Cosa definisce una scarpa escursioni di più giorni?

Buongiorno a tutti,

da escursionista neofita sto cercando di capire un concetto decisamente importante per le mie prossime camminate che vorrebbero essere anche su più giorni.

Cosa rende una scarpa più adatta appunto a camminate su giorni contigui rispetto ad una che invece è preferibile per un giorno soltanto?

Capisco benissimo che c'è chi potrebbe fare i cammini anche scalzo, quindi magari posso dire la mia situazione: supinatore e con ginocchia che scrocchiano per minor cartilagine.

Vi ringrazio per la vostra opinione che mi aiuterà a farmi una cultura migliore su questo argomento non banale.
 
Credo che il problema sia leggermente diverso: se devo fare qualcosa che richiede una calzatura tecnica adatta dovrò sacrificare probabilmente la comodità.
Altrimenti uso la più comoda. Ovvio che se una calzatura tecnica è anche comoda viene aggiunta la dicitura "adatta anche a trekking di diversi giorni".
 
Non pensò esista la categoria “scarpa per escursioni di più giorni” (anche se a dire il vero me lo aspetterei su una scheda prodotto del decathlon).

Uno scarpone leggero comodo e flessibile sarà più adatto ad essere portato per più giorni, e quindi per coprire maggiori distanze, rispetto ad un semi-ramponabile, più rigido ma al tempo stesso più funzionale su terreni rocciosi e ferrate oltre ovviamente all’uso con ramponi.

In ogni caso è soggettivo, c’è chi qui sul forum è andato a fare il turista in città con i Ribelle HD, testimonianza che infatti mi ha convinto a prenderli e devo dire che sono inaspettatamente comodi.
 
Intersuola in poliuretano PU, ha un ripristino della funzionalità elastica di poche ore.

L'altro materiale molto usato, l'EVA, è invece meno elastico percui su più giorni risulterà meno ammortizzato.
 
Ciao mi associo ai colleghi ed integro.
Il fatto di fare più giorni di trekking non è l'unica variabile, aggiungi:
- tipo di terreno che affronterai
- dislivello
- quanto sei carico (peso corporeo + bagaglio)
- quante ore fai al giorno

Poi come avrai sicuramente letto, influiscono tantissimo le calze che aumentano tantissimo il confort o causano danni (vedi bolle).
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Un esempio banale come possono essere mille altri:
Il giro del Monviso te lo danno come da fare in 3/4 gg con un tot di ore giornaliere di camminata, ma questo può valere per me.
Arrivi tu e tranquillo lo fai in 2 gg perché sei più bravo.
Arrivati dal giro io posso avere i piedi cotti o dolori alle articolazioni o vesciche, ecc nonostante ho camminato meno ore giornaliere di te. Tu invece sei perfetto nonostante hai chiesto di più ai tuoi piedi e al tuo fisico.
 
Ultima modifica:
Intersuola in poliuretano PU, ha un ripristino della funzionalità elastica di poche ore.

L'altro materiale molto usato, l'EVA, è invece meno elastico percui su più giorni risulterà meno ammortizzato.
Tecnicamente parlando questa è una cosa molto interessante. Quindi anche la densità di Eva che avevo visto in un video postato da qualcuno di voi tempo fa ne parlava e sopratutto del fattore di ritorno elastico.

Comunque sì la cosa come al solito è soggettiva chiaramente, le variabili possono essere tante.

Ad esempio prendiamo la famosa Ultra Raptor de La Sportiva che la danno come scarpa per più giorni. Tecnicamente è fatta in un certo modo con suole e densità particolari immagino.
 
Lo scarpone per più giorni, dipende dal tipo di terreno, percorrenza, etc. Però il punto fondamentale è che non ti devono creare problemi di nessun genere ai piedi, perché se dopo una escursione giornaliera hai dei problemi, poi puoi recuperare, nelle escursioni di più giorni invece andrai a peggiorare.
Quindi devono essere comodi e rodati e soprattutto adatti al tuo piede.
 
Buongiorno a tutti,

da escursionista neofita sto cercando di capire un concetto decisamente importante per le mie prossime camminate che vorrebbero essere anche su più giorni.

Cosa rende una scarpa più adatta appunto a camminate su giorni contigui rispetto ad una che invece è preferibile per un giorno soltanto?

Capisco benissimo che c'è chi potrebbe fare i cammini anche scalzo, quindi magari posso dire la mia situazione: supinatore e con ginocchia che scrocchiano per minor cartilagine.

Vi ringrazio per la vostra opinione che mi aiuterà a farmi una cultura migliore su questo argomento non banale.

L'unica vera difficoltà su questo genere di "questione" é che l'unica informazione affidabile ed attendibile arriva da te stesso, facendo prove ed esperienze,... questo ormai comporta dover comprare e spendere dei soldi senza la garanzia del "buona la prima".

Questo perché l'unico parametro veramente valido sei tu, come ti ci trovi, cosa di aspetti, cosa pretendi, le due abitudini, caratteristiche, ecc... Ti si potrebbero dire mille cose, dai marchi, ai modelli, ai materiali, alle forme, alle proprie esperienze e motivazioni,... ma rimarrebbero comunque punti interrogativi.

Se devi arrampicare é chiaro che ci sono scarpe adatte, altrimenti le altre avrebbero problemi di un certo tipo,... e l'alternativa é a piedi nudi, ahah Ma se é per camminare, dove il piede lo poi poggiare abbastanza bene, il genere di calzatura riguarda esclusivamente il tuo piede, abitudini, ideologie, preferenze, caratteristiche, ecc...

Il mio consiglio é quello che fare esperienza per gradi e di conseguenza arriveranno anche le scarpe che capirai andare bene per te. Vuol dire fare escursioni di poche ore, poi sempre di più, arrivando a giornate intere, diversi giorni, ecc... Magari possiedi già delle calzature in cui ti trovi fantasticamente e provandole anche per le escursioni in natura potresti scoprire di sentirti a tuo agio anche su quei terreni.

Un altro mio consiglio é quello di fare attenzione a non farti condizionare troppo dai settori commerciali, dagli stereotipi, dai modelli "comportamentali", dalle mode, ecc... ma appunto solo da quello che provi tu e che ti rende a tuo agio, sicuro, ecc... D'altra parte che una scarpa sia definita da montagna, da outdoor, da palestra, con suola XX o KKK, poco importa,... tu sarai in grado di sentire se sulla pietra bagnata tiene malissimo, tiene bene, se sulla terra in pendenza tiene bene o male, se sulla neve, ghiaccio, ecc... fanno schifo oppure ti senti stabile, ecc... Se ti viene male o no da qualche parte,... indifferentemente da tutto il resto.
 
L'unica vera difficoltà su questo genere di "questione" é che l'unica informazione affidabile ed attendibile arriva da te stesso, facendo prove ed esperienze,... questo ormai comporta dover comprare e spendere dei soldi senza la garanzia del "buona la prima".

Questo perché l'unico parametro veramente valido sei tu, come ti ci trovi, cosa di aspetti, cosa pretendi, le due abitudini, caratteristiche, ecc... Ti si potrebbero dire mille cose, dai marchi, ai modelli, ai materiali, alle forme, alle proprie esperienze e motivazioni,... ma rimarrebbero comunque punti interrogativi.

Se devi arrampicare é chiaro che ci sono scarpe adatte, altrimenti le altre avrebbero problemi di un certo tipo,... e l'alternativa é a piedi nudi, ahah Ma se é per camminare, dove il piede lo poi poggiare abbastanza bene, il genere di calzatura riguarda esclusivamente il tuo piede, abitudini, ideologie, preferenze, caratteristiche, ecc...

Il mio consiglio é quello che fare esperienza per gradi e di conseguenza arriveranno anche le scarpe che capirai andare bene per te. Vuol dire fare escursioni di poche ore, poi sempre di più, arrivando a giornate intere, diversi giorni, ecc... Magari possiedi già delle calzature in cui ti trovi fantasticamente e provandole anche per le escursioni in natura potresti scoprire di sentirti a tuo agio anche su quei terreni.

Un altro mio consiglio é quello di fare attenzione a non farti condizionare troppo dai settori commerciali, dagli stereotipi, dai modelli "comportamentali", dalle mode, ecc... ma appunto solo da quello che provi tu e che ti rende a tuo agio, sicuro, ecc... D'altra parte che una scarpa sia definita da montagna, da outdoor, da palestra, con suola XX o KKK, poco importa,... tu sarai in grado di sentire se sulla pietra bagnata tiene malissimo, tiene bene, se sulla terra in pendenza tiene bene o male, se sulla neve, ghiaccio, ecc... fanno schifo oppure ti senti stabile, ecc... Se ti viene male o no da qualche parte,... indifferentemente da tutto il resto.

Grazie mille, il tuo ragionamento è incontestabile. L'esperienza del singolo è fondamentale. Di recente mi sono appassionato alla rasatura tradizione, cosa che non c'entra niente, ma anche in quel mondo lame, saponi, rasoi, pennelli, provocano tutti sensazioni diverse in ogni persona donando una esperienza sempre ed altamente soggettiva.

Il risultato di questa discussione per me non era tanto il suggerimento della scarpa, quanto l'apprendere tecnicamente se ci sono dei fattori che possano o meno guidarmi nella scelta in base all'esperienza che devo fare...sperimentare sicuramente è uno di quei fattori!
 
Come ha già detto correttamente Phantom, si deve prendere in considerazione il terreno, il clima, quello che devi fare... Se per esempio devi fare il cammino di Santiago troverai determinate situazioni, differente se invece devi andare in inverno su ghiaccio. Queto ovviamente è solo un esempio...

E poi la comodità! Detto che una scarpa è sempre bene averla comoda... ma se devi usarla per più giorni di seguito, allora la comodità è ancora più importante. Perché se per esempio fai una escursione una volta al mese... puoi pure accettare che il giorno dopo fai riposare i piedi. Ma se l'escursione dura per esempio quattro giorni... il secondo giorno i piedi non potranno riposare e neppure il terzo e il quarto.
 
Ciao, mi viene in mente un dettaglio ormai forse poco importante.
La fodera. C'è ancora qualche scarpa foderata internamente in pelle. Ottime eh, a me piacciono di più, ma se ci si suda tutto il giorno non fa a tempo ad asciugare durante la notte, per cui giorno dopo giorno rimangono umide fin dal mattino.
 
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