Bah, io credo che nel rispetto dell'ambiente circostante e della fauna umana e non umana poi ci possano essere 1000 modi di vivere il bosco o la montagna, da chi arrampica ai trekkers a chi fa bushcraft. La questione cambia quando si danneggia l'ambiente nel quale ci muoviamo o si disturba eccessivamente la fauna. Ad esempio quando mi fermo in bivacco e magari accendo il fuoco il giorno dopo smonto l'eventuale struttura di sassi e ricopro la cenere per non lasciare segni evidenti e fastidiosi di passaggio. Non avvicino gli animali e non faccio rumori che potrebbero spaventarli, quindi tono di voce dimesso, niente urli, ecc...raccolgo solo il minimo indispensabile, non taglio piante vive e...non ho nessun suv
mi limito agli scarponi. Certo che se trovo, come mi è capitato qualche tempo fa sulle Apuane, un gruppo di merenderos urlanti che abbandonano carte di cibo ovunque allora li la tolleranza non c'è, e si litiga (non mi faccio troppi problemi). Come detto non ho nessun problema con i motociclisti, anche se non condivido l'utilizzo della moto in ambienti dove gli animali possono spaventarsi, ma se chi la pensa diversamente vuole usare un mezzo a motore, se lo fa tentando di infastidire il meno possibile la fauna e nel rispetto degli altri frequentanti il posto allora non ho troppi problemi a "sopportarli". Il problema nasce quando viene meno la comprensione del luogo dove ci si trova, di chi lo abita e di chi lo frequenta, e questo ovviamente non riguarda solo i motociclisti, ma chiunque affronta l'outdoor come una gardaland qualsiasi.