Costruzione campo stanziale

tutti a predicare il bushcraft da spiedini e coltellacci ma poi si rimpiangono le arrampicate in libera.
sarà l'età che avanza?
 
S

Speleoalp

Guest
.... mi sono iscritto leggendo le recensioni di chi sfidava l'ignoto

Certo... non mi riferivo solamente a questa discussione. Hai ragionissimo.

Ovviamente, come ognuno ho comunque una mia visione su cosa è avventura o cosa è "normalità" ;)
 
Io non me la sento di criticare niente e nessuno, questa e' la prima discussione di un membro del forum, e chissa' se dopo aver fatto il campo stanziale non ci prende gusto all' outdoor anche perche' qualcuno gli ha dato consigli e dopo un po' di anni lo vediamo sull' Annapurna?

Per quanto riguarda i temi di discussione su un soggetto come questo, mi e' venuta in mente una metafora per la montagna, che per caso, ma forse no, ne ha anche la forma:

400px-Piramide_maslow.png


c'e' qualcuno che se la ricorda?

Orbene, per arrivare in cima, devi prima occuparti della "Omeostasi" Forse, se senti troppi racconti di quelli che vanno sugli 8,000 e poi vuoi farlo anche tu, non te ne rendi conto, ma ecco che un forum come questo ti riporta alla realta' o per lo meno dovrebbe darti degli indizi. Oppure puoi pagare tanti cari sherpas che per $40,000.00 che nel campo ti fanno anche il buco, te la coprono e te la spalano via, e puoi fare anche a meno di parlarne.

La omeostasi, in TUTI i suoi aspetti, e' un tema che si ignora a proprio rischio e pericolo. IMHO.
 
Avventura, secondo me, non è costruire un campo stanziale ma sfidare l'ignoto

Beh credo che ognuno viva le sue avventure in base all'esperienza che ha, mi spiego, prendiamo un Bonatti, per lui buona parte dei racconti qui sul forum sarebbero poco più di una passeggiata di salute, vista la sua esperienza, ma per chi si avvicina alle prime escursioni può essere "avventura" anche una semplice nottata nel bosco, o il passaggio su un sentiero più esposto. Se qualcuno chiede il come e il perché di una nottata in amaca non ci vedo nlla di male, tanto meno se qualcuno risponde, qui in questo topic si chiede di campi stanziali e abbiamo risposto. Mi pare che il bushcraft abbia il suo spazio su avventurosamente e non vedo cosa ci sia di sbagliato a parlarne, oltretutto imparare ad autocostruire ed a autorganizzarsi credo abbia un senso. Saper costruire un riparo può essere importante, meglio acquisire questa capacità in tranquillità, come può essere un campo stanziale, che in una situazione di emergenza dove i fattori in gioco sono altri. Quando da ragazzino andavo in montagna, se fossi rimasto bloccato in un punto esposto o sorpreso dalla notte non so cosa avrei fatto, ora che padroneggio più tecniche non ci sono problemi, è capitato e mi son cavato d'impiccio, ma è un tipo di esperienza che mi son fatto gradualmente.
Costruire un campo, riconoscere le piante edibili, saper reperire e sanificare l'acqua, ecc...in se possono essere giudicate esperienze teoriche noiose, soprattutto se se ne parla in un topic dedicato, ma tutte asieme possono esere elementi importanti di un'avventura andata a buon fine. Ad esempio quante volte abbiamo letto (sicuramente qualche anno fa ci fu un caso eclatante legato a degli scouts) di escursionisti sorpresi da una piena di fiume o da una colata di acqua e fango quando erano in tenda? Un "semplice" errore di posizionamento sbagliato del bivacco, con esiti nefasti...quindi le volte che trovo un messaggio di qualcuno che chiede lumi su come e dove mettere la tenda, pur essendoci già 1000 topics identici (l'avventura qui se mai è far capire che esiste la funzione cerca) mi va di rispondere, perché anche la semplice teoria di una buona pratica in natura può essere fondamentale.
 
Io non me la sento di criticare niente e nessuno,
Ovviamente non critico chi ha proposto la discussione,
Solo un'osservazione su in che direzione sta andando il forum, riprendendo
qualcuno tempo fa disse qualcosa che più o meno ripeteva "più tastiera che chilometri sulle gambe e viaggi nello zaino..." o qualcosa del genere
E con questo rispondo anche a @Maduva
 
Condivido pienamente l'idea del campo stanziale di Crafter e vorrei portarvi come esempio lo shelter e il campo fatto a Trebana. E vorrei aggiungere un dettaglio fondamentale. Cioè il modo di pensare le cose. Quelli che vanno da soli o in due non hanno il senso del gruppo, non sanno che quello che conta è quando arriva l'ultimo non primo e tanti altre cose che riguardano la vita in gruppo.
 
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