Escursione Dilettanti allo sbaraglio, ciaspolata a Prali

Salve a tutti!

Venerdì io ed un mio amico ci siamo detti: "Ehi, perché non prendere le ciaspole e andare a Prali a vedere come va?"
I perché erano innumerevoli: la nostra inesperienza, la nostra ignoranza del luogo, la nostra totale assenza di progettazione, la tendenza a strafare e la insufficiente conoscenza alpinistica.
Ma tutto questo non ci ha minimamente fermato, e in fondo mica andavamo su un ottomila.
Qui sul forum si dice spesso che per imparare bisogna fare, e noi via a fare (caxxate)!

La Val Germanasca è la valle peggio esposta del Piemonte, credo. Fa freddo pure ad agosto e non vede mai più di cinque minuti di sole al giorno, ma questo permette che la neve si mantenga abbastanza bene anche a primavera inoltrata.
Probabilmente i valdesi si sono stanziati qui perché nessuno voleva questa valle che sembra un freezer.

Comunque sia, ecco come è andata:

Alle otto partiamo da Torino alla volta di Pinerolo, e da lì imbocchiamo la valle che, dopo la diramazione, ci porterà a Ghigo di Prali.
Dopo un'attuppante colazione di pizza rossa e patate, arriviamo a Ghigo di Prali. Due giorni prima ha buttato 40 cm di neve che in quota poggia su altri due metri (in quota= i 13 laghi, altipiano sopra Ghigo, circa 2300-2500 metri).

Un piccolo inciso sulla nostra attrezzatura: il mio amico va spesso a sciare con lo snowboard, e quindi era attrezzato in maniera abbastanza tecnica. Io avevo una calzamaglia di pile, una tuta da meccanico e dei pantaloni impermeabili di pessima fattura (non so da dove arrivino, ma potrebbero benissimo esser stati presi da un cassonetto fuori da Lidl per quanto ne so); sopra la tuta un maglione da caccia e giacca da montagna.


C'è poca gente che scia, anche se la giornata è perfetta, non troppo sole, non troppo nuvoloso. Ci cambiamo nel parcheggio della seggiovia "13 laghi", leghiamo le tavole da snowboard agli zaini e iniziamo a fare due metri.

Qui sorgono i primi problemi.
Gli scarponi da snowboard che il mio amico mi ha prestato non entrano nelle ciaspole. Che fare?
Lascio in macchina gli ascarponi e salgo con gli scarponcini da montagna, scenderò con quelli sulla tavola anche se avrò meno controllo, pazienza.

Iniziamo a la salita seguendo il percorso della pista da sci, la verde. Rimaniamo nel boschetto a margine, ma non conoscendo i sentieri saliamo da lì. Fin da subito iniziamo a faticare come montoni, saliamo dritti come stambecchi ma con la velocità dei bradipi. La neve è polenta bagnata.
Bestemmiamo.
La gente che scia ci intravede tra i pini e ride.
Pensiamo per un attimo che il giornaliero costa 15 pleuri, il pomeridiano 4. Potremmo mandare a quel paese le ciaspole e farci una giornata di sci...
Ma non molliamo!

Dopo un paio di centinaia di metri e numerose soste (dovute alle ciaspole che si sganciano, alla fatica, al fiatone e alla sete) acquistiamo ritmo; ci fermiamo meno e il fiato si regolarizza. Pure le ciaspole si adeguano e la smettono di litigare con gli scarponi.

Appena un'ora di salita e la neve migliora, si fa meno bagnata e più farinosa.
Ogni tanto ci fermiamo, ci guardiamo intorno e mangiamo un po' di frutta secca.

Io dopo un'ora e mezza circa tiro fuori il kit medico e cerco di rattoppare due splendide vesciche venutemi dietro ai piedi.


E poi, due ore di camminata dopo, un maestro di sci si ferma, ci chiama e facciamo quei due metri che ci separano dalla pista.
Ci dice che quello che stiamo facendo è illegale, noi caschiam dal pero.
Come è illegale?
E invece sì, è illegale risalire le piste (ma noi eravamo fuori!) e che dobbiamo allontanarci di più, sennò fanno 150 pippi a testa, che oggi c'è il carabiniere sulle piste.

Vabbè, lo ringraziamo per l'informazione (anche se data in maniera un po' minacciosa) e ci allontaniamo di più. Alla fine facciamo altri cento metri e poi ci stufiamo. Ci fermiamo, mangiamo i panini e mettiamo via le ciaspole.
è il momento delle tavole.

A circa cento metri dalla fine della prima seggiovia, ci mettiamo le tavole ai piedi (io con gli scarponcini) e scendiamo.

Io non sciavo da cinque anni, ma devo dire che cado solo una volta.

A parte brevi tratti in fuoripista già battuta, scendiamo per la pista verde che abbiamo seguito salendo, ci divertiamo come matti, le piste sono quasi sgombere.

Alla fine scendiamo tutta lapista, arriviamo al parcheggio e verso le tre la nostra gitarella è finita.
Circa seicento metri di dislivello, per due pivellini come noi sono un bel traguardo, da fare così per capriccio!

Facciamo ancora due passi in giro, e alla fine scendiamo per le tre del pomeriggio verso Torino, con un paio di deviazioni qui e là casuali per vedere questa o quella cosa.


è stata una bella ciaspolata, e in attesa che i 13 laghi siano un po' più sgomberi dalla neve per poterci passare una notte, ne farò sicuramente un'altra!






P.S.

Le foto son quel che sono, ma la macchina fotografica ci ha abbandonato a inizio salita. Ce n'é una in cui sembra che il mio amico mandi a quel paese un albero o la valle, ma è solo un caso!
 

Allegati

  • IMG_0001.jpg
    IMG_0001.jpg
    75,3 KB · Visite: 404
  • IMG_0002.jpg
    IMG_0002.jpg
    66,6 KB · Visite: 338
  • IMG_0003.jpg
    IMG_0003.jpg
    100,5 KB · Visite: 356
  • IMG_0004.jpg
    IMG_0004.jpg
    84,2 KB · Visite: 359
  • IMG_0005.jpg
    IMG_0005.jpg
    107 KB · Visite: 363
:rofl:

ma complimenti davvero , questa me l'ero persa , ottima maniera di incominciare con le ciaspe , peggio di così è veramente difficile fare! :lol:
 
L'armata Brancaleone!:biggrin:
O forse Fantozzi e Filini...:lol:
Peggio era davvero difficile fare...

Però sono super soddisfatto, ed in fondo ce la siamo cavicchiata!
Andrà sempre meglio, ne sono convinto!

Per settembre arriviamo in cima per la direttissima! (non ci penso neanche... Seggiovia!:rofl::rofl:)
 
Bravi,siete mitici!! :biggrin:
Mi fa pensare questa storia del divieto,se non c'era rischio di svalangare sulla pista dov'era il problema?
Ho guardato sul sito della località ma non c'è nessun regolamento.
Ma forse al maestro non piaceva la tua tuta da meccanico...:rofl:

Ormai il vietare sembra uno sport,e allora è meglio scegliere la classica stradina che risale nel bosco,almeno lì non dovrebbero esserci problemi.
Certo che l'avventura è un altra cosa,e voi siete stati capaci di crearvela!! :woot:
 
simpatica descrizione della giornata, per fortuna la mia prima ciaspolata è stata meno problematica della vostra :)
 
Alto Basso