Nautica Discesa del Po in kayak fino a Venezia in 7 gg.

Discesa del Po in Kayak da Cremona a Venezia 350km


Un avventuriero è colui che fa si che un' avventura accada...


Ciao a Tutti!

L' estate scorsa precisamente a giugno ho effettuato insieme ad altri tre amici la discesa del Po in Kayak da Cremona a Venezia!
Avevo chiesto in questo forum informazioni, eh adesso che ho effettuato la mia avventura ho deciso di scrivere una recensione del viaggio, dato che diversi utenti mi aveva chiesto informazioni.

Eh seppur con qualche mese di ritardo, Eccomi qua!


PIANIFICAZIONE


L' idea del viaggio nasce dopo un po di anni di navigazione in kayak.

Un giorno parlando con un socio del mio canoa club, gli parlai di questa mia idea, e da sogno qual era iniziò a concretizzarsi sempre più. Inizialmente pensare di scendere il fiume più lungo d ' Italia solo con il mio kayak ed in autonomia sembrava solo una fantasia irrealizzabile, ma man mano il tempo passava il progetto si concretizzava sempre più!
Durante l' inverno del 2013 iniziai a studiare il percorso, quindi le tappe le soste, e tutti gli aspetti logistici dell'organizzazione.
Parallelamente alla pianificazione mi preparavo anche fisicamente per il viaggio. Cercavo di andare un paio di volte alla settimana in kayak e al incirca facevo una 15 di km ad allenamento.
Per studiare al meglio il percorso, osservai tutto il tragitto usando google maps, e oltre la tecnologia mi affidai a una cartina nautica del Po acquistata su internet. In questa cartina erano segnate tutti i porticcioli, circoli nautici, canoa club e similari presenti lungo il tragitto.
All'inizio della pianificazione ero convinto che avremmo passato le notti in tenda lungo le sponde del fiumi, ma riflettendoci decidemmo di pernottare in alcuni canoa club, anche se questo voleva dire rispettare alla perfezione ogni tappa, indipendentemente da condizioni meteo o eventuali imprevisti. La decisione di fermarsi in queste strutture è motivata dalla presenza di docce , servizi igienici e di corrente elettrica.
Alla fine il viaggio era previsto in sei giorni, per un totale di 350km e con tappe giornaliere che variavano da 50 a 70 km.

IL VIAGGIO
upload_2015-1-22_15-34-35.jpg



1° GIORNO


KM 70
Finalmente dopo mesi d' attesa il grande giorno! Si parte!
Per motivi organizzativi decidiamo di partire al' alba di domenica 22 giugno da Cremona.
I kayak l' avevamo precedentemente portati a Cremona, e cosi dopo aver passato la notte tra sabato e domenica a dormire su un circolo di motoscafisti di Cremona, ci svegliamo la mattina di buon ora e partiamo!
Ogni due ore circa ci fermiamo e scendiamo dai kayak per sgranchire un po le gambe.
Dopo aver percorso 50 km ci fermiamo a Casalmaggiore per pranzare e fare un pausa.
Percorriamo altri 20 km fino ad arrivare a Viadana dove siamo ospiti del canoa club locale.


upload_2015-1-22_15-35-33.jpg



2° GIORNO

KM 49
Ci si sveglia presto, e dopo una fugace colazione siamo ripartiti con destinazione San Benedetto Po.
Questa tappa era una delle più brevi del programma, e quindi l' abbiamo presa comoda prendendoci qualche pausa in più rispetto a quelle previste. Ogni 40/45 minuti circa facevamo una pausa , senza scendere a riva, mentre ogni due ore scendevamo per fare un po di stretching. Verso le due circa siamo arrivati a destinazione. Abbiamo pernottato sotto la veranda del circolo nautico del paese.


upload_2015-1-22_15-36-18.jpg



3° GIORNO

KM 50
Dopo aver passato la notte sotto un cielo stellato, a malincuore lasciamo la bellissima località di San benedetto Po. La meta di questa giornata è il canoa club di Sermide.
Lungo il fiume ci fermiamo in una sorta di bivacco per i navigatori aperto 24h su 24. .All'interno di questo bivacco con nostra grande sorpresa troviamo dei distributori automatici, tavolini ed ombrelloni.
Verso le 15 arriviamo a destinazione.


4°GIORNO

71 KM
Ci svegliamo molto presto, verso le 5.00. Durante la notte c'è stato un temporale e il rumore dei tuoni ci teneva scegli, alimentando le nostre preoccupazioni per il viaggio.
Dopo aver sistemato tutto il materiale e aver fatto colazione proseguiamo in direzione Occhiobello con destinazione Villanova Marchesana dove saremo ospiti del associazione '' Amici del Po''.
Durante la mattinata proseguiamo senza fermarci, in modo di fare più strada possibile, ma verso le 13.00 inizia a piovere.
Proseguiamo finche la pioggia diventa troppo intensa e continuare sarebbe solo un rischio. Troviamo rifugio sotto la tettoia di una casa galleggiante in pessime condizioni.
Dopo circa due ore di sosta forzata sfruttata per mangiare ripartiamo.
A causa delle condizioni meteo, della lunghezza del tragitto e della stanchezza dei giorni precedenti è una delle tappe più impegnative e demoralizzanti. Il morale è a terra, nessuno parla e pagaiamo con la convinzione che non saremmo più arrivati a destinazione.
Verso le cinque incontriamo dei pescatori, e grazie a loro scopriamo che mancano pochi chilometri alla destinazione!
Finalmente verso le 18.00 sbarchiamo a terra, arrivati alla conclusione della tappa.



upload_2015-1-22_15-37-41.jpg


5°GIORNO

45 KM
Come ormai di consuetudine ci svegliamo presto, Venezia è sempre più vicina infatti pensiamo di arrivare poco prima Chioggia. Quando abbiamo programmato il viaggio decidemmo di non arrivare fino al delta del Po e poi risalire il mare fino a Venezia, poiché avrebbe allungato la durata del viaggio. Di conseguenza l' unica alternativa era usare i canali regolati da chiuse che da Porto Viro portano a Chioggia. Arrivati alla prima chiusa, contattiamo telefonicamente il guardiano responsabile all'apertura di essa, e dopo pochi minuti ci troviamo dalla parte opposta dello sbarramento.
Prima di arrivare Chioggia dovremo attraversare l' Adige e il Brenta ed altre tre chiuse.
Il viaggio prosegue monotono e lento lungo il canale. Dopo quattro giorni passati a navigare il Po immensamente largo e imponete, il canale su cui stiamo navigando sembra un misero fiumiciattolo.
Finalmente in serata arriviamo a Chioggia,e fortunatamente riusciamo ad assistere al tramonto sulla laguna.


upload_2015-1-22_15-38-48.jpg


upload_2015-1-22_15-40-57.jpg


6 °GIORNO


25 KM
Lasciamo Chioggia per il lido Pellestrina, Il tragitto è corto solo 25 km, ma la stanchezza accumulata nei giorni precedenti si sente. Costeggiamo San Pietro in Volta dove ci fermiamo a mangiare e a fare un bagno in mare!
Sempre più ci avviciniamo a Venezia il traffico di barche, battelli e motoscafi aumenta, provocando onde irregolari. Assistiamo anche al passaggio di un immensa nave da Crociera.







7° GIORNO

15 KM
L' ultimo giorno lo riserviamo alla visita di Venezia in kayak.
Girogavare tra i canali, in mezzo a Gondole, barche e altri natanti è una sensazione spettacolare.
Tentiamo di andare in Canal Grande ma facciamo appena in tempo a scorgere Piazza San Marco, e ci ritiriamo nei più sicuri ed innocui canali interni.
Continuiamo a girare per diverse ore, finchè giunge l' ora di dover tornare alla terra ferma, dove tra qualche ora un nostro amico sarebbe venuto a prenderci per caricare i kayak e tornare alla vita di tutti i giorni!
Percorriamo l' ultimo tratto di laguna che porta a Mestre, ripensando a tutte le emozioni e avventure che abbiamo passato in questa settimana! Tornare alla solita routine di tutti i giorni sarà dura, anche se durante la strada per tornare a casa eravamo tutti contenti di esser riusciti nella nostra avventura!

upload_2015-1-22_15-43-25.jpg


Allego inoltre il video del viaggio.

 
meraviglioso....
come ti sei trovato con la qualità dell'acqua?
intendo dire: quando ho fatto 3 giorni sul tevere , all'altezza di Torgiano pensavo di essere su una letamaia, il Po come l'hai trovato?
 
davvero complimenti! e te lo dice uno che ama solo la montagna e si trova a disagio in acqua :biggrin:
In fin dei conti salire alla conquista di una vetta o farsi 350 km di fiume in kayak cambia poco, sempre di avventura si tratta. Credo che il poter ammirare il tramonto sulla laguna e il poter navigare per i canali di Venezia siano una degna apoteosi di questa affascinante avventura: proprio le foto di questi due momenti mi hanno richiamato il senso di liberta' tangibile nel film Into the Wild, guarda caso in occasione del viaggio in kayak
 
Ultima modifica:
Federico, l' acqua ovviamente non è delle migliori, però ci si accontenta. Un viaggio del genere sul Po non lo si fa certo per la qualità del acqua e paesaggi sa sogno! :):si:
 
Complimenti per la bellissima, notevole e ammirevole impresa!!
Grazie per avercela condivisa!
Ma nei canali di Venezia è consentito entrare con i kayak? Vi hanno detto qualcosa?
 
S

Speleoalp

Guest
Uaho!! Fantastico, non sono un'amante dell'acqua... ma un mio sogno sarebbe quello di percorrere un certo tragitto con il mio gonfiabile (nulla di paragonabile ai vostri).
Inizialmente avevo pensato, visto dove abito, di seguire il Lago Maggiore, il Ticino e poi simile al vostro percorso.
Purtroppo ho natato che nel mezzo vi erano diverse "chiuse/dighe", si attraversavano abitati, ecc... e mi sono fermato.

Sono ancora alla ricerca del luogo adatto al mio "sogno", ma in un'ambiente il più naturale possibile e senza incontri di strutture da superare con permessi, orari, ecc...

COMPLIMENTI; FANTASTICO
 
davvero complimenti! e te lo dice uno che ama solo la montagna e si trova a disagio in acqua :biggrin:
In fin dei conti salire alla conquista di una vetta o farsi 350 km di fiume in kayak cambia poco, sempre di avventura si tratta. Credo che il poter ammirare il tramonto sulla laguna e il poter navigare per i canali di Venezia siano una degna apoteosi di questa affascinante avventura: proprio le foto di questi due momenti mi hanno richiamato il senso di liberta' tangibile nel film Into the Wild, guarda caso in occasione del viaggio in kayak

In verità navigare i canali a Venezia è stato fantastico, ma ha poco a che fare con il senso di libertà di cui parli tu. Neanche vedere il tramonto coincide molto con il senso di libertà, è stato fantastico ma ti assicuro che in laguna c'è veramente tanto traffico d' imbarcazioni.
Il senso di libertà di cui parli te l' ho provato quando la sera mi sdraiavo sotto il cielo e ripensavo alla giornata appena vissuta, ritenendomi fortunato di vivere un esperienza del genere, e anche un po malinconico sapendo che sarebbe durata solo per pochi giorni!
 
Uaho!! Fantastico, non sono un'amante dell'acqua... ma un mio sogno sarebbe quello di percorrere un certo tragitto con il mio gonfiabile (nulla di paragonabile ai vostri).
Inizialmente avevo pensato, visto dove abito, di seguire il Lago Maggiore, il Ticino e poi simile al vostro percorso.
Purtroppo ho natato che nel mezzo vi erano diverse "chiuse/dighe", si attraversavano abitati, ecc... e mi sono fermato.

Sono ancora alla ricerca del luogo adatto al mio "sogno", ma in un'ambiente il più naturale possibile e senza incontri di strutture da superare con permessi, orari, ecc...

COMPLIMENTI; FANTASTICO
Che usi un Kayak gonfiabile o uno super fantastico, non è quello che conta!
L' importante è viversi e gustarsi il viaggio! Ricorda che non sono importanti i chilometri che fai in un giorno, ma l' intensità con cui li vivi!
Quindi basta fare anche pochi chilometri e con mezzi non eccezionali!
Mi raccomando continua a cercare il fiume adatto a :si:te!
 
Complimenti per la bellissima, notevole e ammirevole impresa!!
Grazie per avercela condivisa!
Ma nei canali di Venezia è consentito entrare con i kayak? Vi hanno detto qualcosa?
Si può andare senza problemi! Si può andare in quasi tutti i canali ( cosi mi hanno detto), poichè si tratta di un imbarcazione a remi.
Ti assicuro che è un esperienza fantastica, prospettiva completamente diversa da vederla a piedi o in vaporetto!
 
Hai fatto un viaggio molto bello, grazie del reportage!
Il kayak è l'ultimo sport che vorrei aggiungere alla collezione, prima o poi...
Avrei mille domande da farti, per ora mi limito a due:
Come avete trovato il Po in termini di navigabilità?
In questi trekking nautici è sempre necessario fermarsi a sgranchire le gambe? Come fate?
 
Ciao Drake,
Sono contento che alla fine il vostro viaggio siate riusciti a farlo senza particolari problemi. Secondo me la discesa di un fiume è una di quelle cose da fare assolutamente.

Sono anche molto contento che tu ti sia deciso a pubblicarne il resoconto; la tua era una di quelle storie organizzative che ho seguito con il cuore e che attendevo in qualche modo si concludesse.

Sono i vece curioso degli aspetti tecnici; alla fine come avete organizzato i pasti? Avete cucinato oppure avete approfittato dei vari appoggi? Avete usato sacche stagne oppure i barili? Hanno funzionato?
 
Hai fatto un viaggio molto bello, grazie del reportage!
Il kayak è l'ultimo sport che vorrei aggiungere alla collezione, prima o poi...
Avrei mille domande da farti, per ora mi limito a due:
Come avete trovato il Po in termini di navigabilità?
In questi trekking nautici è sempre necessario fermarsi a sgranchire le gambe? Come fate?
Il Po come navigabilità è perfetto a mio parere. Da Cremona fino a Venezia non ci sono dighe ( ad esclusione delle chiuse che abbiamo attraversato ma senza difficoltà, l' unica diga è nei pressi di Piacenza). Comunque per il resto è navigabile tranquillamente. Per circa tutto il percorso è segnata da una striscia di sassi il lato del fiume dove la corrente è più forte, quindi dove conviene stare. Ogni chilometro è presente un cartello che indica i km fatti dal' inizio del fiume. Questi cartelli si cono rivelati molto utili per sapere dove fermarsi, poichè sapevamo a che chilometro era la tappa dove ci saremmo fermati.

Per quanto riguarda lo sgranchirsi le gambe noi facevamo una pausa ogni 50 minuti circa, e si piegavano le gambe dentro il pozzetto ( buco)
del kayak,per quanto lo spazio lo permettesse. Ogni due ore invece sbarcavamo a terra, per diversi minuti per fare streching e mangiare qualcosa. Se hai visto il video le riprese al minuto 0.25 sono state fatte proprio durante una di queste soste.

Se hai altre domande falle senza paura! sono felice di risponderti!:si:
 
Alto Basso