Dati
Data: 19 agosto 2012
Regione e provincia: Lombardia, provincia di Bergamo
Località di partenza: Spinone al lago (e ritorno)
Località di arrivo: Monte Torrezzo
Tempo di percorrenza: 7 ore con soste
Chilometri: 10 + 10 = 20 (ma si può accorciare)
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: sempre, evitare giornate calde
Segnaletica: presente e in buono stato
Dislivello in salita: 1100 m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1378 m (Monte Torrezzo)
Accesso stradale:
Descrizione
La settimana successiva alla salita a Monte Sparavera in Val Cavallina, la mia morosa decide di andare a fare il bagno sul lago d'Endine. Io, che sono idrorepellente, me ne vado in montagna da solo
Lascio morosa e amici a Spinone al Lago e mi incammino verso Monte Torrezzo, l'elevazione maggiore tra Lago d'Endine e Lago d'Iseo, più alta anche del più celebrato Monte Bronzone.
L'inizio del sentiero in realtà è a Monasterolo del Castello, dall'altra parte del lago, ma mi scocciavo prendere la macchina per pochi km così decide di aggirare il lago usando la bella pista ciclopedonale e arrivo a Monasterolo. Questa è la mia meta, vista da Spinone:
L'inizio del "sentiero" è purtroppo ancora asfaltato, appena dopo la provinciale 76. Si sale abbastanza decisamente, e in corrispondenza di un tornante c'è la possibilità di fare il vecchio sentiero lastricato e lasciare la strada:
Si ritorna sulla strada asfaltata (ora solo cementata) che arriva ad uno spiazzo con una piccola cappella (Madonna del Gerù) e un bivacco che è poco più di un riparo (bivacco Camillo e Giacomo).
Dietro il bivacco si sale il sentiero pietroso e si arriva ad una specie di balcone da cui si vede fuggevolmente il lago:
ora il sentiero ritorna nel bosco e si fa sottile:
fino a sbucare su un'altra sterrata cementata che arriva al Colle di Caf:
La valle appena percorsa:
Dall'altro lato, uno spicchio di Sebino col Guglielmo sullo sfondo:
A questo punto vago un po' senza meta intorno al monte, cercando un sentiero che vi arrivi. Non lo trovo all'inizio, così decido di risalire il pendio dietro il monumento ai caduti. Arrivo in cima, ma in realtà non c'è moltissimo da vedere. Direi che è la cima più brutta dove sono arrivato finora.
Ritorno per la stessa via.
A presto!
Tracciato GPS su wikiloc
Data: 19 agosto 2012
Regione e provincia: Lombardia, provincia di Bergamo
Località di partenza: Spinone al lago (e ritorno)
Località di arrivo: Monte Torrezzo
Tempo di percorrenza: 7 ore con soste
Chilometri: 10 + 10 = 20 (ma si può accorciare)
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: sempre, evitare giornate calde
Segnaletica: presente e in buono stato
Dislivello in salita: 1100 m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1378 m (Monte Torrezzo)
Accesso stradale:
Descrizione
La settimana successiva alla salita a Monte Sparavera in Val Cavallina, la mia morosa decide di andare a fare il bagno sul lago d'Endine. Io, che sono idrorepellente, me ne vado in montagna da solo
Lascio morosa e amici a Spinone al Lago e mi incammino verso Monte Torrezzo, l'elevazione maggiore tra Lago d'Endine e Lago d'Iseo, più alta anche del più celebrato Monte Bronzone.
L'inizio del sentiero in realtà è a Monasterolo del Castello, dall'altra parte del lago, ma mi scocciavo prendere la macchina per pochi km così decide di aggirare il lago usando la bella pista ciclopedonale e arrivo a Monasterolo. Questa è la mia meta, vista da Spinone:
L'inizio del "sentiero" è purtroppo ancora asfaltato, appena dopo la provinciale 76. Si sale abbastanza decisamente, e in corrispondenza di un tornante c'è la possibilità di fare il vecchio sentiero lastricato e lasciare la strada:
Si ritorna sulla strada asfaltata (ora solo cementata) che arriva ad uno spiazzo con una piccola cappella (Madonna del Gerù) e un bivacco che è poco più di un riparo (bivacco Camillo e Giacomo).
Dietro il bivacco si sale il sentiero pietroso e si arriva ad una specie di balcone da cui si vede fuggevolmente il lago:
ora il sentiero ritorna nel bosco e si fa sottile:
fino a sbucare su un'altra sterrata cementata che arriva al Colle di Caf:
La valle appena percorsa:
Dall'altro lato, uno spicchio di Sebino col Guglielmo sullo sfondo:
A questo punto vago un po' senza meta intorno al monte, cercando un sentiero che vi arrivi. Non lo trovo all'inizio, così decido di risalire il pendio dietro il monumento ai caduti. Arrivo in cima, ma in realtà non c'è moltissimo da vedere. Direi che è la cima più brutta dove sono arrivato finora.
Ritorno per la stessa via.
A presto!
Tracciato GPS su wikiloc
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