Allora, ho fatto una ricerca in rete e non ho trovato nulla eppure ci sono fiorfiore di siti.......Forse ho cercato male o forse nessuno si impegna a descrivere queste tecniche in rete e sto parlando dei soggetti più autorevoli del torrentismo mondiale come l'EFC e AIC........Nada e questo è già indicativo.........
Provo io a darti delle inidcazioni sommarie e per quanto possibile chiare..........
Il torrentismo è un'attività recentissima, diciamo non più di una 40ina di anni. I primi a scendere le forre sono gli speleologi per lo studio dei complessi carsici di cui le forre spesso fanno parte. La prima fase, quella del pionierismo, dura sino ai primi anni ottanta........
I primi torrentisti sono quindi spelologi e alpinisti particolarmente curiosi ma siamo agli albori e l'attività e ancora meno che di nicchia.......
La prima topoguida italiana è dell'89, "profonde gole", da questa data il torrentismo comincia ad avere una timida diffusione e sempre ad opera dei gruppi speleo locali.........
Con l'avanzare degli anni novanta l'attività conosce una sempre maggior diffusione ma continuiamo a parlare ancora di torrentisti di "prima generazione" e cioè di coloro che praticano arrivando da altre discipline quali appunto. speleo, alpinismo, kayak, escursionismo........
Solo sul finire degli anni novanta e con la sempre maggior diffusione dei corsi si può finalmente parlare di "torrentisti di seconda generazione" e cioè di tutta quella categoria di escursionisti specializzati in forre che nasce direttamente da questa attività senza nessuna esperienza pregressa in altre discipline di montagna.......
Con l'aumentare dei praticanti aumentano di proporzione gli incidenti tanto che ad oggi il CNSAS ha creato un operatore specifico per il soccorso in forra.......
Orbene, sino a tutti gli anni novanta la tecnica di discesa su corda consisteva nella semplice doppia con l'accortezza di non montare nessun nodo autobloccante di sicurezza per evitare il blocco sotto cascata.
In pratica se il salto max era 50mt. ti portavi due 50 e magari una corda corta a facevi tutti i salti maggiori con la corda lunga, con il risultato di scendere un 35mt. con 50mt. e di avere un imbando di 30mt. nella pozza di ricezione. L'analisi degli incidenti ha permesso di scoprire che una buona parte di essi era dovuta al blocco sotto cascata o in pozza di ricezione a causa di troppa corda in imbando, difficoltà di liberarsi dal discensore, difficoltà nell'attuare tecniche di sblocco sotto cascata.
Attualmente le tecniche di corda singola permettono di regolare a raso della pozza di ricezione la corda con grandiosi vantaggi quali: assenza totale di corda in imbando nella pozza vorticosa e liberazione istantanea della corda dal discensore una volta giunti in acqua. In pratica possibilità di attuare SUBITO idonee tecniche di nuoto per uscire dalla zona di dififcoltà.....inoltre con i nuovi sistemi su singola scioglibile è possiible calare il torrentista bloccato sottocascata sino alla pozza di ricezione con maggiori possibilità di intervento o autosoccorso.......
Poi c'è tutto il discorso delle grandi verticali dove anche in questo caso la discesa in singola permette manovre più facili e più sicure (gestione della calata e chiave di bloccaggio)
Ecco cosa può succedere........
Cañones y Barrancos
L'argomento è complesso ed è difficile spiegarsi.........spero di esser stato utile.......