Un mio amico alpinista mi ha appena inviato le foto di una sua lunghissima traversata sulle Alpi Retiche: 12 cime in 15 ore. Aveva uno zainetto del vituperato marchio, un paio di calzoni del mercato, una maglietta di cotone, una k-way. E' possibile che ci si debba sembre concentrare sull'attrezzatura e mai su quello che si fa? Io spesso, quando sono nelle mie terre d'origine, decido di partire per la montagna all'improvviso e, fatto salvo per la mia attrezzatura da roccia e ghiaccio e gli scarponi, il resto dello zaino lo riempo con quel che capita e anche lo zaino lo scelgo a caso, tra i due o tre che trovo in quella casa.
Ho anche qualche capo tecnico, e lo uso. E magari non lo compro alla Decathlon, ma da qualche amico che vive di questo, o a qualche spaccio di ditte locali: se posso, cerco di sostenere l'economia della zona e non quella di una multinazionale, alla fine comprando meglio e spendendo meno. Oppure uso materiale tecnico, ma di seconda mano.
Però tutto questo interesse e questo astio sul forum a sostegno o a detrimento del tal marchio o del tal altro mi pare sintomo di ore passate nei negozi, più che all'aria aperta. Se il materiale lo si usasse veramente, si scoprirebbe che è meglio non investirci più di tanto, perché i vestiti, contro le rocce e i rovi, si strappano, le tende, sui sassi, si usurano, gli sci si rigano e che, quando sei impegnato in montagna, quello che usi passa in secondo piano, mentre quel che fai, quel che vedi, quello che provi ti riempirà i pensieri per i giorni a venire.