Escursione Corno grande da Prati di Tivo su neve

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 25 aprile 2015
Regione e provincia: Abruzzo TE
Località di partenza: Prati di Tivo
Località di arrivo: Corno Grande Vetta Occidentale
Tempo di percorrenza: 3 ore
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: traverso a volte attrezzato a 10 min dall'arrivo della funivia 'la madonnina'
Periodo consigliato: fine inverno- primavera.
Dislivello in salita: 900 mt
Dislivello in discesa: 900 mt
Quota massima: 2912
Accesso stradale: A24

Descrizione
Magnifica passeggiata all’ombra dei giganti del Gran Sasso: le tre vette del Corno Grande ed il Corno Piccolo. Giunti a Prati di Tivo l’innevamento copioso di questo inverno ha impedito il proseguimento in macchina per altri 3,5 km ca. (verso Sella di Cima Alta a quota 1.635 mt.) quindi, entrambi d'accordo, abbiamo approfittato della funivia ‘la madonnina’ (aperta nei giorni festivi - 10 euro a/r) per raggiungere quota 2.007. Scesi dalla funivia un panorama mozzafiato è esploso davanti ai nostri occhi: illuminate dal sole di una splendida giornata l’inquietante parete nord del Camicia e la maestosa parete della Vetta Orientale incorniciate dal bagliore della neve si stagliavano nel cielo azzurro. Indossati i ramponi e armati di piccozza siamo partiti alla volta del Rifugio Franchetti , dopo i primi 10 minuti di cammino si presentava la prima difficoltà del percorso: l’ostico traverso innevato che quest’anno si è reso percorribile in quasi totale sicurezza grazie alle corde ancorate dall’ammirevole gestore del Rifugio Franchetti, Luca Mazzoleni. Usciti ‘incolumi’ dal traverso insieme a vari scialpinisti la camminata continua sotto le pareti del Corno Piccolo su neve molle e sprofondando fin quasi al ginocchio, ma la voglia di raggiungere la meta, nel silenzio rispettoso della montagna, ci ha consentito di conquistare il primo posto e proseguire sul manto immacolato (di neve fresca anche!) ammirando solo roccia e neve fino al rifugio. Dopo una breve sosta arrivano Luca Mazzoleni ed un gruppo di volontari a liberare il rifugio dalla neve per consentirne l’apertura. Si riparte quindi solitari puntando verso il calderone per ripida salita ghiacciata coperta da uno strato di neve fresca. All’imbocco del Calderone scariche di rocce scendevano dal versante occidentale per cui abbiamo allungato il passo per raggiungere l’attacco della salita finale, più ripida, più breve ma più faticosa della precedente per la neve di nuovo molle, fino al raggiungimento della cresta sulla via normale estiva , a circa 20 mt. dalla vetta. Impossibile esporre a parole le sensazioni provate alla vista dello scenario panoramico dalla vetta più alta dell’appennino!!!! Tanti sci alpinisti raggiungevano la cima da Campo Imperatore…troppi per fotografare la solitaria croce. La discesa, avvenuta per la stessa via di salita, presentava non poche difficoltà soprattutto dal Calderone al Franchetti per il formarsi dello zoccolo di neve fresca.
 
20150425_090410.jpg
20150425_091207.jpg
20150425_103201.jpg
20150425_103233.jpg
IMG_0458.JPG
20150425_112849.jpg
IMG_0475.JPG
IMG_0485.JPG
IMG_0512.JPG
IMG_0504.JPG
IMG_0514.JPG
IMG_0533.JPG
IMG_0500.JPG
20150425_134541.jpg
 
Ultima modifica:
e anche questa molto bella, da certe immagini direi quasi che il grado EE ci entra in maniera molto stretta in questo periodo, poi magari a trovarsi lì cambia tutto
 
Si, l'unico tratto delicato si trova intorno ai 2100 mt...ma solitamente lì la neve si scioglie presto...quest'anno è nevicato parecchio evidentemente, soprattutto sul versante orientale del centro Italia...
Il resto è una facile passeggiata su neve, con ramponi e piccozza, in un ambiente spettacolare...
 
Io sono rimasto senza parole, per mezz'ora, con la bocca aperta guardando le foto e la definizione EE ......
a volte capita che qualcuno enfatizza ed aumenta i gradi di difficolta', altre volte capita che vengano leggermente sminuiti, la verita' sta in mezzo e comunque le condizioni che ha trovato Daniela immagino le avra' giudicate in maniera obiettiva. Sta di fatto che la salita invernale al Franchetti (e quindi al Corno Grande) da quel versante in alcuni tratti credo sia ben oltre l'EE
 
a volte capita che qualcuno enfatizza ed aumenta i gradi di difficolta', altre volte capita che vengano leggermente sminuiti, la verita' sta in mezzo e comunque le condizioni che ha trovato Daniela immagino le avra' giudicate in maniera obiettiva. Sta di fatto che la salita invernale al Franchetti (e quindi al Corno Grande) da quel versante in alcuni tratti credo sia ben oltre l'EE
Non so io ricordo due anni fa a luglio dopo il franchetti ho dovuto rigirare perché ( luglio) non portavi i ramponi. Comunque poi è anche vero che sul posto di solito le cose sono più semplici che a vederlo da fuori con foto o da lontano.... Rimane comunque una splendida cornice..... Poi, Ma forse mi sbaglio , ma a quelle altezze il meteo può facilmente trasformare La EE in qualcosa di più impegnativo.
 
Alto Basso