Trekking Dai Piani di Pezza al Monte Velino, notte alla Capanna di Sevice e discesa a Santa Maria in Valle

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
Dati

Data: 4 e 5 agosto 2015
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Piani di Pezza
Località di arrivo: Santa Maria in Valle, sopra Rosciolo
Tempo di percorrenza: dipende...
Chilometri: 20 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: alcuni tratti in discesa molto sdrucciolevoli a causa del pietrisco, specie scendendo dalla vetta del Monte Velino; sul percorso non c'è acqua, quindi è meglio portarsene a sufficienza
Periodo consigliato: primavera, estate e autunno
Segnaletica: buona quasi per tutto il tragitto, dai piani di Pezza si segue il sentiero n. 1 che arriva fino al Velino, poi si prende il sentiero n. 3 che scende prima al rifugio Capanna di Sevice e poi arriva fino a Santa Maria in Valle
Dislivello in salita: 1000 metri circa
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2.486 (Monte Velino)
Accesso stradale: dal paese di Rovere, fra Ovindoli e Rocca di Mezzo, si sale per una stradina fino ai Piani di Pezza e all'affaccio sui piani si prende la sterrata a destra, lasciandosi il rifugio del Lupo sulla propria sinistra, la si percorre per circa 4 km e si arriva ad un segnale di divieto d'accesso dove si può parcheggiare; il sentiero inizia poco più avanti
Traccia GPS:

Descrizione
Per me, lombardo al 100% ma ormai abruzzese d'adozione, che ormai da 10 anni trascorro le vacanze estive a Magliano dei Marsi, con una terrazza che si affaccia proprio verso il Monte Velino la salita in vetta è sempre stata quella del sentiero n. 3 da Santa Maria in Valle; una salita faticosa e non molto panoramica.
Quest'anno, approfittando dell'inizio del periodo di gestione del G.E.V. per il mese di agosto del rifugio Capanna di Sevice e della voglia di passare una notte lassù cercando di fotografare le stelle, ho pensato che potevo arrivare al maestoso Velino per un'altra via, magari più lunga e soprattutto molto più scenografica a livello paesaggistico.
Detto fatto, mi sono fatto accompagnare ai Piani di Pezza da mio suocero con l'intesa di rivederci il giorno dopo a Santa Maria in Valle.
Il Monte Velino, visto da casa, mi impressiona sempre per la sua imponenza, tanto che ogni volta il dubbio di riuscire a salire lassù mi assale, ma questa volta ancora di più, visto che avrei percorso un sentiero ben più lungo in solitaria senza conoscerlo per niente.
Dopo il primo tratto in salita nel bosco, superata la deviazione che porta al rifugio Sebastiani, ed arrivato a scollinare su Colle dell'Orso, la vista "da dietro" del Velino con la sua croce e la sua Madonnina mi ha lasciato senza parole....il primo pensiero che ho avuto è stato letteralmente "e adesso come faccio ad arrivare fino là? e quanto mai ci posso mettere?!".
Ma la cosa più affascinante della montagna è che mentre cammini, liberando la mente, devi solo seguire il sentiero e la meta ti si materializzerà davanti prima di quanto immagini.
Così non mi sono scoraggiato ed anzi, invogliato dal sentiero che ormai era diventato un piacevole e sinuoso saliscendi ho continuato a proseguire, senza fretta, godendomi il silenzio e la maestosa bellezza di questi paesaggi così selvaggi ed affascinanti, accompagnato dai voli sulla mia testa di alcuni alianti che volteggiavano nell'aria.
Passo dopo passo, arrivato al Monte Cafornia, ormai il Velino sembra a portata di mano, ma c'è ancora un discreto tratto di costa da percorrere fino a che si arriva alla base di quella piramide che sembra essere la vetta del Velino; qui non posso esimermi dallo slacciare dallo zaino il cavalletto e fare foto a più non posso in tutte le direzioni.
Appagato dalla vetta raggiunta posso scendere verso quella che è la mia seconda meta di giornata: il rifugio della Capanna di Sevice, dove trovo ad accogliermi Giovanni ed il cognato, che in questa prima settimana di agosto si occupano della gestione del rifugio: la cena, semplice ma gustosa, nella quiete della montagna al calare della luce è un gran toccasana sia per il corpo che per lo spirito!
La notte al rifugio non la potrò certo ricordare come la più comoda della mia vita, ma il piacere che mi ha dato lo ricorderò sicuramente a lungo!
Al mattino dopo una bella colazione (lo ammetto, avevo una mezza idea di risalire sul Velino ad ammirare l'alba ma non ce l'ho fatta...) sono pronto per affrontare la discesa, consapevole di aver attraversato a piedi, passo dopo passo, un paesaggio di una bellezza e di un fascino davvero difficile da descrivere a parole.
Per questo motivo meglio lasciare il posto ad un po' di immagini, sperando che rendano giustizia a questo spettacolo della natura!

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Ultima modifica:
Grazie a tutti per l'apprezzamento.
Questo giro fantastico resterà impresso nella mia mente per un bel pezzo: farlo mi ha dato una soddisfazione davvero enorme!
Fra l'altro, ora ve lo posso dire, alla partenza ho clamorosamente sbagliato il posto dove farmi lasciare con l'auto, così ho girovagato per i Piani di Pezza per quasi 8 km prima di imboccare il sentiero corretto...alla fine il percorso fino alla Capanna di Sevice è stato di 22km invece che di 14....
Nel mio piccolo è stata un'impresa che ricorderò per sempre!
 
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