- Parchi delle Marche
-
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati
Data: 11-08-2011
Regione e provincia: Marche (Fermo)
Località di partenza: parcheggio Gola dell'Infernaccio (Rubbiano) 898m
Località di arrivo: Monte Priora 2336m
Tempo di percorrenza: 4h 30m in salita (con diverse soste)
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: scarsa
Dislivello in salita: 1491m
Dislivello in discesa: 53m
Quota massima: 2336m
Descrizione
Escursione effettuata con mio fratello (Batrob).
Partenza alle ore 7 dal parcheggio della Gola dell'Infernaccio, dove è presente la sbarra che non permette di andare oltre in auto sulla strada sterrata dopo la frazione di Rubbiano.
Si procedere subito per la breve discesa verso la località Pisciarelle dove sono ancora presenti i resti di una valanga dello scorso inverno. Si inizia a salire costeggiando il mucchio di neve (ancora non sciolta) e si entra nella gola, seguendo il sentiero che porta all'Eremo di San Leonardo.
Da qui possiamo dire che inizia la vera escursione. Si prende un sentiero, poco evidente, sulla sinistra che entra attraverso delle erbe alte e poi si inserisce in un bosco dove il sentiero torna ad essere evidente.
All'uscita del bosco si continua a salire per un sentiero che risale di traverso il versante della montagna (nel primo tratto il sentiero è appena accennato poi diventa più evidente). Arrivati alla fonte (secca) si ammira sulla sinistra la cresta che dalla Sibilla porta al monte Porche e sulla destra si vede la salita che si dovrà affrontare o di petto o seguendo uno zig zag.
Visto che eravamo ancora in forze e incoscienti di quello che dovevamo ancora affrontare siamo saliti di "petto" (dritto per dritto) e solo in cima abbiamo potuto constatare con l'ausilio del gps che solo con quella salita abbiamo fatto circa 350m di dislivello.
Da qui iniziano le varie "gobbe" da affrontare sempre in cresta che sembrano non finire mai. Arrivati in cima ad una serie di gobbe ce ne sono altre da affrontare finché, solo all'ultimo, si può scorgere la croce del Monte Priora.
Per il ritorno invece di fare la stessa strada abbiamo deciso di scendere per l'altra cresta che poi riprende il sentiero dei Casali (delle Murette e della Priora). Finita la discesa delle creste il sentiero praticamente non esiste, ma in prossimità del Casale delle Murette siamo riusciti a prendere un piccola traccia che portava verso il sentiero; questo però, in prossimità del Casale della Priora spariva di nuovo a causa di erba alta che circonda il casale.
Da qui si aggira la vegetazione che circonda il casale cercando di riprendere il sentiero fatto all'andata.
Quindi si scende fino a rientrare nel bosco che riporta a valle per la stessa strada fatta al mattino.
Escursione molto bella e molto dura. Purtroppo spesso il sentiero scompare e si fatica a ritrovarlo.
Foto Allegate:
1-Alla partenza la vetta non si intravede
2-La salita più dura
3-Io e mio fratello in vetta
4-Vista dalla vetta
5-A sinistra creste dell'andata, a destra creste del ritorno
Data: 11-08-2011
Regione e provincia: Marche (Fermo)
Località di partenza: parcheggio Gola dell'Infernaccio (Rubbiano) 898m
Località di arrivo: Monte Priora 2336m
Tempo di percorrenza: 4h 30m in salita (con diverse soste)
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: scarsa
Dislivello in salita: 1491m
Dislivello in discesa: 53m
Quota massima: 2336m
Descrizione
Escursione effettuata con mio fratello (Batrob).
Partenza alle ore 7 dal parcheggio della Gola dell'Infernaccio, dove è presente la sbarra che non permette di andare oltre in auto sulla strada sterrata dopo la frazione di Rubbiano.
Si procedere subito per la breve discesa verso la località Pisciarelle dove sono ancora presenti i resti di una valanga dello scorso inverno. Si inizia a salire costeggiando il mucchio di neve (ancora non sciolta) e si entra nella gola, seguendo il sentiero che porta all'Eremo di San Leonardo.
Da qui possiamo dire che inizia la vera escursione. Si prende un sentiero, poco evidente, sulla sinistra che entra attraverso delle erbe alte e poi si inserisce in un bosco dove il sentiero torna ad essere evidente.
All'uscita del bosco si continua a salire per un sentiero che risale di traverso il versante della montagna (nel primo tratto il sentiero è appena accennato poi diventa più evidente). Arrivati alla fonte (secca) si ammira sulla sinistra la cresta che dalla Sibilla porta al monte Porche e sulla destra si vede la salita che si dovrà affrontare o di petto o seguendo uno zig zag.
Visto che eravamo ancora in forze e incoscienti di quello che dovevamo ancora affrontare siamo saliti di "petto" (dritto per dritto) e solo in cima abbiamo potuto constatare con l'ausilio del gps che solo con quella salita abbiamo fatto circa 350m di dislivello.
Da qui iniziano le varie "gobbe" da affrontare sempre in cresta che sembrano non finire mai. Arrivati in cima ad una serie di gobbe ce ne sono altre da affrontare finché, solo all'ultimo, si può scorgere la croce del Monte Priora.
Per il ritorno invece di fare la stessa strada abbiamo deciso di scendere per l'altra cresta che poi riprende il sentiero dei Casali (delle Murette e della Priora). Finita la discesa delle creste il sentiero praticamente non esiste, ma in prossimità del Casale delle Murette siamo riusciti a prendere un piccola traccia che portava verso il sentiero; questo però, in prossimità del Casale della Priora spariva di nuovo a causa di erba alta che circonda il casale.
Da qui si aggira la vegetazione che circonda il casale cercando di riprendere il sentiero fatto all'andata.
Quindi si scende fino a rientrare nel bosco che riporta a valle per la stessa strada fatta al mattino.
Escursione molto bella e molto dura. Purtroppo spesso il sentiero scompare e si fatica a ritrovarlo.
Foto Allegate:
1-Alla partenza la vetta non si intravede
2-La salita più dura
3-Io e mio fratello in vetta
4-Vista dalla vetta
5-A sinistra creste dell'andata, a destra creste del ritorno
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