Disidratazione grave

Sì poi le mie erano indicazioni di massima per chi non pianifica di passare la notte fuori ma per infortunio tempi e sentieri sbagliati ci si ritrova .. per quello secondo me a un certo livello in capo in più x la sera e strumenti per accendersi un fuoco li dovresti sempre avere io ho provato una notte all' addiaccio a fine settembre e quote sui 1300 solo un micropile in più è stata dura ma non ero solo se non sarebbe stata ancora più dura.




Se poi pianifichi di bivaccare è un altro paio di maniche.
Sul tempo avverso..non so se esista tempo talmente avverso che non puoi affrontare al riparo nel bosco con tarp amaca stuoia e sacco a pelo.
Probabilmente in certi casi si anche se attrezzato ti conviene scendere.
Comunque in questi casi hai le previsioni meteo più dovresti avere un barometro tuo che sia di un buon orologio o strumento a sé.. se sta arrivando una tempesta dovresti capirlo con un anticipo di almeno un ora dai valori di pressione dello strumento, ovvio che lo guardi quando hai certi segnali vento forte T Che crolla mucchi di nubi strane cielo che si oscura..
 
Per equipaggiamento d'emergenza in estate fino ai 1600 metri porto un bivybag impermeabile che insieme ad un telo leggero con cordini mi ripara da pioggia anche forte, mi infilo dentro mettendomi il pile, maglietta termica maniche lunghe, maglia a maniche corte di lana, impermeabile e pantaloni impermeabili.

Di fatto porto in più bivybag, maglia termica e maglietta maniche corte di lana. E' solo un chilo in più nello zaino ma può fare la differenza per passare la notte fuori.

Provato più volte, non dormo ma riposo e la mattina scendo senza problemi ;)
 
non serve chissa' che altitudine, chissa' che percorso o cosa.

lunedi' di pasquetta, sentiero dei mulini, cison di valmarino. percorso relativamente facile, con pochi passaggi fastidiosi e molto trafficato. io ero preso da vietcong, ed e' una cosa esagerata, lo ammetto. ma c'era gente che andava sul sentiero vestita con la giacca e cravatta e le scarpe da ufficio, gente col gilet in cachemire e vestita con un abito, perfino una tizia con delle scarpe con i tacchi (corti ma sempre tacchi). mapporcatrota, la natura non e' una sfilata di moda. e io esagero da un lato, ma loro esagerano dall'altro! ok che e' un sentiero facile e con delle scarpe da ginnastica decenti e un paio di jeans lo fai, ma neppure andare cosi' allo sbarco!!!

poi, non solo neanche uno zaino, ovvio che manco avevano una bottiglia di acqua. una cosa che ho imparato girando per i colli euganei, che sono antropizzatissimi: e' quasi impossibile perdersi veramente e lasciarci le penne, ma una bottiglietta di acqua e una camicia o giacca in piu' fanno sempre comodo (per inciso, nel mio zaino ci sono sempre due o tre felpe, giacchettine e affini perche' come al solito le ragazze della compagnia non ci pensano e poi iniziano a rognare che hanno freddo, e ovviamente la colpa non e' mai loro ma e' sempre di noi ragazzi...)
 
Per equipaggiamento d'emergenza in estate fino ai 1600 metri porto un bivybag impermeabile che insieme ad un telo leggero con cordini mi ripara da pioggia anche forte, mi infilo dentro mettendomi il pile, maglietta termica maniche lunghe, maglia a maniche corte di lana, impermeabile e pantaloni impermeabili.

Di fatto porto in più bivybag, maglia termica e maglietta maniche corte di lana. E' solo un chilo in più nello zaino ma può fare la differenza per passare la notte fuori.

Provato più volte, non dormo ma riposo e la mattina scendo senza problemi ;)
Be' dai così puoi anche dormire ! Quella volta ho dormito io mezz ora disteso perterra abbraccio a un altro uomo meglio più superficie scalda di più :D con T Sui 5 gradi.
In effetti un buon bivibag surclassa qualsiasi capo d emergenza ti porti dietro che ripara solo la parte alta.e pesa ingombra poco.
Però capisci nel mio riassunto indicavo la soluzione x non rimanerci non quella migliore in assoluto
E mi raccomando tarp 3x3 quello della hammlocks va benone poi è verde bosco ;) torcia frontale 5 esche x il fuoco in bio olio un seghetto un coltello medio e 2 pastiglie di acquatabs, in estate anche 6 o simili, peso totale neanche meno di mezzo kg
Quando salvi il sederino da freddo prima e sete poi lo salvi da quasi tutto:si:
 
Ultima modifica:
ma anche senza pensare a scenari apocalittici e schiattamenti vari, comunque stare un paio di ore a prendere freddo o ad avere sete da fastidio
Dal fastidio al pericolo di vita c'è un abisso. Già fare un sentierino di 5,/8km 300m dislivello come ce ne sono qua sul carso dalle mie parti senza acqua dietro in scarpe da ufficio giacca e pantaloni cotone ti espone a fastidi inutili, storte caviglia ecc. E ne vedo anche io gente così al più con abito da palestra scarpe ginnastica e tuta che potrebbe già andare
Ma se Sei un percorso di 20/35km e un 1200 di dislivello con passaggi scivolosi in pendenza pieni di rocce è un altra cosa. Cioè puoi anche farlo in jeans (non skinny Dio ce ne scampi) e scarpe da ginnastica e una tua scelta. Secondo me sbagliata.

In ogni caso a seconda della stagione e del tua resistenza
Il freddo serio di notte può comunque ucciderti in una una notte e la sete in pochi giorni. Poi per una disavventura c'è chi è devastato chi regge meglio l' età è dei fattori ma conta anche fisico che hai psicologia ecc senza voler fare inutili allarmismi.
C'è solo da pianificare e mettersi abiti e avere un equipaggiamento per quello che vuoi fare prevedendo perlomeno le difficoltà più probabili
 
Ultima modifica:
Azz... quanti discorsi con quelli che mi rispondono "...ma non capita, sò dove mettere i piedi, son capace, io sò, io quà, io là. Snobbando qualsiasi potenziale rischio o pericolo..."... e questo nonostante gli si raccontino situazioni gravi, vissute in maniera molto diretta, in cui persone molto più "...capaci/esperte..." si son fatte male per delle stupidaggini. Una buona "filosofia", senza cadere negli estremismi ma semplicemente di maturità, buonsenso e umiltà, sono i semplici "...la natura non sà quanto sei preparato, capace... anzi, se gli và se ne sbatte..." e stessi discorsi nei vari contesti "...la valanga non lo sà....", ecc...

Il metodo migliore per farsi male é pensare di sapere tutto, che a noi non capita nulla perché NOI sappiamo cosa fare, cosa non fare... poi di fatto, si recuperano più persone di questo genere che i Merenderos di cui tanti parlano in maniera critica... proprio perché la troppa sicurezza in se stessi é un grosso problema.

La paura é essenziale per la maturità, buonsenso, razionalità, ecc... ed é adirittura nobile.
Bisogna semplicemente avere il carattere di affrontare le proprie paure in maniera logica, realistica.
https://www.google.com/amp/s/www.la...sASGTbgtRz2dupcMcXHEO/amphtml/pagina.amp.htmlEcco l'alpinista esperto che commette la leggerezza, ovviamente dispiace, ma qualche imprudenza l'ha commessa...
 
U

Utente 24852

Guest
https://www.google.com/amp/s/www.la...sASGTbgtRz2dupcMcXHEO/amphtml/pagina.amp.htmlEcco l'alpinista esperto che commette la leggerezza, ovviamente dispiace, ma qualche imprudenza l'ha commessa...
Purtroppo son cose che capitano (ne ho viste più di tante) i discorsi che spesso faccio su questi temi non sono per prendere di mira una categoria o per polemizzare, ma semplicemente per ciò che ho notato personalmente in anni di servizio... ovviamente non sono ne regole, ne oro colato... ma avendo quel genere d'esperienza tendo a non voler "giudicare" le persone in base ai loro approcci... che siano ridicoli all'apparenza o meno... perché le variabili sono tantissime e spesso quel che capita e a chì capita non rispecchia gli "stereotipi" che ci sono in circolazione ;)

Personalmente, tornando sempre al discorso della discussione, sono questioni che ognuno dovrebbe valutare in base alla propria persona e per se stessi. Senza cercare regole d'oro universali, certo... alcune tecniche, conoscenze, materiali di base possono aiutare... ma non per forza di cose sono delle soluzioni valide.
 
Purtroppo son cose che capitano (ne ho viste più di tante) i discorsi che spesso faccio su questi temi non sono per prendere di mira una categoria o per polemizzare, ma semplicemente per ciò che ho notato personalmente in anni di servizio... ovviamente non sono ne regole, ne oro colato... ma avendo quel genere d'esperienza tendo a non voler "giudicare" le persone in base ai loro approcci... che siano ridicoli all'apparenza o meno... perché le variabili sono tantissime e spesso quel che capita e a chì capita non rispecchia gli "stereotipi" che ci sono in circolazione ;)

Personalmente, tornando sempre al discorso della discussione, sono questioni che ognuno dovrebbe valutare in base alla propria persona e per se stessi. Senza cercare regole d'oro universali, certo... alcune tecniche, conoscenze, materiali di base possono aiutare... ma non per forza di cose sono delle soluzioni valide.
Provo a sintetizzare parte del tuo pensiero
Che tu sia esperto. O no (e se sei esperto tendi anche a rischiare di più) senza un adeguata attenzione vigilanza sempre sopra un certo livello, nonché un a sorta di rispetto per la montagna, non c'è preparazione o equipaggiamento che seppur utili ti possano salvare da certe situazioni e scelte, che poi purtroppo possono evolvere in disgrazia..
 
FER15P1.jpg


Meno di 1 €, acqua compresa, volume 1,5 L in plastica non rigida, per cui man mano che si svuota la puoi schiacciare e diminuisce di volume, per riprenderlo tutto se trovi una fonte e la re-riempi con 1,5 L di acqua.
Peso, da vuota, insignificante :biggrin:
Le bottiglie PET in plastica vanno controllate, non tutte sono riutilizzabili.
Se all'interno del triangolo del riciclo (le tre frecce a triangolo) vi è il numero 1, la bottiglia non è riutilizzabile, sia per un discorso di carica batterica che per il rilascio di sostanze cancerogene.
Se si vuole riempire più e più volte alla fonte o pvc o alluminio/titanio.

Non è nulla di trascendentale, ma meglio esserne al corrente.
 
Le bottiglie PET in plastica vanno controllate, non tutte sono riutilizzabili.
Se all'interno del triangolo del riciclo (le tre frecce a triangolo) vi è il numero 1, la bottiglia non è riutilizzabile, sia per un discorso di carica batterica che per il rilascio di sostanze cancerogene.
Se si vuole riempire più e più volte alla fonte o pvc o alluminio/titanio.

Non è nulla di trascendentale, ma meglio esserne al corrente.

Come riutilizzo intendo nell'ambito dello stesso giro quindi, nel mio caso, per lo più non oltre le 48 ore. Finito il giro la butto.

Sul problema carica batterica, conta di più la qualità della fonte di approvvigionamento rispetto al contenitore. IMHO
 
Se si vuole riempire più e più volte alla fonte o pvc
Su quali fonti ti basi? Sarei interessato a saperne di più perchè ho sempre pensato che il pvc - poli vinil cloruro - rilascia appunto cloro che è tossico, invece il pet dovrebbe essere COH o qualcosa di simile; questo se mi ricordo la chimica del liceo (e non me la ricordo...)
Se puoi approfondire te ne sarei grato
Forse è meglio il silicone come nelle fiaschette collassabili da running?
 
Le bottiglie di acqua, quella che si compra normalmente al supermercato, pur non avendole controllate tutte sono in PET, codice 1.

Senza voler entrare in polemica con nessuno l'acqua in bottiglia ha una scadenza non brevissima, siamo abbondantemente oltre l'anno il che mi fa pensare che, a condizioni di stoccaggio idonee, problemi non ve ne siano (poi tutto è possibile ovviamente) e se non ve ne sono non penso, ripeto opinione personale nulla di più, che a riutilizzarla, partendo da acqua potabile ovviamente, questo comporti problemi fermo restando, sempre ovviamente, uno stoccaggio adeguato (ovvero non sotto il sole).

Non ci sarà la stessa garanzia di "sterilità" che si dovrebbe avere all'inizio ma, sinceramente, non è, per me, fonte di perplessità nel suo riutilizzo, poi magari sto facendo la più grande cazzata di questo mondo..... io, preciso, le "riuso" in ambiente "civile" ovvero non in escursione per cui con una frequenza decisamente superiore.

Ciao :si:, Gianluca
 
Gianluca, concordo con te.
Fra l'altro, nemmeno ad un acqua minerale è richiesto di essere "sterile" ma più semplicemente "batteriologicamente pura". E c’è una bella differenza.
 
Come riutilizzo intendo nell'ambito dello stesso giro quindi, nel mio caso, per lo più non oltre le 48 ore. Finito il giro la butto.

Sul problema carica batterica, conta di più la qualità della fonte di approvvigionamento rispetto al contenitore. IMHO
Chiaramente non è nulla di trascendentale se si tratta di un numero contenuto di riutilizzi e non un abitudine vita natural durante.
Semplicemente trovo utile puntualizzare che non è la filosofia corretta a lungo andare.
"Sul problema carica batterica, conta di più la qualità della fonte di approvvigionamento rispetto al contenitore. IMHO"
Questo lo sai perché hai condotto degli studi o stai solo ipotizzando?
L'acqua è piuttosto inerte per quanto riguarda la capacità di evitare di estrarre dai contenitori molecole indesiderate, ma la contaminazione microbica della stessa non è un concetto legato al discorso fonte.
Il discorso del PET è riferito alla difficoltà della decontaminazione della plastica in questione senza utilizzo di prodotti a loro volta tossici.

Poi chiaramente se vai a bere senza filtri da una pozza nera in congo probabilmente avrai dei problemi maggiori rispetto a quelli derivanti dal riutilizzare una bottiglia di plastica.
Su quali fonti ti basi? Sarei interessato a saperne di più perchè ho sempre pensato che il pvc - poli vinil cloruro - rilascia appunto cloro che è tossico, invece il pet dovrebbe essere COH o qualcosa di simile; questo se mi ricordo la chimica del liceo (e non me la ricordo...)
Se puoi approfondire te ne sarei grato
Forse è meglio il silicone come nelle fiaschette collassabili da running?
Il cloro è un elemento della tavola periodica ed il cloruro uno ione di cloro carico negativamente, detto così vuol dire tutto e vuol dire niente, il sale che ogni giorno utilizziamo per speziare i nostri cibi è un cloruro.
Il materiale con cui sono costruite solitamente le bottiglie contenenti acqua e bevande è polietilene tereftalato(PET) numero 1 sotto le bottiglie, una plastica molto resistente, che però, con il tempo mediante calore e luce viene indebolita e vi è il rischio di perdita di impermeabilità e contaminazione.
E' difficile da decontaminare una volta che questo accade, senza utilizzo di prodotti tossici a loro volta, c'è il rischio inoltre di rilascio di sostanze tossiche e metalli pesanti, ed aumenta la possibilità di proliferazione batterica. Globalmente indicata come bottiglia ad unico utilizzo.

PE-HD (2) le plastiche che non rilasciano sostanze chimiche e consigliate per l'imballaggio di bevande.
PVC (3) come hai comunque correttamente indicato, a sua volta rilascia sostanze tossiche più o meno pericolose.

L'ideale rimane il vetro o l'acciaio inossidabile.
Le bottiglie di acqua, quella che si compra normalmente al supermercato, pur non avendole controllate tutte sono in PET, codice 1.

Senza voler entrare in polemica con nessuno l'acqua in bottiglia ha una scadenza non brevissima, siamo abbondantemente oltre l'anno il che mi fa pensare che, a condizioni di stoccaggio idonee, problemi non ve ne siano (poi tutto è possibile ovviamente) e se non ve ne sono non penso, ripeto opinione personale nulla di più, che a riutilizzarla, partendo da acqua potabile ovviamente, questo comporti problemi fermo restando, sempre ovviamente, uno stoccaggio adeguato (ovvero non sotto il sole).

Non ci sarà la stessa garanzia di "sterilità" che si dovrebbe avere all'inizio ma, sinceramente, non è, per me, fonte di perplessità nel suo riutilizzo, poi magari sto facendo la più grande cazzata di questo mondo..... io, preciso, le "riuso" in ambiente "civile" ovvero non in escursione per cui con una frequenza decisamente superiore.

Ciao :si:, Gianluca
Il PET tende a deteriorarsi e a diffondendosi nell'alimento presente all'interno del contenitore, per questo è sconsigliabile riutilizzare le bottiglie, è stata rilevata la presenza di una tossina (DEHA) a seguito di diversi studi su questo materiale.
Inoltre rilascia antimonio, un metallo pesante, tossico, (entro i limiti legali se la conservazione dell'acqua avviene in condizioni standard, come temperatura ambiente ad esempio) quando la temeratura di conservazione o esposizione sale (quindi utilizzo esterno) la quantità può aumentare pericolosamente.

Chiaramente come hai detto alcuni fattori dipendono dalle condizioni di conservazione, altri, no.
Vedi contaminazione batterica o rilascio di tossine.
Dovresti preoccuparti?
No, viviamo sottoposti ad una quantità di cattive abitudini/interazioni che probabilmente moriremo per altro, era solo per fare una puntualizzazione, tanto una borraccia in PEHD o una banale bottiglia di vetro, come quella per la passata, capita sottomano.
Gianluca, concordo con te.
Fra l'altro, nemmeno ad un acqua minerale è richiesto di essere "sterile" ma più semplicemente "batteriologicamente pura". E c’è una bella differenza.
Il problema non è legato al solo discorso batterico. Leggi su. (Non mi ripeto per non prolungare troppo il messaggio)
 
Il problema del hdpe, in cui penso rientri ad esempio il "tritan", quella plastica molto resistente delle borraccie, è che pesa un po' troppo, per me che conto i grammi. E' un peccato che le normali bottigliette siano potenzialmente rischiose, fin'ora le avevo sempre usate, e anche ben esposte al sole, come a esempio nelle tasche laterali dello zaino, ora mi avete fatto venire il dubbio...

Le alternative sarebbero cose così:
https://www.decathlon.it/flask-morbida-500-ml-azzurra-id_8487344.html
https://www.decathlon.it/sacca-dacqua-trail-2l-azzurra-id_8393578.html

Ma ad esempio la sacca idrica al 30% è polietilene. C'è differenza tra pe e pet?

Poi il resto è Etilene Vinil Acetato (EVA) e Poliuretano termoplastico (TPU), cosa mi dite di questi?
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Il problema del hdpe, in cui penso rientri ad esempio il "tritan", quella plastica molto resistente delle borraccie, è che pesa un po' troppo, per me che conto i grammi. E' un peccato che le normali bottigliette siano potenzialmente rischiose, fin'ora le avevo sempre usate, e anche ben esposte al sole, come a esempio nelle tasche laterali dello zaino, ora mi avete fatto venire il dubbio...

Le alternative sarebbero cose così:
https://www.decathlon.it/flask-morbida-500-ml-azzurra-id_8487344.html
https://www.decathlon.it/sacca-dacqua-trail-2l-azzurra-id_8393578.html

Ma ad esempio la sacca idrica al 30% è polietilene. C'è differenza tra pe e pet?

Poi il resto è Etilene Vinil Acetato (EVA) e Poliuretano termoplastico (TPU), cosa mi dite di questi?
Le sostanze che sono pubblicamente non contenute in questi prodotti sono ftalati e bisfenolo, solitamente quelle etichettate come pericolose per le sacche/contenitori plastici, che comunque vengono vendute come prodotti riutilizzabili e non monouso, quindi probabilmente con caratteristiche di resistenza/degradazione migliore.
La scelta più "sicura" rimarrebbe il vetro, ma chiaramente non è praticabile per un escursionista.
Per quanto riguarda l'EVA, so solamente che il PVA, polivinilacetato sottoposto a degradazione termica può liberare:"acetato di vinile, acetato di etile, acido acetico, metilchetone, crotonaldeide e acetaldeide."
Comunque credo ci si possa fidare di costruttori che rispettano normative europee e vendono prodotti MULTIUSO nel settore tecnico.
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Alto Basso