se vogliamo essere pignoli, ma pignoli pignoli, negli strati alti dell'atmosfera, ovvero nell'esosfera parte dell'atmosfera si disperde nello spazio, quindi anche acqua, ma il punto è un'altro...
con l'esempio dell'africa ho voluto parlare di una questione fondamentale, ovvero la quantità di risorsa idrica a disposizione di una data utenza
se la richiesta è superiore alla portata di un corpo idrico, bè questo si riduce fino a scomparire.
noi la stessa acqua la usiamo per l'irrigazione, per l'industria, per le centrali turbogas che ne succhiano una quantità disarmante
tutti questi fattori fanno capire quanto sfruttamento avvenga per un corpo idrico che può essere un fiume o un lago.
ma il corpo idrico ha una portata costante?
ovviamente no
la sua portata è variabile in base al clima, ed il clima cambia, modificando la quantità di precipitazioni meteoriche che alimentano lo scorrimento superficiale o sotterraneo lungo un impluvio o alimentano un ghiacciaio alpino, ma:
se le precipitazioni diminuiscono a causa della progressiva desertificazione dell'italia (nel decreto che ho postato nel mio intervento precedente c'è un'ampia sezione dedicata alla desertificazione, quindi se il legislatore ha pensato di inserirla ci sarà una ragione valida)allora anche la portata dei fiumi diminuisce esoprattutto il rifornimento di nuovo ghiaccio sui ghiacciai che di fatto stanno progressivamente arretrando da vent'anni a questa parte.
bè in questo scenario dinamico, in caso di scarsità, le opzioni sono riduciamo l'acqua alle industrie o ai cittadini?
il fatto è che per essere utilizzata ad uso domestico, l'acqua deve essere filtrata e trattata, per essere resa potabile.
quell'acqua è preziosa, non parliamo di acqua di fiume, ma di acqua che può essere bevuta.
noi la usiamo per scaricare il cesso...
non so se mi spiego, ridurre quelle utenze signfica che in agosto quando vai a tirare l'acqua dopo aver fatto la tua seduta giornaliera non ti ritrovi l'ospite scomodo che ti fissa dal profondo della tazza nella quale si è depositato.
faccio un esempio pratico prendendo come esempio la mia città, Termoli
quelche anno fa hanno costruito, col consenso del solo sindaco, una centrale turbogas, la quale per produrre energia ha bisogno di una turbina a vapore, quindi ha bisogno di una quantità d'acqua immensa.
l'intera acqua del basso molise deriva da un invaso artificiale chiamato liscione che è alimentato dal fiume biferno.
ogni estate il lago è meno di 1/3 e capita che alle volte i rubinetti non eroghino acqua che per la maggior parte di quel poco che c'è viene ridotta in vapore per fornire energia elettrica alla sola rete nazionale.
questo è spreco
morale della storia: muoio di caldo, sudo, non posso lavarmi ma posso asciugarmi l'ascella col phon... stupendo!
con l'esempio dell'africa ho voluto parlare di una questione fondamentale, ovvero la quantità di risorsa idrica a disposizione di una data utenza
se la richiesta è superiore alla portata di un corpo idrico, bè questo si riduce fino a scomparire.
noi la stessa acqua la usiamo per l'irrigazione, per l'industria, per le centrali turbogas che ne succhiano una quantità disarmante
tutti questi fattori fanno capire quanto sfruttamento avvenga per un corpo idrico che può essere un fiume o un lago.
ma il corpo idrico ha una portata costante?
ovviamente no
la sua portata è variabile in base al clima, ed il clima cambia, modificando la quantità di precipitazioni meteoriche che alimentano lo scorrimento superficiale o sotterraneo lungo un impluvio o alimentano un ghiacciaio alpino, ma:
se le precipitazioni diminuiscono a causa della progressiva desertificazione dell'italia (nel decreto che ho postato nel mio intervento precedente c'è un'ampia sezione dedicata alla desertificazione, quindi se il legislatore ha pensato di inserirla ci sarà una ragione valida)allora anche la portata dei fiumi diminuisce esoprattutto il rifornimento di nuovo ghiaccio sui ghiacciai che di fatto stanno progressivamente arretrando da vent'anni a questa parte.
bè in questo scenario dinamico, in caso di scarsità, le opzioni sono riduciamo l'acqua alle industrie o ai cittadini?
il fatto è che per essere utilizzata ad uso domestico, l'acqua deve essere filtrata e trattata, per essere resa potabile.
quell'acqua è preziosa, non parliamo di acqua di fiume, ma di acqua che può essere bevuta.
noi la usiamo per scaricare il cesso...
non so se mi spiego, ridurre quelle utenze signfica che in agosto quando vai a tirare l'acqua dopo aver fatto la tua seduta giornaliera non ti ritrovi l'ospite scomodo che ti fissa dal profondo della tazza nella quale si è depositato.
faccio un esempio pratico prendendo come esempio la mia città, Termoli
quelche anno fa hanno costruito, col consenso del solo sindaco, una centrale turbogas, la quale per produrre energia ha bisogno di una turbina a vapore, quindi ha bisogno di una quantità d'acqua immensa.
l'intera acqua del basso molise deriva da un invaso artificiale chiamato liscione che è alimentato dal fiume biferno.
ogni estate il lago è meno di 1/3 e capita che alle volte i rubinetti non eroghino acqua che per la maggior parte di quel poco che c'è viene ridotta in vapore per fornire energia elettrica alla sola rete nazionale.
questo è spreco
morale della storia: muoio di caldo, sudo, non posso lavarmi ma posso asciugarmi l'ascella col phon... stupendo!