Erano 45 gradi, alpinismo allora, altrochè escursionismo. Il canalone grande del Terminillo è segnato come 40/45° e quello delľ orsacchiotta, sempre senza corse, 50 gradi.
Beh, allora, credimi, c'è qualcosa che non va nel programma del corso di Escursionismo o nella Gita, ed il Direttore si è assunto delle belle responsabilità...e pure il Presidente di Sezione.
Conosco molto bene i programmi delle Commissioni CAI e le rispettive competenze (che sono esclusive), essendo stato 9 anni in CNSASA a Milano, e avevo già sentito di corsi di escursionismo che salivano pendi più ripidi del dovuto e cercavano placche di neve o canalini per provare piccozza e ramponi.
Quello che succede è molto semplice e, nella sua irregolarità, assurdamente ripetitivo: capita infatti che gli Accompagnatori, nell'uscita, non trovando "interessante" rimanere nei limiti del programma, affrontino difficoltà NON da escursionismo e portino il Corso su pendii più acclivi perchè così tutti si divertono di più e la gita assume un tono più "salato" (alla Commissione arrivano decine e decine di segnalazioni di questo tipo). Ma è irregolare e in caso di incidente sappiate che l'assicurazione non paga e la Procura apre un procedimento penale.
Detto questo, l'escursionsta DEVE rimanere nei limiti dell'uso della piccozza e ramponi su terreni facili, solo per brevi tragitti, senza corda e soprattutto per levarsi di impiccio durante una gita (il classico caso è l'attraversamento di una vedretta dolomitica o di un pendio innevato, ma mai la salita vera e propria).
Tutto il resto è alpinismo e, aldilà di avere o non avere frequentato un corso (che non è assolutamente obbligatorio nella vita), bisogna sapere, come ha detto già qualcuno, che se si decide di affrontare certe difficoltà si devono conoscere le tecniche opportune, corda o non corda, progressione di cordata o progressione individuale.
E anche nell'alpinismo una salita è definita "alpinistica" a prescindere dall'uso della corda o della tecnica di progressione che si decide di attuare. Nessuno obbliga nessuno ad usare la corda oppure essere slegati, dipende come ha detto
@WildLife da anni e anni di esperienza e osservazione delle condizioni della neve e delle sue formazioni, a diversa altitudine e nelle diverse ore della giornata, oltre che dal grado di capacità tecnica dei ognuno dei componenti la cordata (inteso come alpinisti che affrontano la salita, a prescindere che siano legati o no).
La montagna non è un ambiente pericoloso, il pericolo siamo noi quando la affrontiamo da incoscienti.