Decathlon non è più Decathlon?

Se fai 10 uscite all'anno con le ciaspole e le noleggi, perdona, ma c'è qualcosa che non va.

Ma se non sei mai andato con le ciaspole e vuoi provare a ciaspolare, 6€ sono una spesa congrua (e realistica, al contrario dei tuoi "supponiamo che").

Logico che l'azienda trae profitto, perché da quell'unico paio di ciaspole guadagna n volte invece che una sola volta, ma anche il cliente, se non è un fesso che le noleggia a ripetizione, ha il suo vantaggio: una spesa minima invece che un investimento inutile.
 
Diciamo la stessa cosa, dipende da cosa devi noleggiare e da persona a persona.
Magari per uno anche noleggiare il zaino 1 giorno a 15 euro è più conveniente che spenderne 50 .



O parlate per sentito dire, o sono fortunato io :

Negozi fisici :
-2 caschi x lite stradali, non ricordo il modello , ma nel 2012 era il top di gamma e costava 5\600 euro in grafica base
-placchette visiera suomy come se piovesse
-casco suomy per dei difetti nella grafica
Trapani demolitori, saldatrici , smerigliatrici etc o per cambio o per riparazioni anche fuori garanzia , per dire l'ultimo tig che ho avuto, 2500 euro solo di sorgente dopo 2 anni fuori garanzia riparata in garanzia per difetto SENZA fiatare.
-non ricordo se da ande o cisalfa cambiai un sacco a pelo e una tenda per problemi alle zip
-decathlon ho cambiato un botto di roba, ma è nella loro politica
-scarpe varie per problemi suole etc in negozi vari

Store online
-ridewill rimborsi parziali o sostituzione per pezzi difettati o con difetti che accettavo
-trekkin burocratico ma con due mail del produttore cambiato materiale in tempo zero
-taylorwhell mi ha cambiato una ruota anteriore per un difetto al mozzo che poteva anche dire che era usura.

E chi sa cos'altro dimentico nei vari ipermercati.

Ho ricevuto due picche che ricordo bene, mozzi ruota bici dopo 2 anni rovinati i coni e wiggle mi ha dato picche , e un negozio qui vicino a casa che disse che i guanti da trial che volevo cambiare non erano quelli che mi avevano dato ma erano una replica visto che non c'era l'etichetta (che avevo tolto).


Personalmente ho l'impressione che alle persone gli pesi il culo anche scrivere una mail al produttore, a me non pesa, e non ho problemi a fare valere le mie ragioni.
Ciao, per me sei molto fortunato.
Non conosco negozi fisici che facciano resi in denaro o sostituzione dopo utilizzo continuativo, parlando di bici il massimo che ho ricavato è un trattamento di favore su un nuovo acquisto (ma stiamo parlando di negozianti che conosco da anni).
In particolare i supermercati con la tecnologia anche se passati pochi giorni o te lo mandano a riparare o proprio se chiami tutti i santi ad aiutarti ti fanno un buono di pari valore da utilizzare entro tot.

Sul web mi sono trovato bene con un negozio che vende sulla baia, proprio due gg fa mi ha cambiato al volo filtro aria e gasolio della macchina (errore loro per carità ma trattamento non scontato).

Tolto deca e Amazon non ho fatto resi quindi la mia esperienza si ferma qui.
 
Ma se non sei mai andato con le ciaspole e vuoi provare a ciaspolare, 6€ sono una spesa congrua (e realistica, al contrario dei tuoi "supponiamo che")
supponiamo che io possa noleggiare le ciaspole ad un prezzo X presso gli impianti sciistici, (non frequentando da molti anni gli impianti non conosco gli importi esatti) purtroppo non è una supposizione, avendo a disposizione 8km di piste, di vario genere tra sci, bob, slittino, tavole snowboard, ciaspole, sci alpinismo, ecc, facendo calcoli reali
ho fatto una prova di noleggio https://rent.decathlon.it/it/wizard...m=2022-10-22&range_date-to=2022-10-23&site=11
vi invito a fare una prova di noleggio
decathlon rent mi dice, il noleggio delle ciaspole mi costa 6 euro per 1 giorni, comunque sia, fino a qui ok va bene, bisogna calcolare 35km per raggiungere il deca da casa mia e dal deca agli impianti 48km, per un totale di 166km andata e ritorno per riportare indietro le ciaspole

se faccio da casa mia agli impianti sciistici sono 53km, andata e ritorno 106km in totale con un risparmio di 66km rispetto al deca e 2 ore di macchina in meno, noleggio le ciaspole direttamente sul posto, possibilissimo noleggiarli presso gli impianti sciistici, faccio la mia prova riconsegno le ciaspole sempre sul posto e torno a casa, questi dati non sono supposizioni ma prezzi e distanze reali
il calco della spesa del carburante per percorrere 100km spendo 11,5 euro

lungi da me di voler imporre una idea, ognuno spende i propri soldi come ritiene più opportuno, purtroppo e comunque la vogliamo mettere con supposizioni o dati reali il noleggio del deca va ponderato attentamente, non ci sono solo le 6 euro del noleggio ma esiste tutto il contorno che va sommato alla spesa del noleggio

nella nuova strategia aziendale il deca ha aggiunto come affermato nel articolo di giornale, la rivendita, le multi nazionali ti impongono prezzi di svendita e non di vendita, prezzi molto più bassi del effettivo valore di mercato del usato, perché a loro volta rivenderanno il prodotto ad un prezzo maggiore o pari al valore del usato per trarne profitto, alle multi nazionali non conviene vendere e tantomeno comprare prodotti usati anche se le loro campagne di marketing promette miracoli, nel articolo gentilmente messo in evidenza da cordy, viene spiegato che nella rivendita non ci sono soldi reali ma bensì un buono spesa per acquisti futuri su prodotti nuovi o usati, con una durata di validità di 2 anni, ecco l'aspetto oscuro di questi servizi, questo è puro marketing, ti legano a loro come se fossi un drogato dipendente da un consumismo sfrenato, spendere altro denaro, se non usufruisci del servizio nei tempi da loro previsti ti perdi tutto. Cito testualmente dal articolo:
Le persone che rivenderanno i propri prodotti a Decathlon, infatti, riceveranno un buono da spendere in attrezzature nuove o altri oggetti di seconda mano, che rimarrà valido per due anni

altro business occulto attuato delle nuove strategie del deca, sono il riciclaggio, cito sempre testualmente: I prodotti troppo usurati che non potranno essere riparati e rivenduti potranno comunque essere lasciati gratuitamente al punto vendita, che provvederà allo smaltimento e al riciclaggio.

per quanto riguarda le riparazioni è un servizio che già esisteva su alcuni prodotti, io personalmente non ho mai usufruito
 
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Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Ma nel tuo conteggio per far quadrare i tuoi conti, non vuoi mettere anche il consumo degli pneumatici? E un caffettino per affrontare tutti quei km? Ovviamente anche questi sono costi da ricaricare sul noleggio della ciaspola.

E io che il Decathlon ce l'ho a 3km da casa, sulla strada per i monti, come la metti?

Si coglie l'ironia? Il tuo conteggio non ha alcun senso e non dimostra nulla.

E qui, anche se sicuramente avrai da controbattere (liberissimo di farlo), io mi chiamo fuori perché veramente, non ne vale la pena.

Ciao
 
gentilmente messo in evidenza da cordy, viene spiegato che nella rivendita non ci sono soldi reali ma bensì un buono spesa per acquisti futuri su prodotti nuovi o usati, con una durata di validità di 2 anni, ecco l'aspetto oscuro di questi servizi, questo è puro marketing, ti legano a loro come se fossi un drogato dipendente da un consumismo sfrenato, spendere altro denaro, se non usufruisci del servizio nei tempi da loro previsti ti perdi tutto. Cito testualmente dal articolo:
Le persone che rivenderanno i propri prodotti a Decathlon, infatti, riceveranno un buono da spendere in attrezzature nuove o altri oggetti di seconda mano, che rimarrà valido per due anni

altro business occulto attuato delle nuove strategie del deca, sono il riciclaggio, cito sempre testualmente: I prodotti troppo usurati che non potranno essere riparati e rivenduti potranno comunque essere lasciati gratuitamente al punto vendita, che provvederà allo smaltimento e al riciclaggio.
Il riciclaggio è sempre un bisness,visto i prezzi dei materiali e la pagliacciata di mancanza di risorse (e te credo,buttiamo via tutto,anche cosa è ancora buono) la cosa che più mi fa pensare è che sui bidoni dei vestiti usati ci sono degli adesivi che li pretendono puliti e in buono stato.

Personalmente l'unica cosa che in tutti questi anni ho buttato dentro è stata una giacca e ho provveduto a danneggiarla ancora di più perchè non si potesse rivendere.

Decatlon non è una onlus e tantomeno la caritas. Deve ottenere un profitto.
E sta alla testa di chi va lì prendere solo cosa gli serve.

Non penso che tutti siamo come certi personaggi mani bucate appena prendono lo stipendio lo sprecano nel primo negozio facendo come le pazze al supermercato.

A me decatlon conviene perchè comunque anche sul discorso usato i pezzi per la bici servono,qualche cuffia da piscina serve,e qualche maglietta pure (sebbene alcune in zona pesistica sanno un pò troppo di village people) e comunque costano sempre meno di certaltro schifume che si trova al mercato e ti fa sembrare uno sfigato.

finora non ho mai venduto nulla in usato,la roba preferisco portarla alla fine perchè c'è un detto "se una cosa è in vendita usata magari è perchè non va bene"

E un caffettino per affrontare tutti quei km?
a 40 euro al litro ma che vadano a dare via il gnau.
 
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Intervengo solo per aggiungere un paio di informazioni.
1. L'operazione sperimentale di Decathlon Belgio, di riprendere materiale usato, significa temere il mercato dell'usato. Rimanendo sulle bici, meglio una specialissima in alluminio o una nuova del decathlon? Il figlio di un mio amico, con 400 euro si è comprato una bici da corsa in carbonio. Cosa ti compri, di nuovo, da corsa, con quella cifra? Quindi, meglio evitare questa concorrenza alla propria fascia bassa di prodotti, ricomprando gli usati ai clienti. Ovviamente non ricompreranno magliette o caschi; almeno, credo.

2. Politiche Caritas: gli straccini di Prato, che riciclavano gli stracci, hanno chiuso da un bel pezzo, sostituiti dai cinesi, che importano prodotti a prezzi ridicoli. Quindi, la Caritas è interessata solo a vestiti in stato decente, da passare ai poveri che assiste (ormai prevalentemente stranieri, mi dice un amico che presta gratuitamente la sua opera). Se poi in un contenitore stradale, che viene svuotato ogni tanto, vengono infilati vestiti non lavati, dopo un po' tutti i vestiti puzzeranno da morire. Ed il costo per lavarli non è basso. Di qui la richiesta di mettere solo vestiti decenti e puliti. Il problema è che ci sono bande specializzate nello svuotare i cassonetti: lasciano (spesso tutto intorno, perché stanno rubando) la roba inservibile e rivendono il resto ai commercianti ambulanti. Quando trovate il banchetto di roba usata sul mercato, beh, sappiate che potreste alimentare un giro del genere.

3. Domenica mattina, servizio del TG1, che ha spiegato alle brave massaie che i ciuffi delle carote (la pianta, in pratica) sono commestibili e ci si può fare un buon sugo. In pratica, economia di guerra. Che cosa volete che vi dica? Viva l'Europa...:ka:
 
Domenica mattina, servizio del TG1, che ha spiegato alle brave massaie che i ciuffi delle carote (la pianta, in pratica) sono commestibili e ci si può fare un buon sugo. In pratica, economia di guerra.

scusa, ma questa fa il paio col giornalista che qualche giorno fa descriveva un commerciante di Milano che ha deciso di spegnere le luci in vetrina la notte perche' non passa nessuno come se fosse un povero sfigato, e signora mia dove andremo a finire con questa Europa infame che ci opprime.

Coi ciuffi delle carote ci puoi fare un buon sugo? Embeh? Figo, appena posso ci provo. Questa e' una risposta, altro che economia di guerra.

Ci sono letteralmente centinaia di ricette squisite solo in Italia che sono o derivano direttamente da ingegno dei poveri per non sprecare roba buona.

Casomai la notizia e' che siamo tutti cosi' pirla da fare cose sensate (cucinare le foglie delle carote o spegnere le luci quando non serve) solo quando scoppia una guerra piu' vicina delle altre.
 
Mi sembra di essere tornato alla metà degli anni sessanta, in piena Congiuntura, dove Ugo Zatterin famoso giornalista pioniere dei commentatori politici insegnava alle massaie cosa comperare in base alla resa calorica e al costo. Non voglio fare il complottista ma mi pare che attraverso l'informazione si voglia istigare un senso di colpa nelle persone con accuse di essere spreconi con il cibo. Ma quando mai !! E vero che forse siamo supernutriti ma non buttiamo nulla !
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Per quanto riguarda gli indumenti usati , a volte vengono donati ad istituzioni tipo parrocchie che li assegnano a chi ne ha bisogno, ma la maggior parte ad esempio quelli dei cassonetti gialli, vengono dati a ditte che separano i vari tessuti, lana, cotone ecc. per riciclarli in altri tessuti diversi. Quelli non riciclabili servono per realizzare il feltro.
 
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insegnava alle massaie cosa comperare in base alla resa calorica e al costo

ancora? Magari lo si facesse sul serio adesso. Ma perche' insegnare a non sprecare deve essere trattato come una cosa da sfigati, o un complotto?
mi pare che attraverso l'informazione si voglia istigare un senso di colpa nelle persone con accuse di essere spreconi con il cibo. Ma quando mai !! E vero che forse siamo supernutriti ma non buttiamo nulla !
Non ho motivo di dubitare che TU e la TUA famiglia non buttate nulla. Ma informati meglio:

"Si stima che in Italia venga sprecato, ogni anno, 67 kg di alimenti per abitante" (nel 2021)

"Torna a crescere lo spreco alimentare in Italia: +15% nel 2021. Ognuno butta in media 31 kg di cibo all’anno"

e quelli sono solo i primi due risultati da google. Poi bisogna capire le differenze nelle cifre, certo, magari la prima include gli sprechi nei supermercati e la seconda solo quelli familiari. Ma che sprechiamo parecchio non c'e' dubbio, e' di pubblico dominio da un pezzo. Non solo in Italia, e' un problema strutturale dell'economia e stile di vita occidentali in genere.
 
Mi sembra di essere tornato alla metà degli anni sessanta, in piena Congiuntura, dove Ugo Zatterin famoso giornalista pioniere dei commentatori politici insegnava alle massaie cosa comperare in base alla resa calorica e al costo. Non voglio fare il complottista ma mi pare che attraverso l'informazione si voglia istigare un senso di colpa nelle persone con accuse di essere spreconi con il cibo. Ma quando mai !! E vero che forse siamo supernutriti ma non buttiamo nulla !

Purtroppo qui ti devo smentire.

Una delle attivita della nostra Azienda è "l'analisi merceologica" che altro non è che andare in una discarica/inceneritore e separare manualmente 100 kg di immondizia nelle varie frazioni: carta, vetro, plastica, legno, ecc. tra cui gli scarti di cucina.
Si mettono le varie frazioni in ceste dedicate, si pesano e così si ha la composizione percentuale del rifiuto urbano.

Avendo fatto anche io questa attività per molti anni, ti posso assicurare di avere visto gettato nell'immondizia ogni ben di Dio: dal pane secco, a confezioni integre (ma scadute) di carne tipo petto di pollo ecc. ecc.

EDIT: mi è venuto in mente che una volta abbiamo trovato anche degli spicchi di Parmigiano Reggiano!!!! :argh:
 
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Secondo me in Italia tutto questo spreco non lo vedo. Con le statistiche bisogna andarci piano. Sono concorde con il fatto di una generale superalimentazione ma non vedo in una citta come Roma i cassonetti del''umido pieni di cibo sprecato. Certo ci sono varie scorie tipo bucce varie come quando è stagione quelle delle fave che mi dicono durante la guerra venivano accuratamente spellate e lessate tipo fagiolini o anche le bucce di patate che soffritte vengono offerte dai grandi chef. Non vedo grossi ritagli di carne ,pesce, paste varie. Al momento non mi pare sia necessità di nutrirci con le "cocce" della verdura o di insetti. Se sarà necessario lo faremo. Ma ai 67 kg di spreco pro capite in ci credo nemmeno se li vedo.
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Purtroppo qui ti devo smentire.

Una delle attivita della nostra Azienda è "l'analisi merceologica" che altro non è che andare in una discarica/inceneritore e separare manualmente 100 kg di immondizia nelle varie frazioni: carta, vetro, plastica, legno, ecc. tra cui gli scarti di cucina.
Si mettono le varie frazioni in ceste dedicate, si pesano e così si ha la composizione percentuale del rifiuto urbano.

Avendo fatto anche io questa attività per molto anni, ti posso assicurare di avere visto gettato nell'immondizia ogni ben di Dio: dal pane secco, a confezioni integre (ma scadute) di carne tipo petto di pollo ecc. ecc.
Circa i cibi scaduti, giusta osservazione, il problema è dovuto ,secondo me. alla sparizione dei negozi di alimentari ,in cui ognuno poteva acquistare la giusta quantità occorrente. Con i supermercati e quindi delle confezioni sempre abbastanza grandi ad esempio per una coppia, perchè mi pare che si tutto "formato famiglia" c'è il rischio della scadenza, ma è uno spreco giocoforza, quindi bisognerebbe partire proprio da lì. Però cosi facendo aumenterebbe il problema dello smaltimento degli imballaggi. Voglio dire che gli sprechi se ci sono non sono voluti ma al fatto che le persone non hanno il tempo giornalmente di fare gli acquisti dei cibi.
 
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Secondo me in Italia tutto questo spreco non lo vedo. Con le statistiche bisogna andarci piano. Sono concorde con il fatto di una generale superalimentazione ma non vedo in una citta come Roma i cassonetti del''umido pieni di cibo sprecato. Certo ci sono varie scorie tipo bucce varie come quando è stagione quelle delle fave che mi dicono durante la guerra venivano accuratamente spellate e lessate tipo fagiolini o anche le bucce di patate che soffritte vengono offerte dai grandi chef. Non vedo grossi ritagli di carne ,pesce, paste varie. Al momento non mi pare sia necessità di nutrirci con le "cocce" della verdura o di insetti. Se sarà necessario lo faremo. Ma ai 67 kg di spreco pro capite in ci credo nemmeno se li vedo.
guarda, neanche a farlo apposta ho visto tre secondi fa quest'altro articolo:

https://www.tecnicadellascuola.it/m...della-meta-del-pasto-e-il-resto-viene-gettato

a parte questo, per favore falla la fatica di leggere le informazioni che ricevi. A farlo, basterebbero pochi minuti per capire, tanto per dirne una, cosa sono quei 67 kg (comunque ~1.3 kg/persona/settimana, mica montagne) e che buona parte si sprecano PRIMA che chiunque di noi privati vada a buttar roba nei cassonetti.

Ci sarebbe altro da dire su quanto hai scritto, per esempio: la sovralimentazione e' fuori tema. Qui parliamo di spreco, chi si ingozza probabilmente spreca e porta nei cassonetti ben meno di chi fa diete su diete. Ma se non leggi, non c'e' bisogno di continuare.
 
Ognuno spreca cibo per tot kg all'anno? Certo! Però in quel conto ci sono anche gli sprechi della distribuzione (per non parlare di ristorazione, di tutti i tipi!). I supermercati, che io noti, hanno, giusto per fare un esempio, il pane a primo prezzo ed il pane "di lusso". Nella mia zona, il primo prezzo è a quasi 4 euro al kg, il pane di lusso (cioè pani integrali, con semi particolari, forme particolari, ecc.) va dai 5 circa a... mah, il limite è la fantasia. Ci sono forme a 7-8 euro al kg.

Il pane a primo prezzo ed il pane "base" (cioè un po' migliore e non particolarmente costoso) non si sprecano, perché alle 2 del pomeriggio non ce n'è più! Il resto, si spreca alla grande. Dove credete che vada? In minima parte, nei circuiti per i poveri (il banco alimentare, in primis) o, se pertinente, usato come semilavorato (pane grattato o piatti preparati con pangrattato). Il resto, in discarica.
Quei quantitativi buttati fanno sì che anch'io, che non butto mai il pane, ma proprio mai, risulto uno sprecone che butta quei kg di pane fresco. Le statistiche alla Trilussa, fatte con la media. In fondo, non significano nulla.
 
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Verissimo!!!

Mi ricordo quando andavo a prendere mio figlio all'asilo, dopo pranzo, e spesso c'erano le inservienti che sparecchiavano: nei sacchi neri finivano piatti ricolmi di cibo :cry:
Eh, nei ristoranti è anche peggio. Preferireste pagare a caro prezzo pasta riscaldata del giorno prima? :)
 
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