- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 7 febbraio 2019
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Prati di Tivo (TE)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 6km
Grado di difficoltà: EEAI
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare, ma si tratta comunque di ambiente innevato in quota, ed il primo tratto può essere ostico per un breve passaggio su cresta ampia ma soggetta a grossi accumuli e cornici (anche se solitamente molto molto battuta la traccia)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: bolli e paletti bianco rossi
Dislivello in salita: 20m...
Dislivello in discesa: 580m
Quota massima: 2007
Accesso stradale:
Descrizione
Nella costante ricerca di ritagli di tempo libero che coincidano con quelli del socio cialtrone @Leo da solo e con un sempre frenetico desiderio di montagna, ci ritroviamo ad avere solo la disponibilità di un pomeriggio d'inverno con meteo sereno ma pochissime ore di luce... e che si fa?
Anche se viviamo a due passi dai monti bisogna sempre mettere in conto un'oretta di auto tra una cosa e l'altra, staccando da lavoro alle 14 le cose si complicano ulteriormente, poi aggiungi che la mia puzzola soffre la macchina e dobbiamo procedere con andatura pensionato alla guida col cappello... ma sai che c'è, sfruttiamo la cabinovia dei Prati di Tivo per stare sui 2000m velocemente?
Detto fatto, l'idea - necessariamente veloce ed un po' pigra - è che saliamo in cabinovia ed in discesa con ciaspole (o ramponi) ci godiamo la fine di questa limpida giornata... l'attrezzatura è pronta, le due pelose scalpitano, per l'andatura lenta arriviamo e parcheggiamo davanti alla cabinovia che letteralmente sta per chiudere e chiedo al volo se ci danno 2 minuti per prender su tutto dalla macchina e salire con l'ultima corsa!
I nuovi gestori dell'impianto non ci conoscono e ci guardano un po' basiti (sembrano pensare anche giustamente "ultima corsa, coi cani e ndò andate?") non sfugge ai loro occhi che l'attrezzatura è completa (ciaspole, ma anche ramponi, piccozze, io ho pure l'ARTVA nello zaino...) e che non siamo degli sprovveduti, gli spieghiamo al volo l'itinerario e con un sorriso cordiale ci accordano l'ultima corsa...
Quello che loro non immaginano e che noi potevamo solo sperare è l'atmosfera ed i colori che questa breve e letteralmente rubata giornata di montagna ha regalato a questi due cialtroni.
Atmosfera che spero di raccontarvi almeno un po' con qualche fotografia.
La cabinovia sale rapida, lesta quasi come il sole che cala dietro il re degli appennini... il freddo appena scesi è pungente, ma la puzzola si rufola nella neve come le piace fare sin da piccola e noi siamo pronti a partire per goderci questo momento ed anche scaldarci un po'
La luce fugge rapida dalla cresta dell'Arapietra e l'albergo diruto, una delle nostre tappe, sembra un baluardo contro le tenebre
A valle la vita scorre frenetica, qui il silenzio è totale, ma non possiamo fare a meno di notare la poderosa ombra dei due corni del Gran Sasso che si staglia sul paesaggio sottostante
Partiamo allora, ed il primo tratto in cresta come sempre è invaso (da un paio di metri di neve almeno, a tratti anche più) piede fermo perchè a sinistra ci son dei paravalanghe ma a destra vi è il nulla per centinaia di metri: questo è l'unico tratto delicato.
Le ultime luci invadono il circo che racchiude il ghiacciaio calderone, noi da qui vediamo appena la morena frontale, ma lo spettacolo è grande
Un po' perchè è 1km, un po' perchè è discesa, trotterellando arriviamo all'albergo diruto che la luce continua i suoi giochi pirotecnici... è freddino, ma la sosta è d'obbligo
Qualcuna fa la civettuola sfruttando la scenografia data dalla catena orientale del Gran Sasso
Ma seguitiamo a scendere, vorremmo essere alla croce di Cima Alta prima del buio ed il sole sembra davvero lesto nella sua discesa
talmente lesto che siamo quasi alla croce e la luce cambia ancora quasi come in un caleidoscopio
Adesso è il momento ed il luogo per un thè caldo...
e per l'ultima foto con una luna che sembra essersi fatta piccina per non risultare invadente
La discesa nel bosco innevato è emozione, la luce della luna è inesistente ma il candore della neve consente di non accendere le frontali e di godere della stellata meravigliosa tra le fronde spoglie dei faggi... arriviamo ai Prati di Tivo senza torce, uscendo dal bosco in 4 quasi come selvatici, tanto che due amici che eran lì a lavorare ci guardano e ridendo ci dicono "ma ndò cazz'andate senza frontale?"... rido anche io e mentre bofonchio una risposta ironica, ma nella mia mente penso: "avete ragione, ma come ve lo spiego a parole quello che ho visto oggi?"
Alla prossima
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Prati di Tivo (TE)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 6km
Grado di difficoltà: EEAI
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare, ma si tratta comunque di ambiente innevato in quota, ed il primo tratto può essere ostico per un breve passaggio su cresta ampia ma soggetta a grossi accumuli e cornici (anche se solitamente molto molto battuta la traccia)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: bolli e paletti bianco rossi
Dislivello in salita: 20m...
Dislivello in discesa: 580m
Quota massima: 2007
Accesso stradale:
Descrizione
Nella costante ricerca di ritagli di tempo libero che coincidano con quelli del socio cialtrone @Leo da solo e con un sempre frenetico desiderio di montagna, ci ritroviamo ad avere solo la disponibilità di un pomeriggio d'inverno con meteo sereno ma pochissime ore di luce... e che si fa?
Anche se viviamo a due passi dai monti bisogna sempre mettere in conto un'oretta di auto tra una cosa e l'altra, staccando da lavoro alle 14 le cose si complicano ulteriormente, poi aggiungi che la mia puzzola soffre la macchina e dobbiamo procedere con andatura pensionato alla guida col cappello... ma sai che c'è, sfruttiamo la cabinovia dei Prati di Tivo per stare sui 2000m velocemente?
Detto fatto, l'idea - necessariamente veloce ed un po' pigra - è che saliamo in cabinovia ed in discesa con ciaspole (o ramponi) ci godiamo la fine di questa limpida giornata... l'attrezzatura è pronta, le due pelose scalpitano, per l'andatura lenta arriviamo e parcheggiamo davanti alla cabinovia che letteralmente sta per chiudere e chiedo al volo se ci danno 2 minuti per prender su tutto dalla macchina e salire con l'ultima corsa!
I nuovi gestori dell'impianto non ci conoscono e ci guardano un po' basiti (sembrano pensare anche giustamente "ultima corsa, coi cani e ndò andate?") non sfugge ai loro occhi che l'attrezzatura è completa (ciaspole, ma anche ramponi, piccozze, io ho pure l'ARTVA nello zaino...) e che non siamo degli sprovveduti, gli spieghiamo al volo l'itinerario e con un sorriso cordiale ci accordano l'ultima corsa...
Quello che loro non immaginano e che noi potevamo solo sperare è l'atmosfera ed i colori che questa breve e letteralmente rubata giornata di montagna ha regalato a questi due cialtroni.
Atmosfera che spero di raccontarvi almeno un po' con qualche fotografia.
La cabinovia sale rapida, lesta quasi come il sole che cala dietro il re degli appennini... il freddo appena scesi è pungente, ma la puzzola si rufola nella neve come le piace fare sin da piccola e noi siamo pronti a partire per goderci questo momento ed anche scaldarci un po'
La luce fugge rapida dalla cresta dell'Arapietra e l'albergo diruto, una delle nostre tappe, sembra un baluardo contro le tenebre
A valle la vita scorre frenetica, qui il silenzio è totale, ma non possiamo fare a meno di notare la poderosa ombra dei due corni del Gran Sasso che si staglia sul paesaggio sottostante
Partiamo allora, ed il primo tratto in cresta come sempre è invaso (da un paio di metri di neve almeno, a tratti anche più) piede fermo perchè a sinistra ci son dei paravalanghe ma a destra vi è il nulla per centinaia di metri: questo è l'unico tratto delicato.
Le ultime luci invadono il circo che racchiude il ghiacciaio calderone, noi da qui vediamo appena la morena frontale, ma lo spettacolo è grande
Un po' perchè è 1km, un po' perchè è discesa, trotterellando arriviamo all'albergo diruto che la luce continua i suoi giochi pirotecnici... è freddino, ma la sosta è d'obbligo
Qualcuna fa la civettuola sfruttando la scenografia data dalla catena orientale del Gran Sasso
Ma seguitiamo a scendere, vorremmo essere alla croce di Cima Alta prima del buio ed il sole sembra davvero lesto nella sua discesa
talmente lesto che siamo quasi alla croce e la luce cambia ancora quasi come in un caleidoscopio
Adesso è il momento ed il luogo per un thè caldo...
e per l'ultima foto con una luna che sembra essersi fatta piccina per non risultare invadente
La discesa nel bosco innevato è emozione, la luce della luna è inesistente ma il candore della neve consente di non accendere le frontali e di godere della stellata meravigliosa tra le fronde spoglie dei faggi... arriviamo ai Prati di Tivo senza torce, uscendo dal bosco in 4 quasi come selvatici, tanto che due amici che eran lì a lavorare ci guardano e ridendo ci dicono "ma ndò cazz'andate senza frontale?"... rido anche io e mentre bofonchio una risposta ironica, ma nella mia mente penso: "avete ragione, ma come ve lo spiego a parole quello che ho visto oggi?"
Alla prossima