO CHE QUELLO CHE HANNO ACQUISTATO NON FA PER LORO E DEVONO CAMBIARE. QUELLO CHE VOGLIO DIRE E' SUGGERIAMO BENE
 
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