Disavventura con una mandria di mucche

Stato
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Quelli che fanno le marachelle e se le fanno sistemare dai grandi di solito sono i bambini.

Immagino tu non abbia mai chiesto aiuto per una situazione che non avevi previsto?! ;)
Questa marachella me la sono sistemata da solo, avrei solo preferito un pò più di educazione da parte del malgaro, ora immagino tu sia una di quelle persone che pensa che nella vita bisogna sempre e solo arrangiarsi da soli altrimenti non si è uomini, ma ti dirò, a volte si impara di più chiedendo che agendo solo di testa propria!
E comunque non ho fatto questo post per riceve giudizi o lezioni di vita, ho voluto condividere la mia esperienza in modo che altri non si ritrovino nella mia stessa situazione (dato che io sono dell'idea che l'aiuto reciproco è sempre sinonimo di crescita) e ho chiesto in che modo vi sareste comportati voi, magari avrei imparato qualcosa in più anche io.
 
I miei cinque cents:
1) la TSI (stazione radio della Svizzera Italiana) nei mesi estivi riporta frequenti episodi di escursionisti che, sbagliando strada, si sono trovati nel territorio di pertinenza di una "vacca nutrice" (così chiamano in Ticino le vacche con il vitello) subendo una assalto da parte della stessa e riportando molto spesso contusioni e ferite: quindi la vacca da latte, quando vuole, sa essere molto pericolosa: la cosa ha una rilevanza anche economica dato che il turismo in Svizzera ha un' importanza, sicuramente non seconda all'attività di malga, tant'è vero che dopo alcuni episodi si è sentita la necessità di intervenire, discutendo dei provvedimenti (segnaletica, delimitazioni degli spazi da evitare) tra malgari, ente del turismo e club alpino.
2) A me hanno insegnato che se in un contesto solitario qualcuno mi chiede aiuto (perchè ha bucato una gomma, si è stortato una caviglia, ha finito l'acqua o ha comunque una difficoltà oggettiva, se io sono il solo a poter intervenire, e sono sul posto HO IL DOVERE DI AIUTARLO, anche se, orrore, mi tocca interrompere il pasto o il sonno, poi, risolto il problema o girata la patata bollente a chi di dovere, gli dirò che andare in giro senza il crick dell'auto, con una borraccia che pare quella di Ken e Barbie, senza uno straccio di cartina o con scarpe da città e magari nemmeno un Opinel è proprio da scemo...ma solo DOPO....
altrimenti, nonostante millenni di evoluzione, leggi scritte bene o male, vuole dire che siamo ancora "homo hominis lupus".
PS: quando negli anni 70 ho, in via Stephenson (allora estrema periferia di Miano, tra prati e ferrovia) aiutai una ragazza in difficoltà perchè non sapeva cambiare una gomma della 500 (!) ho avuto "un certo tornaconto"...no, non "quello";), ma suo padre era primario di Anestesiologia e rianimazione in un grosso ospedale,,,e io, guarda caso...specializzando nella materia....difficilmente si sa prima chi si sta aiutando...:dent4:
 
Ultima modifica:
Solitamente la zona dove le mucche sono lasciate libere è delimitata da steccato o filo elettrico.. capisco che una persona non abituata abbia paura e chieda supporto.

Dispiace per la risposta sgarbata ricevuta ma probabilmente il campeggio è stato visto come una intrusione...

Le mucche sono animali estremamente docili ma in situazioni particolari se spaventate possono perdere la testa ed essere pericolose,hai fatto bene a spostarti.
salute, hai ragione io ho avuto la fortuna di lavorarci e quando gli girano meglio lasciarle fare ho personalmente visto una piemontese di quasi quattro quintali prima saltare un recito di alto quasi 1,5 metri e poi distruggere un filare della vigna come se niente fosse prima di fermarsi
 
I miei cinque cents:
1) la TSI (stazione radio della Svizzera Italiana) nei mesi estivi riporta frequenti episodi di escursionisti che, sbagliando strada, si sono trovati nel territorio di pertinenza di una "vacca nutrice" (così chiamano in Ticino le vacche con il vitello) subendo una assalto da parte della stessa e riportando molto spesso contusioni e ferite: quindi la vacca da latte, quando vuole, sa essere molto pericolosa: la cosa ha una rilevanza anche economica dato che il turismo in Svizzera ha un' importanza, sicuramente non seconda all'attività di malga, tant'è vero che dopo alcuni episodi si è sentita la necessità di intervenire, discutendo dei provvedimenti (segnaletica, delimitazioni degli spazi da evitare) tra malgari, ente del turismo e club alpino.
2) A me hanno insegnato che se in un contesto solitario qualcuno mi chiede aiuto (perchè ha bucato una gomma, si è stortato una caviglia, ha finito l'acqua o ha comunque una difficoltà oggettiva, se io sono il solo a poter intervenire, e sono sul posto HO IL DOVERE DI AIUTARLO, anche se, orrore, mi tocca interrompere il pasto o il sonno, poi, risolto il problema o girata la patata bollente a chi di dovere, gli dirò che andare in giro senza il crick dell'auto, con una borraccia che pare quella di Ken e Barbie, senza uno straccio di cartina o con scarpe da città e magari nemmeno un Opinel è proprio da scemo...ma solo DOPO....
altrimenti, nonostante millenni di evoluzione, leggi scritte bene o male, vuole dire che siamo ancora "homo hominis lupus".
PS: quando negli anni 70 ho, in via Stephenson (allora estrema periferia di Miano, tra prati e ferrovia) aiutai una ragazza in difficoltà perchè non sapeva cambiare una gomma della 500 (!) ho avuto "un certo tornaconto"...no, non "quello";), ma suo padre era primario di Anestesiologia e rianimazione in un grosso ospedale,,,e io, guarda caso...specializzando nella materia....difficilmente si sa prima chi si sta aiutando...:dent4:

E' proprio quello che penso anche io.
Già che ci sono riporto un altro aneddoto che mi è capitato quì in Svizzera.
Siamo arrivati a circa 2500m di altitudine ad un rifugio, a fine agosto non mi aspettavo di trovare ancora la neve, e abbiamo quindi capito che la notte sarebbe stata molto fredda.
Il rifugio era pieno e abbiamo quindi deciso di dormire in tenda (anche perché avevamo dietro il cane e molto spesso non sono ben accetti), ho chiesto se avessero una coperta a disposizione da prestarci perchè i nostri sacchi a pelo non scendevano fino a 5°, la risposta è stata "abbiamo 5 coperte, ma sono quelle belle e non possiamo prestarvele da portare in tenda".
Sinceramente penso che non sia questo lo spirito che dovrebbe avere chi gestisce un rifugio, so che qualcuno potrebbe dire che è una nostra mancanza non aver pensato che poteva esserci freddo, che non si possa pretendere che qualcuno risolva le tue mancanze ecc..., ma credo che si sia un pò perso quello che era l'essenza del rifugio, cioè non un albergo dove riservare e dormire, ma un posto dove trovare conforto e aiuto per chi attraversa le montagne.
 
I rifugi alpini non sono più "quelli di una volta": nè per i prezzi nè per i servizi. sono finiti i tempi in cui arrivando alla capanna Payer (gruppo Ortles) si scherzava dicendo che si era riconosciuto il pezzo di patata poco cotta (si era sui 3000 mslm) avanzato l'anno prima ed evidentemente ributtato nel pentolone del minestrone: oggi regolamenti ASL, richieste da parte del pubblico spesso un pò viziato, hanno fatto scivolare il rifugio allo stato di "albergo in località difficile da raggiungere": se il gestore deve rispondere delle attrezzature che l'Ente proprietario gli mette a disposizione ad inizio stagione, magari "obtorto collo" è costretto a rifiutare quello che sembrerebbe un semplice gesto di solidarietà umana...
 
Ho visto come si fà, stavamo correndo una prova speciale, Rally ....., ad un certo momento ci siamo trovati in coda con una decina di mucche in mezzo alla strada, a destra non si passa, a sinistra nemmeno, stavamo là a valutare la situazione quando dall'ultima macchina sopraggiunta, scende il navigatore: arriva a lunghe falcate in testa alla coda e fà con voce roboante: lo sò mì come se fà a mandar via le vache, a sò un "boaro" mì !, raggiunge il branco di mucche, raccatta un ramo a fianco della strada, mulinandolo sopra la testa, e abbassandolo sul culo di qualche vacca al grido: Fora dai cxxxxi, bestie maledete, porco quà e porco là, eravamo piegati in due dalle risate per la "performance" del nostro "boaro-navigatore" , sembrava proprio un cromagon, però le bestie hanno riconosciuto la voce del padrone, e sono partire a razzo, lasciando la strada libera. In un'altra occasione ho provato anch'io, un pò titubante è vero, e non con la verve e l'autorevolezza dell'uomo del monte, il metodo "a sò un boaro mi!" magari sarò stato fortunato ma le mucche effettivamente sono trotterellate via
 
Ultima modifica:
Ho visto come si fà, stavamo correndo una prova speciale, Rally ....., ad un certo momento ci siamo trovati in coda con una decina di mucche in mezzo alla strada, a destra non si passa, a sinistra nemmeno, stavamo là a valutare la situazione quando dall'ultima macchina sopraggiunta, scende il navigatore: arriva a lunghe falcate in testa alla coda e fà con voce roboante: lo sò mì come se fà a mandar via le vache, a sò un "boaro" mì !, raggiunge il branco di mucche, raccatta un ramo a fianco della strada, mulinandolo sopra la testa, e abbassandolo sul culo di qualche vacca al grido: Fora dai cxxxxi, bestie maledete, porco quà e porco là, eravamo piegati in due dalle risate per la "performance" del nostro "boaro-navigatore" , sembrava proprio un cromagon, però le bestie hanno riconosciuto la voce del padrone, e sono partire a razzo, lasciando la strada libera. In un'altra occasione ho provato anch'io, un pò titubante è vero, e non con la verve e l'autorevolezza dell'uomo del monte, il metodo "a sò un boaro mi!" magari sarò stato fortunato ma le mucche effettivamente sono trotterellate via
Mi sto pisciando addosso :rofl::lol::rofl::lol: grazie per le istruzioni :poke:
Adesso sappiamo come ci si comporta al nord... Al sud cosa gli si dice alle vacche?
 
@Fabietto, per me avete torto tutti; tu ad azzardare una cosa che non sei in grado di controllare se precipita, gli altri a comportarsi con sufficienza con chi è in difficoltà solo perchè ha la fortuna di essere più avvezzo a ciò che sta accadendo.
 
mah...non ho letto tutti ma proprio tutti i messaggi originati da Fabietto, ma mi rimane impresso l'inizio del suo: " un ampio pianoro " che fa pensare ad un campo enorme. Non penso che una tendina piazzata una notte in una superficie così ampia possa urtare o danneggiare al punto da giustificare menefreghismo e maleducazione davanti ad una richiesta di aiuto, fra l'altro "pilotata" dalla Guardia Forestale. Soprattutto in considerazione di una malaugurata però possibile disgrazia . Il malgaro è stato uno zotico deficiente. Non sono affatto tutti così, ma quello lo è stato. Dalla lettura dei vari messaggi di Fabietto mi risulta invece che lui sia una persona educata che avrebbe meritato più ascolto e tolleranza, aldilà della sua inesperienza. Altrimenti se facciamo tutti i precisi e pignoli, potrei dire che in quasi tutti gli appezzamenti, pascoli,campi non c'è quasi mai scritto proprietà privata nè divieto d'accesso. Per me potrebbe essere un'area demaniale aperta al pubblico. E così andiamo avanti a discutere altre 10 pagine.
 
ora vi racconto questa mia vecchia disavventura , spero faccia da esempio per illustrare un comportamento che ritengo analogo a quello che doveva- secondo me- tenere il famoso malgaro . Entrai in un bosco ( non recintato nè tabellato ) su un sentiero, con la moto.( premetto, prima che qualcuno gridi allo scandalo, che 30 anni fa nessuno rompeva se giravi in moto in un bosco sui sentieri, comunque la deforestazione è andata avanti anche dopo il divieto, e pure gli abbandoni di elettrodomestici , rifiuti in sacchi e gli onnipresenti water). Il sentiero si fece via via più in discesa, stretto e viscido. Credendo di trovare un posto per manovrare più avanti, proseguii finchè divenne inevitabile scendere per un tratto a forte pendenza e un po' fangoso, fino ad arrivare ad un guado in un piccolo rio asciutto che volevo oltrepassare per risalire dall'altra parte. Purtroppo la moto slittava e non riuscii a risalire la rampa. Perciò lasciai il mezzo dov'era e mi feci una decina di km a piedi per tornare a casa a recuperare la jeep, con un amico, per trainare su la moto per la salita finale del sentiero che sembrava più compatto della discesa appena affrontata ( anzi, subita ).

Stessa storia .... anche la jeep, per il fondo con fanghiglia e fogliame ( nonchè gomme inadatte), non riuscì nè a trainare la moto nè a tornare sui propri passi....un disastro insomma, il tentativo di cavarmela da solo, per la mia inesperienza, andò male. A questo punto mi recai alla fattoria più vicina chiedendo l'aiuto di un trattore. Il proprietario, dopo avermi detto " se sapessi cosa penso di te rimarresti pietrificato " estrasse un john deere gigantesco dal portico, scese nel bosco e trainò al sicuro prima il patrol e poi l'honda. Il tutto mi costò 100.000 lire e il sopportare il suo sorriso beffardo. Oggi ricordo ancora volentieri quel signore , a differenza del ricordo che avrà Fabietto della voce del malgaro al telefono.
 
Tornando al nocciolo della questione, la situazione mi sembra chiara, Fabietto avrebbe dovuto essere più prudente, ma ciò non toglie che il bovaro essendo responsabile, anche legalmente, delle mucche, quanto meno avrebbe dovuto accertarsi che non ci fossero situazioni di pericolo e POI, solo dopo avere constatato che nessuno corresse rischi o fosse ferito, avrebbe potuto e giustamente, sfanculare i turisti invadenti. In quel caso avrebbe avuto ragione al 100%...
A me è capitato, tanti anni fa, di dover soccorrere in autostrada un imbecille che mi aveva superato a tutta velocità nella nebbia con visibiltà 5 metri. Dopo qualche km vedo la sua macchina ammucchiata contro il guard-rail, mi fermo, scendo dall'auto, mi accerto delle condizioni degli occupanti (spaventati ma incolumi), avverto la Polizia Stradale col telefono e POI solo POI, dico al guidatore che era un emerito coglione....!!!
Mettiamo il caso che capiti a te, mentre bivacchi come nella foto che hai postato prima, qualcosa per cui devi chiedere soccorso, secondo il tuo ragionamento il Soccorso Alpino ti dovrebbe rispondere: "Arrangiati, peggio per te, non dovevi stare lì...."?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Tornando all'origine della discussione in base alla mia esperienza (ho partecipato per anni la vita in malga) bisogna considerare che di base non bisogna mai e dico mai accamparsi nel bel mezzo di una malga sia in primis perché e una zona di pascolo e sono regolamentate da concessioni del demagno e i pastori sono liberi di lasciare pascolare le mucche nell'area a loro riservata giorno e notte (ricordo che la malga e una propietà privata)
Secondo e non meno importante per un fattore di sicurezza (avete fatto bene a spostarvi) anche se molti non lo sanno le mucche possono caricare come un toro (ci sono delle razze che sono facilmente suscettibili e si possono agitare anche solo per un movimento maldestro o involontario).
Penso che per chi non ha molta esperienza su queste situazioni prima di affrontare l'avventura bisogna informarsi bene sul luogo che andremmo a visitare con tutte le possibili problematiche che si possono verificare e senza dimenticare che in natura siamo sempre noi gli intrusi e dovremmo cercare di renderci invisibili il più possibile per entrare meglio in simbiosi con essa
 
Discussione ripulita dai messaggi polemici, OT e dalle relative risposte.

Ribadisco questo concetto:
possiamo immaginare tra noi, componenti di questo spazio di discussione, un equilibrio in cui nessuno prevarica sull'altro, perché ognuno serve a tutti. Una comunità può esistere secondo me solo se non si dà dei vincoli di pensiero e di struttura, solo così è pronta ad accogliere tutti, ognuno con i propri pensieri e si arricchisce grazie a questo.
Qualunque opinione se espressa con rispetto può essere condivisa. Il fatto che alcuni non accettano visioni diverse dalla loro è normale anche se denota la loro ristrettezza di pensiero, ma il fatto che alcuni impongono a tutti i costi la loro visione denota il fallimento della comunità. In questa comunità ognuno DEVE essere libero di esprimere, con rispetto, il proprio pensiero senza essere attaccato da altri che vogliono imporre la loro diversa visione. Non ci sono scuse, chi legge le diverse visioni saprà o dovrà capire con la propria testa a quale pensiero affidarsi, in fondo anche nella vita è così, gli altri arricchiscono il tuo pensiero con le loro opinioni ma poi alla fine sei tu che devi decidere per te stesso. Come spesso la storia ci ha dimostrato la verità assoluta non esiste, per cui se non sei d'accordo con quello che si dice puoi dire la tua senza attaccare le idee altrui e se qualcuno attacca le tue segnalalo subito in modo che possa intervenire, perché l'equilibrio della comunità è più importante dell'abuso del singolo.
Ho tolleranza zero verso chi vuole prevaricare sugli altri, indipendentemente dal proprio pensiero.
 
Il mio parere personale:
ne state facendo una questione etica, se una persona è in difficoltà e chiede un aiuto, che sia una vacca, un ascesa o un attraversamento pedonale, va aiutata (nei limiti delle capacità).
Chi è contrario, e pensa di essere nato imparato (passatemi il termine), pecca di presunzione (ancor di più se è una figura autoritaria).
 
Ultima modifica:
Tornando al nocciolo della questione, la situazione mi sembra chiara, Fabietto avrebbe dovuto essere più prudente, ma ciò non toglie che il bovaro essendo responsabile, anche legalmente, delle mucche, quanto meno avrebbe dovuto accertarsi che non ci fossero situazioni di pericolo e POI, solo dopo avere constatato che nessuno corresse rischi o fosse ferito, avrebbe potuto e giustamente, sfanculare i turisti invadenti. In quel caso avrebbe avuto ragione al 100%...
A me è capitato, tanti anni fa, di dover soccorrere in autostrada un imbecille che mi aveva superato a tutta velocità nella nebbia con visibiltà 5 metri. Dopo qualche km vedo la sua macchina ammucchiata contro il guard-rail, mi fermo, scendo dall'auto, mi accerto delle condizioni degli occupanti (spaventati ma incolumi), avverto la Polizia Stradale col telefono e POI solo POI, dico al guidatore che era un emerito coglione....!!!
Mettiamo il caso che capiti a te, mentre bivacchi come nella foto che hai postato prima, qualcosa per cui devi chiedere soccorso, secondo il tuo ragionamento il Soccorso Alpino ti dovrebbe rispondere: "Arrangiati, peggio per te, non dovevi stare lì...."?
Mi viene da chiedere come fa uno a sapere che sia proprietà privata?
O c'è scritto o non lo sa e non ha colpe.
Se fosse tutto proprietà privata senza cartelli, perché si trovano recinti con cartelli di divieto?
Avesse scavalcato un recinto che ha lo scopo di tenere fuori gli estranei sarebbe si nel torno.
Certi commenti che danno del "violatore di regole" quando loro stessi lo fanno....
Sul fatto che sia noi gli intrusi in natura se parliamo di animali selvatici d'accordissimo, ma su animali domestici(quindi l'uomo non crea problemi) anche no, anche per loro ci son delle regole.
 
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