Escursione Corvo dal Fosso del Monte e cresta N

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 24/10/15
provincia: Teramo
Località di partenza: Prato Selva
Tempo di percorrenza: 6-7 ore
Grado di difficoltà: EE+
Descrizione delle difficoltà: tratti senza sentiero, pendii ripidi e scomodi, alcuni brevi tratti un po’ esposti
Segnaletica: presente fino al rifugio del Monte e nel breve tratto fra l’imbocco del Crivellaro e la piana di S. Petro; nessuna per la gran parte del’escursione
Dislivello complessivo in salita: 1400 m
Quota massima: 2623 m


Il versante nord del Corvo è una zona molto interessante, di grande spazi, costituita da valloni e creste tra le più solitarie del Gran Sasso. Dislivelli di una certa entità, carenza di sentieri e segnaletica approssimativa, dove presente, non ne fanno una meta ricercata, tranne la valle Crivellaro ma solo grazie alla presenza della neve che in qualche modo la ammorbidisce facendone una bella gita per lo scialpinismo. E’ un percorso che avevo in mente da un po’ quello di collegare i due valloni Nord del Corvo (Fosso del Monte e Crivellaro), percorrendo anche la cresta N. Itinerario a mio giudizio tra i migliori del Gran Sasso anche se a tratti disagevole e faticoso, che ha tenuto ampiamente fede alle aspettative. E grazie anche alla magnifica giornata con luce autunnale ho potuto assaporarne e apprezzarne i vari aspetti, compreso l’aspro Crivellaro sul quale le opinioni sono contrastanti: c’è chi lo ha definito “una delle più belle valli mai fatte” e chi invece “uno dei posti più inospitali del Gran Sasso”. Ovviamente concordo più con il primo giudizio anche se non potrei definirla una della più belle valli fatte, ma comunque un luogo affascinante.
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Da prato Selva si segue il percorso segnalato per il rifugio del Monte. Da questo si risale il Fosso omonimo fino all’altezza di 2 grandi massi al centro del vallone (circa 1900 m). Si prenda a sinistra una traccia discontinua che traversa in direzione della cresta N fino a raggiungerla poco sopra quota 2000 m (credo sia possibile risalire ancora un po’ il Fosso del Monte per poi raggiungere la cresta alla selletta fra le 2 elevazioni rocciose, evitando così il tratto più ripido). Si risale la cresta scavalcando il primo risalto roccioso su pendio molto ripido e un po’ esposto. Dalla sommità di questo risalto, segnalato da un palo, si scende brevemente per un canalino a sinistra alla sella sottostante da cui si traversa il lieve salita sul versante del Venacquaro evitando la rocciosa quota 2181 (altro tratto un po’ esposto). Superato questo punto, la cresta continua ripida su terreno erboso fino all’ultimo tratto ghiaioso sotto la cima.
Dalla vetta si segue brevemente la cresta Ovest fino alla prima depressione dalla quale si comincia a scendere traversando verso sinistra fino a prendere la cresta erbosa che scende in direzione del Mozzone. Giunti in prossimità della sella che precede il Mozzone il terreno diventa sassoso, si piega a sinistra su un ripido e scivoloso pendio pietroso che termina nell’alta valle del Crivellaro. Si continua a scendere fino ad intercettare il sentiero proveniente dal colle delle Monache (qualche segno) da seguire verso destra e che riporta con breve risalita alla piana di S. Pietro. Volendo evitare la scomoda discesa nel Crivellaro si può dalla vetta traversare fino alla vetta occidentale, scendere da questa per la più comoda cresta che conduce al colle delle Monache e da lì prendere la traccia che riporta alla piana di S. Pietro.

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dalla sommità della prima elevazione rocciosa
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le guglie della quota 2181 m
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uno sguardo indietro sul tratto di cresta percorso
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spunta il Corno Grande
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la parete est del Corvo
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spunta anche il Corno Piccolo
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il fosso del Monte
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i 2 tratti rocciosi della cresta
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a sinistra il pendio di discesa
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il Crivellaro
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un ultimo sguardo al Corvo dalla strada
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Che gran giornata che hai trovato!
Montagne stupende e selvagge, impreziosite ancor di più dai colori autunnali.
Complimenti per aver condiviso un'escursione non certo banale.
 
c’è chi lo ha definito “una delle più belle valli mai fatte”
eheh caro Gianni riconosco le mie parole :biggrin:...in effetti tutto e' soggettivo e per me il concetto di inospitalita' di una valle coincide con quello di bellezza, poi se aggiungiamo che l'ho percorsa dopo aver fatto in solitaria il Mozzone allora si spiega la mia enfasi.
Oggettivamente parlando comunque il luogo e' fuori dal mondo e scomodo quanto basta per renderlo affascinante
 
Gran bella escursione e splendide foto.. una domandina "fotografica" visto che dal fosso del monte vorrei affacciarmi alla valle del Crivellaro per fare qualche fotografia e per metterci il naso dato che non l'ho mai vista: Più o meno che ora era quando hai scattato la foto che hai denominato "il Crivellaro" .. ?
Grazie è ancora complimenti!
 
complimenti per questa tua ennesima uscita da intenditore del Gran Sasso (e non solo), il versante nord del Corvo, con tutti i suoi annessi e connessi, e' davvero selvaggio e assolutamente non banale. Qui non esistono sentieri nemmeno dove dovrebbero esserci, figuriamoci quando parliamo del Malecupo.
Mi piace molto il tuo modo di andare in montagna: essere grandi appenninisti non significa solo collezionare vette, ma vuol dire esplorare luoghi poco accessibili e frequentati, crearsi escursioni che diventano avventure, setacciare intere montagne da ogni versante. Complimenti!
 
bellissimo tutto!!!

Che gran giornata che hai trovato!
Montagne stupende e selvagge, impreziosite ancor di più dai colori autunnali.
Complimenti per aver condiviso un'escursione non certo banale.

Bella escursione, bel racconto e belissime foto!

Posti e foto spettacolari. Complimenti e grazie per aver condiviso.

Grazie a tutti per gli apprezzamenti, anche se parte del merito dell'escursione e delle foto va diviso fra la bellezza del posto e la luminosità della giornata. Vedo che abitate in zone distanti dall'Abruzzo, ma vi consiglio caldamente se potete di fare qualche capatina da queste parti per vedere dal vivo il Gran Sasso e tutte le altre bellezze dell'Abruzzo: molto meglio che vederle in foto.
 
eheh caro Gianni riconosco le mie parole :biggrin:...in effetti tutto e' soggettivo e per me il concetto di inospitalita' di una valle coincide con quello di bellezza, poi se aggiungiamo che l'ho percorsa dopo aver fatto in solitaria il Mozzone allora si spiega la mia enfasi.
Oggettivamente parlando comunque il luogo e' fuori dal mondo e scomodo quanto basta per renderlo affascinante

Scusa se mi sono permesso di citarti, ma volevo mettere in risalto il fatto di come uno stesso luogo può essere visto in modo diametralmente opposto. Per la cronaca, la frase “uno dei posti più inospitali del Gran Sasso” era scritta in una locandina di presentazione di una gita CAI, da parte del direttore di gita. Mah... Sicuramente il Crivellaro non è un posto per tutti, devono piacere questi luoghi rudi e scomodi.
 
Gran bella escursione e splendide foto.. una domandina "fotografica" visto che dal fosso del monte vorrei affacciarmi alla valle del Crivellaro per fare qualche fotografia e per metterci il naso dato che non l'ho mai vista: Più o meno che ora era quando hai scattato la foto che hai denominato "il Crivellaro" .. ?
Grazie è ancora complimenti!

Grazie per le tue parole. La foto che ho chiamato "il Crivellaro" l'ho scattata alle 14.55.
 
vi consiglio caldamente se potete di fare qualche capatina da queste parti per vedere dal vivo il Gran Sasso e tutte le altre bellezze dell'Abruzzo: molto meglio che vederle in foto.

E' un anno che ci sto lavorando, come ben sanno gli amici appenninici del forum (e anche i miei amici e colleghi romani)... Ma i tempi di lavoro e la mia minor frequentazione della capitale negli ultimi due anni mi remano contro... :wall: :wall: :wall:
 
complimenti per questa tua ennesima uscita da intenditore del Gran Sasso (e non solo), il versante nord del Corvo, con tutti i suoi annessi e connessi, e' davvero selvaggio e assolutamente non banale. Qui non esistono sentieri nemmeno dove dovrebbero esserci, figuriamoci quando parliamo del Malecupo.
Mi piace molto il tuo modo di andare in montagna: essere grandi appenninisti non significa solo collezionare vette, ma vuol dire esplorare luoghi poco accessibili e frequentati, crearsi escursioni che diventano avventure, setacciare intere montagne da ogni versante. Complimenti!
Grazie veramente per questo tuo pensiero. Quando una montagna mi attrae particolarmente, cerco di conoscerla il più possibile, mi piace vederla da più parti e andare a scoprirne tutti i suoi lati (ovviamente fin dove riesco ad andare). Più o meno lo stesso mi è successo per altri montagne (Pizzo Deta, Viglio per citarne alcune) e spero succederà ancora. Comunque, vedo che tu hai un approccio simile verso la montagna e credo che la curiosità sia la giusta molla per questo tipo di attività.
 
Vedo che abitate in zone distanti dall'Abruzzo, ma vi consiglio caldamente se potete di fare qualche capatina da queste parti per vedere dal vivo il Gran Sasso e tutte le altre bellezze dell'Abruzzo: molto meglio che vederle in foto.
Quello che dici è vero però mi sono iscritto a questo bellissimo forum proprio per vedere monti che molto probabilmente non vedrò mai dal vivo
 
Grazie per le tue parole. La foto che ho chiamato "il Crivellaro" l'ho scattata alle 14.55.

Grazie a te!

Mmmmh che ombra lunga... Mi sa che mi conviene andarci prestino viste le giornate che si accorciano ed il cambio dell'ora per vedere un po' di fotografarla senza troppa ombra.. :)

Grazie ancora!
 
Vedo che abitate in zone distanti dall'Abruzzo, ma vi consiglio caldamente se potete di fare qualche capatina da queste parti per vedere dal vivo il Gran Sasso e tutte le altre bellezze dell'Abruzzo: molto meglio che vederle in foto.
Ho la fortuna di passare tutte le estati in Abruzzo, a Magliano dei Marsi, proprio sotto il Velino, quindi le montagne abruzzesi comincio a conoscerle: il Gran Sasso però ancora mi manca, ma conto l'anno prossimo di cominciare a colmare questa mia lacuna.
Grazie
 
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