Conviene acquistare un rustico con terreno magari un po da ristrutturare dentro

quindi per il fattore paesino non sarei alle prime armi non è quello il problema vorrei semplicemente vivere in un rustico con terreno e potrei benissimo dato che sono un blogger e lavoro da casa
 
Come mai sono scappati dall'Abruzzo???

Forse perché non c'è lavoro?

Comunque io sono perché ognuno faccia le sue esperienze, viaggi, vada a vivere in uno o più posti a propria scelta. Della Valtellina (e zone limitrofe delle Alpi) ti posso solo dire questo:

a- E' molto difficile radicarsi
b- E' ancora più difficile trovare lavoro
c- La connessione internet non è ancora arrivata dappertutto e in un sacco di posti a mala pena prende il cellulare (nella nostra baita non prende, per esempio)
d- I rustici stanno in quota e non nel fondovalle, per cui son km di macchina anche solo per andare a fare la spesa. Se è inverno auguri
e- Restrutturare un rustico per poterci abitare senza morir di polmonite dopo 2 mesi costa. Tanto. Meglio comprare una casa già fatta (a meno che uno non sia un mago dell'edilizia).
f- Non hai idea di quanto costi riscaldare una di quelle case lì. Per vivere al freddo, in definitiva.
g- Tutti in Valtellina hanno un rustico, ma nessuno ci vive. Ci sarà un motivo.
h- Tantissimi giovani, bene o male, vanno via di lì. Anche quelli che amano la montagna e che approfittano di ogni mezza giornata libera per tornare da quelle parti. Un motivo ci sarà....
 
ti ripeto al di là dei vari problemi di stampo sociale, ristrutturare un casale, rustico, appartamento o stabile che sia non è cosi una passeggiata...per me che sono del settore è stato comunque un impegno non da poco ristrutturare un casale nelle vicinanze di Roma (dove ora abito), ristrutturare un casale o rustico in montagna dove le temperature sono rigide è ancora più difficile e costoso...ci sono normative per l'isolamento termico e se qui a roma si spende X-mq li si spendera 3X-mq...quindi sinceramente a meno che tu non abbia un capitale abbastanza ampio da permetterti di fare un ragionamento del tipo "prendo la casa sfasciata e la faccio precisa a come la desidero" ti conviene prendere una casa già bella e pronta o che magari ha un minimo di problematica (finestre da cambiare , tinteggiatura e ceramiche) che ti permettono di trattare il prezzo...ma di certo che tirare su una casa ex novo o fare una ristrutturazione invasiva fidati che ha un costo non cosi basso come si crede...purtroppo i vari programmi in tv dove fanno vedere che acquistano a 10, spendon 2 per ristrutturalra e rivendono a 100 non è il nostro caso, e uno dei motivi è perchè in america (dove sono girati quei programmi) hanno sistemi costruttivi totalmente diversi dai nostri
 
oramai la normativa prevede carta su carta un pò per tutto. Prossimamente pure io comprerò un rustico ma lo cerco LEGALMENTE abitabile,poi se fa schifo tanto fa ma legalmente che ci sia un pezzo di carta che mi dice che ci posso stare dentro e che è tutto legale quanto basta.
Piccoli aggiustamenti si fanno con la regola dell'occhio non vede cuore non duole. Un buco nel tetto,un pezzo da modificare (sempre però senza alterare la planimetria) e altre cose simili. Ovvio che farei tutto da me e solo dopo essermi accertato che nessuno ficcanasi. Per l'isolamento termico sono critici si ma non non così disastrosi,da esperimenti che ho già fatto una volta che uno mette uno strato di polistirolo dentro,ricopre con truciolato e fa graffiti selvaggi sopra (era un posto occupato) la situazione è già migliore di certi cessocondominii anni 60 e 70 ,inoltre tenendo una combustione moderata e continua eviti le escursioni termiche feroci che tanto fanno male. Idem nel sottotetto,primo posto su cui intervenire. Un pavimento in gomma per esempio ha già in pochi mm un isolamento bestiale e fa tanto bondage. C'è ancora l'incognita della capillarità dei muri ma non è così ....incognita...

Purtroppo ci sono cose alla quale io non rinuncerei (il cesso in casa e un cortiletto mio) e altre cose del quale farei decisamente a meno,cancello elettrico,gas metano,domotica.

La mia idea personale è che voglio essere relativamente comodo al lavoro,meglio sarebbe andarci in bici o a piedi ,anche camminando mezz'ora o più. Non per ecologismo spinto ma perchè muoversi costa e in un futuro sempre più incero è più importante l'abbattimento delle spese che l'incremento dei guadagni. Oltretutto potrei fare a meno di cambiare il mio mezzo vecchio e non eco in caso di rompimenti di maroni sulle zone di esclusione che fino a oggi mi hanno risparmiato ( a me di scendere a torino/pinerolo o savigliano non frega nulla) E se si va in birreria ci si va di sera quando il divieto finisce alle 19,30. Perchè comunque fino a oggi i divieti sono sempre dal lunedì al venerdì e quindi se lo tengo fermo mi costa molto meno che non cambiarlo e fare tutti i giri che mi servono sabato e domenica.
E camminando o bicilettando si risparmiano soldi (il costo/km non è nemmeno paragonabile) e si guadagna in salute.
In piano a camminata svelta in 30 minuti fai anche 3/4 km e in bici passi i 15 ,se penso che per andare al lavoro ne devo fare 13 ,spesso battendo i denti al mattino finchè il riscaldamento non fa il suo lavoro (e i primi 8 km sono tutti in discesa,cosa vuoi che scaldi un vecchio diesel) sarebbe una cosa potabile. E valutabile. Poi quando si deve fare "l'uscita" è sabato o domenica e quindi ci scappa un bel me ne frego...
 
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@gabri99 :
la normativsa sui finanziamenti all'agricoltura cambia da regione a regione (sono fondi europei gestiti direttamente dalle regioni). In generale, comunque, sono finanziati i recuperi di rustici agricoli da parte di aziende agricole (individuali, societarie e coperative). Nulla, però, è automatico. Devi innanzitutto individuare un rustico, corredato di terreno, esercitare un diritto su di esso (possesso o proprietà), avere un'azienda agricola, e presentare un progetto di recuperio sia ad uso agricolo che, eventualmete, ad uso abitativo.
Attenzione, però: i finanzamenti all'agricoltura sono quinquiennali. Dovrebbe essere partito quest'anno il primo anno del nuovo finanziamento e quindi i nuovi progetti sono favoriti. Controlla presso la tua regione quali sono i termini del nuovo bando e quali sono i requisiti richiesti. In Lombardia, ad esempio, le aziende giovani sono favorite, ma con alcune restrizioni (anni di anzianità agricola e titoli di studio coerenti).

In generale, però, resta da valutare il costo dell'operazione: i recuperi abitativi, specie quelli finanziati, devono essere fatti a regola d'arte e quindi non si puà usare l'arte di arrangiarsi (tipo "mio zio è capace di perlinare, mio padre si arrangia da muratore, mio cugino mi aiuta a far le tubature"). Per cui i costi aumentano, e di molto. D'altra parte bisogna considerare che se si vuole aprire un'azienda agricola (indispensabile, per la vendita dei propri prodotti), bisogna comunque avere dei locali a norma, altrimenti l'asl non darà mai l'autorizzazione igienico-sanitaria, per cui è indispensabile rivolgersi a professionisti. Fai tu le tue valutazioni, a seconda di quali sono i tuoi progetti.
 
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