Buongiorno a tutte e tutti,
Questo è il mio primo post (piacere!)
Da qualche mese consulto regolarmente il forum e per molte cose è stato utilissimo: orientarmi per la scelta del materiale, farmi un'idea delle varie tecniche e trucchetti che ciascun viandante ha trovato con l'esperienza, informarmi su mille cose. Grazie!
Scrivo per qualche consiglio più preciso rispetto a un progetto su cui fantastico ormai da tempo: partire a piedi da Lione in Francia (città in cui vivo) diretto a Ragusa (città in cui sono nato). Si tratta del mio primo cammino-trekking così lungo (al massimo ho camminato per una decina di giorni, ma effettivamente qui stiamo parlando di un bel po' di chilometri...) e volevo assicurarmi di avere una buona preparazione sia materiale che psicologica. Devo dire che venire a cercare informazioni qui è stata un'ottima scelta: adesso per molti aspetti mi sento molto più sicuro.
Mi piacerebbe avere opinioni su un paio di cose: (1) la mia scelta di portare l'amaca e (2) il percorso.
(1) Già, mi sto organizzando per partire in amaca, senza portare la tenda. So che esiste una lunga diatriba tra amachisti e tendisti e non è mia intenzione riaccenderla. Vorrei solo sapere che temperature aspettarmi (dunque che attrezzatura prevedere) percorrendo l'Italia verso sud in ottobre-novembre. In che misura questa informazione è determinante? Nel senso: ovviamente devo attrezzarmi per fronteggiare temperature autunnali, ma quando il viaggio dura così a lungo e tocca così tanti posti su che temperatura minima dovrei basarmi?
Avevo pensato di partire con tenda + tarp + sacco a pelo Forclaz Trek500 0°C. Poi una settimana fa ho provato a dormire nel Parc du Pilat (sotto i 1000 m) e ho avuto freddo. Ho capito di aver fatto diversi errori nella scelta del sito e nella mancanza di isolamento: cose a cui poter ovviare in futuro cercando posti più riparati, montando meglio il tarp e portando un materassino (CCF Decathlon spesso 1 cm). Secondo voi questi accorgimenti potrebbero bastare o dovrei prevedere altri sistemi?
(2) Fino a Roma vorrei seguire la via Francigena, adattando il tracciato che trovate qui con opportune modifiche (ma non sto a tediarvi con le modifiche che intendo apportare, fermo restando che ovviamente se interessa a qualcuno basta chiedere) http://www.homoviator.it/
Mi resta comunque qualche dubbio che spero sia risolto grazie al vostro aiuto:
-Se possibile, mi piacerebbe seguire un percorso a sud di Torino (in direzione di Alessandria, per risparmiarmi di allungare fino a Pavia). Idee?
-Secondo voi è più interessante il tratto che passa da Siena o quello che passa da Arezzo (cfr carta al link sopra)?
-Oppure secondo voi è mooolto meglio seguire il Sentiero Italia (GEA)?
Dopo Roma è tutto un altro discorso. Mi sono fatto l'idea (forse errata) che sia difficile trovare percorsi ben segnalati e soprattutto delle carte in anticipo. In teoria il Sentiero Italia dovrebbe funzionare, perché almeno è un unico percorso fino all'Aspromonte e non diventerei pazzo a "cucire insieme" un patchwork di vari percorsi locali più corti, che sarebbe un lavoraccio. Alternative? Consigli utili? Chi può aiutarmi?
Infine, giunto in Sicilia, ho pensato alle Vie Francigene di Sicilia, di cui trovate una panoramica qui http://maridasolcare.blogspot.com/2018/04/anche-la-sicilia-ha-la-sua-via.html Dopo il traghetto (perché ok, prendere i mezzi è barare, ma fare lo stretto a nuoto comincerebbe ad essere un altro tipo di sport!), da Messina seguirei la via verde fino a S. Maria di Maniace, poi prenderei la Francigena Fabaria (in azzurro fino a Ragusa).
Cosa ne pensate? Sono uno sprovveduto?
Grazie infinite per ogni eventuale risposta!
Questo è il mio primo post (piacere!)
Da qualche mese consulto regolarmente il forum e per molte cose è stato utilissimo: orientarmi per la scelta del materiale, farmi un'idea delle varie tecniche e trucchetti che ciascun viandante ha trovato con l'esperienza, informarmi su mille cose. Grazie!
Scrivo per qualche consiglio più preciso rispetto a un progetto su cui fantastico ormai da tempo: partire a piedi da Lione in Francia (città in cui vivo) diretto a Ragusa (città in cui sono nato). Si tratta del mio primo cammino-trekking così lungo (al massimo ho camminato per una decina di giorni, ma effettivamente qui stiamo parlando di un bel po' di chilometri...) e volevo assicurarmi di avere una buona preparazione sia materiale che psicologica. Devo dire che venire a cercare informazioni qui è stata un'ottima scelta: adesso per molti aspetti mi sento molto più sicuro.
Mi piacerebbe avere opinioni su un paio di cose: (1) la mia scelta di portare l'amaca e (2) il percorso.
(1) Già, mi sto organizzando per partire in amaca, senza portare la tenda. So che esiste una lunga diatriba tra amachisti e tendisti e non è mia intenzione riaccenderla. Vorrei solo sapere che temperature aspettarmi (dunque che attrezzatura prevedere) percorrendo l'Italia verso sud in ottobre-novembre. In che misura questa informazione è determinante? Nel senso: ovviamente devo attrezzarmi per fronteggiare temperature autunnali, ma quando il viaggio dura così a lungo e tocca così tanti posti su che temperatura minima dovrei basarmi?
Avevo pensato di partire con tenda + tarp + sacco a pelo Forclaz Trek500 0°C. Poi una settimana fa ho provato a dormire nel Parc du Pilat (sotto i 1000 m) e ho avuto freddo. Ho capito di aver fatto diversi errori nella scelta del sito e nella mancanza di isolamento: cose a cui poter ovviare in futuro cercando posti più riparati, montando meglio il tarp e portando un materassino (CCF Decathlon spesso 1 cm). Secondo voi questi accorgimenti potrebbero bastare o dovrei prevedere altri sistemi?
(2) Fino a Roma vorrei seguire la via Francigena, adattando il tracciato che trovate qui con opportune modifiche (ma non sto a tediarvi con le modifiche che intendo apportare, fermo restando che ovviamente se interessa a qualcuno basta chiedere) http://www.homoviator.it/
Mi resta comunque qualche dubbio che spero sia risolto grazie al vostro aiuto:
-Se possibile, mi piacerebbe seguire un percorso a sud di Torino (in direzione di Alessandria, per risparmiarmi di allungare fino a Pavia). Idee?
-Secondo voi è più interessante il tratto che passa da Siena o quello che passa da Arezzo (cfr carta al link sopra)?
-Oppure secondo voi è mooolto meglio seguire il Sentiero Italia (GEA)?
Dopo Roma è tutto un altro discorso. Mi sono fatto l'idea (forse errata) che sia difficile trovare percorsi ben segnalati e soprattutto delle carte in anticipo. In teoria il Sentiero Italia dovrebbe funzionare, perché almeno è un unico percorso fino all'Aspromonte e non diventerei pazzo a "cucire insieme" un patchwork di vari percorsi locali più corti, che sarebbe un lavoraccio. Alternative? Consigli utili? Chi può aiutarmi?
Infine, giunto in Sicilia, ho pensato alle Vie Francigene di Sicilia, di cui trovate una panoramica qui http://maridasolcare.blogspot.com/2018/04/anche-la-sicilia-ha-la-sua-via.html Dopo il traghetto (perché ok, prendere i mezzi è barare, ma fare lo stretto a nuoto comincerebbe ad essere un altro tipo di sport!), da Messina seguirei la via verde fino a S. Maria di Maniace, poi prenderei la Francigena Fabaria (in azzurro fino a Ragusa).
Cosa ne pensate? Sono uno sprovveduto?
Grazie infinite per ogni eventuale risposta!