- Parchi della Campania
-
- Parco Nazionale del Vesuvio
Dati
Data: 12.2.2011
Regione e provincia: Campania, Napoli
Località di partenza: SP del Vesuvio, quota 970
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 6 ore con ampie soste
Chilometri: 9.3
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: i pericoli maggiori derivano dal fondo di sabbia e lapilli che, specialmente lungo le ripide discese, sono estremamente scivolosi; brevi tratti su roccette; si cammina in cresta, quindi ci sono brevi tratti esposti.
Periodo consigliato: sempre, tuttavia non è consigliabile percorrere la cresta con neve o ghiaccio.
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 580m
Dislivello in discesa: 580m
Quota massima: 1112m
Quota minima: 780m
Accesso stradale: uscita A3 di Ercolano o Torre del Greco, poi SP del Vesuvio fino all'ultimo tornante prima del parcheggio di quota 1000.
Descrizione
Il percorso si sviluppa lungo alcuni tratti dei sentieri 1 e 2, con un comodo inizio in discesa, molto turistico, prima su sentiero e poi lungo i tornanti della strada Matrone; dopo una deviazione che porta ad attraversare l'estremità orientale della valle dell'Inferno, si inizia la salita per la cresta orientale del monte Somma, con strappi decisamente ripidi, alcuni brevi passaggi su roccette, molti altri su sabbia e lapilli scivolosi come il sapone, qualche passaggio anche leggermente esposto (anche se non c'è mai stato pericolo di caduta, comunque è bene non soffrire di vertigini...).
All'inizio della cresta si giunge in un punto dove, accanto ad un affioramento di lave a corda, risalenti all'eruzione del 1929, si apre uno stretto crepaccio che è possibile percorrere per qualche decina di metri.
Proseguendo, le salite sono intervallate da tratti in falsopiano fino a raggiungere i Cognoli di Ottaviano con il punto più alto del percorso (1112m). Il ritorno avviene a ritroso fino ai Cognoli di Levante (quota 1001m) dove si apre un ripido vallone ricoperto di sabbia e lapilli e lungo il quale rapidamente si raggiunge il fondo della Valle dell'Inferno (870m).
Infine costeggiando il bordo interno del cratere del monte Somma, si raggiunge il fronte della colata lavica del 1944, la si deve attraversare fino a raggiungere la lingua di lava che sale verso la cima del Vesuvio, prima o poi si raggiungerà la strada in prossimità del luogo di partenza (a quota 970m).
Due i tratti fuori pista: il primo all'inizio della cresta, (il sentiero ufficiale corre giù in valle e poi risale per il canalone di lapilli), il secondo per raggiungere e attraversare il fiume di lava del '44, interamente ricoperto da un lichene di colore grigio-argento, una specie pioniera che si chiama stereocaulon vesuvianum.
Non abbiamo raggiunto la Punta del Nasone (1132m) poiché non raggiunta dal nostro sentiero (in effetti già ce lo diceva la mappa, ma confidavo nella possibilità di un fuori pista... invece in quel punto la cresta è davvero sottile come una lama e avremmo dovuto fare un giro di altri 7km).
Qui si possono leggere i preparativi per l'escursione. Qui c'è la traccia gps di Valek77.
Data: 12.2.2011
Regione e provincia: Campania, Napoli
Località di partenza: SP del Vesuvio, quota 970
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 6 ore con ampie soste
Chilometri: 9.3
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: i pericoli maggiori derivano dal fondo di sabbia e lapilli che, specialmente lungo le ripide discese, sono estremamente scivolosi; brevi tratti su roccette; si cammina in cresta, quindi ci sono brevi tratti esposti.
Periodo consigliato: sempre, tuttavia non è consigliabile percorrere la cresta con neve o ghiaccio.
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 580m
Dislivello in discesa: 580m
Quota massima: 1112m
Quota minima: 780m
Accesso stradale: uscita A3 di Ercolano o Torre del Greco, poi SP del Vesuvio fino all'ultimo tornante prima del parcheggio di quota 1000.
Descrizione
Il percorso si sviluppa lungo alcuni tratti dei sentieri 1 e 2, con un comodo inizio in discesa, molto turistico, prima su sentiero e poi lungo i tornanti della strada Matrone; dopo una deviazione che porta ad attraversare l'estremità orientale della valle dell'Inferno, si inizia la salita per la cresta orientale del monte Somma, con strappi decisamente ripidi, alcuni brevi passaggi su roccette, molti altri su sabbia e lapilli scivolosi come il sapone, qualche passaggio anche leggermente esposto (anche se non c'è mai stato pericolo di caduta, comunque è bene non soffrire di vertigini...).
All'inizio della cresta si giunge in un punto dove, accanto ad un affioramento di lave a corda, risalenti all'eruzione del 1929, si apre uno stretto crepaccio che è possibile percorrere per qualche decina di metri.
Proseguendo, le salite sono intervallate da tratti in falsopiano fino a raggiungere i Cognoli di Ottaviano con il punto più alto del percorso (1112m). Il ritorno avviene a ritroso fino ai Cognoli di Levante (quota 1001m) dove si apre un ripido vallone ricoperto di sabbia e lapilli e lungo il quale rapidamente si raggiunge il fondo della Valle dell'Inferno (870m).
Infine costeggiando il bordo interno del cratere del monte Somma, si raggiunge il fronte della colata lavica del 1944, la si deve attraversare fino a raggiungere la lingua di lava che sale verso la cima del Vesuvio, prima o poi si raggiungerà la strada in prossimità del luogo di partenza (a quota 970m).
Due i tratti fuori pista: il primo all'inizio della cresta, (il sentiero ufficiale corre giù in valle e poi risale per il canalone di lapilli), il secondo per raggiungere e attraversare il fiume di lava del '44, interamente ricoperto da un lichene di colore grigio-argento, una specie pioniera che si chiama stereocaulon vesuvianum.
Non abbiamo raggiunto la Punta del Nasone (1132m) poiché non raggiunta dal nostro sentiero (in effetti già ce lo diceva la mappa, ma confidavo nella possibilità di un fuori pista... invece in quel punto la cresta è davvero sottile come una lama e avremmo dovuto fare un giro di altri 7km).
Qui si possono leggere i preparativi per l'escursione. Qui c'è la traccia gps di Valek77.
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