- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: 29/07/2015
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Albergo Campo Imperatore
Località di arrivo: vetta occidentale del Corno Grande, 2912m
Tempo di percorrenza: dicono 3 ore andata e 2.30 ritorno.. dicono.. io direi prendetevi una giornata che in montagna meglio non avere fretta..
Chilometri: boh...
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: nessun passaggio particolarmente tecnico, ma percorso lungo e anche faticoso, nell'ultimo tratto poi diverse rocce lo rendono poco simpatico e se comunque non si è abituati all'altezza/esposizione, ho visto diverse persone scegliere di non arrivare in cima
Periodo consigliato:
Segnaletica: 'nzomma..... ma diciamo che è tutto a vista e molto frequentato, difficile perdersi
Dislivello in salita: 920m
Dislivello in discesa: come sopra, direi
Quota massima: 2912 m
Accesso stradale: da Assergi casello A24, poi Fonte Cerreto, SS17 ter di Campo Imperatore
Descrizione
Ho sentito e letto spesso che la via normale per la vetta più alta degli Appennini, da Campo Imperatore, viene definito noioso, monotono ecc.. io su sentieri che non conosco non mi avventuro mai da solo la prima volta, quindi appena un gruppo di amici mi ha detto che facevano il percorso in questione - non essendoci mai stato - mi sono accodato più che volentieri.. anche perché le alternative alpinistiche a questa vetta non fanno per me e la salita dal versante teramano (Prati di Tivo) conto di farla appena possibile visto che vivo qui
vi copio la descrizione dell'itinerario messa sul sito del Parco Nazionale Gran Sasso/Laga, anche i dati riportati sopra sono presi da lì (a parte qualche considerazione personale che ho aggiunto) lo faccio per maggiore precisione ma la ridurrò un po' per evitare di esser troppo lungo:
Dall'Albergo di Campo Imperatore (2120 metri), che si raggiunge in auto o in funivia da Fonte Cerreto, si segue il viottolo che passa accanto al Giardino Botanico e all'Osservatorio e prosegue verso il rifugio Duca degli Abruzzi, al primo bivio si va a destra sul sentiero segnato che traversa ai piedi della cresta della Portella, gira un crinale ed entra in un ampio circo glaciale dominato dal Monte Aquila. Dei tornanti portano in cresta presso la Sella di Monte Aquila (2335 metri, 0.45 ore). Pochi metri più avanti si piega a sinistra verso Campo Pericoli sul sentiero (il segnavia è sempre il n. 3) che taglia dei valloni erbosi, si ignora il sentiero che scende a sinistra verso il rifugio Garibaldi e si raggiunge la base (2350 metri) di uno sperone calcareo. Da qui il sentiero traversa in salita via via più ripida le ghiaie del Brecciaio, supera dei tratti scomodi e raggiunge la Sella del Brecciaio (2506 metri, 0.45 ore). Si continua a tornanti, lasciando a sinistra la ferrata Brizio e a destra il sentiero della cresta Ovest, ed entrando a mezza costa nella ghiaiosa Conca degli Invalidi. A sinistra appare il Corno Piccolo. Il sentiero scende nella Conca, poi risale ai piedi del ripidissimo ghiaione che scende dalla Vetta Occidentale. A un bivio (2690 metri, 0.30 ore) si lascia a sinistra il sentiero per la Sella dei Due Corni e il rifugio Franchetti, si piega a destra e si inizia a salire direttamente, seguendo i segnavia, per ripidi pendii di rocce levigate e ghiaie. Anche se il percorso è faticoso non vi sono vere e proprie difficoltà, il nuovo sentiero, tracciato nel 2005, si tiene a sinistra ed è meno esposto del precedente alla caduta di sassi. E' comunque importante non far cadere pietre sugli altri escursionisti!
Raggiunto un crinale ci si affaccia sul Ghiacciaio del Calderone, si raggiunge la cresta Ovest e si sale per ghiaie alla vetta (2912 metri, 0.45 ore).
Detto questo, io forse son malato di montagna e non riesco mai a trovare monotono qualcosa quando sono in certi posti.. la vetta no, ma le zone limitrofe le giro spesso ed ogni volta mi mostrano qualcosa di nuovo, di meraviglioso.. ecco, non riuscirei mai a dire che è monotono un sentiero tranne se su asfalto ed in città.. detto questo, se cercate luoghi isolati dovete volgere altrove lo sguardo nel Gran Sasso (e di varianti ce ne sono diverse) perchè questo è un itinerario mediamente affollato ed in vetta ancor di più perchè vi fanno capolino i "normalisti" e gli alpinisti che scelgono vie più impegnative.. insomma, sembra la piazza del paese certe volte probabilmente questo periodo (ottobre) è più indicato per una salita in solitaria, ma c'è da stare attentissimi al meteo perchè è un attimo e ci si può trovare in grandissime difficoltà se il mal tempo ti prende nell'ultimo tratto e non dico nulla di nuovo. Altra nota da rimarcare secondo me è che il sentiero non vede un filo d'ombra ed in questa zona del GS non c'è acqua manco a pagarla.. quindi prendete le giuste contromisure
ma ora basta parlare, condivido con voi qualche immagine della normale (per me non monotona ) al Corno Grande da Campo Imperatore.. direi che partire dall'inizio è la cosa migliore, l'osservatorio astronomico e giardino botanico, il sentiero gira a destra alle sue spalle, la giornata ci saluta con un blu davvero invitante..
SEGUE
Data: 29/07/2015
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Albergo Campo Imperatore
Località di arrivo: vetta occidentale del Corno Grande, 2912m
Tempo di percorrenza: dicono 3 ore andata e 2.30 ritorno.. dicono.. io direi prendetevi una giornata che in montagna meglio non avere fretta..
Chilometri: boh...
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: nessun passaggio particolarmente tecnico, ma percorso lungo e anche faticoso, nell'ultimo tratto poi diverse rocce lo rendono poco simpatico e se comunque non si è abituati all'altezza/esposizione, ho visto diverse persone scegliere di non arrivare in cima
Periodo consigliato:
Segnaletica: 'nzomma..... ma diciamo che è tutto a vista e molto frequentato, difficile perdersi
Dislivello in salita: 920m
Dislivello in discesa: come sopra, direi
Quota massima: 2912 m
Accesso stradale: da Assergi casello A24, poi Fonte Cerreto, SS17 ter di Campo Imperatore
Descrizione
Ho sentito e letto spesso che la via normale per la vetta più alta degli Appennini, da Campo Imperatore, viene definito noioso, monotono ecc.. io su sentieri che non conosco non mi avventuro mai da solo la prima volta, quindi appena un gruppo di amici mi ha detto che facevano il percorso in questione - non essendoci mai stato - mi sono accodato più che volentieri.. anche perché le alternative alpinistiche a questa vetta non fanno per me e la salita dal versante teramano (Prati di Tivo) conto di farla appena possibile visto che vivo qui
vi copio la descrizione dell'itinerario messa sul sito del Parco Nazionale Gran Sasso/Laga, anche i dati riportati sopra sono presi da lì (a parte qualche considerazione personale che ho aggiunto) lo faccio per maggiore precisione ma la ridurrò un po' per evitare di esser troppo lungo:
Dall'Albergo di Campo Imperatore (2120 metri), che si raggiunge in auto o in funivia da Fonte Cerreto, si segue il viottolo che passa accanto al Giardino Botanico e all'Osservatorio e prosegue verso il rifugio Duca degli Abruzzi, al primo bivio si va a destra sul sentiero segnato che traversa ai piedi della cresta della Portella, gira un crinale ed entra in un ampio circo glaciale dominato dal Monte Aquila. Dei tornanti portano in cresta presso la Sella di Monte Aquila (2335 metri, 0.45 ore). Pochi metri più avanti si piega a sinistra verso Campo Pericoli sul sentiero (il segnavia è sempre il n. 3) che taglia dei valloni erbosi, si ignora il sentiero che scende a sinistra verso il rifugio Garibaldi e si raggiunge la base (2350 metri) di uno sperone calcareo. Da qui il sentiero traversa in salita via via più ripida le ghiaie del Brecciaio, supera dei tratti scomodi e raggiunge la Sella del Brecciaio (2506 metri, 0.45 ore). Si continua a tornanti, lasciando a sinistra la ferrata Brizio e a destra il sentiero della cresta Ovest, ed entrando a mezza costa nella ghiaiosa Conca degli Invalidi. A sinistra appare il Corno Piccolo. Il sentiero scende nella Conca, poi risale ai piedi del ripidissimo ghiaione che scende dalla Vetta Occidentale. A un bivio (2690 metri, 0.30 ore) si lascia a sinistra il sentiero per la Sella dei Due Corni e il rifugio Franchetti, si piega a destra e si inizia a salire direttamente, seguendo i segnavia, per ripidi pendii di rocce levigate e ghiaie. Anche se il percorso è faticoso non vi sono vere e proprie difficoltà, il nuovo sentiero, tracciato nel 2005, si tiene a sinistra ed è meno esposto del precedente alla caduta di sassi. E' comunque importante non far cadere pietre sugli altri escursionisti!
Raggiunto un crinale ci si affaccia sul Ghiacciaio del Calderone, si raggiunge la cresta Ovest e si sale per ghiaie alla vetta (2912 metri, 0.45 ore).
Detto questo, io forse son malato di montagna e non riesco mai a trovare monotono qualcosa quando sono in certi posti.. la vetta no, ma le zone limitrofe le giro spesso ed ogni volta mi mostrano qualcosa di nuovo, di meraviglioso.. ecco, non riuscirei mai a dire che è monotono un sentiero tranne se su asfalto ed in città.. detto questo, se cercate luoghi isolati dovete volgere altrove lo sguardo nel Gran Sasso (e di varianti ce ne sono diverse) perchè questo è un itinerario mediamente affollato ed in vetta ancor di più perchè vi fanno capolino i "normalisti" e gli alpinisti che scelgono vie più impegnative.. insomma, sembra la piazza del paese certe volte probabilmente questo periodo (ottobre) è più indicato per una salita in solitaria, ma c'è da stare attentissimi al meteo perchè è un attimo e ci si può trovare in grandissime difficoltà se il mal tempo ti prende nell'ultimo tratto e non dico nulla di nuovo. Altra nota da rimarcare secondo me è che il sentiero non vede un filo d'ombra ed in questa zona del GS non c'è acqua manco a pagarla.. quindi prendete le giuste contromisure
ma ora basta parlare, condivido con voi qualche immagine della normale (per me non monotona ) al Corno Grande da Campo Imperatore.. direi che partire dall'inizio è la cosa migliore, l'osservatorio astronomico e giardino botanico, il sentiero gira a destra alle sue spalle, la giornata ci saluta con un blu davvero invitante..
SEGUE
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