Dati
Data: 4 Maggio 2013
Regione e provincia: Veneto, Treviso (sopra Valdobbiadene)
Località di partenza: qui
Tempo di percorrenza: Una giornata, con passo tranquillissimo
Chilometri: una decina
Grado di difficoltà: T
Periodo consigliato: primavera-autunno
Dislivello in salita: quasi nullo
Dislivello in discesa: quasi nullo
Quota massima: circa 1350
Descrizione
Sabato 4 maggio, approfittando di una pausa del maltempo, io, la mia mogliettina e il nostro futuro pargoletto (che verrà al mondo a metà giugno!) decidiamo di fuggire dalla pianura per farci un bel giretto tra i monti.
Scelgo un giro semplice semplice, senza dislivelli, per non far fare sforzi a Sandra, il cui pancione inizia ormai a farsi sentire bene!
...è una passeggiata sopra Valdobbiadene, partenza dal Rifugio Posa Puner (momentaneamente chiuso in attesa di trovare un nuovo gestore), che si trova qui
...giretto assolutamente in quota con dislivelli quasi nulli, questa cartina è l'unica mappa a mia disposizione:
...All'andata seguiamo la riga rossa (una mulattiera), al ritorno una bella strada forestale (riga verde), anche se in realtà le due strade si incrociano spesso
L'idea è anche di andare a vedere i vari bivacchi disseminati lungo il percorso, e di verificare che, un giorno non troppo distante, il sentiero sia fattibile con carrozzina a seguito
Al parcheggio c'è una bella chiesetta alpina, che merita la prima foto della giornata:
Partenza dal rifugio circa alle 10.30
Sul retro del rifugio c'è un piccolo bivacco (non particolarmente bello), adatto più per un panino sotto il diluvio che ad una notte fuori (non ha posto letto)
Ci incamminiamo per una piacevole mulattiera, sul lato destro del rifugio:
Che incrocia ben presto la strada forestale del ritorno:
Qualche tratto del sentiero è in costa al monte, anche se purtroppo il panorama è un po' oscurato dalla forte foschia
Belli i giochi che i diversi tipi di vegetazione creano!
E qui un bel primo piano del pancione, con Sandra a seguito...
...che cmq mi precedono sempre, mentre io mi attardo a scattare qualche foto!
Arriviamo comunque ben presto al primo bivacco "serio", il Salvedella Nuovo, restaurato da non molto:
Con spettacolare area Barbeque annessa:
Al piano terra due stanzette, una con stufa e la seconda con tavolo e panche; al piano sopra altre due stanzette di tavolato, buone per trascorrere la notte, unico arredo una rete
Riprendiamo la strada
che alterna ampi tratti di sottobosco
a tratti più panoramici (maledetta foschia...)
Ad un certo punto il sentiero cambia direzione, e con pochi tornanti ci porta ai pascoli sovrastanti...
...dove sorge Malga Mont, meta della nostra (pacifica) escursione:
Qui ci fermeremo per il pranzo, terminiato il quale andiamo a goderci il panorama sulla Val Belluna, con le cime ancora innevate:
e qualche altro piacevole scorcio sui pascoli:
Ma non può mancare una rapida occhiata allo (spettacolare) bivacco che occupa l'ala sinistra della Malga!
La sala da pranzo è dotatata di tutti i confort:
a lato, la camerata ha 7 reti
Ultimi sguardi al panorama prima di riprendere la strada del ritorno:
In poco tempo torniamo, questa volta per la strada bianca, a Malga Salvedella Nuova; qualche motociclista delinquente ha pensato bene di devastare un po' il prato tosato che circonda la malga...
Il cielo, intanto, è frequentatissimo!
In tutta la giornata avrò contato una mezza dozzina di alianti e 15-20 parapendio, che ci svolazzavano continuamente attorno:
Decidiamo di deviare di poco dalla strada principale per andare a vedere anche Malga Salvedella Vecia
che dista solo 10-15 minuti:
Questa malga (stupendamente ristrutturata) è decisamente più grande della "nuova", ed è composta da un ampia tettoia per il bestiame:
e da un bivacco
con ingresso, cucina con tavolo, panche e stufa, seconda sala (vuota) con caminetto e altra stufa, terza sala (più buia) dove vi sono un po' di rami lasciati a seccare. Questa è la cucina:
Bivacco sicuramente essenziale, ma molto spazioso; non disdegnerei di passarci una notte...
E' ormai metà pomeriggio, decidiamo che è l'ora perfetta per farci un bel cappu-ciok col mio amatissimo fornellino ad alcool:
Ci voleva proprio!
Le distanze percorse sono pochi Km, ma noi ce la prendiamo davvero comoda...c'è luce fino alle 8 passate, che fretta abbiamo?
Il sole si avvia al tramonto, e noi ci avviamo verso il rientro
Prendendoci però il tempo per godersi tutte le sfumature di verde che il bosco ci offre:
Il bosco finisce, e si aprono gli ultimi prati:
La luce del tramonto è bellissima, farei una foto ad ogni albero che vedo!
E verso le 7 di sera il giro si conclude; questo è l'albero davanti al rifugio Posa Puner che, silenzioso, ha fatto la guardia alla nostra auto:
E qui si conclude la nostra piacevolissima passeggiata!
(se non si fosse capito, avevo la digitale nuova e l'indice che prudeva di conseguenza!)
Data: 4 Maggio 2013
Regione e provincia: Veneto, Treviso (sopra Valdobbiadene)
Località di partenza: qui
Tempo di percorrenza: Una giornata, con passo tranquillissimo
Chilometri: una decina
Grado di difficoltà: T
Periodo consigliato: primavera-autunno
Dislivello in salita: quasi nullo
Dislivello in discesa: quasi nullo
Quota massima: circa 1350
Descrizione
Sabato 4 maggio, approfittando di una pausa del maltempo, io, la mia mogliettina e il nostro futuro pargoletto (che verrà al mondo a metà giugno!) decidiamo di fuggire dalla pianura per farci un bel giretto tra i monti.
Scelgo un giro semplice semplice, senza dislivelli, per non far fare sforzi a Sandra, il cui pancione inizia ormai a farsi sentire bene!
...è una passeggiata sopra Valdobbiadene, partenza dal Rifugio Posa Puner (momentaneamente chiuso in attesa di trovare un nuovo gestore), che si trova qui
...giretto assolutamente in quota con dislivelli quasi nulli, questa cartina è l'unica mappa a mia disposizione:
...All'andata seguiamo la riga rossa (una mulattiera), al ritorno una bella strada forestale (riga verde), anche se in realtà le due strade si incrociano spesso
L'idea è anche di andare a vedere i vari bivacchi disseminati lungo il percorso, e di verificare che, un giorno non troppo distante, il sentiero sia fattibile con carrozzina a seguito
Al parcheggio c'è una bella chiesetta alpina, che merita la prima foto della giornata:
Partenza dal rifugio circa alle 10.30
Sul retro del rifugio c'è un piccolo bivacco (non particolarmente bello), adatto più per un panino sotto il diluvio che ad una notte fuori (non ha posto letto)
Ci incamminiamo per una piacevole mulattiera, sul lato destro del rifugio:
Che incrocia ben presto la strada forestale del ritorno:
Qualche tratto del sentiero è in costa al monte, anche se purtroppo il panorama è un po' oscurato dalla forte foschia
Belli i giochi che i diversi tipi di vegetazione creano!
E qui un bel primo piano del pancione, con Sandra a seguito...
...che cmq mi precedono sempre, mentre io mi attardo a scattare qualche foto!
Arriviamo comunque ben presto al primo bivacco "serio", il Salvedella Nuovo, restaurato da non molto:
Con spettacolare area Barbeque annessa:
Al piano terra due stanzette, una con stufa e la seconda con tavolo e panche; al piano sopra altre due stanzette di tavolato, buone per trascorrere la notte, unico arredo una rete
Riprendiamo la strada
che alterna ampi tratti di sottobosco
a tratti più panoramici (maledetta foschia...)
Ad un certo punto il sentiero cambia direzione, e con pochi tornanti ci porta ai pascoli sovrastanti...
...dove sorge Malga Mont, meta della nostra (pacifica) escursione:
Qui ci fermeremo per il pranzo, terminiato il quale andiamo a goderci il panorama sulla Val Belluna, con le cime ancora innevate:
e qualche altro piacevole scorcio sui pascoli:
Ma non può mancare una rapida occhiata allo (spettacolare) bivacco che occupa l'ala sinistra della Malga!
La sala da pranzo è dotatata di tutti i confort:
a lato, la camerata ha 7 reti
Ultimi sguardi al panorama prima di riprendere la strada del ritorno:
In poco tempo torniamo, questa volta per la strada bianca, a Malga Salvedella Nuova; qualche motociclista delinquente ha pensato bene di devastare un po' il prato tosato che circonda la malga...
Il cielo, intanto, è frequentatissimo!
In tutta la giornata avrò contato una mezza dozzina di alianti e 15-20 parapendio, che ci svolazzavano continuamente attorno:
Decidiamo di deviare di poco dalla strada principale per andare a vedere anche Malga Salvedella Vecia
che dista solo 10-15 minuti:
Questa malga (stupendamente ristrutturata) è decisamente più grande della "nuova", ed è composta da un ampia tettoia per il bestiame:
e da un bivacco
con ingresso, cucina con tavolo, panche e stufa, seconda sala (vuota) con caminetto e altra stufa, terza sala (più buia) dove vi sono un po' di rami lasciati a seccare. Questa è la cucina:
Bivacco sicuramente essenziale, ma molto spazioso; non disdegnerei di passarci una notte...
E' ormai metà pomeriggio, decidiamo che è l'ora perfetta per farci un bel cappu-ciok col mio amatissimo fornellino ad alcool:
Ci voleva proprio!
Le distanze percorse sono pochi Km, ma noi ce la prendiamo davvero comoda...c'è luce fino alle 8 passate, che fretta abbiamo?
Il sole si avvia al tramonto, e noi ci avviamo verso il rientro
Prendendoci però il tempo per godersi tutte le sfumature di verde che il bosco ci offre:
Il bosco finisce, e si aprono gli ultimi prati:
La luce del tramonto è bellissima, farei una foto ad ogni albero che vedo!
E verso le 7 di sera il giro si conclude; questo è l'albero davanti al rifugio Posa Puner che, silenzioso, ha fatto la guardia alla nostra auto:
E qui si conclude la nostra piacevolissima passeggiata!
(se non si fosse capito, avevo la digitale nuova e l'indice che prudeva di conseguenza!)
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