Cos'è l'orientamento naturale?

Vi condivido il video di una lezione gratuita del corso di orientamento prodotto da Avventurosamente disponibile su https://corsi.avventurosamente.it/prodotto/corso-orientamento/

Cos'è l'orientamento naturale? Si tratta solo di conoscere qualche "trucchetto" per trovare il nord con la natura o c'è qualcosa di più? A cosa serve nell'era dei navigatori satellitari e degli smartphone?

 
Come orientamento "naturale" ricordo un episodio di quando eravamo molto giovani.

Durante un'escursione invernale abbiamo perso il sentiero, poi il tempo ha cominciato rapidamente a peggiorare ed ha iniziato a nevicare!
Quindi abbiamo smesso di cercare il sentiero e abbiamo cominciato a gridare: "A valle! A valle!" e giù dritto per dritto verso valle :lol:
 
Nel mio breve passato scoutistico (pre adolescenziale) erano contemplate cose come usare le lancette dell'orologio insieme alla posizione del sole al posto della bussola e trucchetti come cercare la parte degli alberi dove cresce il muschio, che si suppone essere il nord ecc

Per esperienza più adulta sono tuttavia giunto alla convinzione che se il cielo è coperto e non ci sono cime note di monti "a vista" anche solo andar dritti dentro ad un bosco è piuttosto dura.

Soprattutto si deve tener presente che in ambiente naturale quasi mai si può andar dritti, si deve seguire l' andamento di un costone o di una valle ecc verso una direzione che cambia in continuazione quindi anche disponendo della bussola occorre "interpolare" mentalmente le varie direzioni che si è stati costretti a seguire durante la progressione.

Ammesso di venirne a capo emerge poi il problema della velocità, è evidente che se si sta lì a fare tutti questi ragionamenti si progredisce alla metà della metà della velocità che si dovrebbe tenere per arrivare in tempo utile (esempio: prima che faccia buio) alla meta.

Se poi l "bersaglio" da raggiungere è di piccole dimensioni (esempio: un fontanile) piuttosto che il contrario (un' ampia radura o una carrareccia) sembra piuttosto improbabile azzeccarlo.
 
Certo, la conoscenza del nord mediante la natura è solo uno dei tasselli dell'orientamento naturale. Serve a poco conoscere il nord se non si ha una "mappa mentale" del territorio e non si conoscono le "linee guida" per interpretare il territorio ai fini dell'orientamento.

Raramente nell'orientamento naturale si segue una direzione fissa, ma la stessa cosa vale anche nell'orientamento guidato da mezzi tecnologici come le carte topografiche o il GPS. La differenza è che nel primo caso si fa affidamento solo sulla natura e sulle proprie capacità di interpretare il territorio, mentre nel secondo caso ci si affida maggiormente alla guida delle mappe cartacee o digitali e alla propria capacità di interpretarle, ovviamente sempre tenendo conto del territorio che si ha di fronte.

Sono entrambi approcci utili da conoscere per accrescere le proprie capacità di orientarsi e a mio avviso uno non esclude l'altro, anche se sono convinto che più la propria conoscenza ed esperienza sul territorio e in materia di orientamento è ampia e meno si ha bisogno di strumenti per orientarsi, oltre al fatto che diventa più gratificante e divertente farlo, ovviamente sempre con responsabilità.

Quando conosci bene un territorio naturale ti senti parte di esso, come se fossi anche tu uno dei tanti animali selvatici che lo abitano. E questo nessuna tecnologia potrà mai aiutare l'uomo a realizzarlo, ma solo l'impegno, l'approfondimento, la curiosità, l'attenzione ai dettagli, l'esperienza.
 
Quando conosci bene un territorio naturale ti senti parte di esso, come se fossi anche tu uno dei tanti animali selvatici che lo abitano.

Condivido, anche perché noi troppo spesso dimentichiamo di essere animali e come tali abbiamo le possibilità di essere come gli animali selvatici, che mica usano strumenti, ma sanno come spostarsi e dove.

Quindi non é una questione di "poterlo fare o meno", al massimo che qualcosa che abbiamo perso, completamente o recuperabile? Per la mia esperienza recuperabile. Ma ovviamente serve appunto impegno, dedizione, interesse, costanza, pratica, esperienza.

Anche le tempistiche spesso sono esclusive dell'essere umano che deve tornare al lavoro, deve tornare a casa, all'auto, vuole andare in capanna, ecc... Tutte questioni che non sono realmente parte del creato, sono abitudini, volontà, necessità, chiamatele come volete, esclusive della nostra specie. Ma non bisogna fare l'errore di riflettere questo sul potere o non potere, sul funziona o non funziona,... perché é palese che come tante altre cose riguardanti la natura é
tutto fattibile con un alto grado di affidabilità, ma come per tutto dipende da una miriade di dettagli, processi, ecc...
 
Certo! Pensa che poco tempo fa leggevo un'intervista al regista James Cameron sul suo ultimo film, Avatar II, e mi è rimasto impresso questo passaggio che riporto così come l'ho letto.

Quello che vediamo nel popolo Na’vi è alla fine il meglio dell’umanità, in una “versione blu” raccontata attraverso la lente della fantascienza. In un certo senso, sono personaggi ai quali si può ambire. Vivo in città, lavoro 8 ore al giorno, ho un sacco di stress, devo pagare l’affitto, le tasse… ecc ecc… voglio vivere come loro! Ma come si fa a vivere come loro?
Beh, è necessario avere un profondo rispetto spirituale per l’armonia e l’equilibrio della natura. Ma noi lo abbiamo perso, e non possiamo ricrearlo dal nulla: dobbiamo impararlo di nuovo, dobbiamo imparare quello che l’umanità un tempo sapeva, ma che ha dimenticato o represso.

Questo è proprio l'approccio all'orientamento naturale che cerchiamo di trasmettere nel corso, dobbiamo impararlo di nuovo e questo non solo al fine di imparare (utilissime) tecniche di orientamento ma anche per vivere pienamente la nostra presenza nella natura.
 
...interessante e condivido, tra l'altro é quello che cerco di fare da sempre ;) e non potrei non supportarlo. Ed aggiungerei che é proprio un discorso valido per tutta quanto riguarda la natura, gli equilibri,... mi piace il passaggio:

"Beh, è necessario avere un profondo rispetto spirituale per l’armonia e l’equilibrio della natura. Ma noi lo abbiamo perso, e non possiamo ricrearlo dal nulla: dobbiamo impararlo di nuovo, dobbiamo imparare quello che l’umanità un tempo sapeva, ma che ha dimenticato o represso."
 
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