Essiccato <> Disidratato
Si tratta di due procedimenti diversi.
Un cibo essiccato è stato sottoposto ad una lenta disidratazione, le fibre di cui è composto si sono "sgonfiate" lentamente per evaporazione e la reidratazione richiede un tempo altrettanto lungo.
La Disidratazione comporta il congelamento del cibo e la successiva sublimazione a vuoto (in autoclave). Durante il congelamento il ghiaccio si espande e rompe i tessuti, esposto al vuoto il cibo congelato perde l'acqua direttamente sotto forma di vapore che viene aspirato via; si riduce peso e spazio occupato. Per contro il cibo si riduce in frammenti e polvere a causa dei danni provocati di cristalli di ghiaccio e dalla fuoriuscita del vapore che è molto rapida.
Il reintegro dell'acqua, nel caso del cibo disidratato, è quasi istantaneo perché i pezzi sono più piccoli ed estremamente porosi, reggono bene gli alimenti fibrosi e ricchi di zuccheri (amido o cellulosa). Ideale per creme e risotti, un po' meno per la pastasciutta, pessimo per la carne.
A differenza del cibo essiccato, quello disidratato può rimanere per un tempo indefinito all'interno di una confezione sigillata. la ridottissima percentuale di acqua unita alla presenza di cloruro di sodio (sale) e qualche altro ingrediente altrettanto biocida (ma assolutamente innocuo per noi vertebrati) impedisce la proliferazione di qualsiasi forma di vita.
Questi sono i due vantaggi del cibo disidratato.
Non c'e' alcun vantaggio per il peso e l'ingombro: l'acqua va reintegrata e da qualche parte la devi prendere.
Il reintegro deve avvenire in un contenitore adatto (pentola, cuccuma, sarcoso cilindrico con fondo e coperchio) e, a meno di non avere il palato di granito, il cibo va sottoposto a cottura.
Per cui occorre portarsi qualcosa per cuocere e il necessario per la pulizia.
Non si possono cucinare le zuppe liofilizzate alla trappeur.
Cottura e pulizia richiedono acqua e sapone (mai provato a mettere una pentola sporca nello zaino?) che comportano peso aggiuntivo.
Quindi vanno bene la' dove si ha la certezza di trovare acqua pulita (una fonte, fontanella, torrente di alta montagna), la' dove ti devi portare l'acqua al seguito è meglio usarla per bere o reidratare durante la masticazione.
Alle brutte: carne secca e gallette (ma si puo' fare di meglio eh?) o comunque cibo che si puo' reidratare masticando.
Ciao
N.
PS: per i fagioli secchi suggerisco l'uso di un fiasco di vino dei castelli per farli reidratare (il fiasco deve aver contenuto il vino di recente) e poi cuocerli direttamente quando e' il momento a bagnomaria (se no si spacca il vetro prima del tempo).
Alla fine il fiasco andrebbe rotto senza far cadere i cocci nella pietanza, aggiunto un filo d'olio a crudo e un po' di pepe.
Pero' pesa... chi ve lo fa fare? Ah, certo: la spinta supplementare che si ottiene dopo