Crolla costone del monte Civetta

Dolomiti, ancora una frana: crolla costone del monte Civetta



LLEGHE. Il Civetta in polvere. Una frana stimata in 50mila metri cubi (ma è solo un primo calcolo) si è staccata ieri pomeriggio sul versante nord ovest della montagna, cancellando alcune vie alpinistiche: sicuramente la Piussi, almeno parte della Livanos secondo i frequentatori più esperti della zona. Non si registrano persone coinvolte: dopo l’allarme, intorno alle 15.20, l’eliambulanza del Suem di Pieve ha sorvolato la zona per verificare tracce di scialpinisti, ciaspe e semplici escursionisti a piedi, in entrata e uscita dalla frana.
Ricognizione negativa: nonostante la prima neve, e per fortuna, a quelle quote ieri non s’era avventurato umano. Indelebile invece la ferita sulla montagna. Un boato e la polvere del materiale che ha invaso tutta la valle: a San Tomaso Agordino, Comune giusto davanti, l’hanno sentito bene. Finestre e vetri non hanno tremato ma il botto ha fatto subito pensare a una valanga: il tempo di girare lo sguardo per gli attoniti testimoni, e una parte di spigolo che collassava a terra, sollevando polvere marrone che ha coperto lo strato di neve caduta giù durante il maltempo di questi giorni. Il testimone, Renè De Val, del Soccorso alpino della Val Pettorina, ha subito lanciato l’allarme al 118. Sul posto è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve per effettuare una ricognizione e verificare l'eventuale presenza di persone coinvolte. Durante il sopralluogo della zona interessata dalla frana, il cui distacco è avvenuto 400 metri circa sopra lo zoccolo basale, sulla parete a destra della Cima Su Alto, sono state individuate delle tracce di escursionisti con le ciaspole: tracce di poco fuori dal perimetro della frana che hanno confermato il non coinvolgimento di persone.


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Dolomiti, ancora una frana: crolla costone del monte Civetta - Cronaca - Corriere delle Alpi
 
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