Costruzione di un semplice arco

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Speleoalp

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Ciao, grazie mille.
Secondo la maggioranza probabilmente la risposta è "NON SI PUÒ" o "CON QUELLI NON VENGONO BENE;ecc"...
Se lo chiedevi a me, ti rispondo per come la vedo io... e quasi sempre le cose le ho provate e poi ho tratto la mia conclusione.
Quindi, secondo me.... con i legni da te elencati, puoi tranquillamente farne di archi.

GRAZIE
 
Mi sono convinto a provare a farne uno ;) il primo tentativo è fallito alla fine.... Adesso provo di nuovo con un legno migliore ;) il pino non riesco a 'inciderlo' senza distruggerlo.... :) IMG_20150514_174750.jpg primo tentativo :) IMG-20150514-WA0010.jpeg o_Oo_O
IMG_20150514_183342.jpg il nuovo candidato:rofl::rofl:
 
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Speleoalp

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Ok, ci vuole pazienza e calma, ahah e ovviamente prudenza ;))

Complimenti, continua a provare ;))
 
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Speleoalp

Guest
Comunque in realtà puoi farlo anche con un semplice ramo flessibile ;) e puoi ottenere archi anche di una certa potenza. Diverse "popolazioni" li fanno così, senza troppi giri e rigiri e ci cacciano, quindi,...

Poi ovviamente il discorso cambia in base alle tue pretesi... quello che dico io non si rivolge mai e poi mai allo sport, potenza per gioco o vanità, ecc... Ma solo ragionando... "mi sarebbe potenzialmente utile in caso di necessità? Abbastanza forte, resistente?"....

Ho provato oggi con del legno di Pino, Larice e Abete e con tutti e tre ho ottenuto ottimi risultati, utilizzabili ;)))

Quindi,.... auguri
 
Bei lavori!
Una cosa sola permettetemi però! E questa è una cosa in cui credo molto, anche perché testata.
Da piccolo chiedevo a mio nonno di realizzarmi fionde ed archi. Immaginatevi quanto lo potessi "affettare" sino a farlo esaurire ! :p
Ma mio nonno mi diceva sempre, dopo aver scelto la "forcina" per la fionda o un bell arbusto di nocciolo, corniolo, etc.., di aspettare la Luna nuova per tagliarlo!
Beh, me ne ha fatti in quantità industriali di archi e fionde, con legni diversi, metodi diversi.... ma ha sempre rispettato la regola della Luna e vi posso garantire che i manufatti avevano una resistenza ed una elasticità straordinaria.
 
S

Speleoalp

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Questa mattina sono andato a tirare un pochino con il mio arco... ancora "perfetto".... Nonostante alcune previsioni pessimistiche... e di tempo ne è passato, ahah

Prossimamente, mi dedicherò alla costruzione di un oggetto simile, ma in dimensioni ridotte.
Più comodo per il trasporto, per renderlo meno visibile e anche più adatto a quelle poche "prede" che potrei/vorrei prendere.... visto che per una persona, per un breve periodo son sempre piccole....piccole.

Anche se in realtà avrei voglia di farne uno piccolo in composito (Carbonio).... se non muoio nei prossimi tempi...

Appena avrò del tempo... e le temperature ritornino "normali" per me...
 
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Ciao complimenti per i video,hai veramente una buona manualita' e vederli e' stato piacevole.Ho apprezzato molto anche l'idea di realizzare l'arco con un disegno "flat" che personalmente reputo molto prestante anche se piu' difficile da ottenere.
L'unica cosa che mi fa' storcere il naso e' la questione di utilizzare legni non idonei.Mi spiego meglio,non credo che nel costruire l'arco l'unico fattore da considerare sia solo "che non si rompe" ma un'infinita' di altri dettagli.Nel corso delle ere l'uomo se ne deve essere reso conto,fin dal paleolitico ha usato piu' o meno sempre gli stessi legni e personalmente non credo sia un caso.
Sinceramente se qualcuno mi chiedesse se un'arco di pino,faggio o abete (per fare esempi di legni citati) potesse essere potenzialmente utile in caso di necessita' risponderei assolutamente di no ma non per partito preso o perche' tutti dicono cosi'.
Volendo calarmi nei panni di qualcuno che deve costruirsi un'arco funzionale per necessita' (senza ipocrisie credo sia una sola: uccidere per difendersi\attaccare o procurarsi cibo...se no a che serve un'arco?) con attrezzi di fortuna mi guarderei intorno alla ricerca di qualche legno adatto visto che poi dalle nostre parti non sono cosi' rari.
Partendo dal presupposto che quando si va' a realizzare un qualsiasi manufatto con legno non stagionato questo facilmente si deformera' nel tempo potrei valutare l'idea di costruirmi qualcosa che mi permetta almeno di tirare qualche freccia sul momento e che sia abbastanza potente da causare ferite gravi al bersaglio.
Col faggio sicuramente potrei creare un'arco molto potente ma estremamente difficile da tendere in quanto e' un legname che si curva faticosamente,per ovviare a questo potrei fargli i flettenti molto lunghi per aumentare la leva ma questo farebbe si che le mie frecce risulterebbero molto lente in uscita,sicuramente in fase di rilascio trasferirebbe molta della potenza accumulata sulla mia mano sinistra fino alla spalla limitando la precisione del tiro potendo anche causarmi delle piccole lesioni,essendo duro farei molta fatica a lavorarlo anche a vena,sprecherei molte energie e sicuramente maltratterei troppo i miei utensili da taglio :help: dai quali potrebbe dipendere tutto ed infine dovrei selezionare benissimo le frecce in quanto l'arco chiuderebbe in modo molto brusco potendo farmele "esplodere" letteralmente in faccia al momento del rilascio (per risolvere sarei costretto ad usare dei "tronchi" per fare le aste cosa che ne ridurebbe la gittata aumentandone il peso) senza tenere conto che il faggio soffre particolarmente l'umidita',i parassiti e le muffe.Ovviamente il pino con tutti quei nodi e l'abete non li prenderei neanche lontanamente in considerazione pero' potrei semplicemente trovarmi del legno adatto (in genere arbusti o comunque alberi bassi abbastanza comuni) magari non lo scorteccio del tutto (per sfruttare un minimo la cosa) ed in poco tempo ho per le mani uno strumento di fortuna e un po' rozzo ma che sicuramente e' adatto a fare il suo lavoro,certo potrebbe rompersi comunque (ho visto rompersi archi fatti ad arte da mastri arcai) ma i presupposti sono migliori.
Certo poi se la necesita' in questione e' di tipo bushcraft\survival dove quest'arco mi servira' da' minimo 55-60 libbre per essere efficace (dalle nostre parti almeno) e' un conto,se lo devo fare cosi' tanto per divertimento o estetica la cosa cambia e posso utilizzare il legno che voglio tanto posso permettermi di allungare poco, tirare stuzzicadenti alle lattine e se si rompe pazienza :roll: (ho dato per scontato che si parlasse di archi improvvisati semplici quindi niente ricurvi,deflex reflex ed altre amenita').
In conclusione credo che quando si costruisce qualcosa che deve funzionare sarebbe meglio andare sul sicuro e sfruttare al massimo le qualita' delle materie prime che utilizziamo sopratutto in certe ipotetiche situazioni che spero non dover vivere mai.
Mi scuso per il post lungo,ci tengo a ribadire che queste sono solo mie opinioni personali e la critica era rivolta alla scelta del legname e non sul modo di lavorarlo :)
 
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Speleoalp

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Certamente, rispetto e capisco le opinioni che hai appena scritto.... che poi in realtà sono le "regole" e le "normalità" utilizzate da penso tutti ;) Io ho le mie idee... non campate per aria... ma sono consapevole che son poi solo mie, ahah

Io personalmente ho usato spesso degli archi (comprati, fatti da altri) su bersagli che riproducevano la "consistenza" di un'eventuale preda... in movimento come se fosse viivo e in fuga e usavo un longbow da 40 libbre e sicuramente l'animale sarebbe morto o ferito gravemente, da poterlo catturare. Lepri, Tassi, ....

Anche perché su animali reali l'ho fatto solo alcune volte...in natura, mentre parecchie in altri contesti... e posso dire tranquillamente "...sarei sopravvissuto, anzi...avrei vissuto", ahah

Il libraggio dipende anche dal tipo di preda che si vuole prendere e solitamente più grande è la preda... più numeroso è il gruppo da sfamare e questo solitamente si riflette sul metodo di caccia... che spesso di tramuta non tanto in potenza e precisione, ma sul numero di "frecce" scoccate o per altre armi, altri termini.

Io non ho mai avuto problemi con gli archi che ho fatto... però sono uno con al testa molto dura... e quindi anche se sono consapevole di come si è comportata la società e come si comporta, cosa usa, le tradizioni.... mi piace fare anche di testa mia, fare con la mia visione delle cose. Sinceramente negli anni e ne campi da tiro ho visto diversi archi rompersi, ecc.... mentre i miei "grezzi" resistono e questo mi basta per pensare e ragionare che se una cosa è fatta "con testa"... la differenza la fa la sfortuna/fortuna.

Però ribadisco.... non stò criticando o cercando di smentire qualcuno.... sò che per "normalità" sono io quello in torto.... ma sono uno molto pratico, mi piace fare... soprattutto diversamente da come tutti ritengono "il modo giusto di fare" e assicuro, anche se su un forum poi la credibilità và dalla fiducia, che quello che faccio alla fin fine lo uso e provo molto. Lo affatico e metto alla prova. In quanto la condivisione qui è basta sul generale per interessi, passioni, curiosità... ma poi io baso tutto appunto sul fatto che potrebbero essere utili in 'ipotetica vita in natura. Quindi devo sapere che sono funzionali, pratici, ecc...

Poi da buon testone... finche non vedo, provo e sento.... non credo... o credo ma non mollo. Come con i coltelli in cui mi si diceva che "l'acciaio è sbagliato, tempra inutile, non va bene e non funziona, ecc" e alla fine lo uso sempre e comunque e penso che resterà lì dopo la mia morte. Stessa cosa per gli archi o qualsiasi altra cosa a cui m'interesso, lavoro, ah

Ma ripeto, ho giustificato e motivato il modo di vedere. Ma rispetto, capisco e concordo che tradizionalmente e normalmente le cose son fatte così, in una determinata maniera... che non sono le mie, ah

Grazie per l'intervento, completo, chiaro e diretto.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Si sono d'accordo con te sul fatto che a volte bisogna sperimentare e che spesso i luoghi comuni vanno confutati.Molti artigiani continuano a fare le cose sempre in un certo modo "perche' si" o perche' "si e' sempre fatto cosi' e cio' non e' affatto un bene.Vorrei solo aggiungre una considerazione a quanto detto ma ti assicuro che non e' per difendere una posizione ma per il fatto che amo tirare con l'arco e ancora di piu' mi piace discorrere dell'argomento con chi ha questa passione.

Io personalmente ho usato spesso degli archi (comprati, fatti da altri) su bersagli che riproducevano la "consistenza" di un'eventuale preda... in movimento come se fosse viivo e in fuga e usavo un longbow da 40 libbre e sicuramente l'animale sarebbe morto o ferito gravemente, da poterlo catturare. Lepri, Tassi, ....

Il libraggio dipende anche dal tipo di preda che si vuole prendere e solitamente più grande è la preda... più numeroso è il gruppo da sfamare e questo solitamente si riflette sul metodo di caccia... che spesso di tramuta non tanto in potenza e precisione, ma sul numero di "frecce" scoccate o per altre armi, altri termini.

In linea di massima e' un ragionamento ineccepibile sopratutto con archi di foggia moderna.Sono sicuro che un buon longbow defex reflex anima in carbonio rivestito in vetroresina o un ricurvo da caccia con flettenti "aggressivi" con carbonio,corda fast fly e frecce in alluminio con punte da caccia possono compensare benissimo un libbraggio contenuto con tutta questa tecnologia.Sono archi molto sofisticati con ottime prestazioni che con poco sforzo permettono una resa eccellente.
Purtroppo pero' nel caso di archi storici una serie di fattori richiede necessariamente un libbraggio importante (nello specifico parlo di un'arco rozzo che posso crearmi da solo con pochi utensili,l'arco di Otzi per fare un'esempio).
E' vero che le sagome 3d riproducono la consistenza di un'animale (anzi a volte mi viene da pensare che siano anche piu' dure) ma ovviamente non riproducono le ossa in cui la freccia puo' conficcarsi o venire deviata.Le punte da caccia moderne sono di metallo studiate per farsi strada nella carne mentre quelle che potremmo usare in emergenza saranno fatte di legno indurito col fuoco,vetro,ossa di animali,pietra ecc... occorre quindi potenza per "sfondare"anche se cio' potrebbe non essere un problema con la fauna piccola ma bisogna calcolare che la freccia non ha potere d'arresto e la nostra preda non ferita a morte potrebbe infilarsi in qualche anfratto o cadere in un crepaccio rendendoci la vita difficile per recuperarla e facendoci perdere preziose energie.
Per quanto riguarda il colpire un'animale in movimento in una situazione di gara moderna usiamo archi prestanti e frecce pesate tutte uguali,con punte che hanno tutte lo stesso peso,impennaggio perfetto e sopratutto viaggiano a molti fps.E' chiaro che il nostro arco rozzo tirera' le nostre frecce altrettanto rozze a pochi fps,cio' rende il tiro molto difficile in quanto la preda si muove e noi dobbiamo prevederne lo spostamento,dobbiamo praticamente tirare dove pensiamo possa trovarsi fra qualche istante.
Ovviamente meno sono gli fps della freccia e piu' questo si rivelera' complesso e non potendo usare carbonio o alluminio per allegerire l'asta l'unica cosa che ci rimane e' aumentare il libbraggio dell'arco.Per fare un'esempio in una gara di tiro al volo mi trovavo in piazzola con tre arcieri che avevano un'arco molto simile al mio (longbow storico di tasso) ma con poche meno libbre,i loro tiri erano ottimi ma le mie frecce piu' veloci quindi arrivavano prima e dovevo comepensare meno la lentezza di quest'ultime rispetto al movimento del piattello (cambiamo il piattello con un volatile che vorrei cacciare).
C'e' poi il discorso della parabola,piu' il bersaglio e' lontano piu' dovro' alzare l'arco e calcolare la parabola del tiro cosa molto complessa in una situazione di caccia dove tutto dipende da una freccia.Con gli archi moderni le parabole sono ridotte ma con quelli storici spesso sono assurde,per colpire il bersaglio bisgonerebbe tirargli sopra (senza vederlo di fatto) cosa che comporta quasi sempre mancarlo o comunque non ledere gli organi vitali.Con un 'arco di molte libbre invece ho una parabola molto tesa,posso tirare precisamente dove voglio io senza l'handicap della forza di gravita' da calcolre aumentando la probabilita' di perforare i polmoni o il cuore se mi dice bene senza il rischio di ferire inutilmente l'animale facendolo soffrire.C'e' da dire poi che con piu' libbre potro' tirare senza preoccuparmi troppo di rami o vegetazione varia sopra di me in quanto i miei tiri saranno lineari e potenti e non dovro' assumere pose scomode o inginocchiarmi per colpire un bersaglio distante che magari si trova fra cespugli,alberi e rovi.
Vorrei porre attenzione sul fatto che molto e' cambiato con la tecnologia,oggi il potere di penetrazione della freccia si affida alle lame da caccia affilate cosa che permette di utilizzare aste molto leggere e prestanti ed archi veloci con poche libbre,nel passato le punte non erano poi cosi' affilate e per penetrare occorrevano aste di legno pesantissime (veramente le nostre sembrano spiedini :rofl: al confornto) e per lanciarle ci volevano archi con moltissime libbre.

Il libraggio dipende anche dal tipo di preda che si vuole prendere e solitamente più grande è la preda... più numeroso è il gruppo da sfamare e questo solitamente si riflette sul metodo di caccia... che spesso di tramuta non tanto in potenza e precisione, ma sul numero di "frecce" scoccate o per altre armi, altri termini.

Anche su questo non sono molto convinto,il discorso e' valido per gli uomini del paleolitico e per alcune tribu' africane che usavano libbraggi molto bassi ed infatti avevano una presa molto diversa dalla nostra,prendevano la freccia con il pollice e l'indice ed in gruppo tiravano alla preda uccidendola per dissanguamento o con i veleni.Noi europei abbiamo adottato la presa "mediterranea" proprio per rendere possibile l'uso di archi potentissimi capaci di stendere animali di grossa taglia con una freccia ben piazzata ai polmoni che a volte poteva persino trapassare l'animale da parte a parte (il famoso tiro passante) con l'uso dei cani o con grande spririto d'osservazione poi si seguiva la scia di sangue polmonare schiumoso fino a ritrovare l'animale stramazzato,un tipo di cacia grossa individuale insomma (si cacciava anche per le pelli,per i trofei o per sport non solo per nutrire la comunita').Per fortuna qualche testimonianza ci e' pervenuta in un modo o nell'altro e qualche cacciatore ha provato a verificarne la fondatezza.Poi c'e' tutto il discorso guerra ed armature a piastre che pero' non credo centri nulla in questo contesto

Tutto cio' per dire che se dovessi andare a caccia potendo scegliermi un'arco prenderei un bel longbow american flat-bow 45 libbre,corda in dacron,vetroresina,colle ipossidiche e frecce easton in allumio con punte da caccia a due lame e magari me le impennerei iper-elicoidali per avere piu' stabilita'.
Se invece mi trovassi in una situazione cosi' estrema da dovermi costruire un'arco con strumenti di fortuna per avere delle prestazioni simili dovrei farmelo con un libbraggio altissimo per sopperire a tutta questa tecnologia di cui non dispongo e ovviamente per gestire una potenza del genere senza distruggere l'arco ho bisogno di specifici tipi di legname che possiedono delle peculiarita' molto particolari.
Purtroppo credo che la presunzione di noi arcieri tradizionali moderni di volerci accomunare ai nostri antenati sia un miraggio in quanto quest'ultimi ci vedrebbero come delle femminucce (io in primis non e' che usi tutte queste libbre :unsure: )

Poi da buon testone... finche non vedo, provo e sento.... non credo... o credo ma non mollo. Come con i coltelli in cui mi si diceva che "l'acciaio è sbagliato, tempra inutile, non va bene e non funziona, ecc" e alla fine lo uso sempre e comunque e penso che resterà lì dopo la mia morte. Stessa cosa per gli archi o qualsiasi altra cosa a cui m'interesso, lavoro, ah

Su questo non ho nulla da dire,anzi credo che la volonta' di mettersi in gioco e di sperimentare senza volere sempre la pappa pronta sia una qualita' eccezionale e purtroppo anche poco comune in questo nostro "gioco".Gli esempi di tiro che ho fatto poi sono ipotetici e adatti giusto ad una situazione venatoria disperata in quanto tiri lontani a bersagli in movimento o in scarsa visibilita' sono considerati "sporchi" e quindi in genere si rinuncerebbe a scoccare la freccia.
Spero di non averti annoiato troppo e magari d'incontrarci in piazzola un giorno di questi :si:
 
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Speleoalp

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Ma che annoiato.... a me piace chiacchierare e leggere punti di vista, ragionamenti, ecc altrui...
Io l'arco più forte che ho avuto era un semplicissimo "50 libbre", mi sembra, se ricordo bene... li ho venduti tutti, ahah Compreso le frecce, ecc.... che appunto usavo quelle in legno.
Mi sono tenuti i miei e solo un longbow (commerciale artigianale) modificato.

ahah, e come sempre mi caratterizza il fatto che l'ho tenuto e modificato... per dimostrare che avrei potuto rendere un arco fisso, smontabile, trasportabile e riutilizzabile... in tutta sicurezza o almeno paragonabile agli altri sistemi.

In realtà per curiosità vorrei realizzare un mini archetto in composito (Carbonio, visto che ne ho ancora a rotoli,ah)... e poi vedrò, ahah

Ma sempre basandomi non sul tiro sportivo, competizione, performance... ma su quello che potrebbe tornarmi utile in natura.

Di sicuro in situazioni di vita in natura, preciso che per me non sarebbe una cosa negativa, emergenza...l'ultima spiaggia..., preferisco utilizzare trappole e le ho sempre trovate più "sicure", semplice e veloci. Meno "action" ok, ma alla fine l'importante è procacciarsi quella poca carne necessaria alla sopravvivenza... se piccola cacciagione... qualche volta in più per ogni stagione... se grossa, conservandola.
 
io l'arco più forte che ho avuto era un semplicissimo "50 libbre", mi sembra, se ricordo bene...

Ma non ti credere anche io uso quel libbraggio con il longbow per le gare,da quello che ho potuto vedere qui da noi 50 libbre sono gia' considerate tante.Ho notato che la maggior parte degli arcieri tira 40-45 libbre e quando leggono #50@28 sul tuo arco ti guardano strano.
Credo comunque che per cacciare la nostra fauna siano piu' che sufficienti.Certo sono convinto che in gara tiriamo in media un'ottantina di frecce ma in una situazione di caccia disperata una sola freccia a 60-65 libbre ce la potremmo fare anche noi.All'estero pero' sfiguriamo,ai campionati vedi dei vecchietti tedeschi aprire archi da 70 libbre con disinvoltura :rofl: .

ahah, e come sempre mi caratterizza il fatto che l'ho tenuto e modificato... per dimostrare che avrei potuto rendere un arco fisso, smontabile, trasportabile e riutilizzabile... in tutta sicurezza o almeno paragonabile agli altri sistemi.

In realtà per curiosità vorrei realizzare un mini archetto in composito (Carbonio, visto che ne ho ancora a rotoli,ah)... e poi vedrò, ahah

Molto bella questa del voler personalizzare le proprie cose,prendere oggetti o costruirli dal nulla,la volonta' di metterci dentro un pezzettino di noi stessi e comunque renderli piu' adatti alle nostre necessita' personali.Una cosa che mi ha fatto apprezzare tantissimo questo forum devo dire.

Di sicuro in situazioni di vita in natura, preciso che per me non sarebbe una cosa negativa, emergenza...l'ultima spiaggia..., preferisco utilizzare trappole e le ho sempre trovate più "sicure", semplice e veloci. Meno "action" ok, ma alla fine l'importante è procacciarsi quella poca carne necessaria alla sopravvivenza... se piccola cacciagione... qualche volta in più per ogni stagione... se grossa, conservandola.

Su questo sono completamente d'accordo con te,meno fatica,sicuramente meno rischi fisici (non vorrei far incavolare un cinghiale senza un tree stand :help: ) e poco dispendio di energia.Poi la caccia itinerante con l'arco e' veramente molto difficile,bisogna fare poco rumore ed avvicinarsi molto alla preda riuscendo a nascondere il proprio odore.Insomma concordo che non sarebbe al primo posto fra le mie soluzioni per mangiare in situazioni d'emergenza :poke:
 
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