- Parchi del Trentino-Alto Adige
-
- Parco Nazionale dello Stelvio
Dati
Data: 18/07/2016
Regione e provincia: Trentino
Località di partenza: Pejo
Località di arrivo: rifugio Vioz
Tempo di percorrenza: 7h
Chilometri: 9 Km
Grado di difficoltà: EE
Dislivello in salita: 1200m
Quota massima: 3535m
Descrizione
Dal paese di Pejo si prende la cabinovia fino al rifugio scoiattolo (2000m) poi la seggiovia quadriposto fino al rifugio dos dei gembri a 2300m, costo 15€ A/R. Appena scesi dalla seggiovia si vede il rifugio in cima fra la neve, e come sempre c'è il pensiero "beh, non è poi tanto lontano!"
sono le 8:30 circa, seguo i cartelli "rifugio vioz per escursionisti esperti", la prima parte del sentiero è circondata da erba e non ha difficoltà particolari. Si sale e si cambia versante, qui l'erba quasi sparisce, si segue il sentiero roccioso, con pochi punti in cui si allarga, questa una foto verso est, in cui si vede il ghiacciaio careser
dopo un paio d'ore di salita vedo un signore che con passo svelto mi supera allegramente:
solo in quel momento mi accorgo di aver lasciato nello zaino tante cose inutili .. ma ormai è troppo tardi!
Il sentiero diventa sempre più ripido e la quota comincia a farsi sentire, ogni 5 minuti devo fermarmi a riprendere fiato. sono a circa 3000m, questa è una foto della valle di pejo, il laghetto è a fianco del rifugio da cui sono partito
si sale ancora fino al passo brik a 3200m :
dove sono presenti alcuni cavi d'acciaio per una maggior sicurezza
sono passate circa 2 ore e mezza, il sentiero scende qualche metro e si congiunge con quello che proviene dalla cabinovia pejo 3000 che si può prendere in alternativa, poi continua e diventa molto più ripido con tornanti abbastanza stretti, tutto su roccia e qualche tratto con neve. non è tecnicamente difficile, ma la quota mi lascia senza fiato! mi devo fermare ogni 3/4 tornanti per riprendere fiato, e ad un certo punto il signore che mi ha superato in precedenza è già sulla strada di ritorno!
Finalmente alle 12 circa arrivo al rifugio:
Sono molto stanco, e non pensavo ci volesse così tanto tempo per salire! 3 ore e mezza circa.
purtroppo sono di fretta, mi fermo solo una ventina di minuti, giusto il tempo di riprendere fiato e bere qualcosa .. non ho la forza di salire fino in cima che è anche coperta di neve. la funivia chiude alle 17, ma io devo essere in paese prima, quindi torno immediatamente indietro, circa 3 ore di cammino.
per errore calcolo male l'acqua: avevo 1,5litri nello zaino, che finiscono quasi subito nel tragitto di ritorno.
Appena arrivo alla fontana di peio prendo la bottiglia e mi scolo quasi 1,5litri di acqua
Conclusione: bella gita, in programma da tempo, meteo fantastico. consiglio a chi vuole salire in giornata di dormire a 2300 al rifugio (io non ho potuto perchè era pieno) anche per acclimatarsi un pò, e partire la mattina molto presto. Mi è dispiaciuto dover fare tappe forzate e non godermi adeguatamente la cima
ne hanno risentito anche i miei piedi con 2 vesciche
Data: 18/07/2016
Regione e provincia: Trentino
Località di partenza: Pejo
Località di arrivo: rifugio Vioz
Tempo di percorrenza: 7h
Chilometri: 9 Km
Grado di difficoltà: EE
Dislivello in salita: 1200m
Quota massima: 3535m
Descrizione
Dal paese di Pejo si prende la cabinovia fino al rifugio scoiattolo (2000m) poi la seggiovia quadriposto fino al rifugio dos dei gembri a 2300m, costo 15€ A/R. Appena scesi dalla seggiovia si vede il rifugio in cima fra la neve, e come sempre c'è il pensiero "beh, non è poi tanto lontano!"
sono le 8:30 circa, seguo i cartelli "rifugio vioz per escursionisti esperti", la prima parte del sentiero è circondata da erba e non ha difficoltà particolari. Si sale e si cambia versante, qui l'erba quasi sparisce, si segue il sentiero roccioso, con pochi punti in cui si allarga, questa una foto verso est, in cui si vede il ghiacciaio careser
dopo un paio d'ore di salita vedo un signore che con passo svelto mi supera allegramente:
solo in quel momento mi accorgo di aver lasciato nello zaino tante cose inutili .. ma ormai è troppo tardi!
Il sentiero diventa sempre più ripido e la quota comincia a farsi sentire, ogni 5 minuti devo fermarmi a riprendere fiato. sono a circa 3000m, questa è una foto della valle di pejo, il laghetto è a fianco del rifugio da cui sono partito
si sale ancora fino al passo brik a 3200m :
dove sono presenti alcuni cavi d'acciaio per una maggior sicurezza
sono passate circa 2 ore e mezza, il sentiero scende qualche metro e si congiunge con quello che proviene dalla cabinovia pejo 3000 che si può prendere in alternativa, poi continua e diventa molto più ripido con tornanti abbastanza stretti, tutto su roccia e qualche tratto con neve. non è tecnicamente difficile, ma la quota mi lascia senza fiato! mi devo fermare ogni 3/4 tornanti per riprendere fiato, e ad un certo punto il signore che mi ha superato in precedenza è già sulla strada di ritorno!
Finalmente alle 12 circa arrivo al rifugio:
Sono molto stanco, e non pensavo ci volesse così tanto tempo per salire! 3 ore e mezza circa.
purtroppo sono di fretta, mi fermo solo una ventina di minuti, giusto il tempo di riprendere fiato e bere qualcosa .. non ho la forza di salire fino in cima che è anche coperta di neve. la funivia chiude alle 17, ma io devo essere in paese prima, quindi torno immediatamente indietro, circa 3 ore di cammino.
per errore calcolo male l'acqua: avevo 1,5litri nello zaino, che finiscono quasi subito nel tragitto di ritorno.
Appena arrivo alla fontana di peio prendo la bottiglia e mi scolo quasi 1,5litri di acqua
Conclusione: bella gita, in programma da tempo, meteo fantastico. consiglio a chi vuole salire in giornata di dormire a 2300 al rifugio (io non ho potuto perchè era pieno) anche per acclimatarsi un pò, e partire la mattina molto presto. Mi è dispiaciuto dover fare tappe forzate e non godermi adeguatamente la cima
ne hanno risentito anche i miei piedi con 2 vesciche