Il numero enorme di ungulati non solo è alto nonostante la caccia ma lo è anche a causa della caccia. Avevo postato tempo fa qualche studio interessante riguardante lo squilibrio che si genera nei branchi in seguito alla soppressione delle matriarca con conseguente calore di tutte le altre femmine, non contando che l'introduzione di ungulati alloctoni di taglia eccessiva con tassi riproduttivi insostenibili la dobbiamo proprio ai provetti John Rambo che infestano i boschi.
Dopodiché sono favorevole ad una caccia di selezione condotta solo da personale specializzato e gestita con criteri scientifici da biologi e zoologi, quindi nulla a che vedere con l'hobby domenicale da nostalgici del Vietnam che rimpingua le casse degli amministratori riempendo, nel mentre, le foreste di rumori molesti e piombo.
D'altronde la necessità di un intervento umano denota uno squilibrio dell'ecosistema quindi è auspicabile che non sia necessaria nemmeno quella di selezione sopra citata.
sul discorso ungulati posso concordare, ma li bisogna distinguere tra i vari gruppi (entro cacciatori e pescatori ci sono fazioni che si odiano; personalmente ho ricevuto varie volte minacce da parte di alcuni gruppi lucciari, che hanno lavorato molto sporco nei miei confronti senza alcun motivo valido se non il loro bruciore perianale, ma me ne frego e continuo a pescare lo stesso). nel caso del parco colli molti cacciatori locali hanno cercato di opporsi all'immissione di cinghiali da parte di idioti fanatici.
lo studio e' interessante, ma ci sono 2 problemi: 1)in realta' il numero di doppiette e' molto basso e in costante calo, mentre con una pressione di caccia costante anche la riproduzione accelerata di vari animali sarebbe pareggiata 2)bisognerebbe fare come si fa in certe regioni e fare corsi coinvolgendo e cercando di educare i cacciatori, ma nessuno vuole spendere soldi per la natura in italia.
l'intervento umano e' un effetto, non una causa. in natura lo squilibrio si risolverebbe con una moria, estinzioni locali, malattie o altre amenita' che non immaginate. e vi assicuro che raccogliere carcasse di animali morti per una di queste cause, magari sotto il sole, fa abbastanza schifo. prima di lodare la natura, sappiate che madre natura non e' tanto santa, anzi e' molto spiccia.
.....mi sento un po' tirato in mezzo da questo intervento forse perchè sto dalla parte del lupo o forse perchè non ho la sfortuna (così parrebbe) di abitare in luoghi dove il lupo è di casa.... bensì sto sul divano a 500 km del lupo e nei weekend vengo a impestare luoghi dove le genti starebbero benissimo per conto loro.
Mi scuso - sia chiaro- in anticipo se pure io voglio dire la mia in mezzo a tanti espertoni.
E' una colpa avere dei bidoni dei rifiuti? Non lo so.... probabilmente dipende da come vengono tenuti, se come discariche a cielo aperto oppure in bunker fortificati.
E' una colpa essere lupi? Direi di no.... a prescindere.
Stabilire chi è il padrone di casa con la forza e la violenza sommate all'intelligenza, mi spiace molto ma è un ossimoro.... pensare di poter comandare solo perchè avete in mano un fucile ha a che fare con la prepotenza, non certo con la forza (l'uomo non è più forte del lupo, è solo meglio armato) e ancor meno con l'intelligienza.
Ciononostante non sta certo a me (e nemmeno a tanti di voi per fortuna) stabilire se il lupo dovrà vivere oppure no.... ma sono abbastanza sicuro che se l'esercito dell'alta stagione smettesse di darvi tutto questo fastidio, molti di quelli a cui oggi da fastidio il lupo dovrebbero andare a stare a 500 km di distanza in panciolle su un divano.
E mi sa che sarebbe solo che un bene..... non solo per il lupo intendo.
non mi e' piaciuto molto il post di lusco, ma il problema c'e' ed estremizzare dal lato opposto non aiuta.
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Continuo a non comprendere: nella vita esistono i rischi in ogni cosa, si muore anche con la Tachipirina. Il lupo è un predatore e come tale può essere pericoloso ma è una condizione molto rara e se anche accadesse parleremmo di un'incidenza statistica irrilevante.
Perché non vedo altrettanta verve per gli impallinati dalla caccia, per quelli attaccati dai cani da pastore o per i precipitati in un burrone? Due pesi e due misure, sembra quasi che non si voglia accettare per nessuna ragione al mondo di poter diventare preda (possibilità peraltro praticamente nulla) eppure noi prediamo ogni giorno miliardi di animali. Dunque?
gli impallinati della caccia fanno notizia ma mediamente sono pochi. l'assicurazione obbligatoria per la caccia in molte regioni costa meno dell'assicurazione facoltativa per i ciclisti.
abbiamo speso decine di migliaia di anni, letteralmente fino a 100 anni fa in alcune zone, lottando per restare ai piani alti nella catena alimentare, e adesso dovremmo fare retro front perche' non e' etico? ti diro' di piu', tutti gli animali (tutti!!!) fanno esattamente quel che facciamo noi, le "corse alle armi" evolutive sono sempre esistite. e persino le piante e i batteri.
non so se tu abbia mai avuto il piacere di un attacco di un branco di cani randagi. io si. la sensazione che per loro sei un panino non e' piacevole. vuoi provare? fai pure, ma personalmente non te lo consiglio e non ne sarei felice se tu provassi. io ho gia' dato, non ci tengo, ma non per questo voglio uccidere ogni cane randagio che vedo. semplicemente prendo le mie precauzioni.