Escursione Diversamente Circeo: il circuito dei due quarti

Parchi del Lazio
  1. Parco Nazionale del Circeo
Dati

Data: 26/07/2020
Regione e provincia: Lazio, Latina
Località di partenza: San Felice Circeo
Località di arrivo: San Felice Circeo
Tempo di percorrenza: 4 h 15 min soste comprese ma ad andatura sostenuta
Chilometri: 13.5/14
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Due salite killer, passaggi scomodissimi in cresta, caldo soffocante
Periodo consigliato: In inverno è il top, ma va bene anche in autunno e primavera. In estate solo se non si soffre troppo il caldo.
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 877
Dislivello in discesa: 877
Quota massima: 540 m s.l.m.
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/monte-circeo-anello-dei-due-quarti-53412297



Descrizione

San Felice Circeo - Crocette via mura ciclopiche (n.754) - n.756 e poi n.751 per Torre Paola dal Peretto - il Picco dalla via Direttissima - n.750 lungo le creste - San Felice Circeo via n.750

Eccomi di nuovo a sondare un Circeo diverso, fatto di circuiti a cavallo dei due "quarti" e con le due ascese più dure che si possano affrontare lungo i suoi pendii. Si parte dal centro storico e si prende una via molto poco battuta per le Crocette, ovvero il sentiero delle Mura Ciclopiche. Tanto breve, quanto ripido, quanto spettacolare, fa cominciare l'escursione con il giusto brio e un discreto fiatone tra ghiaioni e comode roccette ma è nulla in confronto a quanto ci aspetta dopo. Dalle Crocette giù per la asfaltata fino ad intercettare il n.751 che, con una lunga e comoda linea in località Peretto, conduce attraverso la lecceta fino a Torre Paola. Si devierà a sinistra per attaccare la cima dalla via più breve e più difficile: la direttissima. Rampa di lancio tra sassaie e terriccio secco fa guadagnare 500 metri in 1 km scarso, lascio a voi il conto della pendenza media.
Con gambe e fiato ormai in esaurimento si tocca finalmente la vetta (purtroppo affollata), ma la sosta è breve perché c'è ancora molta strada da fare. Giù, si fa per dire, per la via delle creste che logora il camminatore con un fondo insopportabile fatto di sassi acuminati, cespugli, perdite e guadagni di quota improvvisi. Pochi chilometri che sembrano infiniti. La testa che inizia a mollare a causa della stanchezza, del caldo (sono le 13.30 di una domenica afosissima), dell'esposizione e della fretta di tornare in ombra. La vista è aerea, spettacolare e sublime ma, complici le tante traversate fatte su questa montagna, non sono in vena di contemplazione e voglio solo arrivare in paese e poi tuffarmi in mare. Il Fortino di creta rossa, meta agognata e troppo faticosamente raggiunta, mi dice che finalmente il traguardo è vicino. Giù nel bosco a tutta velocità e, in circa 20 minuti, finalmente il parcheggio del centro storico, ed annessa fontana oltre le mura, allietano il mio spirito.
Non fatevi ingannare dal basso chilometraggio: questo è un sentiero vero, impegnativo, con il più grande dislivello affrontabile su questa piccola grande montagna in un'unico anello, svolto inoltre su un terreno in gran parte difficile.
Buon viaggio.
 

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Ultima modifica:
Ne ho fatta buona parte (l'anello che include la cresta integrale ed il ritorno per il sentiero pedemontano, senza passare per S. Felice), inutile dire che è una escursione bellissima, nonostante la salita classica (da Torre Paola alla cima) sia spesso comprensibilmente affollata.

Complimenti per la realizzazione e la condivisione di questa variante, e per il coraggio di averla fatta questa stagione!
 
Ne ho fatta buona parte (l'anello che include la cresta integrale ed il ritorno per il sentiero pedemontano, senza passare per S. Felice), inutile dire che è una escursione bellissima, nonostante la salita classica (da Torre Paola alla cima) sia spesso comprensibilmente affollata.

Complimenti per la realizzazione e la condivisione di questa variante, e per il coraggio di averla fatta questa stagione!

Sì, questa escursione unisce il classico anello all'ascesa dal fronte mare. Si esplorano praticamente tutti gli habitat e i punti salienti del monte. Sarebbe ancora più completa salendo dalla via panoramica ma in questa stagione tra affollamento e esposizione ho preferito la direttissima.
 
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