Cucinare nelle latte

Ho provato ad usare il cerca, ma non ho trovato nulla..scusate la domanda forse stupida ma vi chiedo se i cibi in scatola si possono scaldare direttamente sul fuoco o se le latte rilasciano tossine non troppo salutari.. grazie per le eventuali risposte..:D
 
se parli di latte di fagioli o piselli o pelati (...) che comunque hanno la lattina priva di vernice penso di si,però se intendi scaldare una simmenthal o un tonno credo che le vernici si facciano sentire...

poi,nei simpson homer cucinava i fagioli direttamente nella latta,quindi credo si possa!:D
 
Quelle teflonate all'interno no di sicuro, le altre probabilmente si...Quelle teflonate le riconosci dal tipico colore bianco all'interno e consistenza tipo plastica...
 
Io eviterei: nella preparazione della latta viene impiegato lo stagno, che avendo un basso punto di fusione è facile che si separi dal ferro... e finisca nel cibo. Non so se sia dannoso o meno per l'organismo, ma suppongo non sia proprio "il massimo". :roll:
 
Nelle razioni K di qualche ... decennio fa 8) era indicato di scaldare (okkio, solo scaldare) il cibo in scatola direttamente nella scatola.
Magari quindi, non sará il massimo ma sicuramente non uccide...
 
Ciao a tutti
Chiedo scusa ma apro un OT.
Io eviterei le latte in generale in quanto più pesanti comprendono liquidi di conservazione. E' tutto peso ed ingombro in più!
Secondo me è meglio se (per fagioli, piselli, ceci, etc) ti porti cibo disidratato.
Costa, pesa ed ingombra molto meno!!!
Per la reidratazione sarà sufficiente mettere ad esempio i fagioli secchi in una bottiglia di plastica, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio ed acqua ed in 5 ore hai ad esempio i fagioli pronti per la cottura. Ovviamente il peso risparmiato ti consente di portarti un gavettino pur mantenendo comunque un peso ed un volume inferiore a quello delle scatole.
Ovviamente questa cosa non è applicabile per la carne in scatola, il tonno o cose similari.
Chiudo OT

Saluti

Manuel
 
Ciao a tutti
Chiedo scusa ma apro un OT.
Io eviterei le latte in generale in quanto più pesanti comprendono liquidi di conservazione. E' tutto peso ed ingombro in più!
Secondo me è meglio se (per fagioli, piselli, ceci, etc) ti porti cibo disidratato.
Costa, pesa ed ingombra molto meno!!!
Per la reidratazione sarà sufficiente mettere ad esempio i fagioli secchi in una bottiglia di plastica, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio ed acqua ed in 5 ore hai ad esempio i fagioli pronti per la cottura.

Manuel

Scusa Manuel hai mai lessato legumi secchi anche se reidratati? Sai quanto tempo ci vuole per cuocerli? Io sì: un'eternità (escursionisticamente parlando)! ll peso risparmiato con le latte lo avresti per le bombole del gas
 
Ciao a tutti
Chiedo scusa ma apro un OT.
Io eviterei le latte in generale in quanto più pesanti comprendono liquidi di conservazione. E' tutto peso ed ingombro in più!
Secondo me è meglio se (per fagioli, piselli, ceci, etc) ti porti cibo disidratato.
Costa, pesa ed ingombra molto meno!!!
Per la reidratazione sarà sufficiente mettere ad esempio i fagioli secchi in una bottiglia di plastica, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio ed acqua ed in 5 ore hai ad esempio i fagioli pronti per la cottura.

Manuel

Scusa Manuel hai mai lessato legumi secchi anche se reidratati? Sai quanto tempo ci vuole per cuocerli? Io sì: un'eternità (escursionisticamente parlando)! ll peso risparmiato con le latte lo avresti per le bombole del gas

Aggiungerei anche l'acqua che ti devi portare dietro se ti porti solo cibi disidratati. Alla fine della giostra il peso e l'ingombro diventano ibìnversamente proporzionali!!!
 
@CADMO: Per l'acqua la trovi sul posto e risolvi così (ovvio che il discorso vale solo se ce ne è).

@gruccione: Per quello che riguarda la cottura con l'aggiunta del bicarbonato in fase di ammollo ho riscontrato che i tempi di cottura si riducono notevolmente; certo è comunque vero che vanno cotti e non scaldati a differenza di quelli in latta. Ovviamente il tutto non cotto a gas ma a legna.

Non sto dicendo che i fagioli secchi (o altri cibi similari disidratati) sono ottimi per le spedizioni in quota. Dico che se il penso di portarmi dietro delle lattine vuol dire che il percorso che intendo fare non è di certo tra i più complessi e quindi potrebbe essere una alternativa valida in quel caso il portare cibi secchi.
Saluti

Manuel
 
Ultima modifica:
Io eviterei: nella preparazione della latta viene impiegato lo stagno, che avendo un basso punto di fusione è facile che si separi dal ferro... e finisca nel cibo. Non so se sia dannoso o meno per l'organismo, ma suppongo non sia proprio "il massimo". :roll:

Se la memoria non mi inganna lo stagno veniva usato per ricoprire internamente le vecchie pentole di rame, proprio perché il rame ossidato diventa tossico. Per deduzione quindi lo stagno non doveva essere ritenuto pericoloso per la salute....
In questo link Stagno - Sn
ci sono alcune informazioni sulla tossicità dello stagno.
In quest'altro link Perchè usare pentole in rame? vengono citati i pro e i contro circa l'uso delle pentole in rame.
Ciao
 
scusa, ma se ci vogliono 5 ore per reidratarli...
le cose sono 2:
- comincio a cucinare il pranzo alle 7 del mattino
- metto tutto dentro una bottiglia con acqua e me la porto nello zaino (viene meno il vantaggio del disidratato, perchè anche in questo caso porto i liquidi)

dentro le latte io non scaldo niente.
magari non mi ammazza all'istante, anzi, mi stupirei se accadesse, ma sicuramente non è nemmeno salute.

mangio con molto più gusto i fagioli e il tonno freddi.quello che è nelle lattine in genere si mangia anche senza cuocerlo perchè è già cotto.

un pentolino pesa pochissimo, portiamo nello zaino 30 metri di cordino e 7 tipi di coltello per cucinare poi dentro una lattina? mi sembra un po'eccessivo:D:D:D
 
Ciao a tutti.
Anche io ricordo che, ai bei tempi, riscaldavo i barattoli di trippa della razione K direttamente sul fornelletto e ... sono ancora vivo.
Per quanto riguarda lo stagno nelle latte, credo che esso ERA utilizzato nelle saldature dei bordi dei contenitori. Ora non si usa più, è più pratica e conveniente l'elettrosaldatura. E comunque torniamo al discorso dell'amianto. Terroristicamente parlando ci si ammala di cancro alla semplice vista dell'eternit ma molto più realisticamente ci vogliono anni ed anni di esposizione per averne dei danni.
Lo stesso per le latte sul fuoco.
E' molto meglio mettere l'accento sul fatto che le latte DEVONO essere riportate indietro dopo l'uso e non lasciate in giro.
Ciao
Nino
 
x manuel: sei il mio mito se vai in giro con i fagioli in una bottiglia per 5 ore per farli reidratare e poi li cuoci per un altra ora mezza ( + o -) sul fuoco, ti prego mandami in privato una tua foto che voglio farci un poster e attaccarmelo nell'armadio
 
stefanuccio mi sembri un tintinello caustic-ironico :)
ho visto gente che si portava dietro graticola-quasibarbecue, sega, coltellaccio, accetta, 2 chili di limoni (ma non potevi spemerli prima?), tutta la batteria completa della lagostina... ed era felice.
 
Essiccato <> Disidratato

Si tratta di due procedimenti diversi.

Un cibo essiccato è stato sottoposto ad una lenta disidratazione, le fibre di cui è composto si sono "sgonfiate" lentamente per evaporazione e la reidratazione richiede un tempo altrettanto lungo.

La Disidratazione comporta il congelamento del cibo e la successiva sublimazione a vuoto (in autoclave). Durante il congelamento il ghiaccio si espande e rompe i tessuti, esposto al vuoto il cibo congelato perde l'acqua direttamente sotto forma di vapore che viene aspirato via; si riduce peso e spazio occupato. Per contro il cibo si riduce in frammenti e polvere a causa dei danni provocati di cristalli di ghiaccio e dalla fuoriuscita del vapore che è molto rapida.

Il reintegro dell'acqua, nel caso del cibo disidratato, è quasi istantaneo perché i pezzi sono più piccoli ed estremamente porosi, reggono bene gli alimenti fibrosi e ricchi di zuccheri (amido o cellulosa). Ideale per creme e risotti, un po' meno per la pastasciutta, pessimo per la carne.

A differenza del cibo essiccato, quello disidratato può rimanere per un tempo indefinito all'interno di una confezione sigillata. la ridottissima percentuale di acqua unita alla presenza di cloruro di sodio (sale) e qualche altro ingrediente altrettanto biocida (ma assolutamente innocuo per noi vertebrati) impedisce la proliferazione di qualsiasi forma di vita.
Questi sono i due vantaggi del cibo disidratato.

Non c'e' alcun vantaggio per il peso e l'ingombro: l'acqua va reintegrata e da qualche parte la devi prendere.
Il reintegro deve avvenire in un contenitore adatto (pentola, cuccuma, sarcoso cilindrico con fondo e coperchio) e, a meno di non avere il palato di granito, il cibo va sottoposto a cottura.
Per cui occorre portarsi qualcosa per cuocere e il necessario per la pulizia.
Non si possono cucinare le zuppe liofilizzate alla trappeur.
Cottura e pulizia richiedono acqua e sapone (mai provato a mettere una pentola sporca nello zaino?) che comportano peso aggiuntivo.

Quindi vanno bene la' dove si ha la certezza di trovare acqua pulita (una fonte, fontanella, torrente di alta montagna), la' dove ti devi portare l'acqua al seguito è meglio usarla per bere o reidratare durante la masticazione.
Alle brutte: carne secca e gallette (ma si puo' fare di meglio eh?) o comunque cibo che si puo' reidratare masticando.

Ciao
N.

PS: per i fagioli secchi suggerisco l'uso di un fiasco di vino dei castelli per farli reidratare (il fiasco deve aver contenuto il vino di recente) e poi cuocerli direttamente quando e' il momento a bagnomaria (se no si spacca il vetro prima del tempo).
Alla fine il fiasco andrebbe rotto senza far cadere i cocci nella pietanza, aggiunto un filo d'olio a crudo e un po' di pepe.
Pero' pesa... chi ve lo fa fare? Ah, certo: la spinta supplementare che si ottiene dopo :biggrin:
 
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