corso di escursionismo

Ho scoperto da poco un profondo amore per la montagna ma sono cosciente del fatto che può essere un luogo tanto affascinante quanto pericoloso soprattutto in inverno quando e' facile perdere l orientamento.Volevo sapere se qualcuno di voi sa se a Roma vengono organizzati dei corsi di escursionismo,in primavera magari.
Francesca
 
Ciao, so che a Milano il CAI, attraverso le varie sezioni li organizza. All'interno di corsi in cui si affrontano diversi temi c'è anche il modulo sull'orientamento.
Ho trovato tempo un libro molto esauriente sull'argomento. L'autore è Enrico Maddalena, ed Hoepli, "Orienteering", e sicuramente ci sono manuali anche più facili, in termini di divulgazione.
Secondo me fai bene ad interessarti, perché l'appennino, d'inverno, va approcciato con lucidità.
 
Ciao FrancescaL
Il Cai di Roma organizzava dei corsi qualche tempo fa, c'è da capire se lo fa ancora oggi. Il loro sito è questo http://www.cairoma.it/ Nel caso non ne dovessero organizzare potresti fare con loro un paio di uscite e cercare di capire chiedendo quali sono le procedure e le cose da sapere per muoversi in tranquillità da soli, e quando avrai raggiunto un livello di sicurezza necessario potresti iniziare a muoverti da solo.
E' chiaro che Giovanni66 non ha detto una sciocchezza! Se ti leggi un libro di orientamento piuttosto che di primo soccorso male non fa, anzi. Ed a quel punto frequentando il Cai avresti anche modo di porre loro gli eventuali interrogativi che i libri ti avranno messo in testa.
 
S

Speleoalp

Guest
Oltre a consigliarti di contattare le persone/club che ti hanno detto, ti consiglio di appassionarti e interessarti anche in maniera indipendente a tutto ciò che comporta l'andar per natura.
Nel senso, documentari, guide su svariati argomenti (orientamento, nodi, soccorso, flora e fauna, ecc...).

In caso ti trovassi in difficoltà a trovare dei gruppi, puoi sempre arrangiarti senza maggiori pericoli o rischi... l'importante è andare per gradi ;))
Affronta ogni argomento con piacere e divertimento, chiaramente prendendo le cose seriamente.
 
Cara Francesca, dai tuoi messaggi mi sembra di cogliere un certo timore ad avventurarsi in montagna. E' giusto che sia così, perché è un ambiente che va approcciato con conoscenza e rispetto, da persone inesperte come dai professionisti.

Per prendere confidenza con la montagna, io ti consiglio di iscriverti al Cai della tua zona e di unirti a loro nelle varie attività che ti interessano. Saranno loro stessi a rispondere alle tue domande durante le escursioni. Inoltre c'è anche la possibilità di seguire dei corsi appositi di escursionismo, che ogni tanto vengono attivati. In più al Cai conoscerai sicuramente molte altre persone con cui condividere la tua passione e magari con cui organizzare delle uscite in autonomia.

Non dimenticare poi che esiste una figura professionale riconosciuta per accompagnare gli escursionisti, è la Guida escursionistica. Anche nel centro Italia ci sono molti professionisti qualificati che organizzano uscite: dalla semplice passeggiata sugli Appennini al trekking in paesi extraeuropei. Prova a cercare bene su google, vedrai che troverai varie associazioni di Guide che organizzano eventi per tutti. I prezzi proposti da questi professionisti sono in realtà piuttosto economici e i gruppi accompagnati di solito sono più piccoli.
Ovviamente una scelta non esclude l'altra: a seconda delle proposte puoi unirti al gruppo Cai oppure a quello di una Guida.
Vedrai che nel giro di poco ti sentirai molto più sicura anche ad andare da sola: potrai ripercorrere sentieri già conosciuti oppure esplorare zone nuove, potrai appoggiarti a rifugi ormai noti e adottare qualche "trucco" che i più esperti ti avranno suggerito; migliorerai fiato, gambe, resistenza, sicurezza nel passo. Tutte cose che, dopo anni di esperienza, ci fanno andare in montagna sereni e sorridenti!
 
Grazie per le indicazioni:)
In realta' non ho timore a percorrere sentieri già segnati nella tranquillità di una bella giornata,ma vorrei sentirmi sicura ed essere in grado di affrontare escursioni su sentieri più difficili,con maggiori difficoltà nell'orientamento,anche quando e' inverno e le cose diciamo si complicano un po' :)
 
S

Speleoalp

Guest
Ti conviene allora partire dall'imparare il meglio che puoi, anche autonomamente, a leggere perfettamente le cartine topografiche e poi essere in grado di organizzare quello che vuoi su carta, tracciando una rotta, altimetria, chilometri, ecc.. Essere in grado di triangolare le tua posizione, cercare le coordinate,...
Da noi abbiamo le 1:25'000 perfette per l'escursionismo, non conosco quelle Italiane... ma prendi quelle che sai essere le migliori per voi.
 
S

Speleoalp

Guest
Si, ti conviene prendere quelle delle zone che sai frequentare più spesso. Solitamente sul retro delle cartine stesse trovi tutte le indicazioni e spiegazioni sui simboli, dati, ecc.
Assieme a quello puoi iniziare a cercare informazione anche sul web, ne è pieno... devi solo trovare quello che più si adatta al tuo metodo di apprendimento... se ti ci trovi bene come lo hanno scritto o meno. video su Youtube...

Io sono dell'idea, che prima di spendere soldi, è meglio cercare di arrangiarsi ad imparare queste cose. Siccome la vita in natura non richiede dei "master" ;)) Ma solo passione, volontà e desiderio.

Chiaramente ricordandosi sempre che la pelle è una sola, se non ti fidi di quello che leggi.... lo puoi sempre provare in zona conosciute e sicure e scopri subito se è ok o meno.

Sia per leggere la cartina che per l'uso l'orientamento.
 
Comincia da cio' che sai fare spingentoti sempre un po piu' in la. Con calma. Senza fretta.
In inverno, con la neve e' opportuno fare vie gia' conosciute in estate. Ti verra' piu' facile
 
Che mi pare la scelta migliore.
Poi vuoi mettere la soddisfazione di essere arrivata la con le tue forze?
Se poi qualche volta, si trovano difficolta oggettive o soggettive, si torna indietro. Non c'e' nulla di male a farlo.
Tutte le cose si fanno piano piano, senza fretta. Sempre con la testa sulle spalle
Buon viaggio
 
Personalmente non ho seguito nessun corso, ho avuto certo la fortuna di essere stato portato in montagna sin da piccolo e di essere stato "avviato" all'amore per le escursioni, ma poi ho fatto tutto da me, a piccoli passi, scoprendo come una meravigliosa sorpresa anche le cose magari più banali legate al mondo dei boschi ma che esperite così, direttamente e senza intermediari assumevano sempre la dimensione di un'avventura incredibile. Poi ho ascoltato, ho trovato compagni di cammino dai quali sicuramente ho imparato tanto e ai quali spero di aver lasciato qualcosa. L'unico "avviamento all'attività" che ho avuto è stato verso l'arrampicata che ho cominciato a praticare a fianco di un amico di famiglia ma anche li, apprese le nozioni fondamentali ho continuato a camminare con le mie gambe. Ad oggi mi sento ancora un novizio, ci sono tante cose che non so o che potrei fare meglio! Il sentiero è ancora lungo, e quanti bivacchi da allestire! Come dice Piervi poi non c'è niente di male a dover tornare indietro, fa parte anche questo del "gioco". L'importante è approcciare questa nuova esperienza con rispetto, umiltà e voglia di ampliare i propri orizzonti; In escursione le possibilità di avere qualche problema ci sono ed è necessario quindi imparare a conoscersi e capire fin dove spingersi e quando invece fermarsi per un bel bivacco davanti al fuoco. Comunque decida di muoverti se il suono degli alberi che stormiscono al vento ti prenderà lo stomaco vedrai che non riuscirai più a stare per troppo tempo lontana dai boschi. Benvenuta!
 
S

Speleoalp

Guest
Condivido.
Io ho fatto tutto al contrario di quello che la gente solitamente "consiglia" o "ritiene corretto".
Prima mi sono impegnato ad imparare, naturalmente con l'amore del pratica, tutto quello che riuscivo e che poteva riguardare le attività che mi appassionavano e tutto indipendentemente da autodidatta e poi mi sono "interessato" a corsi, volontariato, ecc...
Pure io ho avuto la fortuna di crescere in un'ambiente "amante della natura/montagna"....
Ma non sono comunque mai mancati quelli che volevano farmi spendere soldi per apprendere un'attività che è la cosa più naturale per il nostro genere, camminare, migrare,...
Che poi la società moderna abbia perso queste caratteristiche per altri motivi (auto, comodità, disinteresse...) è un'altra storiaccia.

L'importante è non vedere la montagna come un qualcosa di sportivo da cui bisogna tirar fuori risultati, la ricerca assoluta di una meta da raggiungere... l'orgoglio altezzoso che impedisce di rinunciare e accettare le proprie debolezze e in quel momento incompetenze... per poi finire dal soccorso alpino, ah
 
Scusate non conosco il libro in questione che è stato citato, ma l'orienteering è uno sport agonistico che usa una cartografia specifica, più complessa di quelle delle normali cartine che usiamo noi, e non sarebbe di nessuna utilità in una normale escursione su sentiero.

Personalmente ritengo un corso di escursionismo una spesa abbastanza inutile, se non te la senti di cominciare da sola puoi fare esperienza uscendo con qualche amico più ferrato o al limite iscriverti al CAI e fare escursioni di gruppo organizzate. Inoltre restando sintonizzata nel forum puoi ricevere molte informazioni riguardo a materiali/attrezzatura. Il resto viene col tempo.
 
S

Speleoalp

Guest
adesso ti tocca, ahah hai attivato la mia curiosità...
Cos'hanno di particolare le cartine da "orienteering" che non hanno le cartine topografiche per l'escursionismo?
Non è una domanda sarcastica, ma seria, non conosco queste cose.
 
Quelle che ho visto io sono 1km x 1km, iperdettagliate(per intenderci persino una roccia alta un metro è segnalata), e con una segnalazione maniacale del dislivello, che solo a guardarla viene il mal di testa.

E'una cartina veramente complessa, che consente di trovare un punto specifico completamente fuori sentiero e usando come punti di riferimento solo elementi naturali. Saper legere una cartina da orienteering serve solo per.... fare orienteering :p
A un escursionista per andare da punto A a punto B basta saper leggere una cartina normale(tabacco e simili) che copra un area molto più vasta, e che consenta di orientarsi nel suo percorso con punti di riferimento più banali e che tutti sappiamo riconoscere(sentieri-rifugii-specchi d'acqua e così via...).
 
Cara Francesca, sono contenta che tu abbia scelto di incominciare da sola.
La cartografia è necessaria per orientarsi fuori dai sentieri ben segnati (e pure per essere più sicuri anche su questi), ma bisogna imparare a leggerla. A mio parere non è necessario studiare l'orienteering, basta imparare a usare la bussola e a leggerla bene (nel senso che ti devi "ritrovare" quando osservi il territorio e la carta). Ovviamente cerca carte escursionistiche o IGM (che trovi anche gratuitamente su internet).
Per il resto, ti consiglio di incominciare ad esplorare delle zone che ti piacciono partendo dai sentieri estivi ben tracciati. Una volta che avrai dimestichezza con una valle, un versante, una montagna, sarà più semplice provare ad uscire dai sentieri tracciati senza perdersi. Idem per l'inverno: all'inizio meglio andare in posti già conosciuti oppure su sentieri già battutti da sci-alpinisti o ciaspolatori.
Io consiglio sempre, prima di intraprendere un'escursione, di chiedere al rifugista della zona (se c'è). Di solito può darti delle informazioni sullo stato di un percorso o di una zona. In caso di neve è importante. In più hai qualcuno, alla base, che sa dove state andando ed eventualmente può aiutarvi se vi trovate in difficoltà.
 
S

Speleoalp

Guest
ah, ok. Mai viste ;))
Ho cercato un po'...praticamente sono quelle 1:10'000, carine.

Io uso quasi esclusivamente quelle da 1.25'000, che comunque non sono male. Non si hanno le piccole rocce, ma alberi singoli e vari dettagli.

Esempio quella allegata,...
 

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