Credo che per un malgaro un cittadino che pianta la tenda nella malga sia come per un cittadino un malgaro che gli porta le mucche nella stanza del suo ufficio.
La tua storia è simpatica e ben raccontata, non vi traspare però il sentimento di entrare in sintonia con i luoghi, gli usi, la vita della gente che lì ci vive e si guadagna da vivere con un lavoro faticoso, quasi sempre più disagiato di quello di noi cittadini.
Ciao appenninocentrale, certo che abbiamo questo sentimento, proprio per questo vogliamo vivere la montagna in tenda, semplicemente non abbiamo ancora una buona esperienza che ci permetta di rispettare tutte le regole di coesistenza.
E comunque, da quello che ho visto, questa perte di Dolomiti è piuttosto abituata al turismo, a tal punto da aver quasi trasformato la malga in un albergo stellato!