COSTRUIAMO un rilevatore di temporali

Come promesso ,e spinto anche da qualcuno voglio tirare fuori il ricevitore per rilevare i temporali. Un pò per chi ha paura dei fulmini e un pò per chi si è rotto i peones di tornare a casa fradicio marcio.

I dati sono i seguenti:
Sensibilità minima garantita: Entro l'orizzonte dei 30 km teorici
Alimentazione in bassa tensione,VOLUTAMENTE a trasformatore dalla corrente elettrica.
Indicazione ottica dei fulmini e memoria a tempo e permanente

Da cosa partire:

Avete una radio a casa a onde medie? Bene mettersi sulla prima stazione che si ricevere a inizio gamma e riceverla leggermente mal sintonizzata.
Tutti i disturbi dei fulmini sono situati intorno ai 500 Khz e di fatto splatterano sulle frequenze adiacenti in modo terrificante.

Sui un sito si possono vedere i fulmini in tempo reale
http://www.meteo-online.it/screen.jpg

Tuttavia per la solita NON FIDUCIA che ho nelle cose istituzionali in questo momento sta avvenendo un temporale terrificante a 15 km da casa mia (sul confine francese) e sul sito per ora NADA

Quindi ci sono due strade,modificare una radiolina oppure costruire da zero,cosa che io preferisco perchè si possono usare cose di recupero e schifezze varie sempre riciclabili

Girando su internet ho trovato questo ricevitore
http://www.radioedintorni.it/Radiomeccanico/RadioCostruttore/RX-4069UB.html

E allora giriamoci sopra
 
lo vado a vedere ma il problema è benchè sia ben fatto è sempre una cosa che necessita di una rete,connessione etc etc.
Oramai tutti devono essere connessi. Tutto deve essere in rete, perdonami non mi piace.

Io invece costruisco un qualcosa che ha solo bisogno di una spina o di una batteria auto. VOLUTAMENTE non portatile
 
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Ma non te lo proponevo come alternativa, ma come riscontro al funzionamento di quello che vuoi costruire. Ti aiuta nella sperimentazione del tuo apparato.
 
ok,lo ho capito ora

Vediamo ora quali stadi deve avere il circuito per fare si che tutto funzioni come si deve.
Iniziamo dal primo: il RICEVITORE RADIO (e non un ricetrasmettitore sia chiaro)

La frequenza di ricezione necessaria è tra 300 e 2,5 Mhz con preferenza intorno a 500 Khz perchè essendo prima della gamma delle onde medie non ci sono stazioni che trasmettono e che possono generare falsi allarmi.
E' stato preferito questo sistema di rivelazione a quello induttivo (ispirato sul principio del trasformatore ideato da mio fratello) perchè rilevando un segnale radio serve un circuito ESTREMAMENTE più piccolo e leggero e sopratutto un antenna qualunque e non un ciambellone grosso come una ruota da trattore.
E' vero che NON nasce per essere un apparecchio tascabile e nessuno sforzo verrà fatto in questo senso ma l'utilizzo di pochi componenti elettronici in più porta molti vantaggi di costo e sopratutto di ingombro.
per puro scrupolo illustrerò il principio di funzionamento del sistema abbandonato.
Nel disegno sotto si vede l'analogia con il trasformatore elettrico.
Il fulmine,in pratica un conduttore percorso da corrente genera delle linee di campo che possono arrivare fino al sensore che è un avvolgimento ed essere amplificate .
Questo sistema pur essendo semplice è inadatto a rilevare fulmini "lontani"
In compenso richiede un elettronica semplice perchè dimensionando giustamente la bobina di captazione si possono escludere tutti i disturbi su altre frequenze e avere un segnale relativamente alto da amplificare.
In compenso la sensibilità diventa molto scadente all'allontanarsi del temporale.

Veniamo al sistema da me adottato,ossia il ricevitore a circuito accordato. Un salto negli anni 20 quando questi ricevitori popolavano le case. Erano presenti più stadi accordati (o meglio da accordare) che lasciavano passare solo la frequenza desiderata e veniva rilevata e amplificata.
Era un sistema poco selettivo ,qui ne abbiamo una descrizione
http://www.leradiodisophie.net/Valvole/Coribante/Coribante.htm
E io cercherò in un ragionevole tempo di realizzare un qualcosa RIGOROSAMENTE non valvolare per fare la stessa cosa. si è decisamente avvantaggiati rispetto agli anni 30 per la presenza di componenti allo stato solido.

Veniamo al secondo stadio,ossia l'AMPLIFICATORE. A differenza di quelli usati nelle radio qui ci sono differenze,la potenza richiesta è bassa (meno di un watt) ma serve uno stadio di uscita supplementare a collettore aperto che possa generare un segnale per lo stadio di visualizzazione. inoltre deve essere possibile escludere l'audio senza modificare il funzionamento del circuito.

Lo stadio di visualizzazione deve accendere un "disco" di led a ogni scarica rilevata. Inoltre se due scariche avvengono a tempo ravvicinato deve indicarlo e tanti più ci sono scariche tanto più lo deve indicare.

Lo stadio di alimentazione deve fornire la corrente per fare funzionare il tutto. Sebbene sia possibile usare un pacco batterie da trapano ricaricabile (12 V ni-cd 2400 mAh) io ho previsto solo l'alimentazione da rete luce
 

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E procediamo con il prototipo,come ho detto prima accetta qualunque tensione di alimentazione da 15 a 35 volt i due integrati 7812 e 7805 la stabilizzano,il circuito dell'integratino messo nel link è stato modificato in quanto la sintonia è fissa . La bobina di sintonia è stata recuperata da una vecchia radio national ma darò i valori quanto prima.
Sono stati aggiunti degli stadi a transistor recuperati dal vecchio ampli per microfono a parabola che avevo.
A tra poco schema e elenco componenti
 

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'Sti *****!!! Sei un grande!!! :si:

(Mi iscrivo alla discussione, anche se non ci capisco una cippa di elettronica e/o transistor, giusto per vedere come va a finire il progetto... ;))
 
ed ora cominciamo dando lo schema a blocchi,giusto per fare capire di cosa si tratta. Cominciamo dallo stadio di ingresso ,rigorosamente di tipo induttivo per conservare una continuità tra antenna e terra e impedire l'accumulo di cariche statiche che oltre a essere pericolose falserebbero la misura.
poco importa se la bobina che andremo a mettere sia l'induttanza di un neon,una bobina di un crossover o un un reattore di un lampione stradale. Deve essere un qualcosa di sufficentemente induttivo da impedire alla radiofrequenza di disperdersi ma deve impedire l'accumulo di CC.
Veniamo al primo stadio ora,costruito con l'integrato logico . E' un ricevitore AM con sintonia semifissa che può ricevere intorno ai 500 Khz. Qualora si voglia farlo ricevere a 2 MhZ non occorre fare altro che cambiare un condensatore. Le due frequenze (di fatto PRIMA e DOPO le onde medie) sono quelle nel quale i fulmini si sentono meglio. Veniamo allo stadio di amplificazione successivo che porta il segnale rilevato a un valore di 1,5 V eff
Veniamo ora alla biforcazione da un lato il segnale va a pilotare un piccolo ampli di potenza (non ancora costruito) capace di un solo watt ma sufficente a pilotare un qualunque aloparlante.
L'amplificatore è ovviamente spegnibile senza alterare il funzionamento del circuito
Veniamo alla visualizzazione,a ogni scarica captata si deve accendere una normale lampadina a filamento o un gruppo di led,rigorosamente pilotati a transistor. Poi tocca al timer,noi sappiamo che è un temporale se tra un fulmine e l'altro o meglio tra una scarica e l'altra ci sono meno di X secondi e allora si attiva la modalità di sorveglianza che dura X minuti.
Durante la modalità di sorveglianza ad ogni scarica si accende una lampada in più nel nostro "semaforo" (in realtà grosso come una stecca di sigarette)che si spegne dopo X tempo
 

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