Cosa ne pensate del ritorno al Nucleare?

In definitiva la mia paura è questa.


Il petrolio si sta inevitabilmente esaurendo (le ultime stime parlano di circa 30 anni).

I produttori di petrolio e gli intermediari (USA) stanno facendo salire il prezzo vertiginosamente perchè la domanda (con la Cina e l'India in piena espansione economica) è altissima.
Gli sceicchi produttori ci guadagnano; con i guadagni di intermediazione gli USA stanno facendo fronte alla più grave crisi economica che li ha colpiti dal 1929.

I paesi svantaggiati (quelli ad economia più forte) stanno cercando di rimediare guardando al nucleare.
Disponibili ci sono i reattori Westinghouse ad Uranio (USA) di III generazione; i progetti europei di IV generazione (Torio) arriveranno solo intorno al 2030 quando si calcola che l'Uranio sarà prossimo o quasi all'esaurimento.

A fronte di investimenti altissimi (PAGATI DA NOI CITTADINI/ UTENTI), protremmo ritrovarci con una tecnologia già vecchia ancor prima di partire, con reattori in grado di bruciare combustibili in via di esaurimento e quindi estremamente costosi.


In tutta questa fiera il petrolio per autotrazione verrebbe rimpiazzato dal'olio di cereali o di colza; piantagioni sterminate ed intensive di cereali (destinabili all'alimentazione) utilizzati per creare combustibili per il mondo civilizzato. L'inquinamento salirebbe alle stelle per via delle fertilizzazioni massicce, il prezzo dei concimi salirebbe mettendo in ginocchio le economie più povere... maggiori squilibri e tensioni.


Non mi piace essere pessimista, ma la situazione non è delle migliori (secondo me).
 
stanley ha scritto:
In tutta questa fiera il petrolio per autotrazione verrebbe rimpiazzato dal'olio di cereali o di colza; piantagioni sterminate ed intensive di cereali (destinabili all'alimentazione) utilizzati per creare combustibili per il mondo civilizzato. .


e qui entro in gioco io con i miei 5 ettari di terra a fare da calmiere e in futuro a diventare il grande sceicco dell'autotrazione Umbro.

scherzi a parte, lo scenario che figuri te è piu che probabile,....e mi fa pensare parecchio...purtroppo però l'unica cosa che possiamo fare noi è quella di renderci autonomi il piu possibile e prepararci al peggio, altro non possiamo proprio fare, non pensi?
 
federico ha scritto:
... l'unica cosa che possiamo fare noi è quella di renderci autonomi il piu possibile e prepararci al peggio...

... ti ricordi il nostro Progetto Cipriana ?

E' una vita che lo dico... :lol:
 
Un articolo del giornale l'Adige di ieri molto interessante
 

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Motaba, io volevo avviare un progetto sulla costruzione made in Italy di questi sistemi stirling, sia a biomasse sia solare, purtroppo per motivi che non sto qua a spiegare mi è stato impedito....

che vuoi farci: c'est la vie! :-x :-x
 
Scusate se arrivo solo ora e se ho letto solo una piccola parte dei messaggi.
L'argomento è interessantissimo e la mia opinione è che non dovevamo mai abbandonare il nucleare, ma siamo forse ancora in tempo per recuperare il tempo e le competenze perdute.
Però a lungo termine non sarà mai la soluzione migliore, come non lo sono il petrolio, il carbone e il gas. La speranza è che politici e investitori si sveglino quanto prima per dare importanza a progetti che ne meriterebbero tanta, tra cui http://www.kitegen.com/pagine/tecnologia2.html
 
AndreaDB ha scritto:
Scusate se arrivo solo ora e se ho letto solo una piccola parte dei messaggi.
L'argomento è interessantissimo e la mia opinione è che non dovevamo mai abbandonare il nucleare, ma siamo forse ancora in tempo per recuperare il tempo e le competenze perdute.
Però a lungo termine non sarà mai la soluzione migliore, come non lo sono il petrolio, il carbone e il gas. La speranza è che politici e investitori si sveglino quanto prima per dare importanza a progetti che ne meriterebbero tanta, tra cui http://www.kitegen.com/pagine/tecnologia2.html

Non sono uno "studiato", ma da quello che ho capito dal link dovrebbe sfruttare lo stesso principio che fino ad ora veniva utilizzato per scopi ludici:
windsurf e kitesurf!
il primo sfrutta il vento a livello del mare...come una barca a vela..
il secondo sfrutta le correnti che ci sono a circa 30/35 m di quota.
la differenza si vede all'occhio.
quando un vento di 8/10 nodi a terra non produce una spinta propulsiva valida per una vela...a quota superiore un ala sfrutta tutta la potenza del vento riuscendo a generare un ottima spinta propulsiva tanto da "trascinare" lo sportivo e addirittura sollevarlo di diversi metri soltanto dirigendo l'ala verso quella che si chiama "powerzone"!
 
Permettetemi di consigliarvi la lettura di Nova, quello splendido inserto del sole24ore in edicola oggi. La storia di copertina con approfondimenti vari è dedicata proprio alla produzione energetica.
 
Finalmente iniziano ad uscire allo scoperto.

Sarà questo che interessa a molti?
 

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Adesso non voglio minimamente fare paragoni tra la situazione odierna e quella passata,

ma è tutto il giorno che sento programmi alla radio in cui si dice "che la scelta italiana di rinunciare al nucleare fu presa sull'onda emotiva di Chernobyl, e cioè di un evento che, tutto sommato, non è stato così catastrofico come si racconta" :eek:


Così, tanto per ricordare.....

- http://it.youtube.com/watch?v=rvAJ_u3Q0Hw



Ripeto: non voglio paragonare la sicurezza odierna con quella passata!
 
scusate l'archeoposting, non è una cosa che amo fare ma la discussione è importante e merita di essere tenuta viva (anche dopo lo scisma del forum che ha allntanato molti dei partecipanti più attivi)
ci ho messo un pò a metabolizzare tutte le risposte, quindi solo dopo un'attenta lettura rispondo.

sono sfavorevole al nucleare per un motivo principale
le scorie
ma prima faccio un paio di puntualizzazioni

in italia innanzitutto la genete non conosce i rischi ed i pregi del nucleare, c'è gente che non sa nemmeno quali siano gli attuali sistemi per ricavare energia che adottiamo,
per questo sentono parlare di nucleare ed alè... la manna dal cielo, la risposta a tutti i problemi,
ho notato che i favorevoli hanno menzionato risposte che spesso sono di uso comune ma dal buonsenso praticamente inesistente, ma in generale queste sono le risposte che sui numerosi forum che frequento e nella vita reale mi sento rivolgere,
ovvero:
1)"abbiamo centrali vicinissime, se succede qualcosa in francia o in slovenia siamo comunque a rischio."

vero, ma non significa che dobbiamo aggiungere ulteriore rischio dato che se le cose si fanno all'italiana il risultato catastrofico è garantito e questo lungo tutto lo stivale, si tratta di un malcostume che ci unifica, purtroppo.
altra cosa fondamentale l'italia è rinomata per non pensaremai alle conseguenze, costruire centrali vuol dire avee il buonsenso di ponderare ciò che comporta come sottoprodotti.

2) "i costi di fonti alternative sono maggiori e non convengono".

i costi sono elevati perchè le utenze sono minime, se ogni città avesse la sua centrale fotovoltaica, a biomasse, a geotermia... a seconda delle possibilità avremmo risolto buona parte dei problemi, se poi ogni abitazione producesse la propria energia attraverso rinnovabili i consumi dalla rete nazionale sarebbero drasticamente ridotti
abbiamo attualmente più energia di quello che serve ma in italia con le truffe dei poteri forti continuano a costruire turbogas con l'imposizione, senza valutazione d'impatto ambientale e con un consumo idrico che lascia molti senz'acqua quasi ogni estate...
è folle, se sudate potete asciugarvi l'ascella col phon quanto volete ma di lavarsela non se ne parla

innanzitutto 5 anni per una centrale nucleare sono un'utopia, in questo stato se si dice 5 sono 20 anni(con costi quadruplicati), ma supponiamone 15, quando queste saranno pronte saranno già vecchie perchè in europa si sarà arrivati alla quarta se non quinta generazione
inoltre, non esiste nucleare senza aiuti di stato, visti i costi stratosferici, pare che per quattro centrali i costi siano di 30 miliardi di euro, producendo un'energia costosissima pari al 7% del fabbisogno... una bazzecola

3)"se ce la fanno a stoccare le scorie altri stati come germania e francia possiamo farlo anche noi"
oppure la più terribile
"mandiamo le scorie in africa"

ecco, questa risposta la trovo assolutamente AGGHIACCIANTE!
mi verrebbe da dire che sarebbe inutile spiegare i motivi ma dato che costantemente i pro nucleare la tirano in ballo, bè malliamo e diamo una risposta concreta.
secondo me mandare a pagamento le scorie nucleari in un paese straniero è il comportamento più vergognoso che ci sia, non un problema da poco conto facilmente risolvibile.
innazitutto perchè difficilmente in quei paesi, generalmente del terzo mondo, sanno cos'è una scoria radioattiva(parlo della popolazione, non dei governanti...no, alle volte anche chi governa)e si preoccupano sempre di stoccare in maniera corretta tali rifiuti...
e poi, è giusto farla nel giardino del vicino? ad ogniuno i propri panni sporchi da lavare, perchè sennò si finisce col fare i furbi vedi la saturazione della campania di rifiuti veneti e lombardi che oggi dicono di essere puliti e immacolati
"e son tutti omosessuali col culo degli altri", abbiate pazienza...
il problema è che gli altri stati si adattano per quel che hanno, i francesi, i tedeschi ecc... hanno aree di stoccaggio adatte perchè la geologia del loro territorio glielo consente.

finchè corsica e sardegna continueranno a spingere verso est l'appennino continuerà a crescere a frammentarsi ed a spaccarsi! siamo un territorio di terremoti, come o più di altri stati, volenti o nolenti ce lo dobbiamo ficcare in testa.
con i conseguenti terremoti che sono normali e non un giudizio divino, saranno un problema per qualsiasi costruzione dai siti di stoccaggio... alle centrali stesse!
perchè questo è l'andazzo dell'italia, così si fanno le cose da noi, se qualcosa ci impedisce di costruire a causa degli studi geologici si ignorano semplicemente gli studi geologici!
l'italia ha 30 milioni di anni o poco più mentre le alpi 200 milioni, si sta ancora innalzando dalla liguria in giù ed è geologicamente attivissima.
Non esiste nessun luogo non a rischio sismico perchè l'italia per sua natura è un territorio in orogenesi
un sito geologicamente ideale deve essere immune a rischi sismici o idrogeologici, per ovvie ragioni
(in sito politicamente ideale è: ovunque, basta pagare)
ma l'italia è ancora in orogenesi, sta ancora emergendo e i terremoti sono comuni, normali e costanti... e con essi i problemi di tipologia idrogeologica.

la regione lucana però ha una storia geologica complessa, è attivissima quindi sismica soggetta ad alluvioni anche di vasta portata, l'appennino c'è ma è sotterrato, risale ad un paio di milioni di anni fa, geologicamente ieri, si trova sotto qello strato di argille innalzate mentre erano sedimentate sul fondo del mediterraneo prosciugatosi più di una volta(da qui il salgemma)durante la famosissima crisi dei gessi del messiniano di sei milioni di anni fa
la questione è: quanto è vecchio il Golfo di taranto?
l'università di Potenza (incredibilmente non coinvolta nel dibattito sul se sia un sito sicuro)sostiene che l'intero territorio sia derivato da un collasso e quindi sprofondamento dell'ntero settore meno di 100 mila anni fa, quindi ancora soggettissima a frane dovute a faglie ancora attive e quindi terremoti
Recentemente l'intera area è stata riclassificata in terza categoria sismica, numerose faglie e fratture interessano proprio gli strati di salgemma, insomma delle prospettive preoccupanti
anche la possibilità di infiltrazioni di acqua non è da sottovalutare, acqua vuol dire dispersione di radionuclidi, cioè particelle radioattive, e quindi trasporto nelle falde acquifere
La normativa vieta la collocazione di scorie in aree in cui si riscontrano sedimenti che testimoniano alluvioni antiche o recenti... il sito di scanzano Jonico, per la precisione l'area di Terzo Cavone è proprio nel letto di un fiume! ...paradossale!
inoltre con l'aumento del livello del mare dovuto al surriscaldamento globale l'intera area sarebbe sommersa dalle acque, questo in tempi minori di 100 anni
inoltre la costa Jonica è in regressione da tempo, la forza del moto ondoso e quindi l'erosione, ffacilitata dal prelievo di ghiaia e sabbia dai fiumi oltre alle numerose dighe che trattengono il sedimento, non ci vorrà molto prima che Terzo Cavone venga lambita dai flutti...
però il problema principale è che le acque di falda potranno arrivare a lambire lo strato di salgemma (che non si sa se ha già delle inclusioni fluide)
quindi non è tanto critico il fatto che non sia adatto il territorio, quanto il metodo di determinazione che è carente di metodo e procedire corrette!
il sito di scanzano Jonico non è attualmente considerabile ma avrebbe dovuto contenere rifiuti di terza categoria

spiego un secondo le categorie di rifiuti nucleari altrimenti qualcuno potrebbe non seguirmi...
a prima è quella dei residui ospedalieri
la seconda è costituita dai materiali di costruzione delle centrali nucleari
la terza categoria, il 90% delle emissioni radioattive, quindi pericolosissime, è formata dalle barre di uranio, quindi materiali di fissione

per i residui di terza categoria esiste a livello mondiale un solo sito definitivo, quello di Yucca Mountain nel deserto del nevada
figuriamoci se la geologia italiana npossa consentire qualcosa di simile, ma dove sono allora le barre di Uranio di scarto stoccate negli ultimi vent'anni?
oltre a quelle di Trino Vercellese , molte sono a Saluggia in Piemonte, dietro un muro di cemento alto 5 metri e profondo 15, non inertizzate, e parzialmente allo stato liquido...
64 barre invece sono custodite a Trisaia, 20 km da Scanzano, in un centro dell'Enea sotto il costante pericolo di sversamenti e perdite!

In cambio del sito di Terzo Cavone ai lucani sarebbero andati 50 milioni di euro, il che di per sè è già una ammissione più che ovvia di colpevolezza, quindi della possibilità di danni ambientali che verrebbero portati da rifiuti "innocui"...

per prima cosa sarebbe da individuare un sito di stoccaggio e poi pensare al nucleare, in italia succede esattamente l'inverso, non esiste il senno di poi, perchè ancora oggi abbiamo sul nostro territorio scorie prodotte vent'anni fa di cui ancora non riusciamo a liberarci... e se non ci riusciamo con queste, dove piazziamo le altre?
si mandano all'estero? allora perchè non si è fatto prima?
semplicemente perchè in vent'anni non è stato possibile!
il sito di scanzano è stato giudicato idoneo dopo pochi mesi, mentre in tutto il mondo ci vogliono degli anni, se questo divenisse reale cioè se si costruisse l'area di stoccaggio, cosa impedirebbe all'intera europa di consideri la sistemazione in loco dei suoi rifiuti di terza categoria(per i quali non hanno siti definitivi)?
cosa impedirebbe a scanzano Jonico di diventare la pattumiera d'europa?

altra cosa, la francia ha la possibilità di stoccare senza problemi scorie di secondo grado, quelle di terzo sono già più difficili, perchè non esistendo siti definitivi hanno solo siti temporanei dai quali ogni tot vengono spostate... questo con il consenso della peopolazione
nessun premier francese si è permesso (mai!)di pronunciare frasi come "Non consentiremo a nessuno di fermarci", riferito alle folle che tra sangue e lacrime protestano contro la loro condanna a morte per inalazione forzata di schifezze sotterrate da brava gente suo pari...
in tal caso, lo preciso, esiste un dibattito PUBBLICO, in italia tutto ciò non esiste perchè spesso e volentieri non vengono nemmeno fatte cose basilari quali un SIA studio di impatto ambientale ed un VIA valutazione di impatto ambientale
D.P.R. 12 aprile 1996: Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della l. 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale.

e cito anche qualche articolo della costituzione, tanto per rinfrescare la memoria:
art.9:tutela del paesaggio
art.32:diritto alla salute
art.2: tutela dei diritti inviolabili

la finalità delle norme di carattere ambientale è:
protezione, qualità della vita, gestione razionale delle risorse, prevenzione, servizio pubblico di controllo

la questione è semplice: ogni stato ha un territorio con il quale dover fare i conti, purtroppo non c'è pezza, la geologia del territorio deve consentire un qualche tipo di costruzione o opera e l'italia semplicemente non può perchè siamo su un territorio che è quasi totalmente sedimentario, alluvionale e soggetto ad orogenesi...
se i francesi possono fare qualcosa non significa che possiamo farla anche noi
geologicamente l'italia e la francia hanno due origini completamente diverse, parlo di placca europea e placca africana!
quindi piantiamola per favore di guardare agli altri paesi e pensiamo a noi perchè se ci sono dei freni ci sono anche dei validi motivi
non siamo capaci di inertizzare i rifiuti radioattivi, perchè questo non viene fatto in maniera assolutamente inspiegabile, per quanto i famosi fusti per le scorie siano stati progettati per resistere ad una caduta di 400 metri di altezza, ma pur sempre di metallo e quindi corrodibili in presenza di acqua... figuriamoci se questa penetra nel salgemma(!!!)

abbiamo ampiamente dimostrato di non saper gestire tali rifiuti
...tanto sono problemi marginali, basta pagare...
la sparata di un governo per far vedere che fa qualcosa, ma che in realtà è infattibile è disarmante perchè non c'è nessuna azienda privata al mondo disposta a costruire centrali nucleari senza finanziamenti statali (ossia senza i soldi dei cittadini utenti) e questo fa capire in modo cristallino che il nucleare è antieconomico... tanto per la costruzione tanto per la gestione quanto per il Decommissioning, la dismissione di queste centrali...
ed ancora, non c'è nessuna agenzia assicurativa al mondo disposta ad assicurare una centrale nucleare senza l'intervento dello stato e questo la dice lunga sui rischi oggettivi del nucleare...(!)
ed il fatto che oltre alle barre ancora nei noccioli, anche le centrali sono ancora lì 22 anni dopo bè c'è da chiedersi se siamo davvero in grado di gestire la situazione... il decommissioning è veramente costoso e se ne abbiamo già quattro poi ne avremo otto da dismettere.
in italia la questione nucleare è malposta, fin dall'inizio.
Non è mai stato applicato in nessun caso il principio di precauzione, cioè un pò di semplice buonsenso, secondo il quale se non so cosa fare delle scorie non dovrei a priori neppur pensare di mettere in funzione un reattore nucleare, soprattutto per gli enormi costi di tempo e denaro per la dismissione di centrali nucleari.
Per quanto riguarda l'idoneità dei siti di stoccaggio adatti, l'idoneità geologica è un fattore fondamentale, ma esiste anche la necessità di una serie di soluzioni che non compromettano il patrimonio naturalistico-ambientale anche se si parla di mera potenzialità dalla minaccia di inquinamento radioattivo.
come ho già ribadito io non sono contrario al nucleare, una fonte di energia che non ha impatti sull'effetto serra, non inquina, e produce relativamente poche scorie, ma che ha molti lati negativi, dico solo che qui in italia è tecnicamente infattibile, a causa del fatto che le scorie saranno anche ridotte ma sono molto pericolose e questa pericolosità si prolunga nel tempo, anche migliaia di anni...
Come possiamo pensare a nuove scorie se non sappiamo ancora cosa farne di quelle di Caorso, Trino Vercellese, Garigliano e Borgo Sabotino e questo dopo ben vent'anni!
un reattore ha costantemente problemi, questo significa costi aggiuntivi anche sostanziosi, la tanto idolatrata francia nel 91 vide lo stop per guasti di 23 su 56 centrali nucleari!
Non sappiamo ancora dove collocare queste pochissime barre, dato che le centrali hanno lavorato in pochissimo tempo figuriamoci se si fossero aggiunti altri ventidue anni di produzione, il problema è proprio legato ai danni ambientali che può causare uno sversamento nelle falde di acque contaminate come quelle di raffreddamento del nocciolo

e se succede nella sempre attenta all'ambiente francia, figuriamoci cosa succederebbe nella agghiacciantemente strafottente italietta

il guaio è che qui chi va a lavorare in centrali che producono energia non sempre è esperto o attento, e gli incidenti sono all'ordine del giorno, figuriamoci se c'è in ballo la radioattività.
il solo impatto ambientale è devastante, e non parlo solo di devastanti quanto accidentali sversamenti che finiscnoin fiumi distruggendone l'ecosistema ma anche, e questo è gravissimo, nella falda acquifera che
1) viene sfruttata per irrigazone, con gravi conseguenze su chi mangia quei prodotti
2) viene sfruttata per essere potabile, con gravi conseguenze sia da ingestione quanto da cntatto sulla pelle
non parliamo di pochi bequerel come nel caso della radiazione di fondo o quella delle pietre come il porfido nelle strade...
3) è assorbita dalla fauna ittica immettendosi nella catena alimentare prima del fiume poi del mare e noi il pesce lo mangiamo.

poi per questioni legate ad altre fonti energetiche mi tengo qualche cartuccia da parte per il futuro
 
Sannita non ho capito bene cosa dicevi...scusa puoi ripetere?! :p

:lol:

Ti quoto in tutto!
Chi pensa che il nucleare (fissione) sia la soluzione del problema energetico mondiale (o nazionale), non fà altro che commettere l'errore di quelli che scommettevano sugli idrocarburi all'inizio del secolo...è solo un modo per tirare avanti (per molto poco)...ma prima o poi il conto il nucleare lo presenta, ed è molto più salato (in termini economici ed ambientali) di quello che ci stà presentando l'utilizzo degli idrocarburi o combustibili fossili (questo lo dico per chi pensa ai propri figli anche...).
Altro discorso sarebbe la fusione nucleare...che per ora è solo teoria, la pratica la vediamo in cielo tutti i giorni: il nostro sole! :D
Io concordo con molti che ho letto che il problema è complesso...e non c'è un'unica soluzione.
Una cosa sicura è che l'attuale sviluppo della società non è sostenibile; forse come tanti già hanno detto sarebbe il caso di partire proprio da lì: cominciare a pensare ad un sistema di società ecosostenibile...
Qui mi fermo...non vorrei che qualcuno pensasse che stò parlando di "utopia".
Mi dispiace solo che non vivrò abbastanza per vedere se l'uomo porterà fino alla fine questo processo autodistruttivo...o se riuscirà prima o poi a mettere in pratica "l'utopia" a cui accennavo prima. :roll:
 
... vi faraste costruire sotto casa una bella centrale dal sig. Caltagirone, impregilo ecc... con subappalto alla ditta "mo sugnu c@@@i de vuautri!" che per non inquinare usa meno cemento, meno ferro, meno senso civico? penso che forse in italia non siamo maturi... gestiamo in modo criminale qualsiasi tipologia di rifiuto vi immaginate i rifiuti su cui si possono fare davvero un sacco di soldi...mafia imperat :poke:
poi mi sembra che il popolo italiano in passato si fosse espresso in proposito.. alla fine bisogna sicuramente trovare un rimedio alla crisi dell'nrg ma che non sia una "soluzione finale"
viva l'eolico, il sole, meno condizionatori e più cervello!!!!
 
già il detto inglese "not in my backyard" fa capire come chiunque abbia un mnimo di buonsenso accetta la questione rifiuti, ma se questi sono trattati non correttamente c'è davvero da preoccuparsi

ho citato la campania (ora faccio una piccola digressione) perchè leggendomi tutto il topic ho letto che i veneti del forum si sono scagliati duramente contro la situazione campana, probabilmente ignorando che la campania per decenni grazie ai suoi disonesti(non tutti fortunatamente) coalizzati coi disonesti di tutta italia che anzichè smaltire onestamente i loro rifiuti li hanno fatti sotterrare nella suddetta regione.
sotterra oggi, sotterra domani... e la campania è satura, non c'è più spazio ed ovviamente prima o poi arriva il collasso, non sono quindi solo i napoletani ma anche i veneti che hanno mandato la loro monnezza a sud e che oggi non vogliono a nord un giusto ritorno.

Stefanobi ha scritto:
Ma le immondizie che bruciamo sono le nostre, e solo le nostre. Qui i rifiuti Campani non li abbiamo voluti. E la corrente che ci produrremmo dovrà restare a noi, solo a noi.

perchè?
perchè c'è anche un piccolissimo fattore legislativo,

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
"Norme in materia ambientale"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96
ART. 182
(smaltimento dei rifiuti)
5. E' vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico-economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano. Sono esclusi dal divieto le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinate al recupero per le quali e' sempre permessa la libera circolazione sul territorio nazionale al fine di favorire quanto più possibile il loro recupero, privilegiando il concetto di prossimità agli impianti di recupero.
qui il testo integrale che vi invito a leggere (io devo darci un esame sù a breve)
http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/06152dl.htm

quindi tutti hanno sversato allegramente e spensieratamente in campania senza soluzione di continuità riempiendola finchè era possibile, ma oggi nessuno vuole accollarsi una piccola parte dei rifiuti campani stipulando accordi interregionali perchè LORO hanno la mentalità da veneti...
stessa cosa anche per i lombardi e molti altri, criticavo una risposta data molte pagine prima.


scusate, non ce l'ho assolutamente con i veneti del forum (e mai mi permetterei, sto solo spulciando e rispondendo ai post anche se datati un pò per volta) ma vivendo a ferrara che praticamente al confine, coi veneti ci parlo spesso, molti sono veronesi (di provincia)di legnago, cerea, thiene ma molti altri sono padovani, di mestre e così via dicendo, e sono miei amici ed amiche, ed è una questione di mentalità che non accetto in quanto un pò presuntuosa o poco attenta perchè legata ad un orgoglio regionale...

passiamo agli inceneritori.
sempre nei post vecchi ai quali sto facendo le pulci, c'è chi si lamenta del fatto che i soliti ambientalisti dicono no a tutto, inceneritori(quindi ultima, pulita e meravigliosa risoluzione ai nostri problemi... un deus ex machina insomma)
qui viene in aiuto un mio blog al quale copio ed incollo a man bassa visto che anche se mi plagio poi mi perdono

Molte regioni e molte province puntano sui termovalorizzatori, ma prima di bruciare rifiuti misti si deve fare una opportuna selezione.
Il perchè è ovvio, le sostanze che compongono i materiali che maneggiamo giornalmente sono spesso tossiche, vengono prodotte con l'uso di solventi, resine plastiche, metalli pesanti, e molte sostanze che già di per se possono essere pericolose, immaginiamo cosa possono produrre se bruciate oltre alla diossina ed alle polveri sottili come il pm10 fino al pm1.
Che ciò abbia ricadute sulla salute dei cittadini credo sia abbastanza evidente, stiamo parlando di sostanze tossiche e cancerogene.

perchè in campania non vogliono quei giusti e sacrosanti termovalorizzatori? ... che idioti, vero?

perchè con tutti i rifiuti che gli hanno gentilmente "regalato" non sanno più cosa uscirebbe fuori dalle ciminiere e se la diossina fa paura chissà quanto possano essere ulteriormente pericolosi tutti i liquami tossici che gentilmente ci stanno conservando senza aver chiesto nulla in cambio.
perchè se oggi soffrono per malattie respiratorie e tumori assortiti, chisà un domani con l'aiuto di un inceneritore cosa salterebbe fuori.

prima di incenerire serve un'accurato smaltimento, separazione e riciclo o riutilizzo di tutto il riutilizzabile, per evitare di bruciare quello che non deve essere bruciato, ma che nessuno vuole fare e che nessuno si è mai preoccupato di incentivare, quindi si ncenerirebbe davvero di tutto.
riflettiamoci.

parliamo di sprechi, tutti pronti a dire: non serve a nulla ridurre gli sprechi, perchè tanto con la cina stanno aumentando ed è solo una questione di tempo.
vero, ma riflettiamo sul fatto che altri stati europei lo fanno, l'hanno sempre fatto e sanno che significa

tramite erasmus ho conosciuto alcuni spagnoli, se vi vedono sprecare unagoccia d'acqua si incazzano come iene!
avete mai visto una spagnola imprecare perchè nel lavarvi i denti lasciate correre l'acqua?
no?
non si capisce nulla ma vi assicuro che è uno spettacolo!

il guaio è che siamo noi italiani ad essere così, a non preoccuparci degli sprechi ed a sprecare più che si può, per qualsiai bene o risorsa

noi laviamo l'auto con l'acqua potabile!

roba che in africa per una cosa simile si scannano... non so se mi spiego.
percui è bene prima limitare il più possibile gli inutili sprechi, poi sensibilizzare come serve la popolazione per fare in modo che si possa riflettere sul da farsi con coscienza
ancora oggi sento persone che dicono: "noi le pale eoliche non le vogliamo perchè sono cancerogene!"

...cancerogene? ma chi gli ha detto una panzana simile?
c'è chi è pagato per farlo, per manipolare l'opinione pubblica, come altri che parlano solo di nucleare sui media diceno che è la soluzione migliore
ricordo una puntata agghiacciante di porta a porta in cui vespa ammoniva Rubbia perchè non voleva il nucleare in italia

intanto in italia troviamo un'opinione pubblica purtroppo sprovveduta parzialmente informata con immagini distorte.
Una ripresa in tempi brevi del nucleare non è assolutamente fattibile perché in questi anni sono state smantellate le competenze e le strutture
intanto noi continuiamo a guardare il miracolo del nucleare francese e a chiederci il prechè siamo ancora al medioevo dell'insufficienza energetica.
ma sarà vero?
intanto dall'87 ad oggi tutte le promesse di incentivazione e finanziamento alle energie alternative sono state abilmente eluse da tutti i governi a favore di lobby di petrolieri
ad oggi come stato italiano siamo gli ultimi posti in europa per lo sfruttamento di fonti rinnovabili,

chiediamoci il perchè.
 
Io sono perfettamente daccordo con te Sannita.

Voglio obbiettare una sola cosa però: l'accenno che hai fatto allo "spreco" dell'acqua.
Ancora devo trovare qualcuno capace di spiegarmi come si fà a sprecare l'acqua, visto che la quantità di acqua sulla faccia della terra non varia se teniamo il rubinetto dell'acqua aperto mentre ci laviamo i denti (nulla si crea e nulla si distrugge). Il ciclo dell'acqua lo insegnano alle elementari e ogni tanto sarebbe buona cosa ricordarselo, perchè troppi lo dimenticano o nemmeno lo conoscono.
L'acqua è un bene per nostra fortuna rinnovabile; casomai si può accennare ad un discorso di economia domestica: "consuma" meno acqua così la bolletta sarà più bassa.

Se io lascio il rubinetto aperto tutto il giorno non è che asseto il bambino di colore nel deserto africano: in ogni caso il bambino sarà assetato perchè vive in un deserto! Io sono fortunato perchè vivo in un' area in cui l'acqua è una risorsa diffusa.

Ci si preoccupa di chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o di non lavare l'auto...ma basta pensare ai fiumi che gettano centinaia di metri cubi di acqua dolce nel mare e ci si rende conto della realtà delle cose...e di quanto certe teorie siano campate in aria.

Suvvia, vogliamo forse mettere i rubinetti anche ai fiumi??!!

Attenzione a non fare il gioco delle multinazionali: il concetto che l'acqua sia un bene "esauribile" lo stanno diffondendo loro, per potercela vendere al prezzo del petrolio un domani non molto lontano. Qui nasce il concetto che la gestione delle acque deve rimanere in mano pubblica e mai assolutamente privata!

Altro discorso è invece l'impedire che le "riserve" di acqua dolce vengano inquinate (anche i mari subiscono l'inquinamento), o che le stesse si stiano spostando causa i cambiamenti climatici, o che le reti di distribuzione idrica facciano acqua da tutte le parti : questi sono problemi reali che riguardano l'acqua.

Il concetto di "risparmiare" l'acqua è completamente e fondamentalmente errato!

Al massimo chiudendo il rubinetto più spesso risparmiamo sulla bolletta: ricordiamoci che comunque quel che paghiamo in bolletta lo dobbiamo interpretare come servizio di gestione dell'acqua e non come acquisto dell'acqua in sè: l'acqua è inesauribile fortunatamente e di proprietà di tutti.
 
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